Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un film di importanza capitale: la prima volta di Totò sul grande schermo. Giunto al cinema molto tardi, quasi quarantenne, il comico napoletano esordì con un prodotto strano, una sorta di risposta italiana al MONELLO di Charlie Chaplin il cui protagonista, tuttavia, mostra un make-up alla Ridolini. C'è molta ingenuità, in FERMO CON LE MANI, una regia (di Gero Zambuto) alquanto anonima, ma già si intravedono (molto meglio che in mediocri lavori successivi quali ANIMALI PAZZI e DUE CUORI FRA LE BELVE...Leggi tutto) le enormi risorse di istintiva gestualità di un mimo prestato all'era del sonoro, di un attore che forse più di ogni altro interpreta il momento del passaggio dal cinema muto a quello sonoro, più completo. Non manca qualche inevitabile concessione alla “canzonetta”, con datatissime rivisitazioni della celebre rivista “Amore in automobile” e c'è anche un pallido tentativo di imitare le precoci prestazioni di Shirley Temple (ma la piccola italiana, futura doppiatrice e prima moglie di Claudio Villa, non pare proprio all'altezza). Il fulcro resta comunque Totò, in alcune occasioni già straordinario (in tutta la scena del risveglio, nel finale quando riprende il celeberrimo sketch del direttore d'orchestra, nella lunga scena delle provocazioni con schiaffi al Gran Caffè), assistito anche da una sceneggiatura meno sciatta di quanto si possa pensare. In definitiva un esordio positivo, pur se non premiato dal pubblico, che lo snobbò.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Undying 25/05/08 18:15 - 3807 commenti

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Il filo conduttore è quello di un vagabondo (Totò) alla disperata ricerca di un lavoro e di una fissa dimora. Ogni tentativo di concretizzare queste banali necessità, si risolve, per il protagonista, in una serie di (dis)avventure ridicole e tragiche al tempo stesso. Dopo il successo riscontrato nella "rivista", con spettacoli acclamati da sale ricolme di pubblico, Totò fa il grande salto: interpreta il primo film, fortemente debitore dello stile à la Charlie Chaplin per via di una struttura narrativa che predilige tempistiche comiche del muto.

Enricottta 20/06/09 14:19 - 506 commenti

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Totò si presenta! E con un film abbastanza velleitario, solita miscellanea di spunti da vari "filoni" dell' epoca, nel 1939, Chaplin e Semon (Ridolini). Non difficile intravedere in questo attore di rivista un immenso talento. E' incredibile come si appropri del mezzo già dall'esordio. Curioso il ricorso a una comicità surreale.

Smoker85 23/09/11 00:48 - 487 commenti

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Totò è qui costretto a fare lo "Charlot" ad una novella "monella" che fa anche il verso alla Temple. Nonostante tutto, il grande talento del Principe si vede chiaramente nella mimica e nelle battute. Riesce anche a proporre due grandi suoi "cavalli di battaglia", ossia il numero della massagiatrice e quello del direttore d'orchestra. Buoni anche i comprimari Coop e la mitica Tina Pica. Sicuramente un esordio positivo, sebbene ingabbiato fin da subito in un copione non alla sua altezza. Da vedere.
MEMORABILE: Totò alle prese col massaggio a Erszi Paal; Totò riesce a rendere al Cavaliere tutto quello che gli deve.

Pigro 6/10/11 15:49 - 9698 commenti

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Splendido esordio per Totò che, come in un catalogo, sciorina un ricco e sorprendente repertorio mimico, gestuale e verbale, puntando subito ai vertici della comicità cinematografica. Peccato per il ritmo sdilinquito che non valorizza l’attore, e per la storia non bellissima, comprensiva di curiosi rimandi chapliniani (il vagabondo con la bambina “adottata”, a sua volta allusiva di Shirley Temple). Ma i momenti migliori sono quelli più legati al cinema muto alla Ridolini, davvero spassosi, con alcune scene da antologia. Da vedere comunque.

Graf 9/10/12 04:36 - 708 commenti

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Tratto da una commedia teatrale di Guglielmo Giannini, l'esordio cinematografico di Totò si pone a metà tra l'atmosfera incantata del cinema americano e la parodia dei film dei "telefoni bianchi". Lontano dall'arte recitativa di Charlot, al quale lontanamente si ispira, Totò prorompe nella storia del cinema con la sua inimitabile forza comica partenopea da "commedia dell'arte" perfezionata nella recitazione teatrale ma completamente aderente ai tempi e alle cifre dell'arte cinematografica. Riuscito.
MEMORABILE: La scena della direzione d'orchestra, uno dei topoi recitativi di Totò, dove può dar fondo al suo talento comico di marionetta astratta senza tempo.

Didda23 16/03/15 09:30 - 2431 commenti

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L'opera, che segna il debutto di Totò sul grande schermo, è alquanto modesta e ingenua sia nella realizzazione sia nella costruzione narrativa, la quale si poggia su una storia che già alla fine dei trenta era vecchia. La matrice chapliniana è innegabile, ma nonostante ciò il grande attore napoletano riesce a far sua l'interpretazione, regalando un paio di momenti molto riusciti (su tutti la direzione dell'orchestra). Peccato per il ritmo compassato non all'altezza delle potenzialità del comico. Sprazzi di luce in un grigiore avvilente.

Brik94 15/08/15 09:26 - 68 commenti

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Esordio assoluto di Totò su grande schermo. Il film è un insieme di sketch che permettono al principe di farsi notare e dimostra di essere un artista nato. La spontaneità si comincia a vedere già qui. Totò ricorda molto Charlot ma la sua parlata verace fa la differenza. Finale con Totò direttore d'orchestra che verrà ripreso in altri suoi film.
MEMORABILE: Il funzionario.

Minitina80 7/09/16 08:36 - 2990 commenti

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Un esordio gradevole per Totò che si cimenta in un copione non brillante, ma nel complesso costruito discretamente prendendo qualche spunto dal cinema americano. Lascia gli spazi giusti ai sipari comici che strappano qualche sorriso, sebbene ogni tanto il ritmo scenda inesorabilmente. La regia non ha un grosso mordente, ma quantomeno è ordinata e permette a Totò di mostrare il suo repertorio senza strafare. È uno dei primi esempi in Italia di cinema incentrato interamente su di un attore che impersona una maschera.

Faggi 7/05/18 20:16 - 1550 commenti

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Comicità popolare in pieno fascismo pre-bellico ed esordio citazionista, espressivo e qua e là fulminante di Totò, che già ci consegna battute, parole chiave ("bazzecole ", quisquilie", "pinzellacchere") e mimica che non sono meri abbozzi o prove generali della sua futura arte e che poi cavalcherà come suoi cavalli di battaglia. Vicenda scorrevole, elementare, ingenua: conta solo come imprimitura dove dipingere la maschera, circondata da precisi caratteristi, la bella di turno e la trovatella di chapliniana memoria.

B. Legnani 17/02/22 21:37 - 5550 commenti

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Più interessante storicamente che bello.Totò debutta al cinema ed è già primattore assoluto. Con lui un piacevole Oreste Bilancia, nei panni del ricco ingenuo. Ci sono pure la magiara e misteriosa Paál, futura moglie di Bartha, e la piccola Bonansea, futura moglie di Claudio Villa. Il film va a strappi, alternando cose funzionanti (come i due schiaffeggiamenti e certi dialoghi surreali), a cose trascurate (la bimba a un certo punto sparisce inspiegabilmente, per poi riapparire altrettanto misteriosamente). Un po' osé dal punto di vista sexy e da quello politico (il cranio pelato...).
MEMORABILE: "Sono dettagli!" "No: sono schiaffi..."

Tina Pica HA RECITATO ANCHE IN...

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Gottardi 24/03/22 11:20 - 396 commenti

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Poveraccio cerca di conquistare bella ballerina già concupita da ricco pigmalione con cui si scontra, e per conquistarla in barba a costui ne combina di tutti i colori. Film abbastanza elementare, un po' chapliniano, un po' farsesco, un po' con situazioni da teatro di rivista del tempo, per quanto apprezzabili. Ha comunque un suo ritmo e agilità. Ma a dirla tutta se non fosse per il suo valore storico come esordio di Totò al cinema sarebbe oggi nel dimenticatoio. E invece è da vedere, perché contiene già in nuce tutti i germi dell’arte del futuro Principe della risata.

Giùan 26/12/23 10:35 - 4582 commenti

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Esordio pressoché "qualunque" (sceneggia il futuro leader dell' antipolitica Guglielmo Giannini) per il comico più eccezionale della storia italiana, allora già quasi quarantenne. La sceneggiatura, come accadrà spesso al Principe, è un pretesto che costringe il nostro a saltare di palo in frasca. Non manca qualche tipica trovata "avanguardista" (la maschera a gas) e qualche leitmotiv destinato a diventare esilarante (i calembour linguistici, la marionetta, il direttore d'orchestra), ma tutto sa troppo di tentativo pauperistico e la regia di Zambuto non aiuta a dettare il ritmo.

Rambo90 7/03/24 02:21 - 7707 commenti

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L'esordio di Totò si manifesta in una commedia ibrida, tra i classici equivoci sentimentali dei telefoni bianchi e una vena che cerca d'imitare una certa drammaticità alla Charlot. Le due anime si fondono benino, ma è la prima la più interessante e che permette già al protagonista di mostrare tutta la sua verve e la sua bravura. I momenti con la bambina rallentano un po' il ritmo, ma nel complesso il film si lascia ben guardare e strappa alcune risate grasse (soprattutto nei duetti con Bilancia). Importante per ciò che ha rappresentato ma anche godibile dopo tanto tempo.
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  • Discussione Undying • 25/05/08 18:53
    Risorse umane - 7574 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    meno male che qualcun altro ha notato le assonanze fra Totò e Petrolini...di solito quando affermo tale circostanza mi guardano come se avessi detto chissà che cosa.

    Devo dirti che vidi una rassegna su Petrolini, mandata in onda (di notte) su Rai 3: Totò mi è venuto subito alla memoria e nella trasmissione il legame tra i due comici è stato sottolineato più volte.

    De Curtis aveva bene in mente Petrolini, quando recitava a teatro...
  • Discussione Gugly • 25/05/08 19:51
    Portaborse - 4710 interventi
    già...ci sono assonanze tra i nonsense ed i giochi di parole; io vedo collegamenti tra Gastone e il bel Ciccillo, ed in generale credo che il Principe abbia ripreso da Petrolini quella ventata di geniale anarchia che li contraddistingue entrambi.
  • Homevideo Smoker85 • 17/07/10 00:34
    Custode notturno - 82 interventi
    Nel Dvd della RHV troviamo come extra il primo provino cinematografico di Totò.
  • Discussione Xtron • 11/11/15 21:16
    Servizio caffè - 2161 interventi
    Molto spinta per l'epoca, la scena del massaggio:

    https://www.youtube.com/watch?v=rJQdYt1K_Vc
  • Discussione B. Legnani • 23/09/16 13:46
    Pianificazione e progetti - 14971 interventi
    Xtron ebbe a dire:
    Molto spinta per l'epoca, la scena del massaggio:

    https://www.youtube.com/watch?v=rJQdYt1K_Vc


    In queste cose la censura del Ventennio era molto più tollerante di quella democristiana del Dopoguerra.
  • Discussione Zender • 23/09/16 14:17
    Capo scrivano - 47869 interventi
    Mah, mi pare si veda na mezza spalla...
  • Discussione Xtron • 25/09/16 17:06
    Servizio caffè - 2161 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Mah, mi pare si veda na mezza spalla...

    Mi riferivo al topless vedo-non-vedo di Erszi Paal dietro al paravento trasparente.
  • Discussione Zender • 26/09/16 07:23
    Capo scrivano - 47869 interventi
    Ah ok, mi era sfuggito :)
  • Discussione B. Legnani • 8/11/16 19:10
    Pianificazione e progetti - 14971 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Xtron ebbe a dire:
    Molto spinta per l'epoca, la scena del massaggio:

    https://www.youtube.com/watch?v=rJQdYt1K_Vc


    In queste cose la censura del Ventennio era molto più tollerante di quella democristiana del Dopoguerra.


    Beh... questa, allora? Ancor più sorprendente...

    https://www.youtube.com/watch?v=jqHbxmjfGKg
  • Discussione B. Legnani • 10/02/19 20:44
    Pianificazione e progetti - 14971 interventi
    E' mancata Miranda Bonansea.
    Ultima modifica: 11/02/19 08:29 da Zender