Tokio decadence - Film (1992)

Tokio decadence
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Titolo originale: Topazu
Anno: 1992
Genere: erotico (colore)
Note: Aka "Tokyo decadence".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/01/09 DAL BENEMERITO ONION1973
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Onion1973 3/01/09 11:05 - 163 commenti

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Premessa: ho visto la versione italiana che so essere rimaneggiata ed accorciata e il mio commento riguarda questa. Un film che in realtà è erotico solo se le singole scene sono estrapolate dal contesto; nell'economia dell'opera non lo sono affatto. Anzi, la mercificazione del corpo e le denigranti perversioni appaiono routinarie più che eccitanti. Vita quotidiana di una prostituta masochista (Ai) che pare riscattarsi solo proprio grazie alla sua "professionalità" ed umiltà, mantenendo un'integrità morale inesistente nei clienti. A suo modo poetico. Sconsolante.
MEMORABILE: La protagonista vestita sadomaso con le luci della città sullo sfondo (ripresa anche nella locandina del film).

Lucius 5/07/09 17:22 - 3015 commenti

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È il caso di dire che trattasi di un film osceno nel vero senso della parola: conturbante e d'impatto. La protagonista schiava sessuale, dietro le prestazioni a pagamento, cela un vuoto affettivo ed esistenziale. Il regista si immerge nel sesso esplicito più torbido. Scandaloso, perverso ma soprattutto malinconico.

Daniela 6/07/09 22:36 - 12671 commenti

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Spesso e volentieri il porno-soft d'autore, magari baciato dalla fortuna di parte della critica o da allori festivalieri come in questo caso, è quanto di più deprimente si possa immaginare. Non c'è più erotismo in questa carrellata di perversioni varie che in un catalogo online di articoli da sexy shop in saldo, mentre lo sguardo sulle vicende della protagonista, che aspirerebbe all'oggettività, indulge invece sui particolari più squallidi. Bruttarolo e noiosetto, a parte qualche raffinatezza visiva e la colonna sonora.

Cotola 7/07/09 11:31 - 9052 commenti

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Spacciato all'epoca dalla distribuzione italiana (ovviamente per far biecamente leva sui pruriti degli spettatori) come un qualsiasi filmetto erotico di bassa lega, è in realtà una pellicola, nonostante contenuti forti ed audaci, piena di sensibilità e di attenzione verso i suoi personaggi da parte del regista che attraverso le loro perversioni sessuali, sottolinea tutta la loro solitudine. Una delle poche occasioni in cui il tanto ed esplicito sesso non è esornativo ma davvero funzionale al narrato ed ai suoi contenuti. Da riscoprire.

Undying 8/07/09 22:17 - 3807 commenti

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Attimi di vita persi dietro un mondo artificiale: quello del sesso a pagamento o della mercificazione del corpo. La povera (in ogni senso, ma soprattutto nell'animo) protagonista del film è una squillo di lusso che si offre in prestazioni spinte, spesso facendo ricorso a surrogati fallici in grado di generare un fastidioso ronzìo. Prodotto di uno squallore piuttosto permeante, pur se valorizzato dalla discreta fotografia e dalla buona messa in scena. Via di mezzo, al di là dei presunti meta-testi, tra un porno shock ed un erotico soft. Deprimente e antifemminista.

Capannelle 13/07/09 09:06 - 4412 commenti

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Realizzato con pochi mezzi, si pone come film trasgressivo d'autore ma presenta il solito campionario di perversioni e giochetti senza troppa verve né sorpresa. Salvo la "gattonata con oggetto elettronico" (scena abbastanza umiliante e originale) e l'allegro catalogo vivente dell'agenzia (con tanto di cicciona e ragazzo effeminato). Il resto sconfina nel pietoso e nel fumettistico. Ho visto la versione senza il finale malinconico, magari quella vale qualcosina in più.

Redvertigo 4/01/10 14:36 - 78 commenti

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Caso piuttosto raro in cui l'edizione italica viene pesantemente tagliata (manca più di mezz'ora di film) non nelle scene troppo spinte (quelle ci sono tutte!), ma nella parte narrativa riguardante la vita privata della protagonista. Il risultato è un freddo racconto che abbonda di raffigurazioni dettagliate delle perversioni sessuali in una Tokyo decadente ma che manca però di una forte caratterizzazione della protagonista. Sarebbe una gran cosa se uscisse un'edizione integrale con un master migliore di quello (pessimo) dell'edizione dvd.
MEMORABILE: Tutta la sequenza in cui la protagonista è sporta alle vetrate, accontentando le perversioni del "porco bastardo" e tutto ciò che ne consegue.

Daidae 21/06/10 22:26 - 3183 commenti

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Deprimente e noioso oltre ogni limite, questo erotico asiatico. Certo non siamo ai livelli di Sex and zen e della Camera delle torture cinesi ma questa barba, spacciata a suo tempo per scandalosa, fa davvero venire il latte alle ginocchia. Brutto e sconsigliato, per fortuna oggi dimenticato.

Galbo 12/02/11 07:20 - 12399 commenti

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Film erotico giapponese che il regista Mukarami ha tratto da un suo romanzo (Topaz); l'opera presenta taglio documentaristico ed è fortemente penalizzata fa un ritmo eccessivamente cadenzato che porta lo spettatore ad un'inevitabile distrazione anche perchè il solo riferimento sessuale perde progressivamente di valore. Buona la colonna sonora di Sakamoto.

Luchi78 10/02/11 15:26 - 1521 commenti

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Attraverso la vicenda di una prostituta per ricchi signori giapponesi si vuole far passare un messaggio di disagio e di incomunicabilità che caratterizza la società nipponica dell'epoca. Non male l'inizio, ricco anche di carica erotica, della ragazza costretta ad esibirsi per ore davanti alla finestra. Ma ben presto sul film prende il sopravvento il lato più perverso e deviato delle fantasie dei vari clienti, virando su un'atmosfera più porno-fetish che sinceramente non ho gradito.

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Pinhead80 24/04/11 19:30 - 4767 commenti

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L'erotismo di Tokyo decadence è molto particolare perché ti entra dentro come un fiume in piena e, una volta che ti ha lasciato, niente è più come prima. Si passa dal movimento di bacino della protagonista che si toglie le mutandine e se le rimette ad libitum con tanto di capelli completamente imbevuti di gel, alle aberrazioni sessuali con coppie perverse e maschi depravati. Intorno a tutto questo una Tokyo fredda e livida sembra assistere passivamente a quanto accade. Murakami ci sa fare eccome.
MEMORABILE: Dopo estenuanti ore di togli/rimetti mutandina, la protagonista freme di piacere al primo contatto.
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  • Discussione Rebis • 26/07/10 11:51
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Ma come ragazzi! Sù! Non avevate ancora capito che Le Streghe di Eastwick è il sequel di Rosemary's Baby?
  • Discussione Zender • 26/07/10 13:02
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Sì, ma se si dice seguito "ideale" si entra molto nella soggettività, ripeto. E quindi è molto più lecito azzardare.
  • Discussione Schramm • 26/07/10 13:18
    Scrivano - 7694 interventi
    senza offesa, eh, ma secondo me sei troppo ecumenico...
    se tutti si mettessero a scrivere che the day after è il seguito ideale di bambi, che attrazione fatale è il seguito ideale di arancia meccanica, che codice genesi è il seguito ideale di cicciolina e moana ai mondiali e via idealizzando soggettivamente, t'immagini il risultato e la credibilità di questo forum?
    Ultima modifica: 26/07/10 13:20 da Schramm
  • Discussione Zender • 26/07/10 17:08
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Ahah, macché, nessuna offesa, Schramm. Io dico che se uno scrive che per lui The day after è il seguito ideale di Bambi (la perdita di un proprio caro è comune in entrambi in effetti, i punti di contatto sono innegabili) e riesce in qualche modo a motivare la cosa perché impedirglielo? Poi se ne parlerà. Voglio dire che seguito ideale non vuol dire di fatto nulla, se la cosa non viene motivata in modo preciso e chiaro. E anche quando lo si faccia resta questione soggettiva.
  • Discussione Capannelle • 26/07/10 17:12
    Scrivano - 3521 interventi
    Zender ebbe a dire:
    e riesce in qualche modo a motivare la cosa
    E in effetti qui manca una qualsiasi motivazione.
    Fa comunque piacere tornare sulla scheda di questo film e gustarsi la posa della protagonista nella locandina.
  • Discussione Rebis • 26/07/10 17:49
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Capannelle ebbe a dire:

    Fa comunque piacere tornare sulla scheda di questo film e gustarsi la posa della protagonista nella locandina.

    Capannelle! Guarda che è un film sull'incomunicabilità :)
    Ultima modifica: 26/07/10 17:50 da Rebis
  • Discussione Lucius • 26/07/10 22:43
    Scrivano - 9051 interventi
    Riporto testualmente:
    due anni fa il regista è riuscito a dare un seguito ideale al suo film.Si intitola Audition, tratto come sempre da un suo romanzo, lui lo ha sceneggiato lasciando la regia a T.Miike.Ha vinto diversi premi ai festival di Rotterdam e di Porto.Anche qui c'è una protagonista dal volto angelico e triste che si rivela però una sadica e implacabile vendicatrice.Mi sembra chiaro il concetto e non ci trovo nulla da ridere.Concordo sul vocabolo inadatto,come diceva Capannelle.
    Ultima modifica: 26/07/10 22:44 da Lucius
  • Discussione Rebis • 27/07/10 10:31
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Mi sembra chiaro il concetto e non ci trovo nulla da ridere.Concordo sul vocabolo inadatto,come diceva Capannelle.

    Perdonami Lucius, ironizzavo sul contenuto dell'articolo, non certo su di te. Come si dice: ambasciator non porta pena...
    ;)
  • Curiosità Buiomega71 • 29/09/11 11:49
    Consigliere - 26011 interventi
    *La versione italiana del film è tagliata di circa venti minuti, più per questioni di lunghezza che non di censura, visto che le scene di sesso sono rimaste intonse.

    *"A dire il vero sono molto sorpreso del successo commerciale del film in Italia.
    Anche perchè è un film che ho fatto quasi con lo spirito di uno studente in un corso di cinema,un prodotto artigianale
    ".
    Ryu Murakami

    Fonte: EROTICO. I dizionari del cinema. Edizioni Electa.
  • Homevideo Buiomega71 • 19/03/18 21:23
    Consigliere - 26011 interventi
    La vhs Panarecord (la versione italiana del capolavoro di Murakami) dura esattamente 1h, 25m e 25s, contro i 135' della versione integrale (almeno stando a IMDB). C'è il dvd inglese con una versione che ne dura 112'
    Ultima modifica: 19/03/18 22:30 da Buiomega71