Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Erano gli anni delle truffe, al cinema. Il successo del MATTATORE, con Gassman, aveva rilanciato su grande schermo uno degli espedienti per i quali, ahimé, siamo conosciuti nel mondo. Non poteva non infilarcisi proprio Totò, che aveva già nel suo DNA d’attore il ruolo del truffatore (come dimenticare un capolavoro come GUARDIE E LADRI?). Scelto come spalla il valente Nino Taranto, il regista Camillo Mastrocinque (al suo ultimo film con Totò) dirige uno dei più conosciuti e citati film del Principe. Sfruttando una sceneggiatura più strutturata...Leggi tutto del previsto, scritta dai giovani Castellano e Pipolo, TOTOTRUFFA ‘62 propone i due protagonisti in panni sempre diversi: da finti ambasciatori di colore a commendatori, da bersaglieri a suadenti signore. Con una figlia a carico (Estella Blain) da mantenere in un costoso collegio, Totò è costretto a raggranellare parecchio denaro, ma quando questa (protagonista di una storiella da collegiale irrequieta e canterina deputata ad intervallare le varie truffe) si innamora del figlio (Meynier) del commissario (Calindri), l'intreccio si complica con una prevedibile serie di equivoci. Dopo una prima parte meno scoppiettante (troppo dilatato l'episodio con Luigi Pavese padrone di casa venuto a riscuotere l'affitto), il film ingrana e mette in fila qualche sketch davvero divertente e riuscito. Il duo Totò/Taranto è affiatato e, pur non sempre su altissimi livelli, funziona indubbiamente. Estella Blain canta e balla un po' troppo (e non è nemmeno la sola), quindi flirta con Meynier sotto gli occhi dell'amico Oreste Lionello. Un film per nulla impegnato, di puro svago, degno rappresentante della parte meno “nobile” del cinema di Totò.

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Lovejoy 1/01/08 16:27 - 1823 commenti

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Celebrato da tutti ma in realtà se non fosse per la parte comica davvero splendida, non sarebbe granché. Colpa della storia sentimentale che rallenta molto la vicenda, con la noia che si impadronisce dello schermo quando non sono in scena gli istrionici Totò e Taranto. Le loro burle (celeberrima quella della Fontana di Trevi) e le loro battute sono da antologia e il cast di supporto (in primis Calindri, Castellani e De Vico) sono molto bravi. Peccato, come detto, per l'inutile intermezzo sentimentale, vera pecca di un film altrimenti riuscito.

Galbo 3/01/08 05:42 - 12390 commenti

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Come spesso accade per i film con Totò (ad esempio in Totò,Peppino e la malafemmina) anche questo Totòtruffa '62, ha un andamento diseguale. La parte sentimentale è un inutile quanto scipito intermezzo (peraltro mal curato in fase di sceneggiatura) che serve da contrappunto agli irresistibili sketch della parte comica (che si devono oltre al grande attore napoletano, alla verve e alla simpatia della spalla di lusso Nino Taranto e di validi caratteristi) davvero esilaranti ed epocali.

B. Legnani 24/06/08 23:39 - 5529 commenti

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Inferiore alla fama. Ha qualche momento riuscito con il duo Totò-Nino Taranto, ma troppo spesso il ritmo è lento, per colpa anche di inutili intervalli musicali. Paradossalmente il momento più divertente non vede al centro i protagonisti, essendo costituito (almeno per me) dall'equivoco sul significato della parola "collegio". Caratteristi notevoli, con il grande Ernesto Calindri su tutti. L'immancabile Ignazio Leone fa il vigile, mentre la Vukotic fa la collegiale.

Ciavazzaro 29/06/08 12:55 - 4770 commenti

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Altra indimenticabile pellicola di Totò. A cominciare dal prologo e dalla famosa truffa della fontana di Trevi, passando per Totò vestito da donna che dice al poveretto: "Spogliatoio!". Ottimo anche il cast di caratteristi intorno a Totò. Da vedere.

Matalo! 1/09/08 19:40 - 1378 commenti

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Inutile brontolare sulla presenza della parte rosa; un prezzo da pagare per il botteghino (non dimentichiamo che Totò serviva a far cassa). Prendiamo quel che vale; tutte le scene con il Principe e Taranto sono potenti e celeberrime (forse un filo troppo, ma soddisfacenti). Totò è l'unico comico che si veste da donna senza far sembrare la scelta l'ultima spiaggia di un comico (come di solito è).
MEMORABILE: La truffa della fontana di Trevi a Decio Cavallo, cognome che ricorre nei film di Totò; "Puttaste il disonore in casa mia", detto a fatica da Taranto.

Rickblaine 30/03/09 09:44 - 635 commenti

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Uno dei migliori film di Totò. Qui accompagnato da un esilarante Nino Taranto che, da spalla del napoletano, riesce nel compimento di una delle opere più esilaranti. Grandiosa e geniale l'idea dei travestimenti. L'africano, l'imprenditore, Fidel Castro, la donna inquilina e altre ancora. Più che sufficiente.
MEMORABILE: "Lei mi spoglia con gli occhi... spogliatoio".

Enzus79 30/03/09 10:38 - 2893 commenti

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Totò si da alle truffe per pagare il collegio dove c'è la figlia. Alla fine avrà un rimorso. Come spalla ha Nino Taranto, che non è di meno ai vari De Filippo o Fabrizi. La pecca di questi film è sempre la solita, gli spazi musicali. Forse, per queste commedie, è quasi un obbligo metterle e per lo spettatore si arriva quasi alla noia. Totò comunque è insuperabile.

Daniela 18/05/09 13:30 - 12654 commenti

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Da vedere col telecomando in mano e il dito pronto a premere sul tasto dell'avanzamento rapido, come del resto tanti altri film di Totò, per oltrepassare gli intermezzi sentimental/canori da latte alle ginocchia incastonati in una sceneggiatura mediocre. Sono invece validissimi alcuni sketch interpretati con la spalla Nino Taranto: sequenze come la vendita della Fontana di Trevi allo sprovveduto Decio Cavallo (Ugo D'Alessio) o il ricatto al padrone di casa (con Totò vestito da donna che si fa corteggiare da Luigi Pavese) sono da antologia.

Barbapapà 19/05/09 16:53 - 33 commenti

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Colgo la palla al balzo vedendo questo film nella lista per dire la mia su Totò: un grande attore e comico ma non regge la prova del tempo. E sempre (a parte rare eccezioni) i suoi film erano escamotage per le sue performance, legate ad una comicità personale sì ma dell'epoca. Anche qui regnano i momenti top (fontana di Trevi su tutti), ma sono oasi contornate dalla sabbia del romanzetto amoroso. Bellissima Estelle Blain, curioso un giovane Lionello dalla faccia "buffa e perciò buono".
MEMORABILE: L'imitatore di Jerry Lee Lewis, Wee Wee Elvis, che si esibisce nel locale "La Giostra".

Undying 5/11/09 13:50 - 3807 commenti

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Articolata e divertente commedia che mira, con misurato sarcasmo, a mettere in rilievo tipicità (ovvero pregi e, soprattutto, difetti) dell'italiano medio. Barcamenrasi per vivere e, quindi, truffare per tirare avanti o, in casi meno comprensibili, per evitare gli impegni, il lavoro e gli obblighi che ogni Società civile impone. Totò è grandioso, come sempre, accompagnato da spalle di tutto rispetto in grado di supportare con ottimo mestiere la verve comica del Principe della risata. Purtroppo limita, parecchio, il film l'inevitabile siparietto romantico a base di mielose e tediose canzonette.

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Cotola 28/04/10 23:56 - 9039 commenti

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Inutile negare che gli intermezzi sentimentali e musicali sono semplici riempitivi a quello che è il piatto forte della pellicola di cui limitano notevolmente il ritmo: i duetti irresistibili e celeberrimi tra Totò e Taranto e le vittime di turno che i due bonari lestofanti trufferanno in ogni modo. Impossibile non divertirsi rivedendo ogni volta le scene migliori.

Piero68 8/06/10 13:22 - 2957 commenti

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Insieme a I due marescialli, uscito immediatamente dopo questo, Totòtruffa segna probabilmente l'apice della carriera di Totò. Il punto oltre il quale inizierà la lenta e inesorabile discesa. Con questa pellicola inizia la collaborazione con Taranto, ultima vera spalla di Totò, che proseguirà per altri 4-5 film. E la sua verve è oro colato, tanto che in più di una occasione riesce anche a rubare la scena al Principe. La sceneggiatura è ovviamente quella che è. Non ci si poteva aspettare di più da film di questo genere. Un'altra pietra miliare.
MEMORABILE: Alla fontana di Trevi. Totò: "Come si chiama?" "Decio Cavallo!" "Come!? Caciocavallo". Proseguendo con Taranto "Il provolone qui mi ha dato 500mila lire".

Smoker85 21/08/10 22:39 - 487 commenti

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Chiaro esempio di come Totò potesse trasformare una storia senza pretese in un film memorabile. Battute e gag a bizzeffe (la vendita della fontana, lo "spogliatoio", la truffa all'ufficio collocamento, il numero dell'ambasciatore), in cui il Principe è sorretto da un partner di primo livello come Nino Taranto. Piccoli ruoli per Oreste Lionello e Geronimo Meyner (poi li ritroveremo in Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi). Bravo anche Calindri. Irresistibile.
MEMORABILE: Totò e Nino Taranto come "ufficio collocamento" e impegnati nella truffa dell'ambasciatore.

Pigro 16/04/11 14:13 - 9664 commenti

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Carosello di travestimenti di Totò (e Nino Taranto), truffatore per mantenere la figlia in collegio. Una storia, esile ma non indecente, regge la solita girandola di sketch del comico napoletano in buona coppia e con gustose spalle. Le truffe stesse sono ormai entrate nelle antologie, a cominciare dalla fontana di Trevi: ma anche il vespasiano, il padrone di casa, l'ambasciatore e il terzetto qua-qua-qua con De Vico meritano l'applauso. Insomma, facendo la tara agli inevitabili siparietti musicali modaioli, il film è piacevole e divertente.

Rambo90 23/04/11 18:08 - 7693 commenti

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Totò e Nino Taranto truffatori in uno dei film più riusciti delle loro carriere: un insieme di sketch legati da una storia esile ma che permette ai due di mostrare le loro grandi doti istrioniche in pezzi di bravura ormai indimenticabili (la truffa alla fontana di Trevi, quella al padrone di casa, Totò e Taranto vestiti da Castro e consorte). È vero che non si tratta di cinema d'autore, ma come pellicola comica è una delle migliori che io abbia mai visto. Bravi anche Calindri, Renzo Palmer e il giovane Lionello.

Mutaforme 26/08/12 17:17 - 417 commenti

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Sarebbe un filmetto, che fa ridere qua e là, se non fosse che Totò lo ha reso memorabile con alcune gag passate alla storia del cinema. Il riferimento va soprattutto alla scena della Fontana di Trevi, che da sola vale un posto nella cineteca italiana. Ottime comunque anche altre gag, sempre con Totò in splendida forma. ***

Rigoletto 25/09/12 12:42 - 1786 commenti

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Totòtruffa '62 ovvero L'Arte di arrangiarsi. Questo è forse il film che meglio di tutti racconta l'arte trasformistica del "principe della risata", probabilmente il migliore, in questo senso, insieme a Totò Diabolicus. Possiamo ammirare con quale furbizia il nostro eroe e il suo fido compagno sappiano attraversare tutte le difficoltà con la parlantina e la faccia tosta. Grandioso Calindri, scrupolosissimo commissario tutto d'un pezzo, umano ma incorruttibile. Gag perfette e ritmo sostenuto lo rendono un classico imperdibile. Mito! ***1/2
MEMORABILE: La vendita della fontana di Trevi; La truffa al padrone di casa; Le cascate del Niagara realizzate tirando lo sciacquone.

Graf 21/10/12 03:15 - 708 commenti

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Ennesimo film dalla trama esile e stiracchiata reso memorabile dalla forza recitativa di Totò. Provate ad immaginare la pellicola di Mastrocinque senza Totò e senza la sua godibilissima spalla Nino Taranto... Siamo davanti alla solita kermesse funambolica di travestimenti, trucchi, mascherate, giochi linguistici lunari, lazzi e motti da farsa scatenata con Totò che salta dal registro realistico a quello grottesco e persino drammatico con agilità irrisoria. Passata alla storia del cinema la famosissima scena della "vendita" della Fontana di Trevi.
MEMORABILE: La scena di Totò travestito da "tardona" per la sua comicità feroce e anarchica che sfocia nell'assurdo: un pezzo da consegnare agli annali del cinema.

Motorship 1/06/14 18:21 - 585 commenti

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Riuscita e famosissima pellicola di Totò (per quanto non proprio la migliore, secondo me). Se consideriamo solo ed esclusivamente la prima parte, ossia quella in cui sono concentrate tutte le scene più memorabili come quella della Fontana di Trevi, sarebbe da considerarlo a tutti gli effetti un film da 4 pallini, ma dato che la parte collegiale è noiosa e la seconda è meno ritmata e divertente, il giudizio complessivo cala di un pallino. Grandissimo ovviamente Totò, ottima spalla Nino Taranto e tanti validi caratteristi al seguito.
MEMORABILE: La truffa della Fontana di Trevi a Decio Cavallo; Le cascate del Niagara con lo sciacquone; "Cosa fa mi spoglia?... Spogliatoio!".

Pessoa 6/09/14 12:01 - 2476 commenti

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La vecchia scuola dell'avanspettacolo portata per l'ennesima volta sul grande schermo; ma qui siamo all'università e Totò e Nino Taranto, tanto per cambiare immensi, sono in questo campo il meglio che l'Italia abbia mai avuto. Certo, le scene senza loro due sono di livello decisamente inferiore, ma anche questo faceva parte del gioco e nell'avanspettacolo: i "tempi morti" e le gambe delle attrici avevano una loro funzione scenica che perdono al cinema risultando noiosi. In ogni caso siamo davanti a un film cult fra i migliori del genere.
MEMORABILE: La vendita della Fontana di Trevi; La scena del vespasiano; L'inganno al padrone di casa con Totò vestito da donna.

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Minitina80 27/03/15 22:45 - 2984 commenti

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Contiene una tra le scene più memorabili dell’intera carriera di Totò, la vendita della fontana di Trevi. Oltre a ciò, possiamo ammirare il suo talento camaleontico mentre dà vita ai personaggi più disparati e godere appieno della sua vena comica, complice un eccellente Nino Taranto. Detto questo il resto del film è noioso e non si aspetta altro che tornino in scena i due attori.

Aal 24/07/15 10:57 - 321 commenti

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Divertente, spumeggiante film con una coppia (Totò e Nino Taranto) davvero affiatatissima e un comprimario di eccezione, Calindri, perfetto nel suo ruolo. Scenette e battute memorabili, entrate di diritto nella storia della comicità e del costume italiano. Godibilissimo anche dopo 53 anni, come soltanto un classico può essere. La sottotrama sentimentale è un po' frivola ma è un peccato veniale sui cui si può soprassedere, sommersi da un torrente di risate e buonumore.

Saintgifts 20/10/15 20:16 - 4098 commenti

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Nonostante si usi giudicare il film dividendolo in due parti (quella irresistibile, con in scena Totò e Taranto, e quella melensa dei ragazzi innamorati), credo che invece il tutto sia perfetto così come è. Certo, si ride con le performance dei due grandi comici, Totò non ha bisogno di commenti e Taranto non è una spalla ma un secondo interprete, ma gli intervalli rosa e musicali sono indispensabili per spezzare e in molti casi a dare il la per nuovi sketch. Travestimenti e mimiche, ma sono i dialoghi il pezzo forte.

Didda23 19/01/17 11:42 - 2426 commenti

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Un film equilibrato sia nella genialità di talune trovate comiche di altissimo livello (la vendita della fontana di Trevi su tutte) sia nelle parti giovanilistiche (nonostante i troppi numeri di ballo e canto). Totò eclissa completamente gli altri, nonostante un Taranto in parte e una Blain che sfoggia una rara bellezza. Un'opera divertente con bagliori di luce comica assoluta, assecondata meravigliosamente bene da Mastrocinque che conferma una gestione dei tempi comici superiore alla media. Decisamente un buon film.
MEMORABILE: Totò vestito da Castro; Il siparietto en travesti per non pagare l'affitto; La vendita della fontana.

Gabrius79 20/06/17 14:23 - 1427 commenti

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Godibile commedia diretta da Camillo Mastrocinque con l'accoppiata Totò-Nino Taranto che diverte e regala scene cult oramai entrate nell'immaginario collettivo (celeberrima la scena alla fontana di Trevi). Quà e là qualche momento sentimentale e musicale sistemato come riempitivo che smorza un po' la storia. Cast di contorno all'altezza (spicca un bravo Calindri).

Modo 11/02/19 18:01 - 949 commenti

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Nel complesso uno dei migliori film del Principe. Come spesso accade i "riempibuchi" romantici non sono particolarmente riusciti. Bisogna a tal proposito ricordare che siamo nei primissimi anni '60 e forse all'epoca si cercava di proposito l'inserimento di futili spezzoni sdolcinati. La vendita della fontana di Trevi è nella storia. Ottimo Totò come la spalla Nino Taranto.

Trivex 6/05/19 10:20 - 1743 commenti

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Il grande Totò alle prese con "l'arte" del fregare il prossimo. Un bel film di una volta, inquadrabile quasi come fosse uno di quelli a episodi, tanto i vari momenti "truffaldini" sono differenti e autonomi. La vicenda assume poi i contorni di una favola, evidentemente in linea col tenore leggero che fa apprezzare la pellicola anche quando non fa ridere. Alcune scene diverranno luoghi comuni del linguaggio italiano, mentre incredibili appaiono le ingenuità delle persone che si fanno abbindolare (vedi la vendita della "famosa" fontana).

Siska80 8/07/20 12:08 - 3786 commenti

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Cosa non si fa pur di mantenere la propria adorata figlia in un collegio di lusso... Più che un film comico, la leggerezza della trama e le canzoni annesse ricordano un musicarello sebbene, per fortuna, al centro della vicenda vi siano non già i due giovani protagonisti bensì le simpatiche quanto improbabili truffe organizzate da Antonio e il fido Camillo, che salvano il film dalla noia e la banalità (anche se Taranto non è particolarmente adatto come spalla di Totò).
MEMORABILE: La vendita della fontana di Trevi.

Anthonyvm 30/01/21 02:09 - 5682 commenti

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La prima parte, dominata dalle divertentissime truffe del duo Antonio-Camillo, è una bella raccolta di sketch evergreen, fra travestitismo e blackface (gag, riviste oggi, irrimediabilmente controverse e da rivalutare sotto l'ottica del politicamente scorretto), ma soprattutto grazie alla storica vendita della fontana di Trevi, che continua a far ridere adesso come allora. L'intero subplot romantico con la figlia di Totò (la bella Blain del Miss Muerte di Jess Franco), avanzando a forza di numeretti musicali e scontati rivolgimenti di trama, finisce per annoiare. Finale indovinato.
MEMORABILE: Il vespasiano e il ristorante; Come abbuonarsi tre anni di affitto; Fidel Castro e la moglie; L'ufficio di collocamento; Il censimento dei piccioni.

Giùan 11/08/23 10:32 - 4559 commenti

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Esemplare, assieme al più equilibrato e riuscito le fanatiche, di quei Totò film da vedere "a prescindere" dal contesto se non puerile certo raffazzonato e sciatto. I due sketches della fontana di Trevi (applausi per D'Alessio) e della circuizione del padrone di casa (strepitoso Pavese) son numeri il cui solo pensiero rallegra la quotidianità, come il gaglioffo travestimento da "revolucionarios". Il resto sì indubbiamente annoia, ma il visino d'angelo della Blain e soprattutto l'impilata di vecchi e nuovi volti del cast (dalla Zoppelli, a Calindri, da De Vico a Lionello) trastullano.
MEMORABILE: Nino Taranto gran spalla con lupara e baffoni.

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  • Curiosità Gugly • 2/08/09 00:27
    Portaborse - 4710 interventi
    L'attore che interpretail mitico Decio Cavallo della Fontana di Trevi è Ugo D'alessio. Questo attore in realtà era napoletano, ed è stato per decenni in compagnia con Eduardo De Filippo, e lo si può rivedere in quasi tutte le commedie registrate per la tv negli anni 60.
  • Curiosità Ciavazzaro • 7/11/09 12:34
    Scrivano - 5591 interventi
    La povera Estella,davvero un ottima attrice e anche di bella presenza..
  • Curiosità Macbeth55 • 20/01/10 21:34
    Galoppino - 99 interventi
    Vorrei sottolineare la presenza, tra le studentesse del collegio, della napoletana Ria De Simone (1948-1995), attrice poi specializzatasi un ruoli sexy e di carattere, in particolare nei film del filone Mario Merola.
    Inoltre l'attrice che interpreta la lavandaia è Giannina Leonardo, in arte Vanna Nardi. Ne sono certo in quanto trattavasi di mia nonna, moglie dell'attore Ettore Carloni e spessissimo in compagnia di rivista con Taranto.
  • Discussione Ingmar • 31/07/15 00:11
    Disoccupato - 19 interventi
    Renzo Palmer che in questo film recita la parte del disonesto tenutario di officina Baldassarre ricettatore di auto rubate,nella prima scena recita con la sua voce ma nella seconda è doppiato da Glauco Onorato.
  • Discussione Markus • 16/03/17 10:35
    Scrivano - 4775 interventi
    Le pregevoli location scovate anni fa da Ellerre alle mercé del copia-incolla senza citazione alcuna (e ce ne sono diverse, questo è solo un esempio):

    http://www.romaierioggi.it/toto-e-la-truffa-del-vespasiano/
  • Discussione Zender • 16/03/17 14:26
    Capo scrivano - 47768 interventi
    Non era impossibile trovarla. E' inevitabile.
  • Discussione Markus • 16/03/17 14:56
    Scrivano - 4775 interventi
    Faccio presente che su FB i proprietari del sito stanno ricevendo plausi con "grazie", "magnifici" ecc.

    Io ve lo segnalo, poi fate vobis.
  • Discussione Ellerre • 17/03/17 00:01
    Call center Davinotti - 1203 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Faccio presente che su FB i proprietari del sito stanno ricevendo plausi con "grazie", "magnifici" ecc.

    Io ve lo segnalo, poi fate vobis.


    Non sembrerebbe che abbiano preso materiale dal Davinotti. Se poi la fonte siamo noi non possiamo saperlo in questo caso. Che vuoi farci...