Renzo Montagnani è ridicolo nel suo ruolo di McCaron, capo italo-americano della polizia che ingaggia due italiani (Fenech e Vitali) per la loro somiglianza con degli spacciatori locali. Il film è fin troppo infantile con scene decisamente inaccettabili (come una Edith Peters domestica che sconfigge i boss con colpi di deodorante o Vitali che durante l'inseguimento diventa altissimo dopo aver sfregato troppo le gambe a terra). Il film, però, è girato in America e gli scenari sono molto graziosi...
Ultimo capitolo della trilogia fenechiana. Doppio canto del cigno, sia della Fenech come attrice (in futuro le sue partecipazioni si conteranno su una mano e comunque sempre lontane da questo genere) che della commedia sexy in generale. Ormai siamo in pieni anni 80, il sistema produttivo cinematografico sta implodendo per colpa delle tv private. Storiella esile esile ma simpatica con il duo Fenech-Vitali in doppi ruoli. In tutto il film la Fenech si spoglia solo una volta! Sempre all'altezza il grande Montagnani. Tarantini confeziona il tutto con mestiere.
Se la serie vanta nel secondo capitolo (La Poliziotta della Squadra della Buon Costume) la miglior messa in scena ed una trama ancora (per quanto pochade) ben svolta a livello di sceneggiatura, qua si ha come l'impressione che non freghi niente a nessuno: tantomeno a Tarantini.
Non c'è sviluppo (pur elementare) dei personaggi e la storia ha un che di fumettistico privo di coerenza. Le scene accellerate sono sgradevoli e l'erotismo raggiunge il limite del volgare.
Film senz'arte né parte: chiude (male) il ciclo.
Divertente commediola ben diretta dal veterano Tarantini e con uno dei cast azzeccati nella serie. La Fenech è sempre splendida, Vitali un'ottima spalla comica, Montagnani lascia il segno, Maccione e Rizzo sono impagabili. In definitiva, un buon prodotto del genere. Sicuramente migliore dei due film che lo hanno preceduto.
Per alcuni fan questo capitolo, girato a New York, è il più debole della saga della poliziotta Gianna. Io invece lo trovo godibile per la sua trama "leggermente più complessa". In questa farsa, a base di procaci poliziotte travestite da "pupe" dei boss, personaggi pasticcioni e scazzottate, si fanno valere Aldo Maccine e Giacomo Rizzo, nemici da barzelletta. Alvaro Vitali, in doppia veste, si ritaglia il suo spazio, pierinizzando assieme al bravo Renzo Montagnani. Edwige Fenech si spoglia poco, però indossa degli abiti deliziosi e trash.
MEMORABILE: Big John: "Pupa, ma che minchia stai facendo, un pullover?" - Pupa: "Big Jonuzzo beddu, scimunita sugno!"
La poliziotta va a New York ma il risultato resta mediocre, anche se meglio dell'episodio precedente. A fare la differenza questa volta sono i comprimari: alla Fenech e a Vitali infatti (una sicurezza in queste commediole) vengono affiancati buoni attori come Maccione e Montagnani, bravi a rendere accettabili macchiette patetiche come BigJohn e MacCarron, che interpretati da altri sarebbero veramente ridicoli. Il resto, dalla regia alla sceneggiatura, è decisamente insufficiente.
MEMORABILE: Dopo Carotenuto e Banfi, ora è Montagnani la vittima di Vitali nel gioco dei pulsanti che non funzionano...
Questa volta la nostra bella agente si reca nella Grande Mela, con il fido Vitali -Joe Dodiciomicidi a farle da spalla, a caccia di spacciatori. L'avventura non entusiasma granché, anche se qualche trovata non è male e l'avvenenza di questa attrice non lascia mai insoddisfatti. C'è una certa trama articolata e un sostrato action che supporta le consuete frivolezze del genere. E poi c'è il signor "Oh Dio mioooo" Montagnani a far da collante tra le cosce della Fenech e i cachinni di Vitali.
La poliziotta Gianna vola a New York e il livello si conferma lo stesso dei primi due film, ovvero scarso. Siamo nell'ambito del fumetto: i personaggi sono solo delle macchiette che possono fare e realizzare qualsiasi idea, quasi dei supereroi (ci si schianta in aereo senza farsi nulla...) Sceneggiatura povera, regia mediocre, gag di bassa lega... C'è da dire però che - nonostante ciò - il film è il più "godibile" della trilogia grazie a un ritmo e a una frenesia che quantomeno non annoiano. Lei sempre bellissima e Vitali demenziale. *!
Terzo film della trilogia poliziotta/Fenech e indubbiamente il migliore dei tre, anche se del secondo ci mancano i duetti Banfi/Vitali che erano il piatto forte. Qui comunque troviamo una sempre bella Fenech coadiuvata da un simpatico Vitali e dai bravi Maccione, Rizzo e Montagnani. Film molto movimentato con inseguimenti a sfondo comico e pertanto qualche buona risata ci scappa pure, specie nell'inseguimento finale.
Filmetto senza pretese, sicuramente il meno riuscito della miniserie con la Fenech poliziotta. La trama - approssimativa - ruota attorno a due boss italoamericani (Big John/Maccione e il Turco/Rizzo) cui dà la caccia uno scalcinato commissario americano dall’accento partenopeo (l’istrionico Montagnani). La Fenech e Vitali giocano un doppio ruolo (affiliati di Big John e poliziotti), funzionale alla storia. Gag di bassa qualità, salvo eccezioni, Fenech meno seducente del solito, qualche scena girata in esterni newyorkesi. Evitabile.
MEMORABILE: Montagnani: "But look at the Madonn, ma tu guarda la Madonna..."
L'ultimo episodio della poliziotta della Fenech si rivela inaspettatamente il migliore; Tarantini cambia registro ancora una volta e realizza una parodia del cinema action/poliziesco molto spassoso, ricco di gag slapstick - quasi da cartone animato - e momenti surreali, con battute che invitano alla risata. Si nota anche un dispendio di mezzi inusuale, con inseguimenti in auto, aerei e riprese negli Usa, risultando tra i più ricchi nel genere. Montagnani (con un curioso e poco riuscito accento napoletano) e Maccione "siculo" rimangono un po' sprecati, Vitali azzecca parecchie gag.
Divertente film in cui l'affiatata quanto improbabile coppia protagonista interpreta due agenti sosia, rispettivamente la donna di un boss malavitoso e la guardia del corpo di quest'ultimo (Vitali!). Degno di nota anche il cast di contorno (principalmente Maccione, Rizzo e la Peters nel ruolo della tata pronta a tutto per la "padroncina"). Mix azzeccato di humour e poliziesco con delle scene d'azione (ovviamente surreali) con una conclusione degna.
MEMORABILE: L'inseguimento con "allungamento".
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B. Legnani ebbe a dire nella SEZIONE IN TV/SATELLITE: Caso molto particolare. Massacrato da Undying, amante del genere, ma ben visto da altri davinottiani. Molto strano: chi ha ragione?
Devi vederlo, per rendertene conto.
Sarei proprio curioso di leggere il tuo commento...
:)
Ultimo capitolo della trilogia Fenechiana della Poliziotta editata completamente dalla NoShame.
E' un edizione a pelle subito un po meno curata rispetto ai primi due capitoli, lo si vede dai menu (impostati cmq in 16:9) che sono meno originali e più brutti.
In compenso è presente come extra il trailer.
Il film è presentato nel corretto formato originale 16:9 1:85:1.
Durata effettiva del dvd 85 minuti e 28 secondi.
Durata all'epoca cinematografica 91 minuti circa.
La NoShame dichiara l'integralità della pellicola. Il sito - non immune da errori - Videoarcheologia.it non lo reputa integrale.
La discrepanza di oltre 5 minuti può in effetti far venire il sospetto di una lievissima sforbiciata.
Sta di fatto che ricercando in giro non ho trovato segnalazioni su presunti tagli. Io non posso giudicare data la mia visione del film direttamente su dvd.
La sensazione è che sia integrale, ma se qualcuno in possesso di VHS originali può accertare il tutto sarebbe meglio :)
Dopo che Geppo ha controllato l'integralità dell'Insegnante va in collegio, credo si possa definire tranquillamente uncut anche il dvd in questione.
Nessuno ha riscontrato tagli, la NoShame lo certifica, la durata è perfettamente in linea. Quindi possiamo stare tranquilli.
Probabilmente il sito Videoarcheologia.it (che non è immune da errori) non ha voluto rischiare la dicitura integrale per la disparità tra l'effettiva durata del dvd e quella spacciata sul retro. Tutto ciò è provato dal fatto che non ne ha decretato il cut, ma ha solo evitato di decretarne con certezza l'uncut.
Sistemata - fino a prova contraria - anche questa edizione.
Zender ebbe a dire: Sicuro che ci sia in questo film, 124c? Non lo vedo nel cast di Imdb... Non è accreditato, ma compare nel pre-finale, cioè, nella scena dell'aeroporto, subito dopo che l'aereo pilotato Gianna e Tarallo si schianta contro un hangar. E' la scena dove arrivano fotografi, poliziotti ed anche il capo del commissario Mac Carobns, che raggiunge il suo subordinato. Si vede benissimo Copleston che rimprovera Montagnani perché gli ha consegnato delle foto sfocate, che non possono essere usate come prova contro i due padrini. Dice anche una frase ad Aldo Maccione e Giacomo Rizzo: "Siete liberi di andare via, signorti. Scusate, ma è stato tutto un deplorevole equivoco!" Zender, ho rivisto ieri sera il film e l'attore inglese l'ho riconosciuto subito.