Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Se Umberto Lenzi fa un film sulla scia di Dario Argento (seguendo come suo costume il trend del momento) non gli si possono chiedere scene memorabili, stralci visionari, invenzioni registiche innovative o sequenze ad ampio respiro. Se Lenzi gira un thriller sarà un thriller essenziale, senza fronzoli, svelto e immediato. Per questo la sceneggiatura è basilare, scritta (assieme a Gianviti) partendo da un suo soggetto particolarmente azzeccato, forse un po' troppo contorto ma comunque sufficientemente ben spiegato. Trovare il vero colpevole, per una volta, non sarà facile per nessuno, nonostante qualche vago indizio possa aiutare i più scaltri. Con una sceneggiatura ben...Leggi tutto congegnata a Lenzi poi è bastato sfoderare tutto il proprio mestiere, nonché l'invidiabile capacità di mantenere sempre alti il ritmo e la tensione, per confezionare un thriller di ottima fattura. La dinamica degli omicidi, in questo tipo di film spesso fondamentale, non è molto studiata e forse veder ammazzata la gente senza “coreografie” e metodi particolari (salvo un trapanamento in pieno cuore) potrà far arricciare il naso ai comuni estimatori del thriller argentiano, in realtà è un’ulteriore conferma dell'idea che SETTE ORCHIDEE sia nato per stupire e coinvolgere lo spettatore solo con la forza di un intreccio “giallo” studiato nei minimi particolari. Non sarà facile seguire la storia in ogni sua diramazione, ma chi ce la farà potrà facilmente manifestare soddisfazione, al termine del film. Ben diretti gli attori, con un Sabato in ottima forma. Di maniera la colonna sonora di Riz Ortolani.

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B. Legnani 31/01/07 00:43 - 5519 commenti

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Interessante, con cast secondario da urlo: Pazzafini, la Malfatti, Corazzari, Mingozzi, la Sini e la Mancini (e Felleghi, n.c.). Opera discreta: non s’ha appiglio per capire l’assassino, ma la cosa vale per millanta gialli dell’epoca. Lenzi argenteggia, mettendoci con garbo su false piste. I protagonisti, l’imperturbàbile Sabàto e la patatosa Glass, non brillano, mentre Capponi, pur se monocorde, è efficace. Ci sono pure Gora e la Falk, che già da soli renderebbero il film degno di essere visto.

Don Masino 31/03/07 23:02 - 63 commenti

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A deludere gli amanti del thriller argentiano saranno in primis i delitti e la loro preparazione. In questo la differenza con Argento è abissale e, nonostante Lenzi ci provi, è evidente che la costruzione della suspence e l'omicidio vero e proprio non siano il suo forte. Quindi il film vira più sul giallo che sul thriller, con più attenzione per la storia (ben congegnata e piuttosto complessa) e l'introduzione di qualche personaggio ben descritto. Sabàto abbastanza anonimo, Capponi commissario già meno. Quel che si dice un buon film.

Undying 5/06/07 21:40 - 3807 commenti

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Interessante giallo che rispetta l'andamento tipico delle produzioni nate sull'onda del successo italiano firmato da Argento (L'Uccello dalle Piume di Cristallo). Pur essendo un film omologato alla tendenza (e quello meno personale siglato da Lenzi), è fortificato dall'ottimo script, opera di Roberto Gianviti, e basato su un soggetto vergato dalla mano di Edgar Wallace. La storia procede, per gradi e nella giusta dimensione, verso i territori più consoni al brivido, garantito dal nutrito gruppo di caratteristi e dal titolo (numerico) esemplare.

Homesick 16/06/07 18:00 - 5737 commenti

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Lenzi cala lo schema narrativo di La sposa in nero in un contesto tipicamente argentiano con qualche sequenza ben riuscita (l’omicidio nella vasca da bagno, debitore di Sei donne per l’assassino e quello col trapano, creditore di Omicidio a luci rosse), sebbene la tensione non sempre riesca a mantenersi su livelli adeguati. Cast interessante.

Il Gobbo 19/06/07 22:25 - 3015 commenti

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Validissimo giallo lenziano, di apprezzabile sintesi: un autentico macello nei primi dieci minuti, poi omicidi dosati (uno addirittura fuori campo) ben collocati nella (un filino involuta) trama, che consente - oltre a escursioni fuori Roma e quadretti molto d'epoca, come gli hippies a Trinità dei Monti - di sciorinare una bella galleria di personaggi di contorno, senza troppi buchi narrativi, il tutto in meno di un'ora e mezza. Nel finale si sente la musica di Così dolce... così perversa: autocitazione o cresta sulla spesa? Elegante.

Pol 26/12/07 12:38 - 589 commenti

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Nè meglio nè peggio di tanti altri thriller all'italiana che in quel periodo spuntavano come funghi, ma la lancetta pende comunque verso il basso. L'intreccio giallo è veramente fine a se stesso perché, arrivati in fondo, abbiamo capito qual è il movente, ma l'assassino può essere chiunque. E così avviene: lo smascheramento è infatti posticcio, del tutto indipendente dalle indagini. Aggiungiamo che i delitti sono girati senza suspence né spettacolo... Un giallo alla Lenzi, insomma. Mediocre.

Ciavazzaro 27/03/08 15:13 - 4768 commenti

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Lenzi gira un ottimo giallo, avendo a disposizione un cast notevole sia sul versante femminile (Glas, Falk, Malfatti, Giorgielli e Marisa Mell), sia su quello maschile con un bravo Antonio Sabato, Capponi, Gora e il mito Tom Felleghy nel ruolo dell'avvocato. C'è pure la Mancini. Cipriani firma un buon tema musicale, i delitti sono resi con brio, l'intreccio giallo appassiona, con un bel movente concreto. Da vedere.
MEMORABILE: L'omicidio "artistico" della Malfatti; La violenta morte col trapano.

Deepred89 24/03/08 13:22 - 3701 commenti

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Giallo tecnicamente valido ma incapace di valorizzare i buoni spunti del suo soggetto, né come sceneggiatura (discutibili la gestione del mistero dell’hotel e la soluzione del whodunit), né come estetica, indubbiamente curata ma di una solarità che cozza col cupo intreccio criminoso. Il ritmo c´è, la messinscena dei delitti - con un paio di affondi splatter - funziona e il cast è mediamente discreto (Sabato sotto agli altri), eppure il coinvolgimento a tratti latita. Deludente score di Ortolani, brano riciclato a parte.

Ghostship 4/05/08 13:25 - 394 commenti

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Clone argentiano che del suo modello non ha né il ritmo né il senso della suspance né la raffinatezza estetica. Rimane una certa truculenza che, se nei film argentiani risulta sadicamente surreale, qui risulta solo artificiosamente artefatta. Derivativo.

Mark 8/05/08 21:22 - 264 commenti

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Lenzi ce la mette tutta, la storia c'è ed è diretta con maestria ma anche con molta umiltà. Malgrado il cast non consenta alla pellicola di elevarsi come meriterebbe, il ritmo è cadenzato da una sicura dose di suspance, merito anche della sceneggiatura, originale e senza forzature.

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Cif 12/08/08 01:44 - 272 commenti

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A notar bene questo film ha tutto al posto giusto: personaggi "simpatici", una trama ben organizzata che sa nascondere bene il vero nome dell'assassino con continui depistaggi, come nel baviano Sei donne per l'assassino. E poi un po' di sangue, qualche accento morboso ed altro. Eppure manca qualcosa. Quel quid che marca la distanza dai migliori film del capostipite Argento. Comunque godibile per gli amanti del genere. Ottima prova di mestiere per il poliedrico Lenzi.
MEMORABILE: Molto belle le scene degli omicidi, ottima immagine nell'uccisione della prostituta tra le canne sul lungotevere.

Stefania 27/09/08 23:32 - 1599 commenti

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Molto simpatica l'idea di trasformare in detective il fresco sposo di una bella ragazza, la quale in pieno viaggio di nozze rischia di restare vittima di un serial killer che firma i suoi delitti con ciondoli a forma di mezzaluna. Proprio nell'apparentemente tranquillo passato della sposina si cela la chiave del mistero. Ben caratterizzati tutti i personaggi, piacevole la breve incursione nella Roma degli hippies, molto brave la Malfatti e la Falk. Pochi brividi, ma la curiosità si accende e resiste fino in fondo.

Herrkinski 16/12/08 18:17 - 8052 commenti

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Niente male questo thriller lenziano. Caratterizzato da un cast esemplare, ricco di glorie dell'epoca (specialmente femminili), il film presenta una sceneggiatura intricata al punto giusto ma anche efficace e lo svolgimento della stessa è reso in modo fluente e godibile. Lenzi riesce a mantenere l'interesse e seppur non ci si trovi di fronte a un capolavoro, il film comunque non scade nella baracconata e mantiene un certo rigore stilistico. Insolitamente poco truculento, ma non per questo meno interessante. Sottovalutato.

Bruce 15/01/09 10:11 - 1007 commenti

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Buon giallo di Lenzi, con attori bravi e molto ben diretti. Un thriller essenziale e svelto, sempre con il giusto ritmo. Non vi è nulla di superfluo, ogni cosa è al posto giusto. Antonio Sabato è pienamente in parte, mai sopra le righe. Soggetto e sceneggiatura convincenti. Giudizio decisamente positivo.

Metuant 2/01/10 11:45 - 456 commenti

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Lenzi si è cimentato praticamente con tutto, non sempre con esiti felici, eppure questa incursione nell'italian giallo convince, nonostante la sua derivatività. Gli attori non sono certo il meglio e si notano alcune goffaggini registiche, ma nel complesso il tutto funziona bene, regalando non poche scene d'effetto (l'omicidio nel canneto, quello fatto col trapano, il finale) ed elevandosi tra la massa di cloni argentiani dell'epoca.
MEMORABILE: L'omicidio della gemella eseguito mediante trapano elettrico.

Uomomite 26/07/09 10:00 - 174 commenti

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Umberto Lenzi è un fenomeno e tutto quello che fa lo fa bene. Prostituta cattiva, cattiva, cattiva, pijate sta mazzata nella capoccia! "L'avemo sderenata", dice quello, "maremma bucaiola" risponde il regista. Umberto Lenzi novello Bresci: a morte il re, a morte tutti, andate in malora. Lenzi è er mejo fico der Bigonzo. Che tempi! Allora ci si poteva divertire a mostrare la feccia. Che bello quando si poteva far cinema facendo esplodere cervelli e pompando adrenalina. Ammazza che risate! Da quando ci sei tu (Muccino) tutto questo non c'è più.

Funesto 1/10/09 20:45 - 525 commenti

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Intrattenente thriller di Lenzi senza pacchiani fronzoli stilistici che vanta un ritmo di straordinaria scorrevolezza e una sceneggiatura sorprendentemente lineare. Degnamente accompagnato dalla notevolissima soundtrack di Ortolani, si lascia guardare con piacere, alternando qualche discreto momento di sangue ad altri di grande tensione. Discreto il cast (nel quale spicca una Glas tutto pepe), fotografia nella norma. Certo, manca l'originalità e lo stile è decisamente argentiano, ma il film non deluderà gli appassionati. Niente male: 3 pallini.
MEMORABILE: Le aggressioni alla Glas da parte del killer.

Enzus79 19/11/09 10:34 - 2864 commenti

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Umberto Lenzi fa l'Argento e gli esce questo più che buon thriller. Anche se qui gli omicidi non sono particolarmente agghiaccianti e c'è poca azione, il film coinvolge più del dovuto. Si vede che Lenzi ha ideato questa storia nei minimi particolari. Forse, al posto del pur bravo Sabato, si poteva scegliere un altro tipo di attore. Nonostante tutto da vedere e da apprezzare.

Rickblaine 19/11/09 10:24 - 635 commenti

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Buon film. Interessante non solo per la apprensione che trasmette quando c'è da capire chi sia il colpevole dei delitti. False tracce che portano a falsi sospetti e false situazioni che intercorrono nello sviluppo di un piano ben escogitato. Anche se il finale poteva esser meglio, devo dire che è diretto con spirito argentiano. Oltre all'ottimo Capponi e qualcun'altra, il cast non rende.

Giuliam 19/11/09 10:10 - 178 commenti

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Niente di che. Ci si aspettava qualcosina di più da Lenzi pur se si conferma, per l'ennesima volta, un bravo regista. Troppo argentiano, anche se qualcosa da salvare c'é come, ad esempio, la figura del killer. La storia procede con un ritmo incalzante, in cui tutto sembra facile per il protagonista. Protagonista interpretato da un patetico Antonio Sàbato, che si limita soltanto ad avere quella solita espressione "patetica" per tutta la durata del film. La Glas, invece, se la cava bene.

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John trent 27/12/09 22:04 - 326 commenti

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Lenzi si arrabbia quando gli si dice che ha girato alcuni gialli "argentiani" ma mente sapendo di mentire. In questo (buon) film argenteggia moltissimo, anche se bisogna riconoscergli un maggior impegno e rigore logico nella costruzione dell'intreccio giallo rispetto al regista romano. Ottimo l'omicidio col trapano che ricorda il coevo Mio caro assassino di Tonino Valerii. Nota stonata la presenza dello stoccafisso Antonio Sabàto, che comunque non fa molti danni. Gli amanti del giallo non resteranno delusi.
MEMORABILE: L'omicidio di Marisa Mell.

Puppigallo 12/02/10 11:32 - 5251 commenti

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La confezione è più che dignitosa, la direzione professionale e gli attori se la cavano bene. Eppure, non c'è quasi tensione (fondamentale, in gialli un po' Argentiani come questo), il ritmo è minato da eccessiva verbosità e l'indagine, che procede col freno a mano quasi sempre tirato, non dà quella spinta necessaria che finirebbe per coinvolgere e appassionare lo spettatore. Interessante la figura della poverina nell'ospedale psichiatrico afflitta da manie di persecuzione e non creduta. Nel complesso, non è male, ma difficilmente resterà a lungo nella memoria di chi lo vede.
MEMORABILE: L'assassino all'ospedale psichiatrico; La trapanata.

Ellerre 27/02/10 16:37 - 89 commenti

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Un giallo a tinte rosse che avvince fino a un certo punto per la debolezza della trama. Per il resto la bravura di Lenzi è indiscutibile. Riesce a confezionare un buon prodotto anche se alcuni attori non sono di qualità eccelsa (su tutti il protagonista, Sabàto, troppo monocorde). Nonostante alcuni riferimenti ad Argento che rischiano di omologare il film ai sottoprodotti del maestro del thriller, si nota una certa abilità tutta lenziana nel trattare alcune scene di tensione. Belle le musiche, anche se Ortolani "ricicla" un suo vecchio tema.

Fauno 9/03/10 11:24 - 2206 commenti

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Coproduzione toppata e cast mediocre per un film appena accettabile... i migliori attori son quasi delle comparse. Il brivido non manca, la colonna sonora è bella, ma il film non decolla. Bellissimi il medaglione e le orchidee, oltre al trapano e alla mazza. Ma da uno come Lenzi ci si aspetta sostanza, non solo gadgets.

Trivex 11/05/10 22:27 - 1738 commenti

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Pellicola tipica del genere, ma piuttosto veloce e snella nel suo svolgimento. Non ci sono scene memorabili, nessun particolare fuoriserie, eppure alla fine si giunge anche troppo rapidamente. La storia è sviluppata bene, anche se non mi capacito mai quando le indagini vengono svolte, con i risultati ottenuti, da privati senza l'ausilio della Polizia. In effetti qui gli investigatori non fanno una gran bella figura, seppur appaiano onestamente impegnati e senza stravaganze ideologiche. L'assassino veste ed agisce in modo anche troppo classico!

Il Dandi 16/05/10 19:54 - 1917 commenti

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Ottimo giallo whodunit che si può definirsi argentiano nel suo rifarsi - come Argento - direttamente a Bava, a partire dalla scelta di un titolo numerico. Meno personale di altri del regista, ma è compatto e tutto funziona: il cast è stellare, gli agguati dell'assassino sono ben orchestrati e la sua identità è soddisfacente e non scontata. Non mancano le morbosità di moda (tossicodipendenze e ambiguità sessuali), lo splatter (l'omicidio col trapano) e tutti i luoghi comuni del genere (la polizia incapace, l'investigatore dilettante-sospettato).
MEMORABILE: L'omicidio della Malfatti tra i suoi gatti; la Falk nella vasca da bagno; l'inserto dei freakkettoni a Piazza Navona.

G.enriquez 24/07/10 00:48 - 121 commenti

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Però, mica male. Lenzi se la cava alla grande in questo thriller ben strutturato in cui ciò che conta di più è la narrazione della vicenda, che, seppur complessa, si lascia seguire bene. Merito di una sceneggiatura precisa, opera dello stesso Lenzi e del bravo Gianviti. Un buon film.

Stubby 31/07/10 17:04 - 1147 commenti

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Sinceramente ho faticato parecchio per portare a termine la visione. Non è un film girato male anzi, ma Lenzi mi ha abituato a qualcosa di meglio e a mio avviso questo giallo non è altro che uno tra i tanti. Non c'è molta fantasia, il ritmo è lento e gli omicidi sono poco credibili. Peccato, perché il cast è ottimo. Anche il movente francamente mi pare una sciocchezza; buona invece la colonna sonora.

Gestarsh99 13/08/10 10:32 - 1395 commenti

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Post-argentiano, notturno, fotografia notevole ma come giallo è alquanto scontato. Lenzi è lontano dai fasti della sua trilogia con la Baker e ci propina una storia che riserva ben pochi sussulti. Il prete anglicano sembra esser stato messo li per non urtare la sensibilità della Chiesa (nulla a che vedere col coraggio del Fulci di Non si sevizia un paperino). Attori leggermente imbalsamati, in primis Sabato. Essendo in parte tedesco sarebbe più opportuno parlare di krimi, genere che annovera il bellissimo Cosa avete fatto a Solange, di Dallamano.

TomasMilia 14/08/10 12:44 - 157 commenti

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Thriller di normale amministrazione. Lineare la trama gialla (con echi argentiani qua e là), poco avvincenti gli omicidi (ad eccezione di quello col trapano). Mi aspettavo qualcosa di più intrigante, ma non c'è niente che catturi lo spettatore fino a renderlo partecipe. Niente emana tensione. Peccato. Lenzi rimane un buon regista ma, in questo film tanto osannato, avrei preteso di più.

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Cotola 5/09/10 16:36 - 8998 commenti

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Giallo all'italiana ben girato e con catena di ammazzamenti tutto sommato congegnata discretamente, ma alla resa dei conti la tensione non è certo ad alti livelli e lo sciogliemento dell'intreccio, come spesso accade nel genere, insoddisfacente (poichè soprattutto banale). Lenzi in buona forma, dirige un cast interessante che fornisce il meglio nei "comprimari": Sabàto, come suo solito, è una faccia di pietra. Tra i film dell'epoca c'era di meglio ma anche di ben peggio: non male.

Ducaspezzi 24/09/11 02:19 - 222 commenti

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Pellicola mal versata per la grammatica argentiana, perché non ne ricalca la fastosa sintassi omicidaria e, tanto meno, il lemma - là spesso misteriosamente oscuro e perturbante, qui abbastanza lineare, preciso e filante - con cui si vergano i fatti. E va bene così, dato che di Lenzi si tratta. E allora si poteva evitare quell'uccisione col trapano, perché sa di maldestramente artefatto, di estraneo alla dinamica della scena e suona come se il killer vi fosse "costretto" dal copione. Avrei invertito i ruoli di Capponi e Sabàto. Gradevole.

Giùan 22/11/11 12:32 - 4528 commenti

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Rappresentativo, a livello alto, dello stile dell'Umberto nel suo genere d'elezione: il giallo in milieu altoborghese (qui è pure citata la casa ai Parioli dei coniugi Gerosa). Elegante nell'utilizzo delle inquadrature, nitidamente fotografato, costruzione dell'intreccio fluida a dispetto del (giustamente) arzigogolante script, modesto dosaggio di exploitation muliebre. Il cast è al solito ben guidato, anche se Sabàto e la Glas una coltellata di striscio la meriterebbero. Lenzi conduce il thriller a ritmo di Donen (Sciarada) più che di Hitch. Discreto Riz.
MEMORABILE: L'uccisione con avvitatore; Il prete a cui scappa "mi dà il suo indirizzo?"; Le gemelle Mell e i Fratelli; Il "suicidio" di Corazzari.

Belfagor 13/07/12 19:39 - 2689 commenti

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Un giovane sposo indaga su un serial killer che ha aggredito sua moglie. Tipico giallo italiano anni '70 in cui la tensione non viene creata tanto dal ritmo (non sempre alto) quanto dalla bravura registica e dalla cura per i particolari. Lenzi gira con mano ferma, costruendo la vicenda in modo verosimile e concreto. Efficaci le scene degli omicidi, le influenze argentiane non sono occultate ma rilette in modo più soft. Buona l'idea di porre nel ruolo del detective un giovane inesperto (Sabato), nel quale il pubblico s'impersonerà facilmente.

Corinne 14/07/13 20:55 - 420 commenti

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Lenzi si cimenta col "thriller alla Dario Argento" e il risultato è notevole. L'uomo qualunque che indaga dando una pista, metaforicamente e letteralmente, alla polizia inetta (esemplare il finale), omicidi efferati, dettagli... Gli stilemi del genere ci sono tutti, ma la forza del film è nell'intreccio giallo, un puzzle che tassello dopo tassello ci porta all'assassino senza mai annoiare, presentandoci una godibile carrellata di personaggi e situazioni.

Maik271 28/10/13 18:24 - 436 commenti

I gusti di Maik271

Discreto questo giallo tipicamente anni settanta nel quale il cast offre una prova dignitosa senza peraltro eccellere. Buona la sceneggiatura, che però manca di suspense e di ritmo, spesso non adeguato. Si salva comunque per alcune omicidi interessanti.

Giordani 1/11/13 03:52 - 39 commenti

I gusti di Giordani

Discreto; l'incipit è decisamente argentiano, ma col passare dei minuti il film prende le distanze dagli stilemi del regista romano: Lenzi difatti mette in secondo piano la spettacolarità e la ricchezza visiva dell'opera concentrandosi invece sulla trama, ben sviluppata e piuttosto realistica; il risultato è un'opera molto lineare (e forse più accostabile al genere "giallo"), ma non certo memorabile in quanto a climax e atmosfera. Ottimo il cast, non eccezionale il commento sonoro di Ortolani.

Beffardo57 4/11/13 22:16 - 262 commenti

I gusti di Beffardo57

Insipido gialletto degli inizi anni settanta, con scarse efferatezze (omicidio col Black & Decker a parte, ma forse era pubblicità occulta) e ritmo molto blando. Passerebbe assolutamente in sordina se non fosse per le curiose e fugaci apparizioni della sofisticata Marina Malfatti e della divina Rossella Falck, due interpreti in libera uscita dal teatro, loro habitat naturale e probabilmente finite in mezzo a roba del genere per mere esigenze alimentari (o magari per divertimento). Dario Argento all'epoca aveva una marcia in più (tutto sommato anche due).

Motorship 16/03/14 17:09 - 585 commenti

I gusti di Motorship

Ottimo thriller argentiano diretto da Lenzi con la consueta professionalità. Una trama e un intreccio interessanti e con una suspance apprezzabile. Semmai è un po' il ritmo a deludere, ma ci si può sorvolare in quanto si vede che Lenzi ha prediletto l'aspetto psicologico a quello dei topoi classici dei thriller. Stupefacente il cast, sia quello femminile (Mell, Glas, Malfatti, Falk e Giorgelli) che quello maschile (Sabato, Gora, Capponi e Fellenghy). Da vedere.
MEMORABILE: Tutte le scene degli omicidi, in particolare quello della Mell con il trapano (!).

Jdelarge 25/02/14 23:42 - 1000 commenti

I gusti di Jdelarge

Lenzi dà vita a un giallo senza infamia e senza lode: la trama è interessante e contorta quanto basta ed è sorretta da una sceneggiatura un po' troppo approssimativa in alcuni punti. Le scene dei delitti, pur non essendo straordinarie dal punto di vista visivo, riescono, invece, a creare una bellissima atmosfera di suspense. Sabàto se la cava, ma il genere giallo richiede un protagonista di maggiore eleganza. Nel complesso è un buon film, ma con pochi momenti veramente memorabili.

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Ultimo 3/06/15 18:17 - 1652 commenti

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Umberto Lenzi dirige un thriller sulla scorta dei successi del primo Dario Argento giungendo a un risultato discreto ma nulla più. La regia è solida, l'interpretazione degli attori buona (specie Sabato); tuttavia manca un certo dinamismo nelle sequenze che non avrebbe guastato. Sceneggiatura più complicata del previsto, ma se siete appassionati del genere lo troverete quantomeno interessante. Non male.

Minitina80 5/10/16 17:09 - 2976 commenti

I gusti di Minitina80

Un buon giallo girato con mano sicura e confezionato con mestiere il cui punto di forza è rappresentato dallo snodo dell’intreccio per scoprire l’assassino. Poco importa se non c’è quasi traccia di quel clima ansiogeno facilmente riscontrabile nel genere; gli omicidi, in effetti, sono realizzati in maniera abbastanza lesta e concisa e non si concedono molto spazio. Antonio Sabato è incisivo e convincente, come buona parte del cast, mentre la colonna sonora di Ortolani è piuttosto anonima e priva di mordente.

Ira72 27/11/17 18:43 - 1305 commenti

I gusti di Ira72

Se si è amanti del classico thriller Anni 70, questo film appassionerà notevolmente. Avvalendosi di alcuni attori iconici del genere e di elementi triti e ritriti, ma non per questo noiosi, Lenzi ci regala un piccolo gioiellino ben costruito in cui tutto scorre in modo logico e il finale non è raffazzonato (carenza comune a molti altri film, che cadevano proprio sull'epilogo). Spassoso, scorrevole e per niente prevedibile, con un cast all’altezza e una colonna sonora incalzante ma non snervante, è un piacere da guardare.

Rufus68 23/09/18 22:42 - 3819 commenti

I gusti di Rufus68

Giallo italian-settantiano classico. Un omicida seriale, belle signore, il poliziotto, il cittadino che indaga a latere. Nulla di particolarmente creativo o innovativo, vi è solo il bel mestiere e la struttura drammaturgica ben oliata; e però il tutto funziona. Funziona a distanza di quasi mezzo secolo, mentre non funzionano thriller attuali più cruenti o curati o scioccanti (una domanda, quindi, dovrebbe essere posta). Cast medio e azzeccato, notevole il secondo omicidio, dagli afrori argentiani.

Myvincent 8/01/19 08:17 - 3722 commenti

I gusti di Myvincent

Lenzi sfrutta il momento magico del collega Argento confezionando alla bell'e meglio un prodotto da supermarket, neanche tanto ignobile. La trama esilissima è il solito pretesto per ricamarci sopra abbondantemente, con tutta quella inverosimiglianza narrativa che rendeva il genere giallo in quel periodo affascinante e attraente. Antonio Sabato sfoggia quell'unica espressione facciale che gravita fra l'arrabbiato e il sorpreso, scolorendo ancora di più i profili di quelle famose sette orchidee...

Bubobubo 10/01/19 00:18 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Morfologia proppiana del giallo italiano: misterioso assassino di nero vestito (improbabile e forse nemmeno essenziale, carpirne in anticipo l'identità), donzelle di varia estrazione e avvenenza come vittime sacrificali (in modo anche cruento), un talismano-feticcio come firma. Qui si inserisce l'imprevisto: un anello della catena di sangue sopravvive, ma per amore di giustizia viene ugualmente fatto passare per morto. Vengono così a galla dei legami del tutto inconsueti... Non è il miglior Lenzi, ma si guarda ugualmente con piacere.
MEMORABILE: L'omicidio nella clinica psichiatrica.

Ronax 16/05/19 00:39 - 1244 commenti

I gusti di Ronax

Prima incursione di Lenzi nel thriller argentiano con un lavoretto scolastico seppur dignitoso, ma privo di quel quid capace di avvincere e di creare vera tensione nello spettatore. Nonostante la trama improbabile e ingarbugliata tutto avviene come ci si può aspettare che avvenga, comprese le false piste di cui è subito evidente la falsità, nonché la figura dell'assassino, una tipologia abbastanza ricorrente nei thriller di quegli anni. Poco incisiva la musica di Ortolani e modesta la prova attoriale a parte la Falk nel consueto ruolo di pazza.
MEMORABILE: L'omicidio della Mell con il trapano.

Faggi 10/11/19 22:16 - 1548 commenti

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Lenzi - fornito dei necessari parafernalia - si addentra nel clima psicoattivo del giallo sanguinario all'italiana e - con lievi tocchi - lo arricchisce di tonalità del suo pennello paranoico... Ci consegna un oggetto improbabile ma fluido, dotato di magnetismo, animato da segmenti che restano impressi. All'attitudine di genere - a base di intrigo, tensione, enigmi e ammazzamenti - corrisponde un tessuto figurativo che, con seducente aura settantiana, muove passi di danza nitidi, privi di deturpanti orpelli, non affetti da decorativismo.

Noodles 27/10/20 08:12 - 2196 commenti

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Buon giallo di Umberto Lenzi, che pur non uscendo dai consueti cliché del genere realizza un film sempre interessante, che non annoia mai durante tutto il suo metraggio e che incolla alla sedia per la varietà di situazioni, la grande suspense e l'intreccio che si dipana perfettamente. C'è anche un buon cast, con un grande Pier Paolo Capponi sempre a suo agio nei panni del commissario e un Antonio Sabato meno monoespressivo del solito. Ottime le location, come quasi sempre accade nei gialli degli anni '70. E Umberto Lenzi dà il tocco finale con la sua mano. Molto buono.

Claudius 25/04/21 08:09 - 541 commenti

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Splendido thriller diretto da Lenzi. Il regista toscano in questo caso (grazie anche a una bella sceneggiatura) gira un film interessante sia per la storia sia per il movente (una tantum sensato e concreto). Cast in buona forma, soprattutto Sabàto (convincente al punto giusto), Capponi e Felleghy. Qualche scena fonte di ispirazione per Argento (vasca e villa) e un paio di delitti trucidi completano il quadro. Unica pecca il finale troppo risolutivo; vale sicuramente una riscoperta.
MEMORABILE: L'omicidio con il trapano e il confronto Sabàto-Mell verso la fine.

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Anthonyvm 29/10/21 15:41 - 5615 commenti

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Buon giallo post-argentiano del sempre affidabile Lenzi, cui si possono perdonare un paio di zoomate di troppo sui volti sbigottiti degli attori. Su un plot non troppo contorto si ergono alcune sequenze delittuose di notevole resa (dal selvaggio bastonamento della prostituta all'inquietante finaccia della Falk, da appaiare in fatto di angoscia a quella di Giornata nera per l'ariete, fino alla trapanazione splatter) e sprazzi di incantevole arredamento kitsch. Nelle scene di raccordo la tensione non è sempre alle stelle, tuttavia il ritmo regge bene. Intuibile l'identità del killer.
MEMORABILE: Le musiche di Ortolani; La mezzaluna d'argento; I gatti della pittrice avvelenati; Il raduno degli "alternativi"; La protagonista assalita in casa.

Victorvega 23/12/21 12:25 - 501 commenti

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Discreto, sulla scia di un filone senza apportare nulla di nuovo e, per questo, con grande possibilità di essere confuso e dimenticato. Il cast è croce e delizia del film: da un lato i protagonisti sono abbastanza inespressivi, dall'altro la ricca schiera di caratteristi e di facce conosciute del cinema di genere porta curiosità ai cultori. L'intreccio è ben costruito ma presenta sviluppi a volte poco verosimili. Per chi ama i film del periodo una piacevole visione.
MEMORABILE: Sabàto al cimitero acattolico.

Keyser3 17/01/22 23:18 - 444 commenti

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Esaurita la stagione dei gialli sexy, il filone argentiano rappresenta per Lenzi un naturale approdo. Il regista toscano dimostra di aver appreso bene la lezione del maestro e parte davvero forte, con addirittura due omicidi nei primi quattro minuti. Il movente finale è un po' farraginoso e arzigogolato, ma in mezzo la pellicole scorre bene, tesa e con una serie infinita di facce - prime e seconde linee - care agli amanti dello spaghetti-thriller. Ottime anche le musiche di Ortolani, in parte già apprezzate tre anni prima.
MEMORABILE: Al cimitero: "Ma è morto!" "E che pensava, di trovarlo vivo qui?".

Nicola81 27/02/22 11:14 - 2831 commenti

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Notevole incursione di Lenzi nel thriller argentiano. Un film magari privo di tocchi geniali e visionari ma che non conosce cali di ritmo e di tensione, supportato da una sceneggiatura che, a parte l'eccessiva facilità con cui l'assassino riesce a dileguarsi, risulta ben congegnata nel suo svelare progressivamente le carte, fino allo svelamento di un colpevole non troppo facile da individuare. Discreto Sabato, bravissima Uschi Glas, convincenti Capponi e la Mell, ottimamente coperti i ruoli secondari. Ortolani ricicla il tema musicale di Così doce... così perversa.
MEMORABILE: Tutti gli omicidi, in particolare quello con il trapano.

Paulaster 16/06/22 10:15 - 4375 commenti

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Serial killer va a caccia di sette donne. Più giallo che thriller che in più occasioni segue gli stilemi argentiani. Non si insiste con gli ammazzamenti come resa orrorifica (salvo il trapano) e prevale l'attenzione alla struttura criminale. La prima parte è vivace anche per via degli indizi che crescono, ma l'effetto si sgonfia man mano. Le trappole congegnate e qualche telefonata di troppo non rianimano la conclusione, peraltro senza mordente. Lenzi ha i tempi giusti, anche se in qualche situazione va a vuoto (le visite nelle case altrui). Musiche poco incisive.
MEMORABILE: Sparito dal treno; Nella vasca; I gatti avvelenati; La sorella gemella.

Nick franc 1/08/22 23:05 - 507 commenti

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Buon giallo "alla Lenzi" che punta su un intreccio di impianto classico che risulta per molti versi credibile (se si esclude l'assurda situazione della gemella): il regista toscano di suo ci mette la consueta solidità, cita Bava senza nasconderlo troppo (la Falk nella vasca) e gira buone sequenze d'omicidio (Giorgelli e il mitico trapanamento della Mell su tutti). Il cast è ricco e di qualità (anche se i migliori sono relegati in ruoli secondari), ma i due protagonisti Glas e Sabato sono poco espressivi. Buona OST di Ortolani, che riutilizza alcuni temi da Fulci e altri Lenzi.
MEMORABILE: Gli omicidi di Giorgelli, Falk e Mell.

Sonoalcine 14/07/23 08:37 - 184 commenti

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Tardo, sbilenco esempio di giallo all'italiana che unisce intreccio e porno soft diluito. Gli omicidi notturni non trasmettono nemmeno un briciolo di tensione e soprattutto il movente che smuove la violenza omicida dell'insospettabile assassino è talmente assurdo da cadere nel ridicolo. Pare che nemmeno lo stesso Lenzi ne fosse rimasto soddisfatto, alla fine delle riprese. Un perché ci cev'essere...
MEMORABILE: L'omicidio con il trapano.
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  • Curiosità Dannywilde • 26/06/12 11:44
    Galoppino - 8 interventi
    La casa della Glas sembra uno showroom della Brionvega: televisore Volans, radiocubo (che viene anche inquadrato singolarmente) e radiofonografo rr126, tutti nella medesima stanza, in perfetto stile space age. In particolare il radiofonografo Brionvega rappresenta un must nell'arredamento delle case dei thriller anni '70 (con poggiate accanto le immancabili bottiglie di acqua Pejo o di J&B!).
  • Discussione B. Legnani • 6/10/16 21:17
    Pianificazione e progetti - 14940 interventi
    Gregorio Mandarini, con la consueta cortesia, mi segnala sue foto di una location già in VERIFICATE, inseribili a maggior chiarezza

    https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1336722993005857&set=pcb.1336730049671818&type=3&theater
    Ultima modifica: 7/10/16 10:58 da B. Legnani
  • Discussione Zender • 7/10/16 16:59
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Non si vede nulla...
  • Discussione B. Legnani • 7/10/16 17:46
    Pianificazione e progetti - 14940 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Non si vede nulla...

    Io vedo bene. Riprova.
  • Discussione Zender • 7/10/16 17:53
    Capo scrivano - 47698 interventi
    No, sarà solo per chi ha Facebook probabilmente. Io non l'ho.
  • Homevideo Nemesi • 8/06/18 09:26
    Disoccupato - 1653 interventi
    A gennaio 2018 è uscito il blu-ray, edito dalla statunitense Kino Lorber.

    http://www.blu-ray.com/movies/Seven-Blood-Stained-Orchids-Blu-ray/163400/
  • Homevideo Zender • 8/06/18 09:53
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Nemesi ebbe a dire:
    A gennaio 2018 è uscito il blu-ray, edito dalla statunitense Kino Lorber.

    http://www.blu-ray.com/movies/Seven-Blood-Stained-Orchids-Blu-ray/163400/


    Esatto, in italiano coi sottotitoli escludibili anche. Purtroppo è solo "region A", cioè non visibile sui lettori europei.

    Qui l'utile confronto ad opera del benemerito dvdbeaver.
    Ultima modifica: 8/06/18 09:54 da Zender
  • Curiosità Alexpi94 • 25/06/18 18:50
    Galoppino - 177 interventi
    Dalla collezione Alexpi94 il flano del film:

  • Homevideo Zender • 11/09/20 15:50
    Capo scrivano - 47698 interventi
    E' uscito anche il bluray della 88 films (il master è lo stesso della Kino Lorber, quindi ottimo, si veda il solito confronto di dvdbeaver). Tra le lingue anche l'italiano e i sottotitoli sono escludibili. La regione è la nostra quindi di fatto a noi va benissimo.
    Ultima modifica: 11/09/20 15:52 da Zender
  • Musiche Lucius • 7/09/22 05:41
    Scrivano - 9063 interventi
    Ellerre ebbe a dire:
    Ciavazzaro ebbe a dire:
    Le musiche sono esattamente le stesse di un altro giallo lenziano:COSI' DOLCE COSI' PERVERSA.
    Sì il tema di "Così dolce... così perversa" oltre a essere accennato durante il film è presente praticamente integralmente nel finale e nei titoli di coda. Tuttavia ci sono diverse sequenze musicali di Ortolani molto interessanti composte proprio per questa pellicola e che sarebbero potute essere inserite in una eventuale colonna sonora, mai uscita però. Ho interpellato sia il regista, sia la Cinedelic Records, che detiene i diritti di queste musiche, per sapere se mai sarebbe uscita la OST ma mi è stato detto che i master tapes con tutta probabilità sono andati perduti.
    Se la colonna sonora è identica a quella dell'altro film, nel 2001 venne distribuita in  LP promo strictly limited edition (500 copie), quella dI "Cosi' dolce così perversa". Feci bene a prenderla: due piccioni con una fava.

    Ultima modifica: 7/09/22 19:54 da Lucius