La notte dell'iguana - Film (1964)

La notte dell'iguana
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Titolo originale: The Night Of The Iguana
Anno: 1964
Genere: drammatico (bianco e nero)
Note: Soggetto dall'omonima pièce teatrale di Tennessee Williams, rappresentata per la prima volta a Broadway nel 1961.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/08/07 DAL BENEMERITO HOMESICK
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Homesick 7/08/07 18:30 - 5737 commenti

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Opera intensa, autoironica, riflessiva, fotografata in un elegante bianco e nero ed affidata a grandi protagonisti, tra cui spiccano il prete sciupafemmine Burton e una ruspante, spiritosa, sensuale e acutissima Gardner in una delle sue migliori performances. Houston dirige con maestria, destreggiandosi tra il dramma (le discussioni esistenziali e le tremende accuse reciproche tra i personaggi) e la commedia che marca molti dialoghi e il gruppo delle zitelle in vacanza, chiudendo con un finale all'insegna dell'ottimismo e della solidarietà umana.
MEMORABILE: Il sermone-invettiva di Burton, che induce i fedeli a lasciare la chiesa in cui sta predicando; il bagno della Gardner con i udue meticci.

Lucius 7/06/12 01:17 - 3015 commenti

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Un pastore al centro di eccessive attenzioni da parte di una ragazza che lo desidera fino a farne l'oggetto del proprio desiderio, una vera ossessione sessuale, rischia di cedere al proprio credo, ai propri valori, per i piaceri della carne. Una battaglia interiore che Burton stravince con la propria magnifica interpretazione. Si avvertono le tematiche di Tennessee Williams elaborate dalla regia di Houston. Drammatico, classico, avvincente.

Rocchiola 21/04/16 09:57 - 974 commenti

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Ottima pellicola di Huston che riesce a rendere meno tedioso del solito un testo di Tennessee Williams. Grazie a un tono ironico e disincantato Huston riesce a riflette sul malessere esistenziale dei protagonisti senza eccedere nell'enfasi melodrammatica dell'omonima pièce teatrale. Anche il finale si discosta dal lavoro di Williams con un anelito di speranza per il futuro piuttosto ottimista. Grande fotografia di Gabriel Figueroa. Splendida Ava Gardner, mentre Sue Lyon continua la parte di Lolita e al bar troviamo anche il generale Mapache!
MEMORABILE: Il bagno notturno della Gardner; Le avance della Lyon nei confronti di Burton (insomma chi resisterebbe!!!); Kerr: "Sono al verde e non me ne vergogno".

Daniela 26/02/18 20:51 - 12699 commenti

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Un pastore allontanato dalla sua parrocchia cerca di tirare avanti come guida in Messico, ma le attenzione di una giovane turista lo mettono nuovamente nei guai... Huston alleggerisce la pesantezza che spesso affligge le opere teatrali di Williams stemperando i contrasti caratteriali con l'ironia senza comprometterne la carica drammatica. Il risultato, visivamente curato (molto bello il b/n di Figueroa), convince grazie alle belle prove del cast: Burton perfetto per un ruolo tormentato, Gardner matura e sensuale, Kerr dolce e determinata, Lyon ninfetta tentatrice, Hall lesbica inconsapevole.

Buiomega71 15/08/19 01:04 - 2925 commenti

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Hustoniano nell'animo, zeppo di riverberi del grande regista (L'anima e la carne ha parecchio in comune), al suo lato picaresco e con barlumi di cinismo dell'immenso John. Lesbismo sottaciuto (spigolosa la Hall), feticismo (il surreale racconto della Kerr), sesso a tre (la Gardner e i due virgulti messicani) e la prorompente sensualità di una Sue Lyon silfide tentatrice minorenne (il ballo scatenato sulla spiaggia, il continuo sedurre Burton, i capricci). Teatraleggiante e afoso melò tra iguane, fulmini e saette e una carnalità sanguigna che sta lì lì per esplodere.
MEMORABILE: La camminata a piedi scalzi sui vetri; Burton orina sulla valigia di miss Fellowes; La liberazione dell'iguana legato; I pugni a ritmo di musica.

Magi94 24/04/20 00:41 - 956 commenti

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E' il 1964, in America bisognerà aspettare altri tre anni per liberarsi dalla regia teatrale, melodrammatica e con dialoghi fintamente ricercati che caratterizza questo film borghese su un aitante prete che cade in tentazione in un Messico stereotipato. Funziona abbastanza bene la parte da commedia tra Burton, Sue Lyon (incantevole) e la Hall. Vecchia, noiosa e piuttosto all'acqua di rose è invece la parte più drammatica, con il personaggio vittoriano della Kerr veramente insopportabile. Piacevole fino alla partenza del bus, poi solo noia.
MEMORABILE: Capolavoro del ridicolo involontario: la prima apparizione di Pedro e Pepe con maracas; Miss Peebles che vorrebbe divertirsi ma non ci riesce.

Lebannen9_ 24/04/20 12:44 - 40 commenti

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Huston e Tennessee collaborano per una riduzione cinematografica dell'omonima opera teatrale di quest'ultimo. Commedia piacevole la prima metà del film, il resto annoia, lasciando ai fruitori moderni un retrogusto amaro per le ambizioni velleitarie di una sceneggiatura che sente il peso del contesto americano dell'epoca. La scelta del b/n non inficia l'immersione nei paesaggi del Centro-America. Buona interpretazione di Burton e della Hall. Incomprensibile l'Oscar ai costumi.
MEMORABILE: L'inizio; La guida spericolata per arrivare all'hotel di Maxine.

Paulaster 28/09/23 18:08 - 4457 commenti

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Reverendo sospeso dal servizio apostolico ripara in Messico. L'ambiguità è il denominatore per i vari personaggi: Burton (in un buon ruolo) predica da invasato e non coglie il frutto della lolita Lyon; la Gardner dimostra sensualità mentre al contrario la Kerr paralizza il film. I toni sono vivaci e la prima parte ne giova; nel prosieguo qualche drammatizzazione va oltre il limite (Burton legato, il nonno che spira dopo la poesia). La speranza finale si capisce fino a un certo punto, dopo tutto quello che è successo.
MEMORABILE: I passi sui vetri; La cattura e liberazione dell'iguana; Gli incontri "bollenti" della Kerr.

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  • Curiosità Lucius • 7/06/12 01:18
    Scrivano - 9049 interventi
    Premio Oscar 1965 per i migliori costumi.
  • Discussione Buiomega71 • 30/11/12 17:38
    Consigliere - 26083 interventi
    Nel numero 12 (Dicembre 2012) di Ciak, nella sezione dvd, sotto la colonnina Gli introvabili in dvd, si elenca pure La notte dell'iguana di John Huston

    Peccato che il film , in dvd, uscì eccome:

    http://www.warnerhomevideo.it/f/la-notte-dell-iguana-dvd-1240.htm

    Acquistato pure dal sottoscritto due anni fà.
  • Discussione Rebis • 1/12/12 14:12
    Compilatore d’emergenza - 4423 interventi
    Infatti, anch'io l'ho comprato. Comunque ho notato che si tratta principalmente di film WB.
  • Homevideo Buiomega71 • 22/11/15 19:56
    Consigliere - 26083 interventi
    Rieditato in dvd per la A & R Productions, disponibile dal 15/12/2015

    http://www.amazon.it/Notte-DellIguana-Richard-Burton/dp/B0189DGVE8/ref=sr_1_555?s=dvd&ie=UTF8&qid=1448218499&sr=1-555
  • Homevideo Rocchiola • 21/04/16 10:06
    Call center Davinotti - 1264 interventi
    Video e audio di buona qualità. Un bianco/nero piuttosto nitido e luminoso, probabilmente hanno usato il master del DVD Warner ormai fuori catalogo.
  • Discussione Buiomega71 • 15/08/19 10:31
    Consigliere - 26083 interventi
    Rassegna estiva: Melò d'agosto-Un'estate melodrammaticamente melodrammatica

    Hustoniano fino al midollo, picaresco e cinico quanto la stazza del suo autore.

    Durante la visione avevo riverberi da La regina d'Africa, dell'Anima e la carne, fino all'Uomo che volle farsi Re, dove l'Huston più avventuriero si mischia con i tormenti dell'anima e le passioni della carne, non dimenticando mai la sua disincantata ironia, spesso acida , spesso beffarda.

    Sempre grande cinema quello dello zio John, che quì si adatta al testo tennesseewilliamsiano per raccontare la guerra dei sessi, di un uomo perdente in un nido di vipere, in quel Messico tanto caro all'autore di Sotto il vulcano.

    Huston, spesso con il suo sorriso sornione stampato sulla faccia, presenta un nugolo di femmine che tengono in pugno la situazione, dalle sfaccettature intensissime (si và dalle seduzioni insistenti di una Sue Lyon capricciosa, viziata, pericolosamente femmina, consapevole dell'erotismo che sprigiona e della sua irresistibile bellezza da Jezabel ammaliatrice, dalla austerità bigotta della Hall, lesbicona -in-consapevole , dalla carnalità sanguigna della Gardner, fino alla dolce e risoluta verginità della Kerr), in un gioco al massacro fatto di cattiverie, ripicche, minacce, gelosie, passioni e una non poco larvata tensione erotica che sembra sempre lì lì per esplodere.

    Burton (quì straordinario), che dal pulpito della sua chiesa se ne esce con un discorso delirante che fà fuggire i fedeli, un autobus malconcio che sembra uscito da Vite vendute, un messico intriso di magia e "perdizione", dei ragazzini messicani che inalzano tra le mani le iguane al passaggio dei turisti, eppoi tuoni, fulmini, iguane legate ad una corda, Burton imprigionato su un'amaca che pare posseduto, un vecchio e le sue poesie prima di esalare l'ultimo respiro, una covata di gallinacce zitellone e petulanti, Burton tra crisi mistiche e sbruffonate da misero avventuriero, tensioni erotiche e tentazioni difficili da ignorare.

    Nella sua struttura teatraleggiante, Huston non ci và giù leggero (dove , all'epoca, da noi, si beccò un divieto ai minori di 18 anni): minorenni in fregola, tensioni lesbo, la Gardner che se la fà con due indigeni virgulti personali toy boy (grande la sequenza dei baci appassionati a tre nel mare di notte), i racconti surreali della Kerr tra molestie al cinema vedendo un film con la Garbo e puro feticismo, Burton che orina sulla valigia della Hall, il ballo scatenato della Lyon sulla spiaggia con i messicani, la nuotata insieme a Burton, l'infilarsi nella sua stanza da letto, un prete "spretato" che non rinuncia a farsela con una minorenne.

    La liberazione dell'iguana, i magnifici titoli di testa con il rettile che troneggia altezzoso, la camminata a piedi nudi sui cocci di vetro, i dialoghi a volte straordinari e la sequenza di boxe a ritmo di musica messicana, indissolubilmente hustoniana fino al midollo.

    Paga pegno una certa statiticità in alcune parti (il vecchio e le sue poesie prendono per sfinimento), ma è l'Huston febbrile , sanguigno e sarcastico che mi ha fatto amare incondizionatamente capolavori come L'uomo che volle farsi Re e L'uomo dai sette capestri.

    Grande fotografia (ma cosa lo dico a fare) di Gabriel Figueroa e Sue Lyon toglie davvero il sonno, dove io stesso , mentre seduceva sbarazzina Burton, ho avuto "risvegli" nelle parti pudiche, con quel fare da viperella lolitesca e con le infrandito in mano, davvero difficile resistere a cotanta disinibita femminilità sbattuta impunemente in faccia, dove se ne sentono gli odori e gli umori.

    Come il Noè della Bibbia Huston traghetta i suoi personaggi in un avamposto esoticheggiante (un motel perso nella giungla messicana) lasciando che i loro umori (e le loro delusioni/repressioni) escano allo scoperto, in un palcoscenico di rara e viscerale emotività.

    Afoso, tempestoso e avvolgente melò sui generis, tra i migliori del grande zio John.

    Menzione speciale per Grayson Hall, terribile arpia minacciosa, che freme per le grazie invitanti della smutandata Sue Lyon, scaricando la sua frustrazione sul povero reverendo di Richard Burton.
    Ultima modifica: 15/08/19 15:09 da Buiomega71
  • Discussione Raremirko • 15/08/19 21:55
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Grande Buio, sempre perfetto
  • Homevideo Buiomega71 • 27/08/19 18:55
    Consigliere - 26083 interventi
    Ottimo il dvd targato Warner

    Formato: 1.85:1

    Audio: italiano, inglese, francese

    Sottotitoli: italiano, inglese, francese, olandese, arabo e inglese/italiano per non udenti.

    Come extra: "La notte dell'iguana-La scommessa di Huston", si racconta l'impresa del grande regista sulla lavorazione del film (9 minuti), "Sulle orme dell'iguana", backstage d'epoca di 13 minuti, trailer.

    Sul retro cover è presente ancora il divieto ai minori di 18 anni, con il visto censura del 02/10/1964.

    Durata effettiva: 1h, 52m e 55s

    Immagine al minuto 00.15.59. La seduzione della viperella Carlotta (Sue Lyon) ai danni del reverendo Lawrence Shannon (Richard Burton). Scatta l'ira funesta di miss Fellows (Grayson Hall di spalle).

    Ultima modifica: 28/08/19 08:02 da Buiomega71