Curiosità
Undying • 10/02/10 18:46
Comunicazione esterna - 7567 interventi Il Paese del Sesso Selvaggio ed Il Profumo della Signora in Nero.
Che hanno in comune questi due titoli?
A parte, come ovvio, il fatto che entrambi sono incentrati sul cannibalismo (anche se
Il Profumo ... vanta un’atmosfera gotica e rarefatta di unica efficacia, derivata in parte dal polanskiano
Rosemary’s Baby)...
Il vero collante tra i due film è dato dalla firma alla regia di
Il Profumo della Signora in Nero: quella di
Francesco Barilli (autore poi di un solo altro horror
Pensione Paura).
Il regista, prima di dirigere il film con la
Farmer, pone mano alla sceneggiatura del
“cannibalico” di
Lenzi.
In seguito
Barilli visita il Congo, vivendo per ben sei mesi nella giungla e studiando i primitivi e i loro riti tribali. E' in questo contesto che scaturisce l’idea di portare sullo schermo una storia incentrata su irreprensibili uomini di affari... antropofagi...
Progetto che però non incontra alcun riscontro d’interesse da parte dei produttori.
Ecco allora modificato il soggetto: non più uomini d’affari, ma una donna nevrotica, al centro dell’attenzione di una setta di cannibali...
Nasce così la nuova sceneggiatura di quello che sarebbe passato alla storia come
Il Profumo della Signora in Nero: un film di rara notorietà (destinata ad accrescere -però- con il passare degli anni) particolarmente efficace e memorabile.
Fonte:
booklet allegato all'uscita (da edicola) del DVD
Il Profumo della Signora in Nero (De Agostini - i Maestri della Paura).