Bed time - Film (2011)

Bed time
Locandina Bed time - Film (2011)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Mientras duermes
Anno: 2011
Genere: thriller (colore)

Cast completo di Bed time

Note: Aka "Bedtime", "Bad time", "Badtime" ma non "Mientres duermas". Presentato al 29° Torino film festival nella sezione Festa mobile: paesaggio con figure.

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La nostra recensione di Bed time

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Chi è abituato a lasciare le chiave del proprio appartamento al portinaio potrebbe avere qualche ripensamento, guardando un film del genere: César (Tosar) ci appare come uno dei più tranquilli, nella sua categoria, anche se poi più di un inquilino non sembra esattamente amarlo... Clara (Etura) ci va d'accordo, ma non sa cosa talora quello le combina di notte: le si piazza sotto al letto quando lei è fuori casa e aspetta paziente. Di notte, una volta assicuratosi (tramite specchietto) che la bella ragazza abbia chiuso gli occhi, esce dal suo nascondiglio, la cloroformizza e, infilatosi sotto le coperte con lei, le dorme accanto e, sistemata la sveglia, si rialza...Leggi tutto al momento giusto, esce dall'appartamento come niente fosse e si prepara alla sua giornata di lavoro.

In portineria César trova l'anziano che lo rimprovera per i costanti ritardi, la signora sola che gli chiede di poter tenere i cani, la bambina a cui paga del denaro in gran segreto (non è subito ben chiaro per cosa) e poi ancora Clara, con cui si intrattiene qualche minuto prima di vederla uscire e ritornare a volte la sera insieme al suo boyfriend (San Juan). Se a prima vista César ci appare quasi come un portinaio modello, nel recondito della sua anima nera deve sedare costantemente un insopprimibile odio verso il prossimo; e ci spiega il perché: solo osservando il dolore altrui riesce a trovare un motivo per sopravvivere in qualche modo a una vita infelice. Innamorato di Clara? Nemmeno; anche dietro le sortite notturne si celano secondi fini che non tarderanno a manifestarsi.

Lo sguardo imperturbabile, apparentemente servizievole, César coltiva pensieri di morte e appena può ferisce - anche psicologicamente - chi gli sta di fronte (esemplare il modo con cui, in tutta calma e cominciando da frasi di cortese circostanza, annichilisce la povera signora coi cani mettendola di fronte alla sua condizione di anziana irrimediabilmente sola); Balagueró, tra gli alfieri del cinema dell'orrore spagnolo, è regista che sempre più conferma di saper girare con tecnica sopraffina e trova in BED TIME (con la "E" che nel titolo viene sovrascritta da una A) un nuovo modo di spaventare, concentrandosi sul ritratto psicologico del suo protagonista che compie una lunga discesa negli abissi più profondi della misoginia.

Piace la meccanica apatia con cui César elabora i suoi piani (l'invasione degli scarafaggi, il licenziamento della domestica e relativo figlio) e si difende dall'accusa di essere entrato senza permesso nell'appartamento di Clara, colpisce l'inedito rapporto con la madre malata in ospedale, alla quale il nostro racconta delle proprie malefatte approfittando del fatto che la povera donna non può nemmeno rispondergli. Non è facile incrociare al cinema un tale concentrato di malvagità che non sia assegnato al solito killer senza volto e il film, pur con qualche passaggio a vuoto o superfluo, si fa seguire con un certo gusto (per il macabro). Sexy e dolce Marta Etura, ben caratterizzati i personaggi secondari, un unico momento splatter ben dosato, un finale controverso che però lascia il segno. Un horror meno anonimo di tanti altri, moderno nella sua concezione e feroce al punto giusto...

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Tutti i commenti e le recensioni di Bed time

TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/12/11 DAL BENEMERITO COTOLA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 14/04/25
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Cotola 4/12/11 02:55 - 9512 commenti

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Il dramma non è solo quello del folle protagonista ma anche e soprattutto dello spettatore, costretto a sorbirsi una storia che ben presto tende a ripetersi e la cui sceneggiatura potrebbe concorrere al premio groviera d'oro del secolo. Va bene la sospensione dell'incredulità ma qui, a partire da un certo momento, si susseguono tutta una serie di situazioni che definire incredibili è dire poco. Il film ha il coraggio della cattiveria più feroce, ma ciò non lo salva dal naufragio.

Schramm 2/03/12 16:01 - 3991 commenti

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Chi dorme i pesci (in faccia) li piglia eccome. Non quelli kruegeriani, stavolta, bensì quelli di un baubau ben più concreto e metropolitano, Birimbo mellifluo e servizievole il dì e Birambo stalker parecchio de fora la notte, tumore della comunità che trova essenzialmente ragion di respirare nella Schadenfreude. Dopo due esiti più che soddisfacenti e capaci di inoculare brividi nel midollo, il cinema di Balaguerò si ritrova nuovamente catalettico e in piena crisi anemica: plot enfisemico, un pezzo d'emmenthal per sceneggiatura, una regia che se non altro non trascura la truppa attoriale.

Daniela 15/03/12 08:50 - 13269 commenti

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Portiere di un condominio, in apparenza servizievole ma in realtà un uomo perverso che gode nel procurare l'infelicità altrui per lenire la propria, mette in atto una complessa trama per rovinare la vita di una giovane donna. Thriller strano, che da un lato intriga per la doppiezza del protagonista e la cattiveria di certi suoi espedienti, dall'altro sconcerta per le incongruenze a livello di sceneggiatura, alcune delle quali davvero difficili da digerire. A rendere il film meritevole di visione è l'interpretazione di Tosar, credibile bastardo.
MEMORABILE: Il discorso di ringraziamento per lo stufato fatto dal portiere alla signora con i cagnolini: gentile nel tono, massacrante nei contenuti

Digital 6/06/12 14:46 - 1267 commenti

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Il punto di forza di questo buon thriller made in Spain non risiede certo nella sceneggiatura (piuttosto schematica, ancorché ripetitiva) e nemmeno nella situazioni che si vengono a creare (molto spesso inverosimili); quanto piuttosto nel protagonista, un Luis Tosar ottimamente calato nel ruolo dello psicotico che sfoga tutta la sua frustrazione, su una giovane inquilina di un condominio di Barcellona. Imperfetto, certo, ma avercene in Italia, di film come Mientras duermes.

Ghostship 21/07/12 13:32 - 394 commenti

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Balaguerò tenta la carta del film maturo, un thriller psicologico non originalissimo ma calibrato, sobrio e cucito addosso a un personaggio ben caratterizzato interpretato da un ottimo Tosar. Dando uno sguardo alle altre produzioni del regista, questa può essere considerata una tappa importante verso una consacrazione che non è ancora avvenuta, ma potrebbe essere dietro l'angolo.

Puppigallo 30/07/12 21:02 - 5478 commenti

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Essere felici non è facile; e quando proprio non si riesce ad esserlo, neanche per un istante, perdendo via via la voglia di vivere, diventa quasi naturale provare invidia di chi la felicità sembra averla trovata. Balagueró dirige con mestiere il protagonista, che come un parassita si nutre dell’infelicità altrui, prendendo di mira una ragazza, ma non solo (sentite cosa dice alla donna sola). Purtroppo, nell'ultima parte sembrano tutti eccessivamente tonti (polizia e ragazza), abbasando il livello di credibilità. Non ci sono particolari guizzi registici, ma nel complesso non è poi così male.
MEMORABILE: Il protagonista alla madre morente, parlando di se stesso: "Ti piacerebbe poterti liberare della merda che hai partorito"; La mazzata postale finale.

Mickes2 2/08/12 13:33 - 1672 commenti

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Balaguerò dimostra maturità e mestiere costruendo sapientemente un dramma da camera con evidenti venature polanskiane e una struttura ellittica ad imbuto, che indaga in modo ossessivo l’asfissiante e ambigua routine di un uomo consumato dalla solitudine trovando linfa vitale solo nell’arrecare infelicità a chi quotidianamente lo circonda. Si chiude un occhio su qualche snodo raffazzonato, perché l’introspezione è lucida e spessa, entro la soglia del credibile e sublimata da un finale di impetuoso nichilismo psicologico.

Orson 9/08/12 14:50 - 122 commenti

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Melodramma con venature thriller per Balaguerò, abbastanza noiosetto e troppo inverosimile negli accadimenti, a partire dall'assunto di base (il portiere che rimane intere nottate nascosto sotto il letto senza che venga mai scoperto dall'inquilina)! Un'idea interessante ma che viene quindi sviluppata in maniera poco convincente, con un'eccessiva propensione al drammone deprimente a scapito della struttura thriller/horror, che difatti latita. Negativo fino alla fine, come nella tradizione di tutti i film del regista e dunque un po' compiaciuto.
MEMORABILE: Le minacce alla bambina.

Lupoprezzo 11/08/12 23:31 - 635 commenti

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L'impossibilità (voluta) di essere felici contro la voglia di esserlo a tutti i costi, sono i temi analizzati dal regista spagnolo in questo thriller decentemente orchestrato per quanto riguarda la tensione e l'utilizzo degli interni. Pecca un po' in una sceneggiatura monocorde e stiracchiata, dove conviene chiudere tre occhi per non vedere le inverosimiglianze che ci vengono proposte a rotta di collo. Ottima la direzione degli attori, con un protagonista (il sorprendente Luis Tosar) imperturbabile e malsano. Finale ad effetto.

Greymouser 17/08/12 14:13 - 1458 commenti

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Un film che vive solo di qualche momento di buona suspence e della indubbia qualità registica dell'autore. Per il resto, si tratta di una vicenda sceneggiata mediocremente, e - a tratti - palesemente assurda e implausibile. Per di più, il soggetto non è proprio di primo pelo, potendo contare su numerosi modelli di derivazione. Insomma, una prova sicuramente sottotono da parte di Balaguerò, che da qualche tempo sembra decisamente a corto di ispirazione.

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Cloack 77 18/08/12 10:52 - 547 commenti

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Dopo i primi venti minuti, ovvero quando si rivela il tema del film, si resta abbastanza incuriositi dall'idea centrale e dagli sviluppi conseguenti. Invece il film non parte mai, resta aggrappato all'idea e lì muore, senza smuoversi e imbastire altro. Chiaramente la sceneggiatura vuole che non si tiri mai la testa fuori dal condominio, ma diviene lo stesso condominio una prigione per il film perché non permette uno sviluppo adeguato dei personaggi.

Gestarsh99 22/08/12 21:36 - 1395 commenti

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Non lo si era ancora visto Balaguerò impegnarsi in un soggetto senza alcun tipo di reflusso esoterico, ringhiano o blairwitchesco. Per facilitarsi illimitatamente il compito, il nostro sparecchia dalla tavola ogni parametro di logicità consequenziale, inebetendo sotto cloroformio tutti i meccanismi deduttivi dei personaggetti in campo, eccezion fatta per lo straordinario Tosar, sagoma tenebrosa di vetrigna stitichezza in cui s'intasano ostruttivamente moventi esistenziali come sadismo, infelicità cronica, misantropia e male di vivere. Sforacchiato quanto un pezzo di Emmentaler ma incollante come un mastice per marmo.
MEMORABILE: La perfida e precocissima baby-ricattatrice che costringe il protagonista a procurarle un dvd pornografico...

Kazanian 27/09/12 13:01 - 48 commenti

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Intrigante ed efficace thriller sull'ossessione malata di una mente umana. Bravi i protagonisti che recitano con la leva tirata, dando l'impressione di non voler strafare. Tiene quel minimo di tensione che lega la trama per tutto il film e non è cosa da poco. Se fosse uscito negli anni '80 magari sarebbe diventato un grande cult.

Jandileida 30/10/12 22:02 - 1679 commenti

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Recatosi da Trony per acquistare un cavalletto sul quale poggiare finalmente la sua mdp, Balagueró si tuffa nel thriller psicologico, un sottogenere sempre a largo rischio tranvata. E se stavolta il film riesce a sfuggire all'appellativo di bidone, il merito è tutto di quel pelato galiziano che risponde al nome di Tosar: praticamente in solitudine, riesce a risollevare le sorti di una pellicola decente, qua e là anche ben girata, ma tanto, troppo ripetitiva e con scene ad "alta tensione" che riescono a stupire solo per la loro irrazionalità.

Funesto 17/11/12 17:12 - 525 commenti

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Un meccanismo minuzioso per rovinare con ogni mezzo la vita ad una tranquilla e solare ragazza: per essere agghiacciante lo è, ma il movente che sta dietro tutto ciò pare alquanto superficiale e pretestuoso (rendere infelici perchè si è infelici... e perchè si è infelici, mi chiedo io?). Per il resto il diabolico piano su cui ruota il film, seppur poco credibile, è costruito benissimo, con un attore (Tosar) che riesce nell'intento di essere una scialba e insignificante faccia qualunque, simile, per concezione, al killer de Los ojos de Julia.
MEMORABILE: La distruzione psicologica in mezzo minuto dell'anziana Sig. ra Verónica; La crema viso contaminata con l'acido.

Magnetti 4/12/12 01:02 - 1103 commenti

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L'idea è originale, disturbante e incuriosisce. La vita anonima e inutile del protagonista doveva costituire il punto forte del film, facendo da contrasto con la sua cattiveria, ma non doveva essere accompagnata da una sceneggiatura anch'essa piatta e inutile. E così ci si trova davanti a una pellicola priva di personalità e carattere, due qualità essenziali per film come questi per non renderli, infine, un mero esercizio di sadismo. E il finale, con tutto spiattellato "all'americana", aggrava ancora di più la situazione.
MEMORABILE: Il "cattivo allo stato puro" che non contento di ciò che fa alla povera ragazza, distrugge la madre sul letto di morte raccontandole tutto.

Pumpkh75 14/01/13 20:39 - 1885 commenti

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Balaguerò sa indubbiamente come sfruttare la materia a disposizione, nascondendo il terrore sotto i letti o attraverso gli spioncini. La tela dipinta trasuda cinismo e cattiveria con pochi eguali, disegnando una figura nera che aiuta lo spettatore, grande pregio, nello schierarsi e immedesimarsi senza riserve con l’ignara protagonista. Il voto risente dell’ultima forzata mezz’ora (e il regista stesso, conscio, glissa su sviluppi forse necessari) dove la logica va a farsi benedire. Ad avercene, comunque, di thriller così malvagi e senza speranza.

Corinne 31/03/13 20:59 - 422 commenti

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L'idea non è malvagia e Cesàr è un villain credibile. Meno credibile è quello che accade nella seconda parte del film, con evidenti forzature e ingenuità da parte di Clara e compagno e lo stesso finale risultava più plausibile nel romanzo, in cui l'epilogo è differente. Rimane comunque un prodotto discreto, dagli echi polanskiani, in cui la violenza è soprattutto psicologica (esemplare il discorso alla signora anziana); si lascia guardare sino alla fine.

Fabbiu 18/04/13 09:11 - 2195 commenti

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Dopo Rec, che dalla sua non aveva la storia del secolo ma riusciva ad essere agghiacciante grazie a una buona inventiva, Balaguerò si dimostra regista capace di incanalare le paure e i momenti di angoscia e morbosità con storie semplici e canoniche ma rinunciando stavolta anche alla ricetta horror, confezionando (e meglio) un thriller che ci (ri)presenta la figura classica di uno psicopatico (perfetto Tosar) che dorme sotto il letto dei suoi condomini e si aggira nei loro corridoi.

Nando 3/08/13 14:58 - 3899 commenti

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Thriller disturbante con protagonista un abietto e ignobile portiere di uno stabile. La psicologia del protagonista é ben delineata evidenziando la sua psiche malata, alcune situazioni appaiono inverosimili e il finale politicamente scorretto mi ripugna. Perfetto Tosar nella luciferina parte.

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Didda23 5/08/13 11:47 - 2464 commenti

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Tosar è viscido e laido come ben pochi altri personaggi sullo schermo, ma escludendo la sua strepitosa performance attoriale dell'opera rimane ben poco: la sceneggiatura infatti non incide come dovrebbe, lasciando perennemente un senso di incompiutezza e di sospensione della realtà. Alquanto anonima e priva di verve la regia, che offre solo un paio di sequenze costruite a dovere. Per tutta la durata si ha come la sensazione che qualcosa di fragoroso debba succedere, invece non accade quasi nulla. Insufficiente.

Pinhead80 18/08/13 10:50 - 5405 commenti

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Sorvolando su qualche ingenuità di troppo nella sceneggiatura, il film di Balagueró merita di essere visto. Il regista iberico riesce a sondare per bene la psicologia del protagonista (un ottimo Luis Tosar) e a ricreare con sottile perfidia le situazioni che porteranno all'infelicità degli inquilini del palazzo. La ricerca della felicità nell'infelicità altrui come missione di vita inquieta perché è un'idea malata e pericolosa. Prima di addormentarvi date un'occhiatina sotto al letto...

Maxx g 29/10/13 04:21 - 715 commenti

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Cesar è un portinaio d'albergo anaffettivo. Per questo lo infastidiscono le persone felici o apparentemente tali come Clara, che tenta di distruggere, pur amandola a modo suo. Thriller spagnolo piuttosto coinvolgente che non manca di gelare il sangue nelle vene dello spettatore. Trovo echi da Shining (si badi bene, solo echi) anche se Tosar è ben lontano da Nicholson (ma è luciferino quanto basta). Un film che merita senz'altro una visione.
MEMORABILE: Il discorso alla signora, teso e duro; Le scene claustrofobiche in cui lui è sotto il letto della coppia.

Galbo 26/12/13 08:13 - 12641 commenti

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Pregi e difetti in questo thriller (horror è un po' troppo) di produzione iberica. Da un lato una storia che potenzialmente interessante è afflitta da una sceneggiatura ricca di incongruenze; dall'altro l'indubbia capacità del regista di creare e mantenere un clima di tensione che dura per tutto il racconto. In più la scelta del credibile protagonista, Luis Tosar ad oggi uno tra i migliori attori europei. Tutto sommato godibile.

Taxius 4/06/15 19:53 - 1656 commenti

I gusti di Taxius

Interessantissimo thriller spagnolo che narra la storia dell'uomo nero, un uomo nero in carne e ossa che potrebbe nascondersi ovunque (anche sotto il vostro letto). La storia gira tutta attorno a un insospettabile maniaco che si diverte a rovinare la vita al prossimo. Nonostante il film alla lunga risulti essere un po' ripetitivo non annoia; anzi, riesce a tenere lo spettatore sulle spine per tutta la durata. Bravissimo il protagonista, che come maniaco rende benissimo.
MEMORABILE: Lei è una vecchia!

Undying 28/11/15 13:27 - 3807 commenti

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Il sosia di Elio (quello delle storie tese) passa 24 ore al giorno senza chiudere occhio: di giorno lavora come portiere di condominio e di notte è uno stalker insospettabile. Dalla Spagna (più precisamente dalla Filmax) arriva l'ennesimo incredibile (per contesto e situazioni: il finale la dice tutta) prodotto in grado d far rimpiangere il bad time perso nella visione del film. Non basta una scena gore (disturbante, per carità) a valorizzare un prodotto ripetitivo e noioso. Presentato (in Italia) da Andrea (Squartatore di New York) Occhipinti.
MEMORABILE: Cesar (Luis Tosar): "L'unica cosa che mi dà sollievo è sapere che anche gli altri sono infelici"...

Lou 4/02/17 16:02 - 1143 commenti

I gusti di Lou

Thriller inquietante in cui un portinaio mentalmente disturbato, ben interpretato da un Luis Tosar imperturbabile nella sua lucida follia, attua un piano diabolico per penetrare nella casa e nella vita di una giovane condomina. Siamo di fronte a un incubo agghiacciante, con risvolti improbabili e confusi, in grado però di coinvolgere subdolamente lo spettatore tenendolo avvinto fino alla fine. In futuro meglio non lasciare più le chiavi al portinaio, non si sa mai.

Anthonyvm 14/06/18 22:30 - 6492 commenti

I gusti di Anthonyvm

Ottimo e cattivissimo questo Balaguerò che torna all'inquietudine "intelligente" dopo la delusione di Rec 2. La storia è estremamente lineare: un portinaio pazzo si pone l'obiettivo di rovinare la vita a una ragazza troppo felice. Meccanismo semplice ed efficace alla base, solido cast con un Luis Tosar decisamente in parte, un microcosmo condominiale riuscito e perfettamente armonizzato con il plot. C'è una sottile ironia (nerissima) ben amalgamata alla cupezza dell'insieme. Insomma, un bel thriller, lento ma funzionale. Finale spiazzante.
MEMORABILE: La mortificazione dell'anziana zitella; Il portinaio si ritrova intrappolato nella casa della sua vittima e deve fuggire prima di essere scoperto.

Nicola81 24/05/19 10:25 - 2974 commenti

I gusti di Nicola81

Se si è disposti a sorvolare su una certa inverosimiglianza di fondo, questo claustrofobico thriller spagnolo risulta abbastanza soddisfacente, grazie soprattutto a una delle più inquietanti figure di persecutore mai apparse sullo schermo, valorizzata dall'ottima interpretazione di Luis Tosar. Regista abbastanza incompiuto, Balagueró stavolta è abile nel mantenere la tensione per quasi tutto il racconto (solo l'inizio paga pegno a una certa lentezza), chiudendo il cerchio con uno spietato finale che non concede sconti a nessuno.

Lupus73 13/05/20 02:26 - 1599 commenti

I gusti di Lupus73

Un portiere frustrato trova sollievo nel veder star male un'inquilina, minandone l'ottimismo in maniera dolosa e abusando di lei nel sonno. Balaguerò impegnato in un thriller psicologico in cui il vero soggetto è "il sorriso", che per il protagonista va tolto a tutti i costi. La sceneggiatura è curata nei particolari, nell'invenzione degli stratagemmi dello psicotico portinaio; ambientato in un palazzo liberty, confezionato con cura, riesce a intrattenere anche con un canovaccio semplice confermando il talento del regista ispanico.
MEMORABILE: La bambina ricatta il portiere psicopatico.

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Il ferrini 2/10/20 20:09 - 2674 commenti

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Non è esente da difetti in fase di scrittura, ma l'ottima messa in scena e soprattutto il validissimo Tosar sono motivi sufficienti per goderne la visione. La tensione si mantiene alta fino alla fine (perfino ansiogena la lunga sequenza in cui il protagonista si nasconde per tutta la notte nell'appartamento della Etura). Ottimi anche gli altri inquilini, che paiono usciti da La comunidad di De La Iglesia, e memorabile la bambina ricattatrice. Da brividi il monologo di Tosar all'anziana coi cani.

Ira72 30/06/21 14:18 - 1362 commenti

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"L'unica cosa che mi dà sollievo è sapere che anche gli altri sono infelici e vi assicuro che ci metto tutto il mio impegno perché lo siano". Il talentuoso Tosar non delude e, in effetti, ci mette del suo per rendere assolutamente credibile questo portiere infelice e senza scrupoli pieno di acredine, malvagità e invidia. Si sorvola volentieri su alcune facilonerie grazie ad una regia scorrevole, a una sceneggiatura ricca di colpi di scena e a un cast in parte. Che il regista Joel Edgerton abbia preso spuntoda qui per il suo Regali da uno sconosciuto?.

Bubobubo 10/09/21 12:39 - 1847 commenti

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Portiere di un condominio signorile di Barcellona, César (un sontuoso Tosar) ha un unico scopo nella vita: distruggere, per compensazione nichilista, la felicità altrui. Fra tutti gli inquilini, tuttavia, la solare Clara (Etura) si dimostra un osso particolarmente duro da piegare... Impagabile saggio di sociopatia criminale che va accettato per quello che è: un thriller ansiogeno i cui difetti strutturali (evidenti incongruenze logiche, soluzioni narrative sempre più inverosimili col passare dei minuti) vengono attutiti dalla forza sadica del soggetto. Un po' ridondante il finale.
MEMORABILE: Scarafaggi ovunque.

Nick franc 23/11/21 23:28 - 549 commenti

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Uno dei migliori Balagueró di sempre a dispetto dello script tutt'altro che coerente e che nell'ultima mezz'ora si sfalda inesorabilmente. L'eccellente Tosar dà corpo a un uomo apparentemente insignificante ma che di fatto rappresenta il male assoluto (è felice solo se gli altri sono infelici) e il risultato finale è ambiguo al punto che si arriva a immedesimarsi con il protagonista che cerca di realizzare il suo folle progetto. I duetti di Cesar con la piccola ricattatrice e la zitella sono da antologia e la regia riesce a mantenere alta la tensione per tutta la durata del film.
MEMORABILE: La bambina ricattatrice; L'umiliazione della signora con i cani; I dialoghi con la madre allettata; Clara che legge la lettera alla fine.

Magerehein 23/06/23 12:21 - 1225 commenti

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Portinaio simil-Elio vive una doppia esistenza all'insegna del detto "mal comune, mezzo gaudio". Se dal punto di vista dell'impostazione di trama è impossibile non accorgersi di alcune palesi e penalizzanti incongruenze o facilonerie, risulta invece assai valido (oltre che ben doppiato) il caustico personaggio ottimamente portato in scena da Tosar. Qualche momento di tensione c'è, ma soprattutto nasce spontanea la curiosità per capire fin dove questo perverso potrà spingersi e che cosa avverrà dopo; ciò non può che rendere positivo il giudizio complessivo. Maligno e coinvolgente.
MEMORABILE: César demolisce verbalmente l'inquilina anziana; Le minacce alla bambina.

Myvincent 29/01/24 19:06 - 3986 commenti

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Cesar, il portiere di un bel palazzo deco a Barcellona, è un personaggio strano; non sa cosa significhi la felicità e in più spia ed entra nella vita di u'inquilina che si fida ciecamente. Ancora un horror spagnolo in cui la cui fantasia prevale sulla creazione di una vera suspense, rivelandosi complessivamente una favoletta colorata e pretenziosa, con in più molti buchi narrativi.

Teddy 9/06/24 05:26 - 1099 commenti

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Balagueró, a distanza di qualche anno, torna a nascondersi negli anfratti di un condominio affollato e dall’architettura gotico-vittoriana. Niente virus o zombi ipertrofici, questa volta l’incubo arriva direttamente dal carattere misantropo e nevroticamente ossessionato del protagonista. L’anima thrilling valica non di rado il limite del verosimile, ma il climax di strisciante malessere deflagra rapidamente. Cast di bravi caratteristi su cui s'impone in vischioso Tosar.

Herrkinski 15/04/25 14:16 - 8701 commenti

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A patto di sospendere l'incredulità, l'intreccio noir funziona molto bene; Tosar, nei panni di un sociopatico che sopravvive al proprio vuoto interiore in funzione della sofferenza causata a terzi, è un villain credibile e i personaggi di contorno azzeccati, a partire dalla ragazzina spiona e perversa, emblema di quella morbosità tipica di certo cinema iberico. I colpi bassi non mancano seppur si evitino quasi completamente dettagli troppo scabrosi o grafici, lasciando all'odiosità delle situazioni il compito di mettere a disagio lo spettatore; i momenti di tensione sono ben gestiti.
MEMORABILE: Il cloroformio che intossica il carnefice e il tentativo di fuga dall'appartamento, un ottimo esercizio di tensione; Il finale cinico.
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  • Discussione Gestarsh99 • 24/08/12 13:13
    Scrivano - 21545 interventi
    Premetto che, personalmente, ho trovato le implausibilità gruvieresche della sceneggiatura e la cloroformizzazione coatta dei meccanismi deduttivi dei personaggi ben controbilanciate dalla gran capacità dell'autore di saper creare tensione e spettacolo (il film difatti l'ho visto in casa con ragazza e famiglia al completo e l'effetto mastice sulle poltrone è stato efficacissimo).

    Dico però che gli sceneggiatori di questo Bed time qualche soldino di gratitudine ispirativa al precedente The resident, dovrebbero sganciarlo.
    I due film sono usciti a distanza di quasi un anno l'uno dall'altro (3 novembre 2010 l'americano, 23 settembre 2011 lo spagnolo) e i molti elementi affini che ne collegano le trame sono abbastanza evidenti (individuo ambiguo che gestisce un complesso abitativo e che di notte s'introduce furtivamente nell'appartamento della bella ragazza indipendente, spiandola, narcotizzandola e dormendoci assieme).

    Siamo naturalmente di fronte a pellicole di diverso genere e con finalità assai distanti (gothic-thriller urbano il primo, esercizio d'autore realistico-esistenziale l'altro) e la resa dei due primattori è imparagonabile (Dean Morgan è alquanto fuori parte e itticamente sciapo, mentre lo straordinario Tosar riafferma il suo talento carismatico già espresso nel solido Cella 211), però le affinità di input vanno al di là della semplice coincidenza fortuita e casuale.

    Insomma, diamo a Jokinen quel ch'è di Jokinen, anche perchè poi il finnico tapino resterebbe col classico pugno di mosche, vista la pochezza del suo neo-gotichello domestico...


    P.S.: Leggendo adesso gli altri commenti ho notato con stupore l'immediato accostamento caseario adoperato in ironica concomitanza con Schramm :D
  • Discussione Cotola • 24/08/12 16:00
    Consigliere avanzato - 3905 interventi
    Gest ebbe a dire:

    Leggendo adesso gli altri commenti ho notato con stupore l'immediato accostamento caseario adoperato in ironica concomitanza con Schramm :D


    Io ho fatto di più: gli ho assegnato il premio groviera d'oro del secolo. Mica robetta. :-D

    In ogni caso mi accorgo di essere stato il più severo ed uno dei pochi a cui il film non è piaciuto per niente. Ripensandoci Tosar è molto bravo ed anche il finale (ma quello l'ho scritto) ha il coraggio della cattiveria. Ma ciò a mio avviso non è bastato. Poi avendo scritto il commento di getto, posso dire che alla fine della proiezione festivaliera eravami in parecchi
    a voler fare del male fisico al regista ed agli sceneggiatori :)
  • Discussione Schramm • 25/08/12 11:06
    Scrivano - 7810 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    P.S.: Leggendo adesso gli altri commenti ho notato con stupore l'immediato accostamento caseario adoperato in ironica concomitanza con Schramm :D

    che ha infatti trovato sta pappetta un diagramma di venn in cui stipare i peggiori tentativi di risorgimento dell'abuse-movie: balaguerò spizzica e sbocconcella alla meno meglio dai migliori (la schadenfreude che determina il villain? ambè, tanto vale rivedersi cattive compagnie e la mano sulla culla; la coatta invasione blattide? rubata da uno schlesinger cui questo brodino vegetale deve anche più di moltissimo - e nemmen dirlo, là elaborata con risultati da far accapponare l'ipotalamo, qua scodellata loffiamente) , li impasta in una sceneggiatura che manco un campo da golf, gira il tutto con la solita deboscia da telefilm anni 70 (paradossalmente sorprende invece l'approccio cinematografico nel progetto tv historia para no dormir), non si accorge che tutta st'insalata mista giàvista e ultravista ha il respiro corto anche per un mediometraggio, e quando si tratta di essere davvero feroci e cattivi fa regolarmente dietrofront (il sottofinale) o è ormai troppo tardi perché avevi subodorato il twistarello a nemmeno metà film (il finale).
    di buono ha la prestazione di tosar (il mezzo punto è solo per lui), assolutamente sprecata e non bastevole a risollevare sto cencio di film, che per me resta una delle peggiori visioni di quest'anno assieme a the divide, e il peggior rispolvero dell'abuse movie di sempre, ex aequo con quelle improponibili scoreggine di the resident e the roommate
    Ultima modifica: 25/08/12 11:08 da Schramm
  • Discussione Gestarsh99 • 25/08/12 15:20
    Scrivano - 21545 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    ...Io ho fatto di più: gli ho assegnato il premio groviera d'oro del secolo. Mica robetta. :-D

    A questo punto potremmo anche metterci in triplice società e aprire una catena di formaggerie in tutta Italia ;)


    Schramm ebbe a dire:
    ... un diagramma di venn in cui stipare i peggiori tentativi di risorgimento dell'abuse-movie...

    I difetti strutturali e contenutistici dell'opera sono evidenti e li ho anch'io giustamente sottolineati, però devo ammettere che in quanto a spettacolo e intrattenimento è stata la mia miglior esperienza di questo 2012 (altre pellicole più estreme e di valore non le ho rette con la medesima intensità).
    Mi son davvero divertito di cuore, i 3 asterischi per me sono il giusto premio di gratitudine :D
  • Discussione Funesto • 21/11/12 14:28
    Fotocopista - 1414 interventi
    Zender, prima del "simile per concezione" nel my commento c'andava davvero la virgola, in quanto il "simile" è riferito proprio a Tosar, che assomiglia al killer di Los Ojos de Julia. Quindi col punto e virgola come sta adesso pare un po' ambiguo! Corregeresti ripiazzandoci la virgola? Tnx!

    Ps: scusa se non mi faccio vivo quasi più in discussioni o commenti (ne riesco a fare uno al mese per non perdere la F -ci tengo!- con l'acqua alla gola, il che è tutto dire...). Posso solo dirti che per studiare ogni giorno finisco in media alle tre e mezza di notte = Davinotti al risparmio o mi c'impallo e non studio (dà assuefazione xD). Ora sotto Natale mi rifaccio corposamente vivo (ahimè, non corporeamente, sto troppo incasinato per andarvi a trovare durante un raduno... perchèccacchio state tutti al nord?!). Voglio dire, recupererò il tempo perduto qui!
    (vale a dire: tremate...)
    Ultima modifica: 21/11/12 14:30 da Funesto
  • Discussione Zender • 21/11/12 17:40
    Capo scrivano - 48839 interventi
    Certo, capito, rimessa.

    Caro Funesto, non devi preoccuperti. A differenza che a scuola qui non c'è obbligo di frequenza. Un film al mese viene considerato il minimo indispensabile solo se si vuole mantenere la F, ma non è che i Fondatori "depennati" non siano comunque qui accolti benissimo. Quindi, dovessi anche perdere la F, avrai sempre l'affetto mio e (spero, ma non vedo perché no) di tutto il Davinotti. E adesso torna a studiare! :)
  • Discussione Funesto • 21/11/12 17:46
    Fotocopista - 1414 interventi
    La F è solo per orgoglio personale, piace mantenerla! :D
    Poi, non scordare che tempo addietro (ormai son tre anni...) avevo giurato fedeltà...
  • Discussione Zender • 21/11/12 18:18
    Capo scrivano - 48839 interventi
    Tutto sta a intendersi sul termine fedeltà. Puoi barare con te stesso, se hai dei problemi a collegarti, non preoccuparti. Noi faremo finta di niente e giudicheremo fedeltà anche un collegamento all'anno, al limite, per venirti incontro :)
  • Homevideo Buiomega71 • 22/11/12 10:53
    Consigliere - 27097 interventi
    Disponibile in dvd e BR Keyfilms/Warner dal 04/12/2012

    http://areafilm.virtual-shops.it/articolo.aspx?width=120&codice=VD0000087482U
  • Homevideo Nick franc • 23/11/21 21:56
    Servizio caffè - 179 interventi
    Il DVD Keyfilms/Warner ha una durata di 1h 37m 05s.

    Audio Italiano e Spagnolo

    Extra: trailer
    Ultima modifica: 23/11/21 22:55 da Nick franc