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La nostra recensione di The Burial - Il caso O'Keefe

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sapendo di non avere per le mani un caso giudiziario particolarmente interessante, che verte sull'ingiusta diluizione dei tempi di attesa da parte di chi la sua parte di contratto l'ha già firmata, il film concentra l'attenzione sui personaggi e in particolar modo sull'avvocato rampante Willie Gary (Foxx, doppiato da Pino Insegno). Estroso, brillante, estremamente convinto dei propri mezzi, non perde una causa da tempo immemore e arriva a girare video autopromozionali in cui esibisce tutta la propria ricchezza. Quando Jeremiah O'Keefe detto Jerry (Lee Jones), proprietario di una catena di pompe funebri, gli si presenta in studio accompagnato da un giovane avvocato (Athie)...Leggi tutto chiedendo di lavorare per lui contro un collega (Camp) che vuole comprare parte delle sue imprese ma che non si decide a firmare il contratto promesso, Willie non accetta. Il diritto contrattuale non è il suo campo. Servirà una bella opera di persuasione per convincerlo, ma una volta impegnatosi insieme al suo staff, l'avvocato comincia a mostrare quanto valga.

Anche dalla parte opposta, tuttavia, l'affascinante Mame Downes (Smollett) promette dura battaglia, e le scene in aula cominciano a coprire la maggior parte del tempo. D'altra parte siamo chiaramente in un giudiziario vecchio stampo, di quelli in cui si attendono con ansia la decisione della giuria, le convocazioni dei testimoni chiave, il dibattito interrotto dalle accese obiezioni degli avvocati... In tutto questo la figura che più svanisce è quella del vecchio Jerry, mite e in disparte, forte di qualche intervento risolutivo e importante ma per il resto sempre sottotraccia, e in un carattere simile prevedibilmente l'ottimo Tommy Lee Jones si trova a meraviglia. Ma è l'intero cast a convincere, con l'eccezione forse (ma non per colpe dell'adeguata Amanda Warren) della moglie di Gary, protagonista di intermezzi stucchevoli.

Il processo ad ogni modo fatica a carburare ed è solo con l'introduzione a sorpresa del tema razziale che ci si lascia finalmente coinvolgere, anche se resta comunque non facile comprendere le ragioni dell'accusa, soprattutto in rapporto all'enormità dei danni richiesti. E se può essere una scelta originale l'eliminazione dell'arringa finale, è anche vero che la tensione inevitabilmente finisce col sciogliersi sul più bello. L'impaginazione è di qualità, la regia di Maggie Betts competente, ma i contorni della causa lasciano piuttosto freddi e il rapporto tra Jerry e Gary, che dovrebbe essere quello centrale, si coglie solo a tratti e a cominciare dalla seconda parte. Si lascia un po' di spazio al bravo e serio avvocato giovane, il quale interagisce spesso con quello che era lo specialista (Ruck) fino a quel momento sempre utilizzato da Jerry e che qui accetta di restare in secondo piano (soprattutto perché bianco e si valuta che la giuria sarà al 70% composta da neri, considerata l'ambientazione in Mississippi). Non ci si annoia, a tratti si riconosce naturalmente un buon cinema, ma il film non scalda i cuori come vorrebbe.

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Tutti i commenti e le recensioni di The Burial - Il caso O'Keefe

TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/10/23 DAL BENEMERITO MAGEREHEIN POI DAVINOTTATO IL GIORNO 28/10/23
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Magerehein 14/10/23 08:35 - 1272 commenti

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La scena delle pompe funebri americane diviene ring per un nuovo Davide contro Golia, dove il primo (assistito da un vulcanico avvocato) è un uomo fragile ma pure determinato ad andare fino in fondo e il secondo uno strafottente volto di pietra. Opera ben sceneggiata (i personaggi principali hanno il giusto approfondimento), che ha il pregio di toccare diversi argomenti sensibili (non solo la liceità o meno di certi affari, ma anche l'eterna questione razziale negli USA e l'amicizia) senza risultare mai pesante o esageratamente retorica. Bravi sia Foxx che Jones. Interessante.
MEMORABILE: Il primo monologo in aula di Foxx, che delinea perfettamente il personaggio; L'importanza dell'avvocato Dockins; "Rimetti il cu*o su quella sedia!".

Siska80 14/10/23 09:24 - 5299 commenti

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Avvocato rampante si batte per far sì che il proprietario di un'impresa di pompe funebri non subisca un clamoroso sopruso. Pellicola notevole e non solo perché ruota attorno a una vicenda originale (basata su fatti realmente accaduti), ma soprattutto perché non evidenzia solo la disputa tra contendenti, bensì rileva anche lo spirito di competizione tra legali senza tralasciare i dettagli macabri (vedasi le testimonianze dei parenti di alcuni defunti). La regia è feroce come gli avvocati in aula, l'intero cast fornisce un'ottima interpretazione (plauso al flemmatico Lee Jones).

Galbo 15/10/23 18:57 - 12698 commenti

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Tratto da una vicenda realmente accaduta, un film "processuale" che si concentra su una vicenda legata all'acquisizione di imprese di pompe funebri. Il pregio del film è quello di rendere interessante una vicenda che potenzialmente non lo era; il risultato si ottiene grazie a un ritmo sostenuto e soprattutto alla "vulcanica" interpretazione di Jamie Foxx, che torna alla brillantezza delle sue prove migliori, mentre Tommy Lee Jones è autore di una prova più pacata. Un film comunque interessante e ben realizzato.

Daniela 16/10/23 19:15 - 13376 commenti

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Anche se tratto da una storia vera, cosa ci può essere di meno invitante di un soggetto incentrato su una causa legale per mancato adempimento contrattuale intentata da un piccolo imprenditore di pompe funebri a un magnate del settore? Eppure il film, inserendosi nel solco della tradizione del genere processuale tanto caro al cinema USA, riesce a risultare non solo curato nella scrittura e nella messa in scena ma anche avvincente, grazie soprattutto all'interpretazione grintosa di Foxx a cui Lee Jones fornisce un contraltare più sommesso ma ugualmente valido.

Puppigallo 17/10/23 13:01 - 5523 commenti

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Discreta ricostruzione di un fatto realmente accaduto: un anziano impresario di pompe funebri tutto casa e multi famiglia e un avvocato a dir poco originale nel porsi si uniscono alla Davide contro Golia (una grande Compagnia che assorbe le piccole in difficoltà). La regia non va al di là del mestiere, ma ciò non toglie che lo si segua con un certo interesse, nonostante la parte in tribunale potesse essere curata un po' meglio, visto che era quella più importante. Comunque, se lo scopo era evidenziare la discriminazione presente e passata, missione compiuta. Non male.
MEMORABILE: "L'epoca d'oro della morte"; "Mike te l'hanno mai detto che hai le palle di una lumaca da giardino?"; L'enorme fossa comune nascosta da prati e case.

Rambo90 27/10/23 00:31 - 8068 commenti

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Cinema di stampo classico che colpisce ampiamente nel segno: una storia processuale insolita, che a prima vista può sembrare poco interessante ma che una sapiente sceneggiatura sa corredare di tanti sottotemi, alcuni veramente toccanti. I personaggi sono tratteggiati con perizia e affidati all'inedita coppia Foxx-Lee Jones, entrambi solidissimi nelle loro perfomance e capaci di belle punte di naturalezza, non rinunciando nemmeno all'ironia. Due ore che filano benissimo, avvincenti e verso la fine molto soddisfacenti moralmente. Da vedere.

Jandileida 18/05/24 14:47 - 1709 commenti

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Film processuale dal taglio che più classico non si può, a partire dall'immortale tema "Davide contro Golia" che manda sempre in sollucchero i produttori, i registi e gli spettatori di ogni latitudine. La Betts non rischia nulla girando in maniera precisa e pulita: senza dubbio le due ore scorrono con un certo agio, forse proprio perché si riceve proprio tutto quello che ci si aspetta. Però la sensazione generale è quella di un compitino su commissione, a cui nemmeno il buon cast riesce a infondere un po' di passione e trasporto. Discreto ma senz'anima.

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