Una ragazza viene trovata assassinata in un parco di Londra. Scotland Yard indaga sul fidanzato, ma la vittima era meticcia e non ci teneva a farlo sapere in giro. C'entra forse il razzismo? Anche se a tratti l'argomento prevalente sembra proprio la questione razziale, Dearden, regista effettivamente attento alle problematiche sociali, dirige comunque un giallo ben congegnato, senza cadute di ritmo e che regala una soluzione del mistero imprevedibile ma al tempo stesso onesta. Bella fotografia, personaggi ben delineati, buone interpretazioni.
MEMORABILE: "Quando si risolve un caso facciamo sempre del male a qualcuno, lo sai?" "Noi non risolviamo niente: raccogliamo solo i cocci".
Tutto inizia dal rilevamento del cadavere di una donna in un parco, per poi arrivare a ricostruire pezzo per pezzo la sua breve vita. Il giallo in realtà è un atto di accusa contro i razzismi di ogni colore (anche fra neri e meticci), che in quegli anni imperversavano e condizionavano la vita di tutti o quasi. Ben delineato il contrasto caratteriologico nella coppia di poliziotti che indaga sullo squallido fattaccio. C'è anche posto per la battuta (una sola) d'una giovanissima Barbara Steele.
In un parco londinese viene rinvenuto il cadavere di una donna pugnalata. Dopo aver scoperto che era una meticcia dalla pelle bianca, la polizia inserisce tra i possibili moventi del delitto quello dell'odio razziale... Poliziesco solido che offre un quadro sconfortante dei pregiudizi imperanti nel periodo, tanto diffusi che sono pochi i personaggi che sembrano sottrarvisi (il commissario, il ginecologo). La trama è abile nel dirottare i sospetti verso una determinata figura per riservare alla fine la scoperta del vero colpevole. Film vecchio stile ben fatto e ben interpretato.
MEMORABILE: Lo scambio di battute tra il ginecologo ed il poliziotto razzista; La bionda che non sa tenere a freno le gambe.
Il motivo di maggiore interesse del film non è tanto l'indagine poliziesca, che sa comunque generare interesse per la soluzione del whodunit, quanto il contesto in cui essa si svolge: quello di in un Inghilterra dominata dai pregiudizi razziali verso le persone di colore, da cui pochi personaggi si salvano. Ed è proprio il razzismo a muovere in gran parte i fili di una storia tutto sommato semplice, anche se poi alla fine il movente dell'omicidio non è esclusivamente razziale. Ben assortita la coppia di poliziotti. Piacevole, ma senza guizzi e con una blanda tensione narrativa.
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HomevideoNicola81 • 28/04/19 21:57 Contratto a progetto - 675 interventi
Il DVD Sinister:
Audio italiano/inglese 2.0 Dual mono
Sottotitoli in inglese
Formato video 4/3 - 1.33:1
Durata 1h27m48s
Extra galleria fotografica.
Prodotto di ottima qualità, sia audio che video. La traccia italiana ha il doppiaggio originale d'epoca, con le voci, tra gli altri, di Gualtiero De Angelis, Locchi, Rinaldi e Turi.
CuriositàDaniela • 13/11/20 12:04 Gran Burattinaio - 5934 interventi
Apparizione non accreditata per Barbara Steele: compare al minuto 6,30 circa nel brevissimo ruolo di una ragazza del gruppo di giovani che apprendono la notizia dell'assassinio di Sibilla da una loro amica che li raggiunge nel locale in cui sono riuniti.
CuriositàDaniela • 13/11/20 12:15 Gran Burattinaio - 5934 interventi
In una scena del film, una infermiera spiega perché la giovane assassinata era soprannominata "zaffiro nero": zaffiro perché aveva gli occhi azzurri, nero perché era mulatta anche se si faceva passare per bianca. L'infermiera aggiunge che gli zaffiri neri sono tutti falsi. Questo non è esatto perché si tratta di una varietà di minor valore commerciale rispetto agli zaffiri di altri colori, ma comunque naturale, che viene estratta in grandi quantità soprattutto in Australia. Più raro e quindi pregiato è invece lo zaffiro chiamato "stella nero", chiamato così per il particolare modo di riflettere la luce.