L'arrivo della Rivoluzione Francese vista con gli occhi della servitù alla corte del re e della regina. In realtà ne esce fuori un pasticcio discretamente indigesto, fatto salvo per la cura dei particolari legati alla scarsa pulizia che si teneva anche nei palazzi reali. La trama è convulsa come il periodo storico e il pettegolezzo scorre veloce come un fiume in piena. Dei personaggi rimane poco o nulla, giusto il via vai continuo a lume di candela nei corridoi.
Approccio originale: mostrare le ripercussioni provocate dallo scoppio della rivoluzione attraverso lo sconvolgimento della routine nella Corte di Versailles. Una visione dal basso, attraverso gli occhi smarriti di una domestica che presta servizio come lettrice della regina, che però perde interesse con il proseguire del racconto per il troppo spazio attribuito all'attrazione saffica provata dalla regina stessa verso la sua dama di compagnia prediletta, trascurando il contesto solo accennato. Confezione curata con scenografie e costumi impeccabili ma contenuti carenti: un'occasione mancata.
Film passato direttamente in televisione, a cinque anni dalla sua uscita nelle sale francesi, narra delle peripezie della lettrice della regina Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena nell’ultimo periodo della monarchia francese. Fotografia, costumi e scenografie ben curate. Il regista indugia molto - e solo - sulla bellezza della protagonista, Lea Seydoux e su quella di Diane Kruger che interpreta la regina. Esclusivamente per gli amanti dei film in costume disinteressati a trama e approfondimenti.
Noémie Lvovsky HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare la registrazione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
CuriositàDaniela • 27/11/19 02:38 Gran Burattinaio - 5875 interventi
Soggetto dell'omonimo romanzo della scrittrice e storica francese Chantal Thomas, pubblicato nel 2002.
Il film ha ricevuto 10 candidature in occasione dell'assegnazione dei premi César del 2013, aggiudicandosi 3 statuette: fotografia, scenografia e costumi.