Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Joe D'Amato (nome d'arte dell'italianissimo Aristide Massaccesi, che con il suo vero nome firma qui soggetto, sceneggiatura e fotografia) è il più prolifico regista di casa nostra, specializzatosi nel tempo nel genere soft-core ma con qualche apprezzata incursione nell’horror più splatter (ANTROPHAGUS e BUIO OMEGA i suoi capisaldi). Qui continua a fare il verso alla saga francese di Emmanuele (con due emme) trasformando però la sua eroina (la conturbante regina nera Laura Gemser) in avvenente reporter pronta a lanciarsi nelle avventure più ardite. Visto il successo quindi del filone...Leggi tutto cannibalistico, niente di strano se Emanuelle parte per l'Amazzonia alla ricerca dell'ultima tribù di cannibali, messa in allarme da un caso di antropofagia al quale ha assistito in un manicomio di New York. Con il solito antropologo che naturalmente non mancherà di sedurre raggiunge la foresta e comincia le ricerche con gli immancabili schiavetti indigeni a traino. Gli incontri che farà saranno prevedibili: un paio di coccodrilli, un serpente che rischierà di strangolarla, una coppia di avventurieri disposti a tutto... Film simili se ne giravano a mazzi in questo periodo e ripetevano sempre la stessa formula: una prima parte d'attesa molto descrittiva, una seconda in cui si avverte la presenza dei cannibali grazie a studiate soggettive tra le foglie, un finale che esplode in tutta la sua carica splatter (le vittime finiscono qui stuprate, accoltellate in pieno pube, segate a metà da uno spago e squartate). D’Amato però riprende male le sevizie e non riesce nemmeno a dare un minimo di carica erotica ai tre complessi.

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Fabbiu 9/04/07 21:25 - 2133 commenti

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Il film (che si annuncia con una fasulla didascalia che avverte quanto i fatti siano realmente accaduti) è un mix tra erotismo e splatter. Sebbene il tutto sia condito con una eccessiva aria stupida, dispersiva e prevedibile, sul versante del sangue le scene sono piuttosto ben realizzate ed efficenti (dal documentario con l'asportazione del pene alla suora trucidata fino alla tortura finale con lo spago). Sicuramente inferiore a molti titoli della stessa categoria, si lascia vedere se non fosse per le stupide, noiose e frequenti scene erotiche.

Undying 11/09/07 01:22 - 3807 commenti

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Notevole commistione tra erotismo ed horror (cannibalico): genere, quest'ultimo, sempre accarrezzato dal prolifico Massaccesi. La presenza della Zanchi e di Susan Scott sovrasta l'esile fisico della Gemser, anche se il sesso sfuma sul finale per via di effetti gore ultraviolenti (il dimezzamento di un corpo e l'eviscerazione). Sceneggiato dal regista e dalla seconda unità (il prolifico Romano Scandariato) si avvale di una notevole colonna sonora (ripresa di peso per Zombi Holocaust) e di un incipit tesissimo, cui il finale rimanda con retorica.

Deepred89 12/10/07 13:50 - 3701 commenti

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Mediocre. L'inizio è promettente ma il film si trascina stancamente tra la modesta storia avventurosa e scene erotiche parecchio spinte (in alcuni casi al confine con l'hard) ma anche lunghissime e quindi noiosissime. C'è anche dello splatter, concentrato alla fine e nello pseudo documentario all'inizio, ma gli effetti speciali, per quanto truculenti, sono di bassa qualità. Buono il cast che comprende i soliti volti noti del settore e discreta la colonna sonora. Per appassionati.

Stubby 4/03/08 21:44 - 1147 commenti

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Non amo particolarmente il buon Aristide ma qui riesce a mettere in piedi una pellicola gradevole e abbastanza avvincente, che mi ha tutto sommato divertito. Cast femminile spettacolare (Susan Scott in primis). Peccato che le scene di sesso siano quasi (non tutte) piuttosto noiosette. Buoni anche gli effetti visivi. Perchè no: io lo consiglio.
MEMORABILE: Il tiro alla fune su Donald.

Herrkinski 6/07/08 20:41 - 8052 commenti

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Mix tra erotico e horror cannibalico; stavolta l'esperimento riesce un po' meglio del mediocre Porno Holocaust. L'eroina del soft-core Laura Gemser nei panni di Emanuelle parte per l'Amazzonia con un antropologo e naturalmente dovrà vedersela con gli inferociti cannibali, che verso il finale si sbizzarriscono nelle solite torture, garantendoci una buona dose di splatter. Per il resto, svariate scene erotiche noiose e superflue e un buon contorno femminile (zanchi e Scott). Se lo splatter fosse iniziato un po' prima sarebbe stato meglio.
MEMORABILE: Il tipo segato in 2 con dei fili!

Trivex 8/07/08 21:27 - 1738 commenti

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Classica spedizione nella giungla che comincia bene, con sguardi morbosi tra donne e sesso libero con i muscolosi portantini, per finire in un'ondata di violenza che risparmierà solo i più scaltri. Buona commistione tra il genere cannibal e l'erotico, fortunatamente senza inserti hard girati "a parte" e piuttosto ultragore (anche se le scene forti non sono poi molte). Benino gli attori, con la Gemser in gran forma, anche se, personalmente, non mi ha mai detto molto sotto il profilo erotico. Da vedere. Bravo Aristide, anche tra i cannibali!

Daidae 26/07/09 02:57 - 3163 commenti

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I films su cannibali e dintorni non mi hanno mai entusiasmato. Trama piattissima (identica a tutti i film di questo genere), attori bravi ma che qui non danno il meglio... anzi. Scene erotiche abbastanza spinte, qualche buona trovata... Bruttarello.

M.lupetti 12/11/09 19:46 - 58 commenti

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Forse il più interessante della serie, anche se poco "tipico" a causa della viratura cannibalica della seconda parte. Il film parte infatti come un normale Emanuelle "newyorkese", evolvendosi poi in qualcosa di molto diverso, coi protagonisti che entrano nella foresta infestata dai cannibali (a due passi dal lago di Bracciano). Come sempre Massaccesi un po' copia un po' inventa, confezionando un film divertente che eccelle sia nell'erotismo, più spinto del solito, che nella tensione e nello splatter, commistione ritentata più volte dall'autore.

Gestarsh99 25/08/10 12:44 - 1395 commenti

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Oltre agli abituali elementi erotici, questo quinto capitolo della serie ingloba anche il tema cannibalico, rispolverato qualche mese prima da Deodato. Le sequenze horror soffrono di effetti speciali mediocri ma ciò che disturba maggiormente sono i troppi momenti erotici, poco amalgamati col resto del tessuto filmico: tantissime scene gratuite di accoppiamenti vari e insistiti primissimi piani su organi femminili. D'Amato gira discretamente ma questo è uno dei suoi film meno riusciti: sconclusionato, stancante, prevedibile ed alquanto volgare.
MEMORABILE: La sequenza, assurdamente extra-contestuale, di Nieves Navarro che cornifica il marito (guardone?) con un nerboruto mandingo locale.

John trent 20/11/10 20:36 - 326 commenti

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Quinto capitolo della saga di Emanuelle Nera, uno dei migliori: Joe D'Amato si spinge ancora più oltre rispetto alle violenze dei film precedenti e arriva a filmare atti di cannibalismo con buoni effetti speciali splatter contaminando la serie con l'elemento orrorifico che tanto gli era caro. Ottime anche le ambientazioni esotiche anche se in realtà la Zanchi e la Gemser fanno il bagno non nel Rio delle Amazzoni ma alle cascate di Oriolo Romano vicino Viterbo: potenza del cinema! Notevoli le musiche tribali del sempre grande Nico Fidenco.
MEMORABILE: Susan Scott sviscerata dai cannibali!

Joe D'Amato (Aristide Massaccesi) HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Emanuelle e Françoise (le sorelline)Spazio vuotoLocandina Emanuelle in AmericaSpazio vuotoLocandina Buio omegaSpazio vuotoLocandina Hard sensation

Il Dandi 5/12/10 22:28 - 1917 commenti

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Massaccesi dimostra prontezza e fiuto non comuni nell'innestare l'ultima moda dell'horror avventuroso (il cannibalismo) nel consueto carosello erotico-esotico. La Gesmer dà ovviamente il meglio di sé nele scene erotiche con Tinti (già suo marito nella vita); ma ancor più stupefacente in tal senso è la generosità di Susan Scott, ancora bellissima e mai così "disponibile", che dopo disinibiti amplessi va incontro (quasi per massaccesiano contrappasso) ad asportazioni anatomiche degne di Pacciani.
MEMORABILE: L'Amazzonia secondo Joe D'Amato: uno scimpanzè estrae una sigaretta da un pacchetto di Marlboro rosse alle cascate di Oriolo Romano!

Zardoz35 31/01/11 00:40 - 290 commenti

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Joe D'Amato si cimenta stavolta con il genere cannibalico e non gli riesce nemmeno troppo male. A menar le danze la sua musa preferita Laura Gemser, che si trova in Amazzonia con una spedizione per studiare i cannibali: quasi tutti diventeranno polpette per i selvaggi. Non mancano ovviamente le scene di erotismo spinto, ma l'azione e il pathos sono discreti.

Luchi78 18/04/11 15:54 - 1521 commenti

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Scarsetto. La trama è quella assolutamente prevedibile del filone cannibal senza particolari innovazioni o effetti splatter interessanti, ma anche dal punto di vista erotico possiamo mettere in nota solo la performance della Clementi (da suora a pasto per i cannibali) e forse l'uscita dall'acqua nel finale della solita Gemser, da perfetta ninfa. Per il resto è decisamente noioso.

Mdmaster 22/04/11 10:52 - 802 commenti

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Porno/horror piuttosto sui generis che avrebbe funzionato meglio con un ritmo decente e con un quarto d'ora di mosce scene erotiche in meno. La Gemser stavolta indaga sui rituali cannibalistici e nel farlo decide di cavalcare qualche uomo, interessarsi a qualche donna e poi negli ultimi venti minuti c'è un piccolo massacro. Nonostante tutto, piuttosto innocuo e noiosetto per chi già pratica il genere e decisamente poco interessante per i neofiti. Non male la soundtrack di Fidenco, in compenso.
MEMORABILE: Il taglio in due del povero impotente; filmati amatoriali di allegri cannibali.

Markus 2/02/12 10:20 - 3680 commenti

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Pessimo film diretto maldestramente da Joe D'Amato (simpatico regista a mio avviso troppo rivalutato) che, con la scusa di continuare la serie "Emanuelle nera", mischia le facili carte dell'allora prolifico genere cannibalistico-avventuroso (in un'insidiosa "foresta pluviale" a due passi da Roma… sigh!) al pruriginoso di grana grossa (Susan Scott ci regala un bel nudo). Montaggio approssimativo: la vicenda si fatica a seguire con un filo logico (sempre che il film lo abbia).

Max renn 6/09/12 17:43 - 80 commenti

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Massaccesi decide di coniugare il soft-core con l'horror cannibalico: ecco dunque che l'emancipata Emanuelle (ovvero la solita Gemser) decide di partire per il Sud America in cerca di non si sa bene cosa... Il regista ha una buona padronanza del mezzo e sfrutta a pieno la bella colonna sonora di Fidenco. Per il resto, siamo di fronte a una sceneggiatura formato groviera e a recitazioni oltremodo piatte e approssimative. Almeno le scene di sesso sostituiscono le torture sugli animali. Effetti splatter accettabili ma poco convincenti. Debole.
MEMORABILE: La foresta amazzonica in generale: un bosco romano popolato da fauna africana e soleggiato pure di notte.

Digital 2/01/15 10:04 - 1257 commenti

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E’ complicato parlar bene di questo esotico/cannibalesco con spruzzate di eros a buon mercato. La storia, inconsistente (e perciò incline a favorire il tedio), trova linfa vitale esclusivamente nelle scene di sesso che, pur non essendo particolarmente esplicite, ci permettono quantomeno di ammirare lo statuario fisico di una Scott ormai prossima ai quaranta. Una fotografia sempre puntuale (dello stesso Massaccesi) e uno score tribale niente male, riescono a indorare una p(ellicola)illola comunque amara.

Homesick 20/07/15 08:50 - 5737 commenti

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Continuano le avventure di Emanuelle Nera, che questa volta Joe d'Amato invia in Amazzonia per un reportage sui cannibali. In tal modo il regista può dare libero sfogo alle sue due specialità, ovvero una violenza grezza e feroce dagli esiti splatter e un insistito soft-core di segno etero e lesbo, avendo a disposizione una splendida manovalanza femminile (la Gemser, la Zanchi e la Scott); però il tedio impera, anche perché manca quel sano spirito avventuroso che contraddistinguerà le più compiute pellicole cannibaliche di Martino, Deodato e Lenzi. Grossolano, approssimativo e voyeuristico.
MEMORABILE: Donald o'Brien nelle grinfie dei cannibali.

Pol 17/08/16 15:09 - 589 commenti

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Sgangherata incursione di Massaccesi nel filone cannibalico in cui trasporta i tratti dei suoi Emanuelle, ovvero una puntualità cronometrica nel mostrare nudi integrali e amplessi (uno ogni 5 minuti) sostituiti dagli effettacci splatter nella seconda parte e il trionfo assoluto dell'effetto sulla causa: qualsiasi snodo narrativo è risolto in maniera incredibilmente puerile pur di far andare avanti una trama che ovviamente non esiste. Una cialtronata talmente sfacciata da poter risultare simpatica e divertente, se presa col giusto spirito.

Faggi 24/01/17 17:21 - 1548 commenti

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Perfetto per il sottile piacere della visione di un C-movie a notte fonda. Da vero stregone della celluloide il Maestro fa bollire nel suo calderone l'avventura cannibbalica gore e il porno soft: l'intruglio più o meno gli riesce e ci consegna una dignitosa cialtronata. Meglio non fare troppo caso ai numerosi difetti e lasciarsi ipnotizzare dai deliranti pregi. La musica di Fidenco riesce a rendere languida l'atmosfera malsana e truculenta.

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Maik271 9/11/17 16:10 - 436 commenti

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Una pellicola alla Joe D'Amato in cui il cannibalismo si fonde inevitabilmente con il sesso, qui peraltro molto soft. Un valido incipit nel manicomio ci porta poi nella giungla amazzonica alla ricerca degli ultimi cannibali del titolo. Certamente non una trama originale, ma il film si dimostra gradevole, come esteticamente lo è il trio femminile Gemser/Navarro/Zanchi, spesso in costume adamitico. Azzeccato il finale, condito con il classico epilogo moralista.

Schramm 12/11/18 17:46 - 3490 commenti

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Dopo snuff e tratta delle bianche, Emanuelle si cannibalholocaustizza. Che si tratti di concorrere col fumetto porno di allora o di abbandonarsi beato a smembramenti e pasti nudi, D’Amato, qui al top, non bada a eufemismi e quando dal plot-pretesto per l’eccesso sgorgano coiti e squartamenti è sempre un dolce naufragare nel più palustre dei mari, complice un Fidenco che facendo dello score una seconda sceneggiatura rafforza un clima già in sé acquitrinoso e malarico che nulla ha da invidiare a Deodato o Lenzi e ancor meno ai futuri Castiglioni (concorrenziali gli f/x dell'inciso pseudo-mondo).

Rufus68 31/07/19 22:31 - 3819 commenti

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Come recuperare esteticamente questi film? È indubbio che mantengano una loro precisa attrattiva: per la bellezza delle attrici, l'esotismo cartolinesco, l'afflato neocolonialista, una residua voglia d'avventura borghese (il cacciator cornuto hemingwaiano). Altrettanto certo è che, a parte gli amplessi softcore e i cannibali, un po' pigri, ci sia poco o nulla da stringere per il cinefilo. Sublime la Zanchi che si dibatte tra i selvaggi come la Mondaini della mitica sigla con Tarzan.
MEMORABILE: La scimmia che fuma (D'Amato anticipa Echi da un regno oscuro di Herzog)?

Taxius 23/08/19 16:39 - 1656 commenti

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Joe D'Amato porta la sua bellissima Emanuelle in Amazzonia tra feroci cannibali e pericolosi animali selvatici. Film di serie C che mescola il cannibal al soft core con un risultato più che dignitoso. Le scene di nudo, soprattutto femminile, sono molte ma ci si ferma qui, in quanto di "spinto" c'è veramente poco. Non manca lo splatter, pur se piuttosto contenuto. Nel complesso non male, consigliabile anche a chi non ama troppo l'erotico e il cannibal.

Bullseye2 26/04/20 00:57 - 393 commenti

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L'exploitation dell'exploitation: dove Deodato si ferma (parzialmente) Massaccesi inietta forti dosi di erotismo nel canovaccio dell'avventura splatter-cannibalica, ambientata questa volta in un'Amazzonia "laziale". La trama questa volta è legata da un unico filo conduttore: la noia è assente grazie a un buon ritmo e a numerose scene shock degne - per ferocia - dei delitti del Mostro di Firenze. Ottimo il trio muliebre Gemser - Zanchi - Navarro così come O'Brien nel ruolo di un proto-Indiana Jones laidissimo. Reperto di un cinema andato.
MEMORABILE: L'adulterio della Navarro; L'assoluta ferocia dei cannibali; La deificazione di Emanuelle; Laura Gemser e Monica Zanchi a bagno nel lago.

Noodles 5/07/22 09:07 - 2196 commenti

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Film che unisce i generi in cui il buon Joe D'Amato amava sguazzare: l'erotico e lo splatter. Si tratta infatti di una rara commistione tra horror cannibalico e soft-core tipico della serie interpretata da Laura Gemser. Il freno a mano non è tirato come in altri casi e si assiste a un notevole versamento di sangue finale unito a buone scene di sesso, sebbene mai esagerate. I bei paesaggi esotici completano un quadro discreto, che non sarà di grande lusso ma è sicuramente guardabile. Laura Gemser particolarmente bella nella giungla. Una visione ci sta tutta.
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