Enrico Oldoini si segnala ancora una volta come discreto clone vanziniano. Non ancora deciso a buttarsi (come farà a breve) sui seguiti di VACANZE DI NATALE, prende in prestito Luca Barbareschi da VIA MONTENAPOLEONE e gli cuce addosso una parte che meglio non potrebbe addirglicisi: il playboy bugiardo incallito, indeciso tra l'amore di Carol Alt (attrice tipicamente vanziniana) e Brigitte Nielsen (all'epoca in decisa ascesa). Ambientando la vicenda a Milano con una breve puntata alle Mauritius, Oldoini non fa che ribadire l'attaccamento ai prototipi dei due fratelli, dai quali...Leggi tutto preleva anche un certo tipo di fotografia patinata e la scelta nell'inserire musiche ritmate dal taglio moderno. E’ insomma tutto talmente clonato da un modello cinematografico preciso che è difficile dare grandi meriti a Oldoini. In ogni caso Barbareschi dimostra di saper recitare in modo convincente, la Nielsen anche e l'insieme può anche non dispiacere affatto (se non vi annoiate seguendo le solite storie di amore-odio e litigi annessi). Certo BYE BYE BABY non potrà mai raggiungere i livelli di VIA MONTENAPOLEONE, visto che la padronanza dei mezzi e l'esperienza non sono certo le stesse, tuttavia nemmeno copiare con stile è cosa facile e il modo in cui Oldoini dirige gli attori è efficace (Barbareschi in primis). Nella parte di Daria, moglie di un amico della coppia protagonista, troviamo una giovanissima Alba Parietti, selvaggia e voluttuosa come non mai. Finale prevedibile.
Insieme a Via Montenapoleone dei Vanzina, il più brutto "film" partorito negli anni 80. Diretto alla carlona dal mediocre Oldoini, è un qualcosa che non si sa come definire. Il ritmo è inesistente, la fotografia inneggia agli spot pubblicitari dell'epoca e se si
vuole definire storia quel patetico esile intreccio... Davvero pessimo. E poi, tolta la
bellezza della Nielsen e della Alt, il cast è agghiacciante. Barbareschi protagonista è
qualcosa di veramente insostenibile. Da evitare.
Filemtto assai trascurabile firmato Oldoini. In realtà più che un film quasi una produzione televisiva (tra l'altro di bassa lega) messa insieme alla "come viene viene" sfruttando bellezze patinate anni '80 (Carol Alt e la Nielsen), insieme ad un attore solitamente intelligente e dalle scelte convenzionali come Barbareschi qui verosimilmente coinvolto per motivi "alimentari". Inguardabile.
Gli Anni Ottanta volgono al tramonto e con questa pessima produzione Reteitalia Oldoini sembra volerci proporre tutti gli aspetti più negativi: yuppismo, materialismo, ipocrisie, coppie che si fanno e si disfano, l'immancabile vacanza esotica.… Cadenza e confezione televisive, utilizzando attori in voga al momento, come Barbareschi, la Alt, la robotica Nielsen e Connery jr. Inutile cercare la salvezza in extremis, rievocando Marilyn Monroe nel titolo.
Di una noia mortale. Si può riassumere con due parole: sesso e litigi. Si inizia con una litigata e, nella scena successiva due attori sono a letto insieme. Barbareschi gigioneggia in un ruolo adatto al Calà di quegli anni o a Walter Chiari, l’eterno Peter Pan. Ma non ha né la simpatia del primo, né la leggerezza del secondo. Irritante fino allo spasmo la presenza dell’algida Nielsen e la continua proposizione della canzone da cui il titolo del film. Solo per i fan della splendida Carol Alt.
Cosa vuole rappresentare un film di questo tipo? Un contemporaneo affresco di sociologia milanese? Uno studio sui comportamenti più bassi del genere umano? Far vedere al pubblico italiano quanto sia antipatico quel mascalzone di Luca Barbareschi? Può darsi, però Enrico Oldoini fa ancora flop dopo Belli Freschi. Se uno mi chiedesse che ci trovo in certi film risponderei: assolutamente niente e tutto. Attrazione per il trash? Può darsi... Come vedete anche un film con Barbareschi può provocare degli interrogativi!
Litigi, corna e riappacificazioni di un gruppo di fighetta milanesi anni '80, con divagazione esotica. Esibizione di status symbols d'epoca, bellone cinematograficamente inutili, una Milano da bere che forse non è nemmeno mai esistita veramente. Oggi ne avrebbero fatto una fiction per Rete4. Abissalmente brutto.
Non riesco a salvare niente di questa pellicola. Il materiale (sceneggiatura e parte degli attori) è molto simile a quel concime naturale dall'odore "non proprio gradevole"; e dopo dieci minuti circa la noia mi ha assalito, costringendomi a pormi la fatidica domanda: "Ma che me frega delle vicissitudini del mandrillo Barbareschi e delle sue donne, per quanto notevoli?". La risposta è giunta come una mannaia: "Assolutamente niente". E' anche probabile che il regista abbia qualche merito dal punto di vista della direzione degli attori, ma lo squallore e la banalità sono tali da cacellarlo.
MEMORABILE: La discussione sul pepe da non mettere nel risotto, che dovrebbe spiegare i caratteri dei due litiganti (il sunto di questa boiata da 4 centesimi).
In pieno boom di “Milanodabere-movies”, anche il regista Oldoini attinge al micro filone, ma senza avere le geniali intuizioni di Vanzina che l’anno precedente firmò il capolavoro del genere Via Montenapoleone. Qui ritroviamo l’affascinante Luca Barbareschi munito di faccia da copertina patinata alle prese con due bellezze mozzafiato: Carol Alt e Brigitte Nielsen. Sesso (con e senza amore), problemi famigliari, bugie e colpi di scena (un po’ fiacchi a dire il vero) sullo sfondo di una yuppistica Milano.
Il coraggio di Oldoini va premiato per la capacità di confezionare un buona commedia con venature (non sempre riuscite) autoriali, optando per una sceneggiatura con pretese sociologiche nella quale i personaggi vengono ingabbiati in relazioni sempiterne, ma non definite. Il regista focalizza l'attenzione sull'incapacità umana di soggiacere al proprio istinto animale nei parametri esclusivi di una relazione stabile. Qualche scena patinata e stucchevole era necessaria e in linea con la moda del momento.
Filmettino con pretese di commedia sentimentale che tenta di fotografare la Milano di fine anni '80. Barbareschi e la Alt formano una coppia che si divide per poi riunirsi, per poi dividersi e riunirsi nuovamente; lui però è un mentitore incallito e cacciatore di donne: prima l'amica della Alt (una giovane Alba Parietti) poi Lisa (Brigitte Nielsen). Nel cast anche Jason Connery (doppiato da Accolla). Non si ride, non c'è sentimento, ma solo noia per un film pressoché inutile.
Vuoto e inconsistente accatastarsi di litigi, separazioni, ripicche e amori sullo sfondo di una Milano piovosa e plumbea. Barbareschi funziona mentre la Alt e la Nielsen sono splendide ma non contribuiscono effettivamente a elevare il film. Roba trascurabile diretta da Oldoini con piglio televisivo, tanto che le scene sull'isola sembrano provenire da una patinata pubblicità di profumi. Pretestuoso l'inserimento della canzone "Bye bye baby" cantata da Marilynn Monroe, inserita talmente tante volte nel film da venire a noia.
Commediola anni 80 totalmente patinata che ha solo lo scopo di mostrare alcune top model in voga nel periodo (Alt, Nielsen e una Alba parietti pre ritocchi chirurgici). Trama a dir poco ridicola con tutti i cliché ottantiani. Barbareschi (chi se lo ricorda in Cannibal holocaust?) si sollazza con tutte queste belloccie, ma il suo contributo è veramente poca cosa...
All'uscita doveva sembrare un film molto moderno, quasi videoclipparo tra il montaggio veloce, le power-ballad sparate a tutto volume in continuazione, le riprese della Milano da bere e la trasferta alle Mauritius da veri borghesi 80s; il cast segue il trend, con un Barbareschi alla moda, due sex-symbol d'epoca come la Nielsen e la Alt più apparizioni della Parietti. A mancare è lo script, tra litigi e scaramucce sentimentali ripetute allo sfinimento; Oldoini dimostra comunque di aver imparato a menadito al lezione dei Vanzina e il film resta se non altro un'istantanea del periodo.
Una discreta commedia, nella bella e ricca "Milano da bere" di fine anni 80. Il regista Oldoini non sbaglia un colpo: un ottimo cast che vede due superbe bellezze come la Nielsen e la Alt allora entrambe in ascesa, discrete musiche e belle ambientazioni. La trama è semplice, ma il film è piuttosto coinvolgente. Una delle tante discrete commedie del cinema italiano degli anni 80. Da riscoprire.
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per me è un film molto gradevole da guardare ed ha anche delle belle canzoni...a proposito non c'è nessuno che sa dirmi il titolo della canzone nella scena di sesso tra barbareschi e la nielsen? ciao a tutti!
*Simona Izzo: Carol Alt
*Ludovica Modugno: Brigitte Nielsen
*Tonino Accolla: Jason Connery
MusichePanza • 7/04/15 15:40 Contratto a progetto - 5250 interventi
Le canzoni del film:
Marilyn Monroe, Bye bye baby Phyllis Rhoeds, End of forever (Vitale-Roberts)
Michael Giorgio, Do it all night along (Giorgio)
Brigitte Nielsen, With you (Carol e Dean Parks)
Falco e Brigitte Nielsen, Body next body (Moroder-Withlock-Falco)
Brigitte Nielsen, Maybe (Harris-Singer-de Walden-Nielsen)
Phyllis Rhodes, If you walk away (Adams - Cernery)
Michael George, Give your love to me (Giorgio)
La colonna sonora è stata supervisionata da Tony Renis.
Al minuto 00:01:36 appare Marilyn Monroe nel film Gli uomini preferiscono le bionde mentre canta a Tommy Noonan la canzone "Bye Bye Baby" che dà il titolo a questo film: