Qualcosa striscia nel buio - Film (1971)

Qualcosa striscia nel buio
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1971
Genere: horror (colore)
Note: Aka "Shadows in the dark", "Something creeping in the dark". Tra gi attori appare anche l'autore delle musiche Angelo Francesco Lavagnino doppiato da Gualtiero De Angelis.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tipico esempio di claustro thriller all'italiana, con un gruppo di diversi personaggi che si ritrovano, causa strade allagate, a rifugiarsi in una villa fuori mano in cui aleggia lo spirito dell'ex proprietaria defunta. Chiusi lì per la nottata, i nostri eroi cominceranno a conoscersi meglio e a organizzare simpatici giochi di società: l'assassino (Farley Granger) scortato dall'ispettore (Dino Fazio) si esibirà ad esempio al piano di casa provocando i sogni erotici della donna emancipata (Lucia Bosé), in realtà tediosissime danze at rallentatore con bacio finale; la stessa donna aveva prima visti fallire i tentativi di organizzare una bella orgetta,...Leggi tutto così suggerirà una seduta spiritica ottenendo per tutta risposta di ritrovarsi il marito (Giacomo Rossi Stuart) posseduto dallo spirito ciarliero dell'ex proprietaria (la cui voce par sempre uscire dallo scarico del bagno). Nel frattempo il professor Lawrence (Angelo Francesco Lavagnino, l'autore della colonna sonora) fa i tarocchi e spara massime di dubbio interesse mentre l'ispettore fa sfoggio di rara inespressività. Ma è un po' tutto il cast ad apparire impagliato e certo la regia di Colucci, che annulla completamente il ritmo, non può aiutare. Tra scenografie di rara povertà, musiche monotematiche, scene prolungate all'inverosimile e gente che fissa il vuoto per lunghi tratti, c'è poco da star allegri, e riuscire a raggiungere i titoli di coda diventa nel finale impresa titanica.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/04/07 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 4/02/12
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Ciavazzaro 5/04/07 18:58 - 4764 commenti

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Buon film horror, con ottime interpretazioni degli attori e buona musica d'atmosfera. Un film che sa combinare perfettamente horror e giallo, con un finale che lascia apparenti dubbi.

Homesick 14/04/07 19:09 - 5737 commenti

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Spiritistico sulle orme del margheritiano Contronatura. Lunghe, silenziose attese squarciate da improvvise esplosioni di violenza e urla raccapriccianti tengono banco provocando lentezza e noia, mentre la preparazione della suspense finale – semplice ma efficace sinergia di buio, ombre, sospiri e soggettive – assesta l’unico colpo di reni. Nel cast un Farley Granger del tutto sprecato (le glorie di Senso sono ben lontane) e una Loredana Nusciak che compare solo in fotografia; c’è anche suo marito John Hamilton, all’anagrafe Gianni Medici.
MEMORABILE: L’allucinazione della Bosé; Rossi Stuart, cereo, mentre parla con la voce dello spirito della defunta durante la seduta medianica.

Cotola 19/12/08 23:50 - 9350 commenti

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L'idea di partenza è a dir poco trita e ritrita: un gruppo di persone eterogenee è costretto a passare la notte in una casa misteriosa. Cosa succederà? La realizzazione è dignitosa ma sebbene non manchi di atmosfera, di vera tensione ce n'è invece ben poca. Avrebbe potuto essere molto meglio ma si può vedere. Alcune frasi della sceneggiatura sono a dir poco risibili.

Ronax 5/03/09 22:23 - 1331 commenti

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Poco conosciuto e poco visto, il film è l'opera seconda e ultima dell’ancor meno conosciuto Mario Colucci. Dopo una partenza abbastanza promettente, la storia si incaglia rapidamente nelle secche del thriller parapsicologico di maniera con il consueto corredo di effettacci prevedibili e ripetitivi, malamente condotti da una regia incapace di reggere il gioco efficacemente. Inutilmente ricco il cast, con nomi come Farley Granger, Giacomo Rossi Stuart e una smagliante Lucia Bosè ancora nel pieno del suo fascino e qui palesemente sprecata.
MEMORABILE: Il musicista Angelo F. Lavagnino che, oltre a fornire la colonna sonora, interpreta il ruolo dell'ambiguo professore esperto di spiritismo.

Brainiac 3/05/09 19:20 - 1083 commenti

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L'inizio, pur derivativo, è gustoso e fa sperare in chissà che cosa. I personaggi, fin dagli ottimi titoli di testa (simili al più interessante L'assassino ha riservato nove poltrone) sono seguiti col giusto approfondimento psicologico (il frustrato Stuart, la provocatrice Bosè). Dalla seduta spiritica in poi però, più nulla, se non qualche bella inquadratura (il grandangolo dello spettro che si avvicina dall'alto). E dopo un'ora e mezza qualcosa che striscia nel buio c'è, ma è una parte anatomica dello spettatore esausto.
MEMORABILE: I titoli di testa.

Daidae 4/11/09 19:46 - 3291 commenti

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Ricorda troppo Contronatura (senza ovviamente raggiungerlo). Si tratta comunque di un validissimo film dell'orrore. Grandi interpreti tra i quali spiccano Farley Granger, spesso presente in pellicole italiane anni settanta, e Giacomo Rossi Stuart. Bello, ma niente di eccezionale.

Trivex 10/04/10 13:19 - 1788 commenti

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Alla fine un discreto horror, con tanta atmosfera e qualche buono spunto tecnico nelle riprese (le immagini distorte, quando lo spirito vaga tra le stanze, per esempio). Stranamente i dialoghi, inizialmente relativamente seri, trascendono verso il trash nel finale (l'ispettore ed il suo servizio che non ha mai termine!). Direi che nell'ultimo terzo si fa sentire il peso del tratto lento e pesante, anche perché gli inseguimenti nel bosco e le relative scazzottate appaiono davvero fuori dal tema. Le nevrosi sono diffuse ed il delirio è in agguato!
MEMORABILE: La faccia perversa e la voce femminile del Rossi Stuart, posseduto durante la seduta spiritica.

Lucius 22/08/10 22:43 - 3029 commenti

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Troppa atmosfera, un tentativo forse del regista di imitare certi horror inglesi per una pellicola dalla banale sceneggiatura ma dalla buona messa in scena. Un gruppo di persone è costretto a passare la notte in un'antica dimora; qualcuno ha la malsana idea di fare una seduta spiritica, interrotta da un tuono, e il dramma emerge nel suo mistero. Gli inserti erotici sono fuori luogo, come Farley Granger vistosamente spaesato in questa produzione. Incapace di catturare l'attenzione dello spettatore.

Ryo 15/06/11 18:52 - 2169 commenti

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Piattezza madornale che ci fa assistere per i primi 60 minuti al nulla (se si esclude una seduta spiritica e un accenno di scazzottata ridicola). Poi vediamo qualcosa come un omicidio a colpi di... palpate! Nonostante la presenza del Rossi Stuart, il resto del cast è triste e cosi la loro recitazione, per nulla convincente. Regia infima, dialoghi assurdi, audio e musica fastidiosi. Forse di positivo c'è il significato: non è il sovrannaturale ciò di cui dobbiamo aver paura, ma delle persone che vivono in mezzo a noi.
MEMORABILE: Il combattimento finale nel bosco... qualcosa di tremendo!

Funesto 7/07/11 18:13 - 525 commenti

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Scialbo e senza sangue, dalla storia insulsa ed inconcludente che dopo l'evocazione (presunta?) della morta con la seduta spiritica non sa più dove andare a parare per raggiungere un minutaggio sufficiente, tanto che non ci vengono risparmiate nemmeno interminabili scazzottate tra due poliziotti e un criminale, scene che vorrebbero approfondire un subplot ma ottengono solo d'annoiarci. Sicuramente l'atmosfera è eccellente, ma l'inesperta regìa di tale Mario Colucci non riesce a creare suspence con essa. Poco chiaro il genere a cui appartiene...
MEMORABILE: Nel finale (che chiude in gran bruttezza un già brutto film), il primo piano col ritratto della Lady con una risata malvagia di sottofondo.

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Ducaspezzi 10/11/11 19:33 - 222 commenti

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Subito acclimatanti i primi minuti del film, cadenzati sui fermo immagine col titolo di testa, alternati alle chiacchiere della Bosé e di Stuart in auto, che ci illustrano lo stampo della coppia e dei due singoli tipi (risulteranno i personaggi più compiuti) e anche un po' quello del film. "Era una notte buia e tempestosa": l'incipit perfetto per quanto qui narrato con senso dell'atmosfera, in una casa ben sfruttata dalla regia. Così il tutto, col fantasma infrattato nelle pieghe del giallo, ci può distogliere dalle anemie dello script.
MEMORABILE: Le frasi del professore che chiosano fatidicamente (talora ridicolmente) i pensieri degli altri, evocando mistiche consapevolezze; La Bosé desiderante.

Von Leppe 7/06/12 13:03 - 1290 commenti

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Molto lento e minimale nella messa in scena; quest'ultima, nelle scenografie e nella fotografia, crea un'atmosfera cupa e bizzarra per un thriller dai risvolti soprannaturali. L'esterno della casa (che è quasi un castello) è palesemente un modellino. Comincia abbastanza bene con Giacomo Rossi Stuart e Lucia Bosé che lasciano un vuoto a metà film. Ci sono momenti visionari riusciti e buona regia in alcune sequenze (la carrellata nel corridoio). La trama non sarebbe male, ma è tirata troppo per le lunghe.

Stefania 7/07/12 00:09 - 1599 commenti

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"Qualcosa striscia nel buio", appunto, qualcosa di sinistro e invisibile... potremmo lodare come coraggiosa la scelta di non mostrarci mai questo "qualcosa", se i suoi effetti destabilizzante sugli equilibri nervosi degli ospiti-vittime fossero delineati con maggior fantasia e maggior vigore. Si tratta di un gotico tipicamente anni settanta, contaminato col thriller e "sporcato" da qualche inserto erotico, ma nel sotto-genere è stato sicuramente fatto di meglio. Notevole la Bosè, dama nevrotica, e bella la scena al ralenti dell'allucinazione.
MEMORABILE: "Non bussare alle porte dell'Inferno: potrebbero aprirsi!"; la foto della castellana che sghignazza.

Pumpkh75 17/08/12 18:56 - 1832 commenti

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Una vecchia dimora isolata nelle campagne, burrasca e fronde in tempesta, un possibile fantasma: la trama si può racchiudere in queste povere parole. Come povero è il film stesso: lento, soporifero, troppo diluito, in molti frangenti. Non nego che alcune sequenze siano ben dirette e si mostrino suggestive e quasi ipnotiche, ma sono isole in un mare di nioia. Sopravvalutato.

Dusso 17/09/12 18:55 - 1569 commenti

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Rivisto finalmente in una degna edizione che dona al film un aria un po' meno poveristica nella messa in scena. Horror soprannaturale con un'atmosfera che a volte funziona mentre in alcuni casi si nota qualche approssimazione o troppi vuoti nella trama, che è davvero discutibile per come gira e rigira su se stessa. Molto interessante il cast, con la Meteora Mia Genberg e una splendida Bosè (in piena forma); più che Granger è il nostro Giacomo Rossi-Stuart ad avere il ruolo più interessante e a rendere il film inquietante.

Fauno 28/10/12 17:58 - 2232 commenti

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Se penso che quando uscì nelle sale era vietatissimo... Molto in ritardo per il suo genere, anche se le immagini e la musica sui titoli di testa promettono bene. In effetti dopo mezz'ora di film, o meglio dopo la seduta spiritica, si ha una battuta d'arresto quasi definitiva, che viene interrotta occasionalmente da filosofia scadente, raptus improvvisi di violenza, sbroccate varie e ansimate spettrali poco pittoresche. Il film quindi arriva alla fine spompato e appesantito, salvato dal baratro totale solo dalla bravura degli attori.

Deepred89 24/11/12 11:48 - 3805 commenti

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Tristissima pellicola a metà strada tra horror (con tanto di sedute spiritiche e possessioni demoniache) e giallo gotico, nel quale buon cast e rispettivo ottimo doppiaggio non riescono a colmare il vuoto cosmico lasciato da una sceneggiatura che esiste solo in virtù dei pessimi dialoghi. Per il resto soltanto squallore scenografico (con tanto di villa-modellino!), povertà e un tedio di proporzioni cosmiche. Zero sangue e qualche breve scena di nudo che sembra infilata a forza per allungare il brodo. Evitabilissimo e solo per fans irriducibili.

Bruce 12/04/13 09:58 - 1016 commenti

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Torbido e poco conosciuto thriller spiritistico italiano primi anni settanta, sicuramente da riscoprire. L'atmosfera c'è tutta, vi è una notevole cura nelle inquadrature, nelle luci e nella fotografia, nell'uso angoscioso del sonoro, anche nella scelta dei volti degli interpreti. Sotto molti altri aspetti, è vero, il film difetta ma, nel complesso, è un'opera ispirata e apprezzabile, che riesce a inquietare lo spettatore.

John trent 21/07/13 10:54 - 326 commenti

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Incredibilmente brutto e sciatto, seppur con un'idea di partenza non malvagia. La Bosé zoccoleggia e tenta di sedurre il maniaco pluriomicida Granger (la scena al ralenty dell'incontro immaginario tra i due è notevole), Rossi Stuart è posseduto dal ritratto della Nusciak e avviene qualche omicidio nel villone ma non c'è tensione, non c'è sangue e non c'è atmosfera. Ridicola oltre ogni limite la scazzottata nel bosco tra Granger e Fazio che, nei campi lunghi è controfigurato da qualcuno visibilmente non pelato (assurdo!). Da evitare.
MEMORABILE: I titoli di testa.

Motorship 24/01/14 18:05 - 585 commenti

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Ibrido tra horror gotico e giallo psicologico del misconosciuto regista Colucci (questo è il suo secondo e ultimo film). Il film conta su di un'atmosfera quasi sempre apprezzabile, anche se non mancano purtroppo momenti al limite del soporifero per via di una trama piuttosto tirata via e il finale francamente è alquanto deludente. Grandissimo cast, con Giacomo Rossi Stuart in testa per via del ruolo più inquietante, ma ottimi anche Granger e la splendida Bosé (ancora di un fascino folgorante). Non male dopo tutto.
MEMORABILE: Rossi Stuart posseduto; L'allucinazione della Bosè.

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Claudius 21/07/14 11:32 - 551 commenti

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Tardo gotico italiano. La storia è quella che è, ma il film di Colucci, oltre ad avere dalla sua una discreta atmosfera, può contare su caratterizzazioni psicologiche non banali. Da citare il grandangolo nelle scene finali (in effetti rende bene il senso del titolo).
MEMORABILE: La voce femminea di Rossi Stuart: "E adesso non vi lascerò mai più".

Maik271 29/10/14 07:40 - 436 commenti

I gusti di Maik271

Giallo senza pretese di Mario Colucci in cui spicca la buona qualità della confezione; molto meno l'interpretazione del cast, che appare svogliato e vittima di una sequela di dialoghi pomposi che si susseguono per tutta la durata del film risultando piuttosto noiosi. Il regista cerca di creare tensione con i soliti escamotage di porte che si schiudono cigolando senza ottenere il risultato voluto. Evitabile.

Myvincent 19/12/14 23:03 - 3885 commenti

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A causa di una tormenta vari personaggi sono costretti a passare una notte in un maniero, dove qualcosa di inafferrabile e mortifero... striscia nel buio. Un po' ghost e un po' mystery, il film risente ancora delle atmosfere gotiche del decennio precedente risultando inconcludente, "boicottato" dalla presenza di attori praticamente impresentabili se non fosse per un imbolsito Farley Granger e per una bellissima Lucia Bosè, la cui visione è uno dei motivi per arrivare alla fine del film.

Undying 23/11/15 18:58 - 3807 commenti

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Notevole esemplare di cinema bis, valorizzato da trovate di regia davvero efficaci, su tutte l'incipit con inseguimento, costantemente "fermato nell'immagine". Di effetti splatter e/o speciali ben poca cosa, eppure l'atmosfera che predomina è quella dell'incognita, qui rappresentata da una suggestiva seduta spiritica enfatizzata dal volto allucinato del grande Giacomo Rossi-Stuart e dal tono di voce "infernale" a corredo. Intrigante come un episodio, leggermente allungato, dei più celebri televisivi "Racconti fantastici" diretti da D'Anza...

Giùan 6/09/16 22:59 - 4794 commenti

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L'incipit, con nomi dei protagonisti e titoli di testa scanditi dal fermo immagine "esclamato" dalla musica di Francesco Lavagnino, fa erigere la schiena del cinefilo lussurioso, la cui sensualità però è costretta ben presto a vacillare all'apparire di uno dei più improbabili binomi poliziotto-sadico mai visti sullo schermo: Dino Fazio-Farley Granger. Il film è praticamente tutto qui, fatte salvo un altro paio di trovate "contronatura": la rallentata allucinazione della Bosè e la foto dell'attonita Nusciak che tutto scruta. Il resto è gotica flanella.

Il Gobbo 21/03/18 09:50 - 3015 commenti

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Titoli promettenti ma poi, nella gara fra mancanza di idee e di mezzi, a strisciare nel buio è perlopiù la noia, sebbene il trito cliché sia squarciato ogni tanto da momenti weird (in particolare il sogno a occhi aperti dell'ingrifata Bosé - ancora splendida). Però fra Rossi Stuart posseduto che diventa Ivor Novello, gli enunciati nietzscheani di Granger e le citazioni shakespeariane di Gianni Medici (!) vestito chissà perché da Tiger Jack, c'è di che divertirsi.

Markus 26/04/19 10:22 - 3738 commenti

I gusti di Markus

Un gruppo di persone, per via di un'inondazione, si rifugia in un antico casale... indemoniato. Mario Colucci riunisce una manciata di volti più o meno celebri di allora per un film spiritistico dotato di buone atmosfere, ma con scarsi momenti di vera tensione. Qualche punto di mero metraggio toglie fiato a una vicenda già di per sé non originale, che però riesce in qualche modo a rendersi apprezzabile per via di qualche discreto momento registicamente azzeccato (la scena della cantina, Rossi Stuart indemoniato). Horror di vecchio stampo.

Il Dandi 2/05/19 17:29 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

Comitiva eterogenea e casuale (un poliziotto, un maniaco omicida, un medico, un medium in smoking e le rispettive signore) è costretta a passare la notte insieme in un luogo isolato. Lo spunto è tanto risaputo che alla prima visione si può avere l'impressione (sbagliando) di averlo già visto; lo sviluppo è tanto anonimo e tedioso che può capitare di ricordarsi di averlo (davvero) già visto solo una volta arrivati oltre la metà. Buone le musiche di Lavagnino, insolitamente coinvolto in anticipo anche nella sua (unica) prestazione da attore.
MEMORABILE: L'esibizione di Granger al pianoforte, che prima suscita in Lucia Bosé un'allucinazione premonitrice, poi viene comicamente interrotta dall'ispettore.

Rufus68 20/07/19 23:20 - 3902 commenti

I gusti di Rufus68

Bistrattata come poche, questa colucciata ha dalla sua almeno la forza di stimolare curiosità. Non è mai facile tenere le fila del racconto quando si dispone d'un solo ambiente a disposizione, ma, in tal caso, il film procede senza intoppi. Persino alcuni momenti potenzialmente ridicoli (Rossi Stuart posseduto da una presenza femminile) e certe ingenuità (la risata finale) vengono tollerati diluendosi nella trama generale. Discrete le musiche. Non male Granger psicopatico.

Faggi 21/09/21 21:44 - 1551 commenti

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Nello scatenarsi degli eventi dell'ultranatura spiritica-erotica c'è aura d'epoca isterica e claustrofobica, tra gotico infarcito di misteri e racconto misterioso virato sul thriller psichico. Qualcosa di sinistro nella girandola notturna appare e scompare come in un caleidoscopio rotto; e si ammanta di sospensione umorale nell'ambiguità che aleggia. Film quasi squinternato, con buone musiche, stranezze filosofiche nei dialoghi, cast interessante e - cosa non trascurabile - valida capacità d'intrattenimento.

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Nick franc 21/06/22 23:05 - 548 commenti

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L'inizio non sarebbe neanche male (i titoli di testa, la seduta spiritica), ma per i restanti 70 minuti il film gira a vuoto, tra colluttazioni mal girate, personaggi che fanno cose senza senso, montaggio pessimo, interni poveri e spogli, tensione nulla e dialoghi che alternano contraddizioni a una ridicola ricerca di spessore. Colucci dirige senza alcuna verve un cast poco ispirato e il ritmo soporifero rende la visione spossante, tanto che anche la foto di scena della Nusciak sembra annoiarsi. Purtroppo il finale è in linea con quanto visto prima.

B. Legnani 5/07/22 18:59 - 5618 commenti

I gusti di B. Legnani

Inghilterra, notte da lupi, diluvio. Un gruppo di persone (fra cui due poliziotti sciocchi) cerca rifugio in un castello e, nonostante le resistenze dell’occupante, vi passa la notte. Se questo incipit è già stato stravisto, di rado, invece, s’è notata una tale dissonanza di livello fra l’ottimo doppiaggio e tutto il miserevole resto. Qualche buon nome ci metterebbe la faccia giusta, ma negli altri domina la scarsa recitazione, acuita dall’incapacità del regista nel dirigere gli attori, nonché da dialoghi spesso ridicoli. Tensione zero. La Nusciak, accreditata, si vede solo in foto.

Nicola81 24/04/23 21:26 - 2896 commenti

I gusti di Nicola81

Thriller gotico che fa decisamente il verso a Contronatura, con l’eterogeno gruppo di personaggi costretto in una notte di tregenda a trovare rifugio in una villa su cui aleggia una misteriosa presenza. Purtroppo Colucci non è Margheriti, e a parte alcuni momenti di brivido costruiti con efficacia, il film arranca verso un epilogo abbastanza telefonato, osando il minimo indispensabile in termini di violenza ed erotismo. Note di merito per una Bosè ancora splendida e soprattutto per un allucinato Rossi Stuart; curiosa l’unica interpretazione del compositore Lavagnino.

Caesars 13/11/24 08:46 - 3902 commenti

I gusti di Caesars

Brutto e noioso. Le immagini che scorrono sui titoli di testa riescono, grazie a montaggio e suono, a creare un minimo d'interesse, ma presto si capisce che si andrà a parare in una storia sconclusionata, realizzata assai mediocremente. Qualche "volto" funziona abbastanza, ma in generale il livello della recitazione è scarsa, mentre il doppiaggio è di livello nettamente superiore. Lavagnino, autore di questa (e numerose altre) colonna sonora, appare qui nella sua unica interpretazione cinematografica. Solo per cultori di certo cinema anni '70, che comunque resteranno delusi.
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MUSICHE:
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  • Discussione Undying • 22/11/15 16:13
    Comunicazione esterna - 7570 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    (....)

    A patto che (dove ci fosse) citarne sempre e comunque la fonte


    Sono sorpreso di infastidire qualcuno che, come me, adora il cinema. Ma evidentemente questo Mondo riserva solo sorprese.
    In questo caso vuoi che ti invii copia del fumetto ed il DVD di Qualcosa striscia nel buio?
    Si può fare.

    P.s.
    Per Zender:
    per favore cancella la discussione.
    Grazie
  • Discussione Ciavazzaro • 22/11/15 16:14
    Scrivano - 5589 interventi
    Ritengo la discussione molto interessante.

    Anche io sto leggendo quotidianamente queste serie, e mi stanno dando grandi soddisfazioni.

    Giusto l'altro giorno leggevo il numero di OLTRETOMBA GIGANTE intitolato ROSSO MACABRO il n.66
    E questi non è altro che un remake del mitico
    LA GRANDE PAURA (1973)
    Le differenze sono poche, ma assolutamente interessanti:

    SPOILER

    Nel fumetto l'ambientazione dove è accaduto il misfatto non è più una caverna, ma un deserto.
    E in questo caso per sopravvivere, fanno una cosa ancora più inquietante, tagliano le vene allo sfortunato quarto compagno e bevono il suo sangue, anche se lui ovviamente non morirà.
    Viene aggiunto il personaggio della moglie di uno dei colpevoli, che verrà poi rapita insieme al marito dai due assassini.
    L'altra principale differenza sta nell'inquietante finale, dove liberata la moglie, essa ritorna nella casa con la polizia che ritrova i due giovani che si sono dissanguati esattamente come accaduto col padre (che gli appare come spettro,altra differenza).

    FINE SPOILER


    Altra cosa molto interessante, questo articolo da Nocturno, dove viene svelato come lo sceneggiatore Fabio Piccioni abbia riciclato una sua famosa sceneggiatura cinematografica non solo in due film diversi, ma pure in un altro oltretomba gigante, leggete un po' e scoprite di che film si tratta:

    http://www.nocturno.it/il-grido-del-capricorno/

    Bellissima discussione !
  • Discussione Buiomega71 • 22/11/15 16:21
    Consigliere - 26702 interventi
    Undying ebbe a dire:

    .
    In questo caso vuoi che ti invii copia del fumetto ed il DVD di Qualcosa striscia nel buio?
    Si può fare.



    No, grazie, ho già la vhs della Avo Film
    Ultima modifica: 23/11/15 20:28 da Buiomega71
  • Discussione Zender • 22/11/15 16:50
    Capo scrivano - 48372 interventi
    Non lo so Undying, vuoi davvero che cancelli la discussione? Se me lo chiedi devo farlo, ovvio.

    Io non ho ben capito la cosa, devo dire. Cioè intendi dire un approfondimento in cui si avvicinino i fumetti e i film?

    Più che altro nel link che ha messo Buio c'è effettivamente un discorso analogo (compreso il "remake" della Notte dei morti viventi) e bisognerebbe innanzitutto citare quell'articolo lì. Se pensi di avere molti altri spunti in più rispetto a quelli lì analizzati naturalmente la cosa si può fare.
  • Discussione Undying • 22/11/15 17:23
    Comunicazione esterna - 7570 interventi
    La discussione era partita solo come curiosità (dato che in quella sezione non si può postare) per sottolineare che questo film è stato fonte di ispirazione di un fumetto appartenente ad una serie che, a mio parere, merita certa considerazione.
    Il discorso poi poteva essere costruttivo, come dimostrato da Ciavazzaro che ha fatto un bell'accostamento al film La grande paura.
    Io, da collezionista di film e fumetti, trovo interessante questo aspetto e poiché questo sito permette di "associare" certe informazioni avrei sicuramente gradito - ad esempio - che la curiosità di Ciavazzaro fosse inserita nella scheda del relativo film.
    O che quella relativa a Profondo rosso (naturalmente con citazione di fonte) la si potesse ritrovare nello spazio dedicato al film di Argento.
    Il mio era un invito a chi, tra i vari lettori del forum, fosse a conoscenza di queste informazioni (alcune note, altre magari no) per stimolare un analogo comportamento.
    Poi, come si intuisce dal titolo del mio intervento (Il cinema dell'oltretomba 1) avevo intenzione di proseguire con quelli di cui ho preso direttamente visione.

    P.s.:
    cancella solo gli interventi superflui, grazie.
    Ultima modifica: 22/11/15 17:24 da Undying
  • Discussione Buiomega71 • 22/11/15 17:25
    Consigliere - 26702 interventi
    Undying ebbe a dire:
    La discussione era partita solo come curiosità (dato che in quella sezione non si può postare)per sottolineare che questo film è stato fonte di ispirazione di un fumetto appartenente ad una serie che, a mio parere, merita certa considerazione.
    Il discorso poi poteva essere costruttivo, come dimostrato da Ciavazzaro che ha fatto un bell'accostamento al film La grande paura.
    Io, da collezionista di film e fumetti, trovo interessante questo aspetto e poiché questo sito permette di "associare" certe informazioni avrei sicuramente gradito - ad esempio - che la curiosità di Ciavazzaro fosse inserita nella scheda del relativo film.
    O che quella relativa a Profondo rosso (naturalmente con citazione di fonte) la si potesse ritrovare nello spazio dedicato al film di Argento.
    Il mio era un invito a chi, tra i vari lettori del forum, fosse a conoscenza di queste informazioni (alcune note, altre magari no) per stimolare un analogo comportamento.
    Poi, come si intuisce dal titolo del mio intervento (Il cinema dell'oltretomba 1) avevo intenzione di proseguire con quelli di cui ho preso direttamente visione.

    P.s.:
    cancella solo gli interventi superflui, grazie.


    Il superfluo potrebbe anche essere soggettivo...

    Citare le fonti (dove ci fossero) sempre e comunque
  • Discussione Undying • 22/11/15 17:26
    Comunicazione esterna - 7570 interventi
    Ok Zender.
    Cancella tutta la discussione.
    Grazie
  • Discussione Zender • 22/11/15 17:45
    Capo scrivano - 48372 interventi
    Al di là di tutto, ti dico quel che si può fare. Se si vogliono segnalare queste cose in discussione generale va bene. Se si vuole giustamente che si riportino in curiosità il post deve essere fatto in un determinato modo, come sempre. Ovvero: non contenere opinioni personali sul valore della cosa, scrivere se la cosa è stata già segnalata altrove. Fatto questo è chiaro che a me va bene portarla in curiosità.
  • Discussione Undying • 22/11/15 19:37
    Comunicazione esterna - 7570 interventi
    Intervengo per l'ultima volta sulla questione in discussione.

    Ho scritto per anni su questo forum, in passato ne sono stato moderatore, e proprio nella sezione curiosità mi sono sempre guardato dal riportare, quando dovuto, la fonte delle notizie.

    Oggi, dopo lungo periodo di assenza, ho avuto tempo e voglia di inserire questa "curiosità"
    perché ho letto quel numero del fumetto.
    Qualcuno ha postato un link, molto interessente peraltro, di cui non ero a conoscenza e che ringrazio perché trovo molto piacevole quell'articolo.
    In quel servizio prevalentemente si fa riferimento alle copertine degli albi e non c'è alcun riferimento in merito a quanto da me scritto sul film in questione.

    Si scrive di cinema per passatempo e per divertimento, per distrarsi dal quotidiano e non per essere sottoposti a "giudizio" che, mi par di capire, per qualcuno (non certo tu Zender) dovrebbe essere di plagio altrui.

    Io non so se altrove qualcuno abbia riportato questo raffronto, di certo non è presente nel link menzionato e se questa notizia fosse stata opera altrui non vedo perché non avrei dovuto farne menzione, come invece ho sempre fatto.

    Ho sempre, tempo permettendo, visitato il sito perché lo reputo interessante. Spesso prima di acquistare un nuovo film leggo i pareri dei "beniamini" che stimo molto anche se mi dispiace di aver abbandonato per lungo tempo il forum.

    Quindi, Zender, vedi tu: se ritieni che come curiosità possa starci o meno.
    Da parte mia continuerò a commentare i film quando ne avrò occasione, e leggere i pareri degli utenti che reputo meritevoli d'esser letti; quando invece - come spesso accade - trovo discussioni che non reputo interessanti: semplicemente non le leggo e passo avanti perché per qualcun altro - grazie al cielo - non è così.
  • Discussione Buiomega71 • 22/11/15 20:09
    Consigliere - 26702 interventi
    Non capisco bene se queste affermazioni corrispondano alla realtà

    A me, caro Undying, risulta tutto il contrario , però...

    Zender può essermi testimone, gli ho fatto correggere alcune curiosità da te riportare che NON AVEVANO LA FONTE (quindi NON ti sei sempre RIGUARDATO dal riportarle-esempio quella si Freaks o quella su Stepfather)

    Non stiamo a prenderci tanto in giro, caro Undying

    Meglio sorvolare per il bene del sito (e degli altri utenti)

    Faccio notare che non solo ho una videoteca ben fornita, ma anche una libreria di tomi e dizionari sul cinema di genere altrettanto copiosa...

    Indi per cui, per il bene del sito e di Zender non vado oltre

    Citare le fonti (dove ci fossero) sempre e comunque
    Ultima modifica: 23/11/15 08:21 da Zender