Ennio - Documentario (2021)

Ennio
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MMJ Davinotti jr
Anno: 2021
Genere: documentario (colore)
Note: Aka "Ennio: The Maestro". Film sulla carriera di Ennio Morricone. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2021.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Da Giuseppe Tornatore, il regista che scelse Ennio Morricone per musicare il suo esordio destinato al grande successo, un documentario confezionato in modo eccellente che ripercorre la vita e le opere di uno dei più grandi compositori del Novecento. Un racconto cronologicamente ordinato, ammirevolmente lineare in un cinema sempre più sedotto da pretestuose frantumazioni della tradizionale linea narrativa. Non c'è invece qui alcuna necessità né volontà, da parte di Tornatore, di oscurare con la forma la figura di un musicista immenso, orgoglio italiano nel mondo (sette nomination e due Oscar,...Leggi tutto di cui uno alla carriera) e, nelle tante interviste presenti, giustamente celebrato da un gran numero di star, colleghi (Hans Zimmer e John Williams i più noti), registi che ne magnificano le doti.

A riportare tutto al di fuori del ritratto agiografico ci pensa Morricone stesso, schivo, semplice e umile, intervistato lungamente nel suo appartamento e voce guida di una storia che ci riporta ai tempi del conservatorio, del padre trombettista, dei maestri (Percassi in primis) che ne hanno forgiato lo stile arrivando spesso a considerare squalificante l'essersi principalmente dedicato alla musica da film. Vengono ricordate le sperimentazioni di Morricone, i suoi studi profondi sul mondo delle sette note che l'hanno portato a cimentarsi con la musica concreta o quella contemporanea inserendo comunque elementi di novità anche nell'ambito per il quale è ovviamente più celebre. Gli esordi alla RCA, presso cui lavorava come arrangiatore (infinito il numero degli hit Anni Sessanta a cui ha prestato il suo lavoro, da Morandi a Vianello, da Mina a Jimmy Fontana), ne fanno già un nome di rilievo ampiamente richiesto, ma è il passaggio alle colonne sonore, con due western che attirano l'attenzione di Sergio Leone (suo ex compagno di classe), che lo vuole in PER UN PUGNO DI DOLLARI, a cambiare tutto.

Arriva l'esplosione con brani destinati a cambiare il modo d'intendere la musica per il cinema, quindi il decollo definitivo nell'Olimpo. Al quale tuttavia Morricone non vuol pensare di appartenere, completamente immerso com'è nella musica, in quella che è una passione che lo divora e lo travolge assorbendone buona parte del tempo. Il lavoro di Tornatore si fa notare in un montaggio assolutamente perfetto, che ad ogni frase (o accenno "solfeggiante" di Morricone) fa corrispondere il richiamo immediato a una scena, a un brano preciso creando un ponte ideale tra i ricordi e la visualizzazione immediata degli stessi. Ricorrendo a belle immagini e filmati d'epoca, a un gran numero di scene tratte da film spesso celeberrimi, il regista riesce mirabilmente a ricavare un racconto in cui nulla sembra mancare (anche se nauralmente non è così, avendo Morricone lavorato a oltre cinquecento film...), in cui è difficile non commuoversi di fronte a musiche struggenti eseguite sempre impeccabilmente, a temi entrati nella storia. L'autore ne spiega spesso la genesi accompagnandoci a scoprire aneddoti curiosi riportati con la semplicità e la spontaneità di chi l'atteggiamento da star proprio non l'ha mai avuto, sottolineando l'amore per la moglie che l'ha affiancato fin dal 1956 e che a lui ha sacrificato la vita comprendendone l'enorme statura artistica.

Mai invadenti o fuori luogo le veloci considerazioni degli intervistati, montate in modo da sposarsi al meglio con la narrazione, da quelle sentite di Bruce Springtsteen o di James Hetfield dei Metallica (!) a quelle di Tarantino (che l'ha portato a vincere il suo unico "vero" Oscar) o Petri. Interessanti i fuori scena con Leone che gira le scene dei suoi film tenendo come sottofondo le musiche di Morricone, illuminanti le testimonianze dei suoi primi maestri che aiutano a inquadrare sotto la giusta luce l'uomo e l'artista nella sua complessità. Un documentario che fa emergere il grande spessore culturale di un musicista che come pochi altri non divide, universalmente riconosciuto come uno dei maggiori talenti di ogni tempo, nel suo campo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/01/22 DAL BENEMERITO REEVES POI DAVINOTTATO IL GIORNO 20/04/22
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Reeves 30/01/22 21:59 - 2214 commenti

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Tanti anni di lavoro, un minuzioso lavoro di ricerca, una chiamata alle armi per tutti quelli, italiani e stranieri, che hanno avuto a che fare con l'immenso talento musicale di Ennio Morricone. Peppuccio Tornatore riesce veramente a unire tutti e affronta il racconto con spirito cinefilo, non vuole tanto fare un medaglione santificatorio quanto raccontare quale grande influenza abbia avuto Morricone sui film che hanno visto la sua partecipazione.
MEMORABILE: Le testimonianze di Tarantino e di Argento: le migliori, le più profonde.

Etico 31/01/22 18:38 - 9 commenti

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Il film è un collage cronistorico dall'infanzia alla vecchiaia dell'uomo che ha cambiato il mondo delle colonne sonore. Come si fa a non apprezzare una figura così imprescindibile? Con candore Morricone descrive sé stesso con le lacrime agli occhi, compositore che si "vende" al mondo del cinema... cercando la dignità e riscattandola. Trovate semplici e geniali, inserimenti di musica colta, uso di timbri senza precedenti, dodecafonia nella musica tonale, oggetti sonori a coprire sequenze silenti.
MEMORABILE: Ennio: "Io sono fatto di tutta la musica che ho studiato".

Gabrius79 21/02/22 13:20 - 1427 commenti

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Impagabile documentario diretto con mestiere, garbo e senza fronzoli per ricordare una vita dedicata alla musica quale è quella di Ennio Morricone. Ci sono molte testimonianze di amici del maestro fatte con il cuore in mano, mai ruffiane e poi c'è lui che si racconta fino talvolta ad emozionarsi. Due ore e quaranta minuti che scorrono senza cedimenti grazie anche all'ascolto delle sue musiche immortali. Tornatore ha davvero realizzato un bel prodotto. Da vedere.

Ronax 27/02/22 23:40 - 1252 commenti

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Frutto di anni di lavoro, quasi tre ore scorrono in un crescendo di emozioni scandite da una ricca messe di testimonianze e documenti e soprattutto dalle musiche del Maestro, che si racconta in prima persona spesso cedendo alla commozione. Forse c'è qualche squilibrio, con alcuni momenti ridondanti e altri sorvolati frettolosamente, come la sua ricca produzione a cavallo fra la fine dei '60 e l'inizio dei '70, così come, fra i tanti musicisti citati, non c'è alcun accenno alla lunga collaborazione con Nicolai. Appunti che però nulla tolgono all'importanza dell'opera di Tornatore.

Lou 13/03/22 17:14 - 1121 commenti

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Doveroso omaggio alla straordinaria carriera di Morricone, un artista che con la sua musica ha segnato la storia della musica e del cinema. La struttura del documentario è piuttosto convenzionale, basata su un'intervista allo stesso maestro e ai più noti personaggi del mondo del cinema, con sequenze di immagini in rigoroso ordine cronologico. Durata impegnativa, con momenti di melensa apoteosi, ma nel complesso una celebrazione commovente ed emozionante.

Magi94 23/03/22 19:15 - 952 commenti

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Con tanto materiale d'archivio, con ore di interviste ai più grandi autori della cinematografia italiana e soprattutto con il maestro Morricone era difficile mettere il piede in fallo. Ma qui Tornatore si supera e usa le sue arti registiche per magnificare un documentario di debordante durata, con un ritmo talmente fluido e emozionante che si vorrebbe non arrivasse mai ai titoli di coda. Le grandi musiche di Morricone danzano e si intrecciano con il passare dei minuti (e degli anni), in un racconto profondo della vita del maestro. Difficile evitare le lacrime in più di una scena.

Urraghe 9/04/22 23:06 - 78 commenti

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Quasi un non documentario. La colonna sonora di sessant'anni di cinema italiano e non solo. Si conosce un personaggio, assai complesso, che ci ha accompagnato in magnifiche pellicole. Un film fatto con rispetto e riconoscenza, molto interessante su un grande della musica con un lavoro minuzioso e puntuale su una sterminata produzione. Mai ripetitivo, quasi tre ore che volano via in bellezza. Istruttivo e accogliente. Splendido.
MEMORABILE: Gli aneddoti dietro ai film fatti o mancati.

Manrico 10/04/22 17:10 - 95 commenti

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Apologia e trionfo del genio di Morricone, alla cui storia meravigliosa fa bene la retorica un tanto al chilo e l'amore per il cinema di Tornatore, cui non pare vero di poter disporre a proprio piacimento, non solo di una meravigliosa intervista con il compositore e con molti altri ospiti, ma soprattutto di centinaia di fotogrammi tratti dai vari film, che si conficcano come dardi a colpo sicuro nel cuore dello spettatore. Interessante e non scontato l'accento sul senso di inadeguatezza che il Maestro provava nei confronti del mondo colto da cui veniva. Molto bello.
MEMORABILE: Morandi che racconta lo scontento di Morricone per un arrangiamento; Pontecorvo che "ruba" un pezzo alla Cavani.

Paulaster 3/05/22 09:33 - 4417 commenti

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Biopic artistico del maestro Morricone. Oltre a una completezza storiografica si percepisce, attraverso le numerose testimonianze, la fondamentale importanza dell’apporto musicale nel processo cinematografico. Tornatore rende fluida la narrazione e lo stesso Morricone racconta complicati tecnicismi con la naturalezza di chi aveva un dono. Il suo carattere chiuso si apre in brevissimi momenti, senza nascondere la sua rivincita nell’ambiente accademico e la commozione al ricevimento dell’Oscar alla carriera.
MEMORABILE: Il tema di “Indagine”; Le musiche di “Per un pugno di dollari”; L'ululato del coyote; L'inizio di “In ginocchio da te” che non gli piaceva.

Giapo 11/05/22 16:15 - 246 commenti

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Ritratto che celebra la genialità di un uomo semplice, in un percorso che parte dagli albori della carriera fino alla sua consacrazione. Un documentario non solo ricco di curiosità e di nozioni compositive, ma anche emozionante, commovente, che fa innamorare dell'uomo oltre che dell'autore. Imperdibile per chi ha sempre amato la musica del Maestro, visione doverosa per chi lo conosceva poco.
MEMORABILE: Morricone che si commuove; Per chi l'ha visto al cinmea, il western sul grande schermo con la musica a colmare la sala è da lacrime agli occhi.

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Daniela 17/05/22 19:23 - 12662 commenti

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Avvalendosi di tante testimonianze, materiale di repertorio e una corposa intervista rilasciata dallo stesso Morricone, il regista dirige una polifonia di immagini, voci e note che non è solo un sincero omaggo ad un artista straordinario ma anche un'opera in grado, trascendendo l'anedottica, di farne comprendere il carattere innovativo e l'importanza nel cinema contemporaneo. La lunga durata non pesa affatto ed anzi, al termine, alla commozione si mescola la voglia di risentire tutte le composizioni del Maestro, comprese quelle al servizio di film registicamente meno riusciti.
MEMORABILE: L'attacco di "In ginocchio da te"; Compagni di scuola; Il discorso commosso per l'Oscar alla carriera.

Lythops 22/05/22 19:57 - 1019 commenti

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Indagine, commossa e partecipata, su uno dei maggiori compositori del '900, che ha dato al cinema un contributo enorme. L'opera di Tornatore si fa apprezzare per la perfezione del montaggio e il lungo lavoro di ricerca negli archivi Luce e Rai. Se il film ha un limite, è quello di durare troppo poco perché molti capolavori morriconiani sono assenti, ma il regista sa trovare un equilibrio perfetto tra ciò che sarebbe stato un linguaggio tecnico musicale per pochi ed esempi, citazioni, descrizioni alla portata di chiunque. Unica pecca, l'intervento della Wertmüller.

Capannelle 24/07/22 23:35 - 4411 commenti

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Documentario per certi versi imprescindibile, difficile da giudicare se sia troppo lungo o meno. Verso metà proiezione si ha la sensazione che sia troppo elencativo ma poi prevale il godimento per la quantità di materiale e di contributi: alcune sequenze rendono bene la dimensione e i tormenti interiori del protagonista mentre rivivendo certe scene si ha contezza dell'immane talento del Maestro. Un tributo doversoso e portato avanti con sincero amore da Tornatore, che invoglia anche a vedersi qualche ulteriore opera tra le innumerevoli musicate da Morricone.

Schramm 6/08/22 12:38 - 3495 commenti

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Per immortalare/eternizzare un compositore occorre un'orchestra di testimonianze commemorazioni aneddoti trivia analisi dossier formanti la wagneriana partitura di un'esistenza quasi interamente votata alla reciproca penetrazione tra suono e figura. Purtroppo passate circa due ore dove la misura genera commozione, Tornatore non rinuncia a lasciarsi prendere dalla pomposità agiografica, anche di sé, escludendo incomprensibilmente dai giochi pezzi di storia (Giù la testa) e composizioni “minori” (La cosa, Copkiller). Da lì il film si profuma ingioiella impelliccia senza più contegno.

Silvestro 14/11/22 08:55 - 361 commenti

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Splendido documentario sulla vita del grande compositore Ennio Morricone. Tornatore sceglie una linea classica rinunciando a pretese autoriali fuori luogo e lasciando che la scena venga catturata in toto dalle sublimi musiche del maestro. Emozionante, suggestivo, a tratti autoironico. Uno spettacolo per gli occhi, il cuore e ovviamente l'apparato uditivo. Sublime.

Medusa 16/11/22 10:33 - 33 commenti

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Docufilm che alterna in maniera magistrale ed efficace una lunga intervista al maestro a parti di sue esibizioni, con testimonianze della miriade di suoi illustri collaboratori, più e meno noti. La genialità di Tornatore sta nell'inserimento delle scene salienti di film meravigliosamente noti e meno riusciti, che viene voglia di (ri)vedere anche solo per apprezzarne la colonna sonora. Illustrata in modo molto interessante la parabola umana e professionale di un "vero" musicista che per paradosso lotterà tutta la vita con un complesso di inferiorità per aver "tradito" la musica pura.
MEMORABILE: Il commovente e commosso discorso alla cerimonia dell'Oscar (finalmente) per la colonna sonora di "The hateful eight".

Caesars 23/01/23 14:42 - 3790 commenti

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Tornatore dedica questo documentario a un vero monumento della musica. Sicuramente molta della fama di Morricone è dovuta al suo splendido lavoro eseguito in campo cinematografico, ma non si può non ricordare anche gli arrangiamenti di moti brani celebri di musica leggera, che senza il suo intervento sarebbero stati molto meno efficaci. Il film ci aiuta a ricostruire la persona, oltre che il personaggio, sia grazie ai numerosi interventi di addetti ai lavori che, soprattutto, al lungo racconto di se, che lo stesso musicista ci regala. Molto bello e molto interessante.

Minitina80 14/01/24 13:10 - 2984 commenti

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Un atto dovuto a un genio indiscusso del Novecento, diretto con garbo e in punta di piedi da Tornatore. Ennio medesimo racconta la sua vita, partendo dall’infanzia e passando attraverso le fasi principali della mirabile carriera che lo ha contraddistinto. Innumerevoli le testimonianze di coloro che hanno collaborato con lui, anche se la protagonista indiscussa è la sua musica, in grado di emozionare anche in un contesto simile e per la quale ogni aggettivo non è abbastanza grande da contenerla. Dura quasi tre ore, ma si vorrebbe andare avanti ancora per altre dieci.

Rambo90 21/03/24 00:43 - 7697 commenti

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Pregevole documentario sulla vita di uno dei più grandi compositori di sempre. Tornatore riesce a cavar fuori dallo stesso Morricone un racconto avvincente, quando anche ironico e dolce, sulla sua vita e la sua carriera, con una schiettezza che fa subito empatizzare con l'uomo, oltre che con l'artista. Gran parata di nomi enormi del cinema ma, come è giusto che sia, anche della serie B anni Sessanta e Settanta. L'effetto finale, risentendo i tanti capolavori di Morricone, è la voglia di rivedere subito un film da lui musicato, magari trovando perle nascoste.

Galbo 21/03/24 20:30 - 12392 commenti

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Con il documentario dedicato al suo amico e storico collaboratore Ennio Morricone, Tornatore realizza uno dei suoi film migliori. Il filo conduttore è una splendida intervista al protagonista dalle quale emerge un personaggio straordinario nel suo talento ma anche nella sua umiltà, per anni "sofferente" di un complesso di inferiorità nei confronti della musica "colta" e al contempo omaggiato come un "classico" da tutti coloro che hanno lavorato con lui. Il pregevole montaggio consente di apprezzare contestualmente al racconto le immagini dei film e ascoltare i commenti musicali.

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