Solo per dipietristi. Carmen (vesti e gesti da puttana) è l'unica ragione per vedere il film, un soft piuttosto spinto, ma che lascia sempre l'impressione del "vorrei ma non posso". La storiella è misera misera, mentre le interpretazioni sono catatoniche. Massaccesi cura, ovviamente, anche la fotografia, la cosa migliore del film, che da sola non può certo riscattare la miseria del tutto.
Softcore abbastanza spinto, che sembra prendere in parte ispirazione da La gabbia e da Il miele del diavolo, situandosi in quella zona vagamente morbosa del cinema erotico italiano. In realtà, a parte una Di Pietro in buona forma, c'è poco o nulla da salvare; le scene hot sono numerose ma molto ripetitive e Bertuccelli sembra perennemente imbarazzato dalle avances di Carmen, mentre la sottotrama noir è davvero poca cosa e porta a un finale molto fiacco. La professionalità di Massaccesi permette però di arrivare alla fine in modo quasi indolore.
Spesso definito "thrilleraccio erotico simile a un porno amatoriale". Si specifichi che di thriller ben poco c'è mentre con l'erotico si va sin sopra la media con una Di Pietro in grande spolvero, praticamente sempre nuda a mostrare fronte e retro del suo corpo, al tempo ancora molto eccitante. Spesso si sfiora la commedia scollacciata "alla Pierino", come ad esempio quando l'amico del "prigioniero" abusa di lui (o tenta di farlo contra voluntate). Solo un geniaccio come il compianto Massaccesi poteva dirigere un film così.
MEMORABILE: Il grassone sempre immortalato con almeno dieci bottiglie di birra sul tavolino.
Sconcertante ed inutile. Avrei capito se Massaccesi avesse diretto un hard, ma un soft core del genere a chi può interessare? Il soggetto si potrebbe scrivere su di un francobollo e la sceneggiatura è imbarazzante, piena di dialoghi assurdi; lasciamo perdere le prove attoriali (se tali possono definirsi). Rimane da "ammirare" la prorompenza fisica di Carmen Di Pietro e sicuramente non mancano le occasioni per poterlo fare. Sostanzialmente noioso.
Se mi stesse sulle palle qualcuno in maniera profonda lo legherei e lo sottoporrei alla visione iterata di questo ignobile filmetto, visto solo per provare brividi Anni Ottanta italiani. Carmen di Pietro, allora al naturale, ha un certo spessore corporeo, dopo di che non c'è una cosa salvabile in un film recitato, diretto, fotografato e musicato da cani. Uno dei tantissimi orrori del chissà perché Amato Massaccesi.
Il film riesce a erotizzare lo spettatore, pertanto qualche merito lo ha. La Di Pietro, calata nella parte grazie alle sue affinità col personaggio, si muove come Madonna su un palco davanti a un pubblico in delirio. La trama presenta talune forzature, in primis quella dell'uomo oggetto, incapace di liberarsi dalla sua mantide, ma è il gioco filmico. Un tentativo di furto che costerà caro a Mark, letteralmente spolpato dalla sua mistress. Regia e montaggio sufficienti.
Film davvero brutto quanto inutile. Attori demenziali (compresa la Di Pietro che almeno ci offre il fisico, gli altri neppure quello), scene demenziali, sceneggiatura demente per un'ora e 30 di squallore. Ogni 10 minuti circa c'è una scena di sesso, il resto è una storiella da niente. Un solo pallino.
Un accozzaglia di situazioni forzate, insensate, improbabili e imbarazzanti fanno di questo film un'opera vicina alla pornografia, ma senza la pornografia. Erotismo molto spinto, si perde il conto del numero degli amplessi (tutti uguali peraltro), senza mostrare un'idea, una guizzo che distragga dalla noia. Anzi uno c'è: nel finale il co-protagonista avrà un'amara visita...
MEMORABILE: L'ultima visita che riceve Tony ammanettato al letto.
Trama semplice e prevedibile, sviluppo ripetitivo ma D'Amato in questo softcore riesce sicuramente ad erotizzare la pellicola e lo fa servendosi di una Carmen Di Pietro strepitosa protagonista. Perfetta nel ruolo di mistress dell'uomo che ha cercato di derubarla e che finisce per essere suo ostaggio a letto praticamente per tutto il film, mostra una carica erotica notevole e un corpo davvero favoloso da ammirare dalla prima all'ultima scena. Il resto, al cospetto del suo personaggio, scompare.
MEMORABILE: La risposta della Di Pietro da dietro la porta a chi la chiamava mentre viene baciata praticamente ovunque dal suo capo.
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IL CINEMA DI JOE D'AMATO - La serie completa Titoli della serie Il cinema di Joe D'Amato distribuiti da noi in VHS grazie alla Shendene & Moizzi, componenti il ciclo "I maestri dell'erotismo" (ogni titolo contiene il link alla scheda davinottica del film):
Il dvd è stato riedidato nel 2010 dalla Avo (la prima versione era della Mondo) con una nuova cover a dir poco orrenda! Il formato e 1,33:1 sempre con audio 2.0 senza alcun extra, tuttavia le durate sono diverse e questo mi puzza di versione cut, dalla schede di Kult video http://www.kultvideo.com/search/Search.aspx?st=ossessione%20fatale si legge che la prima versione ha una durata di 95 minuti mentre la versione Avo è di 85 minuti quindi altrochè se cut! Inoltre il formato della nuova versione dovrebbe essere un 4/3 mentre la prima versione era un 16/9 con un aspect di 1,66:1.
Io senza alcun dubbio prenderei la prima versione e lascerei stare la porcheria della riedizione che secondo me ha utilizzato il master che gira da anni su 7gold quindi cut.
Buio chiedo a te esperto e appassionato del settore home video lumi, e se quello che ho scritto corrisponde a realtà.
Ruber ebbe a dire: Il dvd è stato riedidato nel 2010 dalla Avo (la prima versione era della Mondo) con una nuova cover a dir poco orrenda! Il formato e 1,33:1 sempre con audio 2.0 senza alcun extra, tuttavia le durate sono diverse e questo mi puzza di versione cut, dalla schede di Kult video http://www.kultvideo.com/search/Search.aspx?st=ossessione%20fatale si legge che la prima versione ha una durata di 95 minuti mentre la versione Avo è di 85 minuti quindi altrochè se cut! Inoltre il formato della nuova versione dovrebbe essere un 4/3 mentre la prima versione era un 16/9 con un aspect di 1,66:1.
Io senza alcun dubbio prenderei la prima versione e lascerei stare la porcheria della riedizione che secondo me ha utilizzato il master che gira da anni su 7gold quindi cut.
Buio chiedo a te esperto e appassionato del settore home video lumi, e se quello che ho scritto corrisponde a realtà.
Può darsi, Ruber. Non ho mai visto il film in questione (ne cut ne uncut). Ma non sarebbe una novità se avessero usato il master televisivo per il dvd della Avo
Mi permetto di inserire la mia voce in questa discussione, avendo in archivio la versione programmata da 7Gold.
La sua durata è di 83 minuti circa, non lontana da quella da te citata in occasione della vulgata AVO...
Ciò malgrado la Di Pietro fa bella mostra di sé anche in questa veste. ;-)
Mco ebbe a dire: Mi permetto di inserire la mia voce in questa discussione, avendo in archivio la versione programmata da 7Gold.
La sua durata è di 83 minuti circa, non lontana da quella da te citata in occasione della vulgata AVO...
Ciò malgrado la Di Pietro fa bella mostra di sé anche in questa veste. ;-)
Perfetto allora la versione Avo e il master cut di 7gold mentre la prima versione della Mondo e uncut e oltretutto gode di aspect ratio molto migliore.
Dice Undying:
Probabile fonte di ispirazione potrebbe essere stato Attrazione fatale (per affinità di trama, oltreché titolo).
A me ricorda al massimo film come "Il diavolo in corpo" o "Legami".
La Di Pietro, non mi è mai piaciuta come personaggio pubblico, meno ancora come attrice, ma non si può dire che in questo film, oltre a mostrare con disinvoltura le sue grazie, non sia stata a suo agio nell'interpretare molto bene un personaggio, che sembra ritagliato su di lei.