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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/08/22 DAL BENEMERITO DEEPRED89
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Deepred89 5/08/22 20:40 - 3786 commenti

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Preadolescenza nelle campagne belghe tra neanche troppo sotterranei pruriti omosex e tristi sorprese dietro l'angolo. Se in un primo momento i continui sguardi finto-spontenei lasciavano presagire il più irritante dei coming of age, la sterzata nel dramma regala a Dhont la possibilità di sguazzare tra badilate strazianti con grande stile, da sapiente ma discreto direttore d'orchestra della lacrima, peraltro sostenuto da un notevole cast. Molto ben girato, ruffianissimo: sia lo spettatore in cerca di cinico spasso che gli animi più sensibili troveranno pane per i loro denti.

Magi94 8/01/23 13:47 - 981 commenti

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Film strappalacrime tremendamente ruffiano che cerca di distillare sguardi e emozioni "autentiche" per raccontare un dramma pre-adolescenziale stringato e pure un po' scontato. Dhont fa una scelta di regia che, di questi tempi, non può essere più convenzionale: mix continuo di macchina a mano e primissimi piani, ricetta sicura per innervosire gli spettatori. Poi qualche ripresa di vita campestre, qualche insistenza sugli sguardi "profondi" degli adulti e degli (ovviamente bellissimi) ragazzini e il dramma è in tavola. Furbo ma mediocre.

Daniela 14/03/23 13:24 - 12943 commenti

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L'amicizia di due tredicenni si incrina quando i compagni di scuola cominciano a fare battute e allusioni sulla natura del loro legame per poi spezzarsi a seguito di un evento tragico... Dopo Girl, il belga Chont affronta nuovamente il tema della sessualità asolescenziale, sia pure in maniera più sfumata, con questo film pudico e delicato che ricorda nello stile il cinema dei fratelli Dardenne per il modo di approcciarsi ai personaggi, spesso pedinati con la camera a mano nei loro spostamenti. Bravo il ragazzino protagonista, intensa Dequenne, già indimenticabile Rosetta.

Galbo 22/03/23 09:14 - 12523 commenti

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Il racconto del rapporto tra due adolescenti che si incrina improvvisamente con conseguenze drammatiche. ll tono del film ricorda molto il cinema dei fratelli Dardenne. L'approccio è estremamente delicato, ma non mancano i momenti di tensione; il regista osserva i volti dei suoi attori (bravissimi) per cogliere ogni emozione in un'età in cui i sentimenti sono puri, ma altrettanto forti sono le incertezze e la confusione, anche sulle tendenze sessuali. Il regista non giudica e il finale, nonostante il dramma, è in qualche modo consolante e rasserenante.

Giùan 8/04/23 10:57 - 4761 commenti

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Dhont mostra grande abilità (anche nel senso deteriore di astuzia pelosetta) soprattutto nel gestire la spontaneità cinematografica dei due giovanissimi protagonisti, in particolare della formidabile sensibilità espressiva di Eden Dambrine. Il film tuttavia finisce per indugiare troppo sulle atmosfere, con uno strano effetto che dalla sottrazione, fatta di sfumature, musiche, silenzi, accenni, finisce per eccedere e poi quasi "evanescère", rendendo paradossalmente didascalici, ad esempio, i contesti familiare e scolastico. Grande prova "soffocata" della Dequenne.
MEMORABILE: "Ma voi due state insieme"; Le corse in bici.

Kinodrop 10/05/23 18:49 - 3151 commenti

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Due adolescenti vivono un'amicizia intensa ed esclusiva che, sebbene al di qua della passione, si avvicina a un sentimento di tipo quasi amoroso, fino alla tragedia di un evento irrevocabile. Un delicato dramma psicologico di identità e di perdita condotto con intelligente sensibilità dal regista belga che punta tutto sull'alluso e sul non detto di sentimenti e di sensi di colpa, a cui è difficile dare un nome o liberarsene senza un ulteriore passaggio traumatico. Si apprezza l'abilità di Dhont nell'imprimere nei giovani attori un'espressività pensosa e turbata (specie in Dambrine).
MEMORABILE: Il rientro dalla gita e la notizia del tragico fatto.

Enzus79 26/02/24 22:06 - 3051 commenti

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Dramma adolescenziale che affronta il tema della sessualità e in un certo qual modo anche della morte e dei pregiudizi. Abbastanza toccante. Introspettivo. Una storia impegnativa raccontata in modo leggero ma mai superficiale. Potrebbe "disturbare" i benpensanti. Ottima l'interpretazione dei due piccoli attori protagonisti. Discretamente apprezzabile la colonna sonora.

Pigro 18/05/24 10:12 - 9913 commenti

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L’amicizia tra due tredicenni si esprime in una non comune affettività maschile. Il film racconta l’inesorabile precipizio e la solitudine del piccolo protagonista (eccellente Dambrine) prima nell’incapacità di reggere alla pressione sociale e poi nell’elaborazione del lutto e della perdita, sopraffatto dai sensi di colpa. Un manuale di psicologia del passaggio dalla pubertà all’adolescenza narrato tra trepide ellissi e primissimi piani di espressivo mutismo, in un paesaggio che insinua crepe in una natura floreale. Doloroso.

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