Note: Nel film (girato nel 2001) una didascalia finale indica che la scarcerazione di Jung è fissata per il 2015. Con il passare del tempo però la scarcerazione è stata anticipata al 27-11-2014.
Ricostruzione della vita di George Jung, che fu il più grande trafficante di droga negli anni 70-80. La sua intera esistenza è tutta rappresentata nel film: dalla sua infanzia fino al suo ultimo arresto. E' bello perché, soprattutto verso il finale, il film comincia a commuovere. Forse sarà (giustamente) romanzato, ma il racconto biografico segue bene i fatti di cronaca e Depp nel ruolo del protagonista è perfetto come sempre. Non un comune film di mafia. Questa è la realtà.
Film piuttosto riuscito che grazie alla efficace interpretazione di Johhny Deep riesce a rendere simpatica una figura negativa come quella del grosso trafficante di droga. L'operazione riesce grazie ad una buona sceneggiatura, una efficace regia e un cast abbastanza affiatato in cui è presente un bravo attore come Ray Liotta, ingiustamente caduto nel dimenticatio negli ultimi anni. Meritevole di visione.
Davvero deludente questo film di Demme. Nonostante l'ispirazione a fatti realmente accaduti l'influenza di De Palma e Scorsese è chiara. Ovviamente i due registi sono lontanissimi dato che al regista manca totalmente la capacità di creare emozioni e anche tecnicamente non siamo certo su livelli eccelsi. Peccato, perché la prima mezz'ora è molto interessante. Niente da dire sull'intepretazione di Depp: davvero bravo. Musiche non memorabili.
Storia di un self-made-man americano dai primi spinelli al traffico internazionale di cocaina. Una storia vera come immagino ce ne siano state tante e forse sarebbe stato un film come tanti, senza quel protagonista. John Christopher Depp II semplicemente si innamora del personaggio e fornisce quella che secondo me è la migliore interpretazione della sua carriera. Brava anche Penelope Cruz. Alcuni momenti divertenti, alcuni piuttosto forti, dialoghi ben scritti, splendida fotografia. Guadagna punti nelle visioni successive. Per tutti.
MEMORABILE: "Tonno" quando fuma; Il controllo in dogana; L'incontro con Escobar.
Film che ricostruisce la vita di George Jung, che inizia la sua carriera di narcotrafficante con la marijuana per finire alla cocaina. Un ottimo Johnny Depp che vuole riscattare il suo provenire da una famiglia che ha sempre avuto problemi finanziari, nonostante il padre (ottimo Ray Liotta) facesse moltissimi sforzi con il proprio modesto lavoro. Da notare la sequenza di scene che esaltano la prima fase del traffico del protagonista ricca di successi (quasi a far mettere lo spettatore dalla parte di Jung) fino poi alla tragica "decaduta". Ottimo Depp.
MEMORABILE: Danbury non era una prigione. Era una scuola del crimine: entrai con un diploma in Mariujiana, ne uscii con un Dottorato in Cocaina.
Ascesa e caduta di uno spacciatore di marijuana, girata con uno stile (leccato) visto e rivisto che nulla di nuovo aggiunge al genere e che ciononostante si lascia comunque guardare. Il risultato però è decisamente mediocre a causa di una sceneggiatura poco convincente e di una regia non molto ispirata. Depp è molto bravo ma non basta.
Lontanamente accostabile a Quei bravi ragazzi di Scorsese, si tratta per lo più di un miscuglio di tanti generi sulla malavita, senza però un’opportuna dose di drammaticità. Il tutto scorre dinamico e con un’altalenante leggerezza umoristica non sempre opportuna, ma la trama è stereotipata, con una sequenza ciclica degli stessi avvenimenti che lascia un certo senso di incompiutezza. La bravura e l’efficacia di Johnny Depp sono una delle poche cose da ricordare. **
La storia è tipica dei gangster movie (svezzamento, ascesa, tradimenti, discesa) con la differenza che il protagonista non spara; ha infatti un background più composito e non cerca la violenza fine a sè stessa. E Depp entra bene nella parte. Quello che manca è una regia vigorosa e un po' più di cura in alcune figure di contorno. Ad esempio nella Cruz, a cui è da preferire la Potente. Bene l'inizio della storia, tende al soporifero la seconda parte.
Mi ha lasciato piuttosto indifferente. Depp non offre una grandissima intepretazione, il film risulta assai prevedibile e senza grandi sorprese. Peccato perché Demme non è propriamente uno sprovveduto. Evitabile.
In questo film, tratto da fatti reali e contemporanei, sembra che siano le donne a causare guai. Prima la madre del piccolo George, che accusa il padre (ottimo Ray Liotta) di non guadagnare abbastanza e instillando perciò nel figlio il morbo del grande guadagno, poi la moglie che ama finché ci sono quattrini e infine la figlia, delusa e plagiata, che dimentica il padre carcerato. Ottima interpretazione di Depp, as George Yung, e anche la regia non è male. La sceneggiatura non è esplosiva ma rimane molto vicina ai toni della realtà. Finale amaro.
Film sicuramente godibile per i bei dialoghi e per gli attori di qualità, ma la storia è il classico mafia o gangster-movie. Il solito ragazzo che pensa di farsi largo nel mondo della malavita in modo sfrontato e la cui vita si incasina sempre più tra soldi facili iniziali, arresti e mogli isteriche. Niente di nuovo insomma, ma se piace il genere lo si può vedere tranquillamente: qualche bella scena non manca. Discreto...
Con Johnny Depp che tiene la scena per due ore ci si attende necessariamente un buon film. La storia del narcotrafficante George Jung si presta alla trasposizione cinematografica ed è effettivamente interessante, con gli alti e bassi della sua vita (e malavita) dove ovviamente non poteva mancare il forte lato sentimantal-familiare. Non strepitoso ma sicuramente un film godibile.
Johnny Depp è l'anima di questo film, ma da solo non riesce a reggere tutta la pellicola, che dopo un buon inizio diventa alquanto noiosetta e scontata. L'ascesa e il declino del protagonista nel mondo della droga rispecchia anche lo stato d'animo dello spettatore durante la fruizione del film. Ricordo anche l'ilarità che si era creata in sala alla fine del film per la presentazione del vero volto del protagonista (nella vita reale)... e dire che da ridere, in fondo, c'era ben poco, visto l'epilogo.
Film che non ha nell'originalità il suo punto di forza. Il criminale-spacciatore si è visto in migliaia di pellicole e questa opera del compianto Ted Demme non aggiunge nulla di nuovo. Comunque il film si fa vedere con piacere. Bravissimo Depp, ottimo Ray Liotta. La parte migliore sta senza dubbio nel finale. Non un capolavoro, ma un buon film, Blow, lo è senza dubbio.
Sarà anche una storia vera, ma questa volta la realtà non supera la fantasia per cui la sceneggiatura risulta un po' dozzinale e va aggiungersi a quelle già viste della serie piccoli criminali crescono. Quello che eleva dal grigiore questa pellicola è la magnifica interpretazione di Depp che, sotto l'attenta regia di Demme, riesce con la sua mimica facciale anche a riempire gli enormi vuoti lasciati dagli scarsi dialoghi. È vero, a prima vista può sembrare scarso. Il trucco è rivederlo più di una volta per cogliere appieno le sfumature ed amarlo.
Credevo fosse un film più accattivante, più graffiante. L'ultimo film di Demme, scomparso un anno dopo, è anche tra i più noti del regista ma si trascina in una certa ripetitività sulle situazioni, anche se la vicenda si fa seguire dall'inizio alla fine. Di film sulla droga penso ce ne siano fin troppi. Si può anche perdere.
Visto più volte, mi ha riconfermato la genuinità dell'operazione filmica, che si basa su fatti veri. Buon cast (c'è anche il Kevin Gage di Heat- La sfida), belle interpretazioni e tanti debiti allo stile di Scorsese. Godibile e vedibile anche se ripetitivo, a tratti improbabile e in generale un po' schematico. Un discreto dramma biografico ben ricostruito e molto famoso, con intenti morali.
MEMORABILE: Il finale con la visita immaginaria; Depp gestisce come se nulla fosse una sparo in pieno petto!
Non c'è molto da dire né sulla storia né sulla sceneggiatura abbastanza piatta; è proprio questa la particolarità del film: nonostante non abbia un contorno che sia ben realizzato, riesce comunque a fornire quella sensazione di ben fatto e lodevole che si addice al buon lavoro. Il resto lo mettono in mostra ottimamente le performance di Depp e soprattutto di Liotta, che ci mette un gran cuore e dà un'anima al personaggio. Peggio fa la Cruz, veramente ai limiti dell'inviato abile.
MEMORABILE: "Che tu possa avere sempre il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle".
Ascesa e caduta di un narcotrafficante, che passa da un'esistenza al limite della povertà al denaro facile, salvo poi... Depp è sempre lui e lui soltanto avrebbe potuto dare cuore e anima a un film vedibile ma non eccelso. Forse occorrono più visuioni, ma la prima non è del tutto soddisfacente. Da segnalare un ottimo Liotta e una Cruz (bella e cattiva) che reincontrerà il protagonista 10 anni dopo nel quarto capitolo dei Pirati dei Caraibi.
La storia di George Jung, trafficante di cocaina, portata sullo schermo da un ottimo Johnny Depp affiancato da una bellissima Penélope Cruz. E queste sono anche le cose migliori del film, che a conti fatti risulta parecchio stereotipato e debole a livello di scrittura. Uniche parti buone l'incontro con Escobar e il cartello di Medellin e qualche scena un po' "pulp".
Ascesa e caduta di un trafficante di droga, tratta da una storia vera. Film che si regge, oltre che su una buona fotografia, anche sull'ottima interpretazione di Johnny Depp, che si cala nella parte alla perfezione. La storia in sé in realtà non presenta enormi sorprese, però piace per l'intensità e soprattutto per l'ottimo ritmo imposto alla vicenda, nonostante un lieve calo verso la fine. Belle le musiche e ottimo il cast. È un film da vedere almeno una volta.
Storia del trafficante George Jung e del suo declino. La prima parte ha il merito di spiegare come la cannabis e la cocaina abbiano letteralmente inondato gli anni 80. La sceneggiatura però è troppo edulcorata quando parla di calibri come Pablo Escobar e della vita in prigione come di una passeggiata. Con la nascita della figlia il film diviene mieloso e perde i connotati criminali. Depp ha dei buoni momenti (specie quando viene fregato), la Cruz fa poco oltre ad essere fatalona; Liotta è il più completo.
MEMORABILE: La Cruz che fa arrestare Depp; L'atterraggio del Cessna sulla pista in terra; Il messaggio registrato al padre.
Tratto da una storia vera, quella di George Jung, trafficante di droga. Pellicola (cosceneggiata da Nick Cassavetes) scorrevole, nonostante le due ore. Decisamente superlativa per quanto concerne la colonna sonora, con canzoni rock anni Settanta/Ottanta. Johnny Depp in una delle sue migliori interpretazioni. Da menzionare Rachel Griffiths (Six feet under), che risulta essere più convincente della Cruz.
Storia (non molto originale) di uno sfaccendato che, negli anni 60, scopre che la droga fa guadagnare molti più soldi dell'onesto lavoro del padre idraulico. Tratto da una storia vera, il film è ben fatto e ben interpretato, ben equilibrato nei suoi diversi toni, non banale nel tratteggiare il rapporto tra il protagonista e il padre che, pur non condividendo la vita del figlio, gli rimane sempre legato. Il resto è ordinaria amministrazione, ma senza dubbio si tratta di un buon film di intrattenimento sopra la media del genere.
Film discreto, girato bene, con poche pause e una sceneggiatura abbastanza convincente, anche se costringe lo spettatore a empatizzare troppo con il protagonista (pur sempre un alleato del cartello di Medellin). Quello che non funziona, oltre a qualche eccesso narrativo che mal si concilia con la natura biografica del racconto, è la prova degli attori. Depp troppo spesso sembra un pesce fuor d'acqua, la Cruz inaugura il suo stie recitativo fitto di scatti isterici che prosegue tuttora, Liotta è monocorde come in troppe altre sue interpretazioni.
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Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 10/08/2011 per Nexo:
DATI TECNICI
* Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio Dolby TrueHD 5.1: Italiano Inglese
* Sottotitoli Italiano NU Inglese
* Extra Diario di produzione
Interviste
Scene eliminate (HD)
Il paradiso perduto
Video Musicale di Nikka Costa
Focus point
Teaser
Trailer