Qualcosa è cambiato - Film (1997)

Qualcosa è cambiato
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Da un film che vince due Oscar grazie all'interpretazione dei due attori protagonisti (Jack Nicholson e Helen Hunt) ci si aspetterebbe qualcosa di più di una commedia sentimentale graziosa e - nel finale - un po' sfiatata. Invece AS GOOD AS IT GETS, scritto e diretto da James L. Brooks, è proprio questo: un film piuttosto ben costruito, che si giova saltuariamente di qualche buon dialogo, interpretato sopra la media da due attori indubbiamente dotati ma carente dal punto di vista della freschezza e dell'originalità: troppo laccato, perfettino, accondiscendente per meritare gli elogi dei tanti estimatori. Jack Nicholson perfetto nel ruolo del pazzo non lo scopriamo oggi, era solo questione di contenere...Leggi tutto la sua enfasi tendente al gigionismo fine a se stesso; e Brooke ce la fa, incanala il talento in un personaggio di scrittore sull'orlo di una crisi di nervi (niente paragoni con SHINING please) dando la possibilità a Nicholson di convogliare le energie in direzione di una tenera storia d'amore che piaccia un po' a tutti. Ma allora Greg Kinnear, il vicino di casa omosessuale dallo sguardo perennemente malinconico, che c'entra? Niente, così come il suo “manager” Cuba Gooding jr. Sono figurine messe lì per trovare un paio di battute in più, per dare l'impressione di voler allargare lo spettro dei sentimenti. La prima parte, con un Nicholson mattatore assoluto, è più godibile della seconda, che specialmente nell'ultima mezz'ora si affloscia paurosamente. Qua e là si ride, ma gli intenti del regista sono altri.

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Magnetti 18/02/07 23:40 - 1103 commenti

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Mattatore di questo buon (e nulla di più) film è Jack Nicholson, che ha vinto meritatamente l'Oscar. Interpreta uno scrittore psicologicamente chiuso in se stesso, misantropo e soprattutto misogino. La battuta da ricordare? Quella in cui una donna giovane e carina gli chiede come faccia a descrivere così bene le donne nei suoi libri e lui, con il tatto che lo contraddistingue, risponde: "Penso a un uomo e gli tolgo razionalità e affidabilità!". Bravi gli altri protagonisti, cagnolino incluso.

Galbo 7/08/07 20:10 - 12398 commenti

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Un esempio di grande commedia americana, Qualcosa è cambiato è ben diretto (e sceneggiato) da JL Brooks che azzecca i tempi della commedia ma è anche autore di uno script che agendo per paradossi (il personaggio del protagonista è volutamente estremo) serve a sottolineare piccoli difetti e manie un po' di tutti. Ma Qualcosa è cambiato è sopratutto il film del grande mattatore Nicholson, vero dominatore del cast e giustamente premiato con l'Oscar per la migliore interpretazione.

Ciavazzaro 6/05/08 14:35 - 4770 commenti

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Discreto dramma-commedia che si basa soprattutto sull'interpretazione di Jack Nicholson (e in parte Helen Hunt). Discreto Greg Kinnear. Si ride grazie all'istrionismo di Nicholson e, per alcune situazioni, si vede senza problemi, senza però gridare al capolavoro.

Pigro 9/04/09 09:10 - 9671 commenti

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Incallito misantropo si trova a dover fare i conti con un cagnolino, con un vicino omosessuale e infine con una donna di cui si innamora. Questa deliziosa commedia sentimentale dalle pennellate umoristiche è imperniata non solo sulla recitazione dell'ottimo Nicholson (affiancato da altrettanto ottimi comprimari), ma anche su una piacevole sceneggiatura che prende di mira il carattere dell'orso che odia tutto il mondo ed è assediato da mille manie. Si vede con divertimento, anche se è prevedibile il lieto fine.

Scarlett 27/10/09 11:49 - 307 commenti

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Due oscar per i protagonisti veramente ben meritati. Eccezionalmente profonda è l'interpretazione di Helen Hunt, che rischia spesso il secondo piano a confronto con un Nicholson perfettamente in forma, ma è anche lei che disegna nell'espressione quella rosa di emozioni tipicamente femminili con un tale realismo che affascina. L'intera vicenda è incentrata su come una serie di eventi riesca a sciogliere e guarire anche il più cinico e duro di cuore, come il Melvin del film, la cura è il compromesso. Bel film.
MEMORABILE: Verdell, il cane.

Belfagor 18/12/09 13:39 - 2690 commenti

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Un film ben riuscito e piuttosto sottovalutato, al quale si può rimproverare semmai un'eccessiva lunghezza. Nicholson è perfetto per il ruolo e la Hunt gli fa da degno contraltare femminile e ottimista. Trattandosi di commedia romantica, non mancano i momenti lieti, che però qui sono affrontati con una certa originalità. Interessante la lettura della nevrosi in chiave comica ma allo stesso tempo sensibile, con il suggerimento del compromesso come cura. Bravi tutti gli attori, Verdell incluso.
MEMORABILE: "Come fa a descrivere le donne così bene?" "Penso ad un uomo e gli tolgo razionalità ed affidabilità".

Enricottta 16/03/10 16:18 - 506 commenti

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Una grande commedia americana. Tutto perfetto: il regista, gli interpreti, la sceneggiatura. Quando Nicholson entra nella prima inquadratura si apre un baratro tra "lui" e gli altri comuni attori. In questo film è una spanna sopra chiunque e come una finta di Maradona, ti scioglie il sangue nelle vene (indimenticabile per me). Hunt bravina. La bellezza di "Qualcosa è cambiato "risiede nella pulizia delle immagini, nella classe dei dialoghi, nel sarcasmo del protagonista che non sfocia mai nel delirio. Grazie per non aver fatto la solita macchietta del pazzoide!

Rambo90 8/11/10 20:18 - 7700 commenti

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Nicholson torna con grande bravura nel ruolo di un pazzo stile nido del cuculo; questa volta però l'impianto è quello della commedia sentimentale e si sorride molto di più. Un film semplicemente fantastico, non perfetto ma pieno di momenti da ricordare e con un cast di contorno buono quanto il protagonista. Forse la durata in alcuni momenti appare eccessiva, ma è davvero un film da vedere.
MEMORABILE: "Sto per farti un complimento..."

Paulaster 13/05/12 13:35 - 4423 commenti

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Commedia romantica imperniata sul dualismo recitativo Nicholson-Hunt. Botte e risposte di alto livello che attirano l'attenzione più di quanto possa fare la trama, decisamente povera. Seguendo la storia, dal mio punto di vista non molto è cambiato: se sei un ricco maleducato e psicotico di Manhattan puoi permetterti di fare e di dire qualunque cosa. Basta compiere il miracolo di portare a casa un medico vero che qualunque battuta fastidiosa passa in secondo piano. A tratti prolisso e forzato, specie nelle scene notturne.
MEMORABILE: La canzone dei Village People appena saliti in macchina.

Luchi78 18/07/12 10:09 - 1521 commenti

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Un film che guadagna parecchi punti grazie alle interpretazioni dei vari protagonisti, non a caso premiati con l'Oscar. La commedia è comunque piacevole, sentimentale ma con la variante originale del personaggio interpretato da Jack Nicholson, che aiuta anche a digerire un finale che più scontato non si può. Lineare e pulito il compitino svolto dal regista James Brooks.

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Smoker85 3/03/13 20:37 - 487 commenti

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Pellicola inevitabilmente dominata dal duello tra un grandioso Nicholson (non a caso al terzo Oscar) e una Hunt che riesce a tenergli quasi sempre testa (cosa non facile). La storiella del misantropo pieno di manie e tic perderebbe moltissimo senza la verve del protagonista, che odia praticamente chiunque e non fa nulla per dissimularlo. Ma passo dopo passo inizierà a essere più aperto con tutti, a cominciare dal tenero Verdell al vicino gay. Certo, non mancano momenti convenzionali e il finale è sottotono rispetto al resto del film.
MEMORABILE: Melvin che zittisce le scolarette mentre prende il taxi; I dialoghi col povero Kinnear; Le scene con Verdell.

Delpiero89 9/08/13 14:33 - 263 commenti

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Buona commedia americana anni 90 che può contare su un Jack Nicholson davvero formidabile in un ruolo che calza a pennello con le sue caratteristiche. Non male anche gli altri, con la Hunt e Kinnear in testa, mentre il personaggio di Cuba Gooding è caricato all'eccesso. Troppo lungo per essere comunque una commedia. Tutto sommato originale ma non eccezionale.

Caesars 25/11/13 10:05 - 3794 commenti

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Classico film in cui sono gli attori a dare grande valore aggiunto: Nicholson è straordinario nel tratteggiare le nevrosi del suo personaggio, ma Helen Hunt riesce a tenergli testa egregiamente. Per il resto una commedia discreta ma non entusiasmante, con una prima parte più divertente e una seconda che spinge più sul versante sentimentale. Prodotto che può accontentare una vasta gamma di spettatori ma che è ben lungi dal dire qualcosa di nuovo o dal suscitare grandi entusiasmi. **!

Daniela 26/11/13 15:00 - 12668 commenti

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Lo scrittore protagonista ha un gran brutto carattere ma ci vuol poco a capire che sotto la scorza del misantropo si cela un'animo sensibile, pronto a soccorrere cagnolini a rischio abbandono, omosessuali menati bisognosi di cure e mamme single in difficoltà... Commedia gradevole, ben scritta e soprattutto ben interpretata non solo dal gigionissimo Nicholson ma anche da Hunt e Kinnear, il cui maggiore limite è un'eccessiva tendenza a far trionfare i buoni sentimenti a tutti i costi, all'insegna di una voglia di tenerezza che rischia di banalizzare caratteri e situazioni. 3 al film, 3+ al cast

Giacomovie 21/12/13 15:34 - 1398 commenti

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Garbata e gradevole commedia nella quale, nonostante la lunga durata, si assiste a un continuo e divertente ping-pong tra humour e sentimenti. Nicholson, nel ruolo dello scrittore in crisi d’ispirazione e con delle “turbe ossessivo-coattive” (che lo portano a essere un razzista misogino con manie di precisione), esalta le sue capacità di istrionismo recitativo. Si possono prevedere con molto anticipo sia lo sdolcinato finale che la semplice e positiva morale: anche gli uomini all’apparenza più scorbutici possono cambiare. ***

Nando 13/12/14 23:04 - 3816 commenti

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Commedia di stampo tipicamente americano ove, grazie a due appropriati interpreti, si assiste a una visione interessante che affronta tematiche ben sviluppate. La misantropia del protagonista è narrata con maestria e talvolta si sorride con garbo. Ritmi giusti con adeguati tempi recitativi. Nicholson mattatore ma la Hunt non sfigura affatto e Kinnear è un ottimo comprimario.

Pessoa 23/01/17 11:48 - 2476 commenti

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Classica commedia hollywoodiana gay friendly di Brooks destinata al grande pubblico. La sua stessa natura ne condiziona il plot e la sceneggiatura tendendo ad aggirare situazioni più azzardate che avrebbero dato più sale alla vicenda. Nicholson giganteggia in tanta pochezza con la Hunt che gli sta dietro (entrambi Oscar, Golden Globe e una caterva di altri premi), ma il resto del cast è poco attento al gioco di sguardi del Maestro. Frizzanti e orecchiabili le musiche di Zimmer. Per chi ha voglia di sorridere senza troppi pensieri...
MEMORABILE: Il cane.

Modo 2/09/17 23:19 - 949 commenti

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Commedia gradevole che accompagna lo spettatore attraverso i sentimenti. Un uomo che odia tutto e tutti si ritroverà ad avvicinarsi a una giovane cameriera e un vicino di casa gay. Jack Nicholson più che mai bravo nell'esporre i suoi tic e nevrosi come gli slanci di cuore. Non è da meno la generosa Hunt, pronta a reggere il confronto in ogni situazione. Giusti gli Oscar assegnati.

Didda23 4/03/18 19:43 - 2426 commenti

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Una commedia indubbiamente ben girata e ben scritta, con dialoghi intriganti e succosi e situazioni narrative che spaziano dal comico al sentimentale. L'insieme è di livello, ma ciò che rende quest'opera indimenticabile è la straordinaria capacità recitativa, che dà vita a un perosnaggio non di facile interpretazione e che poteva risultare macchiettistico. Il nostro invece non solo illumina la scena ma riesce a far splendere attori non sempre brillanti. Nonostante il buonismo di fondo, qualche battuta caustica sistema un minimo le cose.
MEMORABILE: Le manie di Nicholson; Il viaggio; Il rapporto con il vicino di casa omosessuale.

Lou 15/01/19 17:57 - 1121 commenti

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Il solito burbero disadattato, insofferente verso il genere umano e pieno di manie, alla fine viene addomesticato grazie alla ragazza di cui si innamora. Per nulla originale e soprattutto poco autentico, il film di Brooks beneficia di un Jack Nicholson che si presta molto bene al personaggio, oltre che di buoni comprimari come la Hunt e Kinnear. C'è spazio per qualche situazione curiosa e divertente, ma per il resto ci si trascina stancamente verso il prevedibile finale.

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Marcolino1 15/10/19 11:07 - 553 commenti

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La figura dell'intellettuale misantropo è l'elemento riuscito del film insieme a quell'ironia che sovrasta la seriosità delle tematiche che, lungi dal potrarsi per tutta la durata del lungometraggio, preferisce arrendersi all'ovvietà del prevedibile e delle riconciliazioni tra i personaggi spesso improbabili (il gay "ravveduto" con latenti tendenze incestuoso-edipiche). Un premio speciale andrebbe conferito al cane onnipresente, che con l'umanità del suo sguardo riempie lo schermo e risolleva lo spettatore dal deludente cambio di registro.

Anthonyvm 29/10/20 15:40 - 5700 commenti

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Pur senza raccontare nulla di inedito (protagonista complessato in via di miglioramento individuale, storia d'amore sincera quanto anticonvenzionale), Brooks firma un'opera sufficientemente forte da imporsi come termine di paragone per commedie della medesima categoria, precedenti e successive. La vera colonna portante è il cast, aiutato comunque da dialoghi pregevolissimi: non solo il grande Nicholson e la giustamente applaudita Hunt, ma anche Kinnear e la Knight in ottimi e memorabili ruoli di supporto. Curiosa la presenza di Skeet "Billy" Ulrich e Jamie "Randy" Kennedy di Scream.
MEMORABILE: Le manie ossessivo-compulsive di Nicholson; I primi piani del cagnolino; Kinnear pestato; Il complimento durante la cena; Il ritratto della Hunt.

Katullo 25/08/21 14:41 - 329 commenti

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Tre esistenze appesantite dal destino finiscono con alleggerirsi a vicenda. Visto che Nicholson, per il suo ruolo, gioca in casa, era più giusto il premio alla sceneggiatura, mantenendo la Hunt sul podio, vera rivelazione. Matura commedia che rischia di far venir voglia allo spettatore di essere una persona migliore. Lui affetto più da spontaneità cronica che da altro, lei indigente romantica col dono della dignità, l'altro problematico e sensibile gay senza ostentazioni. Meritando forse un finale migliore, un'idea intelligente e ben sviluppata, dall'intrattenimento garantito.
MEMORABILE: "Troppa realtà tutta insieme per un Venerdì sera"; "Un dottore!"; Melvin che esce dalla lunga doccia; La maglietta bagnata di Carol; Verdell.

Ultimo 17/04/22 20:41 - 1656 commenti

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Una buona commedia romantica, grazie sopratutto alla prova di uno straordinario Jack Nicholson, scrittore problematico e pieno di fobie. Il film si basa essenzialmente sulla potenza dei dialoghi e sul rapporto che si va costruendo con la Hunt. Gli altri personaggi sembrano invece quasi un contorno. A tratti ci si annoia, anche per la durata eccessiva, ma nella seconda parte la vicenda entra nel vivo e si arriva anche a commuoversi. Pellicola consigliata a tutti, anche a chi fan dei film romantici non è.
MEMORABILE: La cena con la "dichiarazione" di Nicholson.

Enzus79 2/05/22 23:01 - 2900 commenti

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Commedia briosa e frivola: la durata di quasi due ore e mezza non pesa. Un misantropo "guarisce" grazie all'incontro con una cameriera. Diverte senza mai cadere nel banale in modo eccessivo o nel patetico. Nella seconda parte il sentimentalismo prende il largo e questo appiattisce un po' tutto. Jack Nicholson indimenticabile, così come Helen Hunt (premiati giustamente con l'Oscar).

Domino86 16/06/22 06:48 - 607 commenti

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Un bravissimo Jack Nicholson agisce da mattatore in questa pellicola forte e delicata al tempo stesso. Viene mostrato come l’amore possa spingere chiunque al cambiamento e a una rivoluzione in se stessi. Non mancano nemmeno i momenti di divertimento proprio grazie al carattere o ancora meglio, all’io, del protagonista. Ottima Helen Hunt, che si incastra perfettamente con Nicholson.
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    Ultima modifica: 3/11/19 07:36 da Zender