Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Uno dei tanti instant-movie ispirati dal famigerato episodio del Circeo, nel quale un gruppo di ragazzi della Roma bene uccise due giovani dopo averle seviziate e violentate. Eravamo a metà dei Settanta e all'epoca il genere tirava. Così Renato Savino (come sempre nei suoi film autore anche di soggetto e sceneggiatura) abbozza una storia di violenza a buon mercato. Parte con alcune interviste all'uomo della strada (durante i titoli di testa) e comincia col raccontare le vicende (in parallelo) di un fanatico nazista (Gino Milli, forse al suo unico ruolo da protagonista, Savino dice di aver pensato il film su di lui) e di un poveraccio (Emilio Lo Curcio), entrambi a capo di sgangherate...Leggi tutto combriccole di delinquenti. Marco, il nazista, è un vero trascinatore e nel covo lui e i suoi amici (tra cui un mezzo scemo che riesce a raggiungere l'orgasmo solo con i flipper) organizzano azioni nefande tra le quali l'ultima, destinata a ricalcare l'episodio di cronaca nera da cui il film prende spunto. D'altra parte i poveracci sembrano molto meno filosofeggiantl: rubano polli, sottovesti, tutti crimini da poco. Finché, per imitare i colleghi ricchi… Il film di Savino, che non ha nulla a che spartire con i poliziotteschi in voga in quel periodo, si segnala per una violenza notevole (benché, anche negli stupri, sia meno insistita e grafica di quanto si possa pensare) e per la colonna sonora di Enrico Simonetti, padre del Claudio dei Goblin, in più parti molto simile a quella dei Goblin stessi. I dialoghi e le situazioni sono da cinema trash, la povertà del budget evidentissima e Savino (in quanto a qualità del prodotto) non riesce ad avvicinare nemmeno i suoi colleghi “poveri”. Si sentono i pensieri dei personaggi, nemmeno fossimo in un noir hollywoodiano.

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Il Gobbo 18/04/07 15:19 - 3015 commenti

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Assoluta delizia per i fan del "so bad it's good", un fuoco di fila di scene madri: dalle false interviste iniziali, immancabilmente all'insegna de "ce vole 'a pena de morte!" all'autoflagellazione del nazi deviazionista, da Zuanelli doppiato fuori sincrono (da Fiorenzo Fiorentini?) che fa un numero delirante in un negozio a Milli che si masturba leggendo Segretissimo (!!!) con espressioni che nemmeno Lucio Montanaro nelle commediacce di Tarantini, per non dire dello stupratore di flipper. Irresistibile.

Undying 26/11/07 20:35 - 3807 commenti

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L'azione di un gruppo di degenerati benestanti si orienta verso chi ha la sventura di imbattersi sul loro cammino. Discreta prova di regia -l'ultima, purtroppo- sfornata dal cineasta di Grazie Signore P. (1972), Decamerone '300 (1972) e Mamma... li Turchi (1973). Qesto è un buon esempio di cinema-verità (reali alcune interviste "dell'epoca"), ispirato ad un avvenimento di cronaca nera destinato a restare indelebilmente impresso -per la ferocia ed il nonsense dell'atto stesso- negli annali della criminologia. Tragico.

Homesick 29/12/07 11:32 - 5737 commenti

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Rozzo ed esplicito. Ispirato ai delitti del Circeo, mette in scena l’escalation di furti, violenze, stupri e omicidi perpetrati parallelamente da pariolini nazisti e da trucidi proletari. Disturbante in talune sequenze (lo stupro collettivo sul prato, l'uccisione della Corazzi), esilarante in molte altre: Milli pazzoide hitleriano che si masturba su fantasie di sesso e morte, la Businari ninfomane e masochista, i trashissimi Lo Curcio e Zuanelli. L’ultima scena si chiude con una domanda retorica che sembrerebbe avvalorare i pareri espressi dagli intervistati nel prologo.
MEMORABILE: Il flipper; l’autoflagellazione; la tortura dell’anarchico Rinaldi; Milli che dopo essersi masturbato esclama “Che scopata!”.

Daidae 5/02/09 10:06 - 3163 commenti

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Stupendo. Nella sua rozzezza è ottimo. Un buon cast interpreta due distinte bande all' "arancia meccanica". Una nazi-pariolina, l'altra sottoproletaria, entrambe dedite a furti, strupri e rapine. Mitici i personaggi, ognuno con un proprio vizio: Skizzo con quello degli stupri e del furto, il pariolino Milli con quello dell'eros-thanatos, la ragazza con tendenze sadomaso e via dicendo... Alcune scene sono molto forti.
MEMORABILE: "E tu chi sei?" "Io so Nerone, per via che me piace er foco!"

Renato 20/08/09 12:06 - 1648 commenti

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Pariolini a mano armata, ma tutto è davvero troppo grottesco per avere un minimo di credibilità. Savino voleva fare un film serio, credo, anche a giudicare da quanto dichiarò a Nocturno qualche anno fa; e allora perché quella parte centrale semi-demenziale che spezza il ritmo e fa calare il film a livello di una commediaccia? Perché personaggi così ridicoli (il pur interessante Marco Zuanelli)? Ovvia didascalia finale, che dopo cotanta visione strappa solo un "mavaff..." di quelli che vengono dal cuore.
MEMORABILE: "Lui alle donne preferisce il flipper" "Per giocare?" "No no, per scxxxre!"

Fauno 19/10/09 16:13 - 2206 commenti

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Bellissimo, dalle interviste iniziali all'ultima scena. Mette a nudo ciò che certi cosiddetti "Pariolini"sentivano a suo tempo. Nonostante questi concetti risultino vuoti, poiché comunque necessitano di un capo branco che alla prima difficoltà si dissolve anche lui come neve al sole, forniscono una giustificazione o uno schermo al loro vero malstare, che è dato dalla "noia" di vivere. I borgatari hanno qualche problema in più, ma come violenza gratuita non vogliono esser da meno... Duro, ma attendibile.
MEMORABILE: La scazzottata iniziale, le tenaglie, l'annegamento, il lancio della vittima a mo' di palla medica.

Trivex 2/04/10 19:23 - 1738 commenti

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La storia è da antologia del trucido, per la sua dinamica e per lo "spessore" dei protagonisti. La banda dei pariolini è lo squallore totale: gruppo di nazisti da genitori perbene (?), dove, oltre alla pseudopolitica, c'è spazio per il crimine e per collezionare sesso (violento o meno). Gli antagonisti del popolo spesso mediano con i più ricchi rivali, rispettati e temuti, anzi a volte imitati. L'atmosfera è comunque infetta, dalla violenza e dalle svastiche ostentate da questi giovani porci, che divorano e si accoppiano, fino alla fine che arriva ben presto.

Gestarsh99 14/11/10 20:33 - 1395 commenti

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L'apertura è all'insegna del pressapochismo e della disonestà intellettuale più sfacciata, con interviste realizzate per le strade romane in cui l'anonimo reporter titilla le ansie giustizialiste della gente comune, remando subdolamente verso i sempreverdi lidi forcaioli. Savino vorrebbe affrontare di petto il problema scottante della criminalità giovanile in aumento ma finisce coll'affondare miseramente nelle paludi di un eros-svastica di città, in cui l'oggettualizzazione della figura femminile tocca una radicalità tanto vomitevole da far impallidire il Salò di Pasolini.
MEMORABILE: Le scene in cui viene fatta passare l'idea che la donna possa gradire gli stupri di gruppo (!); le musiche totalmente scollegate dalle immagini.

Herrkinski 9/01/11 02:07 - 8052 commenti

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Dalle interviste nell'incipit si capisce una cosa triste: che in 35 anni non è cambiato nulla in Italia. Detto questo, il film vero e proprio è da antologia del trash nostrano, pieno zeppo com'è di dialoghi imbarazzanti e scene veramente patetiche (il tipo che si fa i flipper?!); non si capisce mai se Savino voglia buttarla sul ridere o meno, anche perché accosta sequenze demenziali ad altre molto violente e di forte impatto visivo. Per farsi due risate comunque c'è materiale in abbondanza (a patto di sopportare il gretto sensazionalismo).
MEMORABILE: Il personaggio di Nerone, l'unico azzeccato.

Giordani 26/11/13 17:34 - 39 commenti

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Se si guarda all'opera per quelli che erano i suoi reali propositi il giudizio non può che essere negativo. Caratterizzazione dei personaggi ai limiti del grottesco, scene totalmente inverosimili e attenzione ai dettagli pressochè nulla (vedesi una vettura che ha un foglio di carta scritto a pennarello come targa o la colonna sonora, spesso invadente); di fronte a tutto ciò è evidente che qualsiasi volontà di creare un documento credibile su quel contesto sia vana: consigliato, sullo stesso tema ma di altra qualità, San Babila ore 20.

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Il Dandi 26/11/13 22:45 - 1917 commenti

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Uno dei film più sconcertanti del cinema italiano: non tanto per la leggendaria violenza di certe scene (alta sì, ma si è visto di peggio), quanto per il continuo contrasto tra dramma e farsa, tra neorealismo e fotoromanzo, tra stupri da horror e siparietti da commedia sexy. La povertà di mezzi (fotografia scura, location al minimo) e la resa efficace dei volti (il cast è per lo più sconosciuto) incuriosiscono, ma il potenziale espressivo è schiacciato dal sempre incombente (e temo involontario) ridicolo.
MEMORABILE: La voce off dei pensieri della Businari mentre subisce uno stupro di gruppo: "non pensavo fosse così bello".

Azione70 9/11/15 16:20 - 167 commenti

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Pellicola assolutamente figlia della sua epoca ma realizzata con povertà di mezzi, di idee e di recitazione. Sull'onda emotiva degli eventi di cronaca (e dei successi di alcuni film su queste tematiche), viene assemblata una storia metropolitana di taglio giovanile a base di violenze, contrapposizioni tra destra e sinistra, squallide periferie e ricchi quartieri borghesi (Parioli). Ne esce un affresco a tinte fosche, con la sensazione di aver visto un documentario sugli anni 70, più che un film. Solo per assoluti amanti del genere.

Furetto60 30/11/15 15:41 - 1192 commenti

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Sull'onda dei fatti del Circeo appare anche quest'orribile filmetto povero di mezzi, idee (alcune assurde) e con mediocri attori. Con intenti moralizzatori assistiamo a un desolante panorama della gioventù romana in cui l'istinto delinquenziale è trasversale, dai pariolini (più volte s'inquadra il Giulio Cesare), al popolino del Tuscolano. Il finale alla "ci pensa la mano divina" è ben diverso dalla realtà. Anche se le scene degli stupri risultano efficaci nella loro cieca brutalità, non salvano il film da un giudizio negativo.
MEMORABILE: Lo scemo che amoreggia coi flipper (ma dai!)

Rufus68 15/04/16 22:09 - 3818 commenti

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Filmucolo che prende a pretesto la cronaca dei fatti del Circeo (la violenza fascista su due ragazze d'umile condizione) per collezionare una stanca serie di vignette sadiche. Le notazioni politiche sono risibili, la confezione tecnica meschina. Due simpatiche caratterizzazioni (almeno per chi è di Roma: Zuanelli e Locurcio) non sollevano di un millimetro il giudizio complessivo.

Myvincent 6/08/16 09:27 - 3721 commenti

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Ruffianamente ispirato ai delitti del Circeo, descrive la Roma violenta di quegli anni, divisa tra nazistelli pariolini e morti di fame della periferia. Il tutto senza un minimo di risvolto sociologico o politico, ma solo giocando con le carte del pressapochismo e del cronachismo scandaloso e morbosetto. Esempio di come si possa cavalcare la notizia dandola in pasto ai lettori della più bieca cronaca nera.
MEMORABILE: Le "storie d'amore" con un flipper di uno dei delinquentelli...

Marcolino1 21/02/17 19:48 - 553 commenti

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La presa diretta sulla gente pro-pena capitale, i neo-nazional-socialisti, il divario tra fascisti ricchi e poveri sono dilatati dalla lente esasperata e distorta della cronaca nera da fumettaccio. Nell'iperbole stilistica c'è il substrato di attualità: la violenza crogiuolo della gioventù viziata, i poveri che ingannano la loro miseria con gli inni a Mussolini e l'esasperazione anticriminale nella giustizia sommaria. Nato dalle ceneri di Roma violenta, il film partorirà figli violenti della Roma bene e i nipoti saranno feroci come cani arrabbiati.
MEMORABILE: Lo stupro in macchina; La tortura dell'anarchico e il furto del pollo, copiati in Vite perdute; Le fantasie erotico-rape di Milli; I riti nazisti.

Pessoa 17/05/17 23:14 - 2476 commenti

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La regia approssimativa cerca, attraverso una sceneggiatura insulsa, di raccontare i fatti del Circeo e le vicissitudini di ragazzi fra malavita comune ed estremismo politico. Gli attori, tutti semisconosciuti (a parte Milli) sono spesso impacciati e del tutto privi di carisma mentre la violenza dilaga quasi sempre nel cattivo gusto. Ci sarebbero delle situazioni in cui viene fuori un sottoproletariato credibile, ma è troppo poco per evitare il monopallino. Disgustoso!

Berto88fi 22/05/18 10:49 - 216 commenti

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Coraggioso film di Savino. Rozzo, minimale, violento e sadico fino al fastidio, terribilmente trash in senso negativo, mette in scena i vizi dei pariolini: c'è chi si accoppia con i flipper, chi fa autoerotismo su pensieri discutibili, chi è ninfomane... Attori improvvisati quasi tutti sconosciuti. Tra la comparse si riconosce Calogero Caruana, protagonista di un'altra "perla" del nostro cinema: Provincia violenta. Si è tentati dall'interrompere la visione dopo neanche mezz'ora.
MEMORABILE: Una coppia su un'Alfa Romeo GT Junior con la targa scritta a pennarello!; Le coccole con il flipper.

Bullseye2 25/01/19 14:04 - 393 commenti

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Pasolini, prima di morire, disse che oramai tra i figli del proletariato e quelli della borghesia non c'era più alcuna differenza, ovviamente nel male. Qui inizia e finisce la parte seria del film di Savino: il resto è sensazionalismo brutto sporco e violento da albi Edifumetto, dosi intense di commediaccia (come negli stessi esempi fumettistici) inserita "a forza" all'interno di contesti all'apparenza drammatici, personaggi esilaranti, buchi di sceneggiatura grandi come crateri. Una delizia assoluta per gli amanti del cine-sozzume più oscuro.
MEMORABILE: L'amplesso tra il "pollarolo" e la prostituta montato insieme alla tortura del professore anarchico (che prima si chiama Mario Rossi e poi Giuseppe).

Noodles 6/11/19 19:43 - 2196 commenti

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L'inizio poteva far pensare a un buon prodotto sugli anni delle violenze a sfondo politico. In realtà si tratta di una sequela di violenze senza alcun nesso logico, tenute insieme (si fa per dire) da una sceneggiatura terribile. Se si considera che dialoghi e recitazione sono sotto gli standard, il quadro è completo. Non c'è traccia di vera critica sociale, non si respira il clima di quel periodo. Totalmente inutile.

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Nando 20/11/19 21:02 - 3806 commenti

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Una pellicola tremenda che si ispira, in parte, al massacro del Circeo, mettendo alla berlina i cosiddetti " pariolini" alternandoli con una masnada di borgatari inverosimili che tra polli rubati e avambracci tagliati generano solo tristezza. Nudi completi a iosa con scene di violenza abbastanza raccogliticce e un cast totalmente anonimo in cui si segnala la ex miss Italia Businari. Il resto è trash puro, con musiche alquanto ripetitive e talvolta ridicole.

Metakosmos 23/03/21 00:40 - 300 commenti

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Bizzarra opera settantiana che unisce in maniera sconcertante scene di cupa e drammatica violenza (il film è liberamente ispirato ai fatti del Circeo) con scene da commedia pecoreccia. A livello concreto uno dei massimi esempi del concetto di exploitation: si sfruttano argomenti al centro dell'indignazione collettiva riempiendoli di dialoghi deliranti à la Polselli e scene a dir poco demenziali. Il risultato è grottescamente sensazionalistico nel trattare analisi (pseudo)sociologiche ma brutalmente realistico in quella di rappresentare la banalità del male. A suo modo da vedere.
MEMORABILE: L'intera scena di Nerone dentro la sartoria; Tutta la faccenda del rapporto tra sesso e flipper.
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  • Discussione Il Dandi • 28/11/13 16:30
    Segretario - 1488 interventi
    Disorder ebbe a dire:
    Ma le interviste che si sentono all'inizio sono vere o recitate, che voi sappiate?
    Sembrano molto realistiche...


    Mi sembrano realizzate con la stessa tecnica di "Specchio segreto" di Nanni Loy: con la voce degli intervistati in presa diretta e quella dell'intervistatore ridoppiata.
  • Discussione Fauno • 29/11/13 12:26
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    No, Dandi, il rammarico non l'ho nè con te nè con nessun altro, ma è stato Giordani ad averlo posto alla fine del suo commento. Padronissimo di pensarla come vuole, e in effetti il film di Lizzani può piacere, ma, pace all'anima sua, visto che è scomparso di recente e in modo violento, se tutti coloro che stavano in una certa posizione politica fossero stati tutti così stupidi come li ritrae lui, la storia d'Italia degli ultimi 50 anni sarebbe stata profondamente diversa, visto che lui parla proprio di Sanbabilini... Questo film di Savino non fa tante distinzioni politiche, ma prende in considerazione, e per me magistralmente, la degenerazione delle ideologie che alla fine diviene una scusa per la violenza fine a sè stessa. Se poi parliamo di tecnica cinematografica allora uno può dare tutti i voti bassi che vuole, ma oramai lo dico tutti i giorni e in tutte le lingue che per me quel che conta è quel che il regista ha voluto far capire.
    Ti potrei fare un altro esempio dell'Ultimo uomo di Sara...Un altro utente che io stimo molto l'ha abbastanza fatto a pezzi, ed effettivamente in certi punti va molto lento, ma come impostazione e rivelazioni è stratosferico, quindi resto della mia idea.
    Certo che se però mi si viene a dire che questo è pessimo mentre il meglio l'ha fatto chi ha mentito spudoratamente dal punto di vista storico, ecco che allora intervengo e dico la mia.
    E comunque Lizzani non ha fatto solo dei flop, ad esempio Banditi a Milano mi è piaciuto.
    Del film di Savino se a uno non piace come taglio politico potrà sempre piacere come film estremo, ma un pallino di media io lo accetto, ma non lo concepisco minimamente. Ciao Dandi. FAUNO.
  • Homevideo Caesars • 24/04/18 15:23
    Scrivano - 16796 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Xtron hai una fortuna in mano...

    https://www.ebay.it/itm/raro-dvd-i-ragazzi-della-roma-violenta-renato-savino-gino-milli-emilio-locurcio/312108379861?hash=item48ab1beed5:g:5sUAAOSwaB5XkI81



    Hahahah!!!! 399.99 Euro... davvero un ottimo prezzo...
  • Homevideo Xtron • 29/04/18 22:37
    Servizio caffè - 2147 interventi
    E' un prezzo esagerato :-)
  • Homevideo Ruber • 30/04/18 18:07
    Formatore stagisti - 9241 interventi
    Xtron ebbe a dire:
    E' un prezzo esagerato :-)

    Assolutamente, ma fagli credere che potrà venderlo a quel prezzo :))
  • Discussione Ruber • 4/11/18 18:14
    Formatore stagisti - 9241 interventi
    Il film è vagamente ispirato al fatto di cronaca nera, noto come "massacro del Circeo" avvenuto un anno prima.
  • Curiosità Daidae • 29/09/22 02:30
    Compilatore d’emergenza - 1296 interventi
    Il flipper che vediamo al minuto 06 (e riappare al minuto 48) circa è un "Gottlieb Psychedelic" del 1970 (di questo flipper ne esisteva anche una versione identica americana, sempre della Gottlieb, chiamata "Crescendo"):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/flip1.jpg[/img]

    Il flipper che vediamo al minuto 55 è invece "Dogs race" della B.E.M. (Bigliardini Elettronici Milano). Riconoscerlo è difficile, ma per fortuna si legge bene la scritta "Value advance dogs":

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/flip2.jpg[/img]

    I flipper che appaiono al minuto 35 circa sono Space Orbit (a sinistra) e Ten up (a destra) entrambi della Gottlieb. Grazie al sito Gaming Stackexchange per aver riconosciuto entrambe le macchine.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/flipi1.jpg[/img]
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/flipi1b.jpg[/img]

    L'ultimo flipper, che appare al minuto 01:03:10 circa, sembrava impossibile riconoscerlo visto che non si vede quasi nulla (solo due aeroplani, e una immagine completamente fuoriluogo di cui parlerò più avanti), ma cercando su Google "Gottlieb airplane" è saltato subito fuori. Si tratta di "Sky Jump" della Gottlieb (1974):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/flipo1.jpg[/img]

    Curiosamente la prima immagine è di un altro flipper, il Psychedelic già segnalato che appare al minuto 05:16 e riappare in una scena completamente diversa al minuto 01:03:10 (quindi si tratta chiaramente di un errore di montaggio):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/flipo2.jpg[/img]
  • Discussione Zender • 30/09/22 17:19
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Daidae, ma se il lavoro lo fanno altri lasciamo perdere noi, è meglio.
  • Discussione Daidae • 30/09/22 17:34
    Compilatore d’emergenza - 1296 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Daidae, ma se il lavoro lo fanno altri lasciamo perdere noi, è meglio.

    Sono riuscito a riconoscere senza aiuto l'80% dei flipper presenti sul film, quei due proprio non ci riuscivo e così ho chiesto una mano su un altro sito, e per correttezza l'ho citato.