Le celeberrime gesta del nasuto spadaccino senza protettori vengono portate con naturalezza sullo schermo da Depardieu, nel quale il nasone si armonizza con una corporatura tanto robusta quanto l'animo è poetico. Anche se in versi, il film si snoda ora simpatico, ora patetico, consegnandoci il barocchismo seicentesco delle preziose molieriane di cui Rossana è il simbolo. Al fin della licenza, ci si commuove! Bravo anche il doppiatore italiano (traduzione curata da Lionello, mi pare).
MEMORABILE: La tirata sul naso; in caserma con i cadetti di Guascogna ed il primo incontro con Cristiano.
Ottima rappresentazione della celebre vicenda teatrale di Cyrano. Depardieu si conferma attore istrionico e nonostante il teatro inevitabilmente perda qualcosa sullo schermo, riesce a rendere alla perfezione l'eccezionale esuberanza del suo personaggio. Belle le scene che calano in un contesto realistico l'intera vicenda. Solido esempio di film-teatrale. Ottimo doppiaggio.
Buona trasposizione cinematografica della celebre opera di Edmond Rostand, che riesce ad intrattenere con gradevolezza pur senza (ovviamente) raccontare nulla di innovativo. Grosso contributo alla buona resa della pellicola si deve a Gerard Depardieu, perfettamente integrato con il personaggio da lui interpretato. Più che corretta la messa in scena di Rappenau. Da vedere.
Sontuosa messa in scena della celebre opera di Rostand che, nonostante la lunga durata, risulta lieve grazie alla ricchezza della scenografia e dei costumi, le gustose ricostruzioni ambientali, la musicalità dei versi nel loro variare di registro, dall'arguto al sarcastico, dal romantico al patetico. Il vero punto di forza è però l'interpretazione trascinante di Depardieu, fisico massiccio ed animo sensibile, forse mai così bello, nonostante (o grazie?) il naso pinocchiesco. Ovviamente da godere in originale, qualora possibile, ma anche l'adattamento in italiano dei testi è pregevole.
MEMORABILE: Il monologo sul naso, che anticipa gli "esercizi di stile" di Queneau
Il Cyrano, al cinema, è Depardieu. Meravigliosa la sua interpretazione del tormentato personaggio di Rostand. Amare ed essere rifiutato, ma comunque amare. Essere tutto e niente al tempo stesso. Incantevole! Il film in francese è ancor più meraviglioso, vuoi perché è la sua lingua, vuoi per la reale voce degli attori. Non annoia in nessun punto. Del cinema, il Cyrano è una dolce e sempreverde poesia.
MEMORABILE: Cyrano che esprime i suoi sentimenti sotto il balcone di Roxane, mentre lei lo crede Cristiano; Il finale.
il mitico personaggio creato per il teatro da Edmond Rostand trova in Gérard Depardieu il suo interprete ideale. Il film "creato" intorno al protagonista, funziona per la ricchezza della messa in scena e per i dettagli della rappresentazione(per scene e costumi siamo su livelli di eccellenza), ma è proprio l'interpretazione del divo francese a dare alla pellicola una marcia in più. Buono il doppiaggio italiano. Da vedere.
Notevole trasposizione cinematografica della celebre commedia teatrale di Rostand. Il film si regge sulla mirabile interpretazione di Depardieu il quale, grazie al suo eloquio svelto e alle sue movenze istrioniche, si guadagna il premio per la migliore interpretazione maschile a Cannes. A ciò si aggiungono buoni comprimari, una ricostruzione precisa delle atmosfere seicentesche e una certa attenzione alla struttura rimica originale, senza eccedere però nella teatralità. Peccato solo per un ritmo non sempre sostenuto.
MEMORABILE: Il dialogo tra Cristiano e Rossana, col terzo "comodo"
Ennesima (e probabilmente definitiva) versione della commedia eroica a quarant'anni dall'ultima riduzione cinematografica. Rappeneau approfitta della sontuosità dei mezzi per diversificare le ambientazioni (ognuno dei 5 atti aveva una sua unità di luogo) e inspiegabilmente riscrive il copione in versi alessandrini spesso nello stile di Rostand ma diversi dagli originali (buono anche l'adattamento italiano). Depardieu gigioneggia con generosità (premiatissimo ai César e a Cannes) ma come ogni volta che si misura coi classici (Il conte di Montecristo, I miserabili) convince a metà.
MEMORABILE: Interessante variazione sulla ballata dei Cadetti di Guascogna, che qui viene improvvisata con difficoltà da Le Bret e Cyrano interviene a completarla
Forse il capolavoro di interpretazione per un Gérard Depardieu ancora in forma e perfettamente a suo agio nei panni dichiaratamente eccessivi e ossessivi del protagonista. La regia di Jean-Paul Rappeneau è comunque come sempre corretta, il notissimo personaggio è raccontato in una chiave inedita (uomo soprattutto incapace di essere "normale") e il film si vede con piacere.
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Una piccola informazione di servizio. Il Dvd "region 2" di questo bellissimo film(che prima o poi commenterò,anzi magari prendo la scusa per rivedermelo)esiste in due versioni. Una, quella giusta, è della 01 ed è in 16:9.L'altra (quella che ho io...) è in un orrendo 4:3 e con un telecine mediocrissimo (almeno per quanto ne possa capire io solamente guardando).
HomevideoZender • 14/01/09 10:53 Capo scrivano - 49101 interventi
Tarabas ebbe a dire: Una, quella giusta, è della 01 ed è in 16:9.L'altra (quella che ho io...) è in un orrendo 4:3 e con un telecine mediocrissimo. Grazie Tarabas. Queste sono informazioni utilissime. Si scelga la 01 quindi, con attenzione!