FolleMente - Film (2025)

FolleMente
Locandina FolleMente - Film (2025)
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Anno: 2025
Genere: commedia (colore)

Cast completo di FolleMente

Note: Liberamente ispirato al film "Inside out" della Disney (2015).

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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La nostra recensione di FolleMente

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Nel titolo - da leggersi "scomposto" - è già contenuta la chiave di lettura, che accende i fari sull'interno della mente (meno folle del previsto, a dire il vero) di un uomo e una donna. I due, da poco conosciutisi e reduci da qualche storia finita non troppo bene, si incontrano per una cena a casa di lei. Sono Piero (Leo) e Lara (Fogliati), che con tutta evidenza si piacciono ma scontano le titubanze di chi non sa a chi spetti la prima mossa e come comportarsi nell'attesa di quella. Le stesse indecisioni si riflettono nel cervello di entrambi: quello di Piero lo dirigono in quattro, di sesso maschile (Giallini, Santamaria, Papaleo e Lastrico), quello di Lara altre quattro,...Leggi tutto di sesso ovviamente femminile (Giannetta, Pandolfi, Puccini, Fanelli).

Chiuso in una stanza iperarredata dalla quale non può uscire, ogni gruppo studia e discute le mosse che dovrà far compiere alla persona che guida. In poche parole l'idea che la Disney ha escogitato per INSIDE OUT, poco da fare. Lì erano in cinque, nella testa della piccola undicenne, e ognuno molto più caratterizzato, nel proprio carattere ispirato all'emozione da rappresentare (Gioia, Paura, Tristezza, Disgusto, Rabbia), a testimonianza di una trama più rigorosa e asservita a una logica ben precisa. Qui la medesima trovata lascia che le emozioni si confondano abbastanza tra loro, se non in alcuni singoli casi (Santamaria e la Fanelli per le parti più vicine al sesso, ad esempio, Lastrico e la Puccini per quelle più romantiche). Perché in fondo l'intento ultimo di FOLLEMENTE è che i dialoghi e gli scontri interni ai due cervelli risultino spumeggianti, quando possibile divertenti e, se càpita, magari fonte di qualche riflessione. L'effetto, fatte le debite proporzioni, è quello di un film sorprendentemente più ingenuo e superficiale della sua controparte animata della Disney dedicata sulla carta ai più piccoli, ancorché nobilitato dall'eccellente caratura del cast tutto e da due ottimi "protagonisti" come un Leo indicatissimo per la sua spassosa ironia romana sottotraccia e una Fogliati sempre più magnetica e sexy.

Al cinema non è la prima volta che una trovata simile fa capolino, da Allen a John Malkovich, ma la variante “Disney” aggiunge la molteplicità delle presenze pensanti, che favorisce interscambi talvolta anche molto gustosi in un'alternanza “paritaria” tra gruppo femminile e maschile. Però spesso le corrispondenze tra quello che Leo e la Fogliati dicono e quello che i 4+4 suggeriscono loro dalla "cabina di regia" si fanno confuse, si perde la consequenzialità, come se l'importante, per la regia di Genovese, fosse soprattutto quello di piazzare qualche battuta efficace. Si affronta l'argomento sesso senza troppi tabù, magari si precipita in fasi imbarazzanti per la puerilità di alcune gag, di sicuro si arriva a un finale con faccia a faccia tra i due gruppi ("sganciati" dai rispettivi proprietari) che mostra quanto, senza più la possibilità della mediazione di Piero e Lara, l'incantesimo si risolva in beghe senza costrutto, sterili, che perdono freschezza portando alla luce l'inconsistenza dell'operazione, se privata dei due unici veri punti di riferimento.

Se quindi, al netto di una ripetitività inevitabile dovuta alla limitatezza delle situazioni in cui Piero e Lara si muovono, il film mostra di poggiare su una sceneggiatura scritta con buona mano nelle frasi e nei battibecchi tra personalità diverse, lascia stupiti la scarsa maturità dell'insieme (solo in parte dovuta ai riferimenti derivati dal cartoon di riferimento). Soprattutto se si pensa alla tagliente ferocia adulta mostrata da Genovese in PERFETTI SCONOSCIUTI, il film del regista sempre citato per esaltarne legittimamente il curriculum. Quanto all'orgasmo commentato dal felice canto in coro di quel capolavoro di rock barocco che è "Somebody To Love" dei Queen, lo si accosta facilmente alle gag un po' imbarazzanti di cui sopra. Un giochino a tratti spassoso e discretamente congegnato nonché sicuramente ben recitato, più che un vero film...

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Tutti i commenti e le recensioni di FolleMente

TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/02/25 DAL DAVINOTTI
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Markus 22/02/25 09:28 - 3760 commenti

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Paolo Genovese sembra sempre intento a superare sé stesso inseguendo il successo ottenuto anni fa con Perfetti sconosciuti: una commedia corale e teatrale, costruita per risvegliare emozioni e situazioni familiari a tutti. Al consolidato duo Leo/Fogliati si affianca un gruppo di validi attori del cinema italiano contemporaneo, mentre la formula si ispira chiaramente a Inside out. Il film si sostiene grazie al carisma del cast e alla loro capacità di rendere i personaggi vivi e credibili. Pur essendo a tratti ripetitivo, trova nella bravura degli attori il suo punto di forza.

Pinhead80 23/02/25 11:22 - 5405 commenti

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Un uomo sta per affrontare il suo primo appuntamento con una donna che ha appena conosciuto. Nella sua mente diverse "voci" cercheranno di guidarlo passo passo in maniera tale da non fargli commettere errori. La stessa cosa però accade anche nella mente di lei. Chiaramente ispirato a Inside out, il film di Genovese ha il merito di elaborare la cosa in un contesto reale e di affidarsi a un ottimo cast che intrattiene simpaticamente per un'ora e mezza lo spettatore, nonostante la dinamica principale sia molto semplice e tutto si svolga in un appartamento. Divertimento assicurato.
MEMORABILE: Le "voci" maschili impegnate nel momento dell'amplesso e del successivo petting.

Gabrius79 24/02/25 14:38 - 1507 commenti

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Piacevole commedia ben diretta da Paolo Genovese che rifà un po' il verso a Inside out, in questo caso con attori in carne e ossa. Va detto che i nomi del ben nutrito cast valgono più dello stesso film, ma la pellicola scorre dicretamente ed è in grado di regalare diversi sorrisi, disseminati qua e là. Da citare Leo e la Fogliati per le loro interpretazioni mentre, fra i vari "suggeritori", i migliori sono Papaleo, Giallini e la Fanelli; un po' sottotono la Giannetta e Lastrico. Qualche ripetitività di troppo che comunque non rovina quanto di buono fatto.

Dusso 24/02/25 15:32 - 1606 commenti

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Ovviamente prendendo spunto dal successo del cartone esce una commedia molto claustrofobica, sicuramente con battute molto divertenti che però, tirando le somme, risulta piuttosto banale (tolta ovviamente l'idea di fondo); non va oltre un incontro amoroso con le solite trovate e frasi di circostanza (non poteva mancare qualche riferimento al calcio). Piuttosto noiosa la parte finale con la resa dei conti tra i vari personaggi (fin troppo lunga).

Bruce 5/03/25 11:19 - 1026 commenti

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Commedia brillante, di impronta teatrale, dichiaratamente derivativa, mette in mostra quel che passa nella mente di un uomo e di una donna che si attraggono e passano la prima sera da soli insieme. Il cast è numeroso e abbastanza azzeccato nel riuscire a esprimere le diverse pulsioni, paure e pensieri che determinano l'agire umano. Le differenze tra i due sessi sono evidenti e stereotipate. Si procede a battute, a volte riuscite, altre meno, con un meccanismo non del tutto scorrevole. Insomma, film simpatico e a tratti anche divertente, ma niente di più.

Antorug 5/03/25 18:39 - 5 commenti

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Il coro greco nel teatro antico rappresentava un gruppo omogeneo di personaggi che agiva collettivamente sulla scena insieme agli attori. Il nostro regista, memore dei suoi studi classici, ci rifila una brutta commedia in cui i coreuti (4 maschi e 4 femmine) camminano, parlano e a volte intervengono nell'azione di una coppia di mezza età che si è data appuntamento a casa di lei per una cena con possibile amplesso. Finale: Il coro esulta con cimbali e tamburelli al raggiungimento del di Lei orgasmo. Si finisce con abbondante spaghettata. Non una risata, una battuta da ricordare.

Rambo90 5/03/25 22:19 - 7995 commenti

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Un'occasione parzialmente mancata. La sceneggiatura (firmata da troppe mani considerato tutto) non va oltre il discreto, affollando la mente dei protagonisti di pensieri stereotipati che azzeccano battute spiritose più per bravura degli interpreti che per abilità in scrittura. Leo e Fogliati funzionano benissimo, mentre nel coro di suggeritori si distinguono di più Pandolfi e Fanelli, con gli uomini tutti un po' appannati. È gradevole, fa sorridere, ma davvero lascia poco.

124c 11/03/25 01:00 - 2991 commenti

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Il primo incontro romantico fra un lui e una lei, nell'appartamento di lei, diventa il pretesto per mostrare le emozioni dei due, interpretati da quattro attori e quattro attrici, che fungono da coscienza. Girato nello stesso set, è una sorta di proto-cinema TV, interpretato da alcuni divi delle fiction più quotate attualmente. Il film è sì ben interpretato, con i suoi bei momenti a letto o a fumare, seduti sul divano degli spinelli, o in cucina per gustarsi un piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino, ma si esce dalla sala con l'impressione d'essere andati... a teatro!

Xamini 13/03/25 23:24 - 1294 commenti

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Questa volta Genovese disseziona un primo incontro, o meglio un invito a cena da lei, scegliendo di passare al setaccio una nutrita serie di luoghi comuni. Nel farlo sceglie un meccanismo alla Inside out, sostituendo ai disegni animati un intero cast di stimati attori italiani. A Leo e Fogliati spetta il ruolo principale, mentre tutti gli altri si avvicendano nei rispettivi cervelli. Ne risulta un'opera senz'altro ruffiana, di quelle in grado di catturare immediatamente lo spettatore, sostenuta da un bel ritmo e sostanzialmente divertente. Quel che basta per portare a casa la serata.
MEMORABILE: Santamaria sulla cyclette versus le fanciulle sull'asse d'equilibrio.

Caesars 20/03/25 08:26 - 3985 commenti

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Commedia che riesce, qua e là, a divertire con qualche battuta riuscita e talvolta anche a fare riflettere. Però nel complesso risulta inconsistente e giocoforza anche ripetitiva, non avendo la storia abbastanza respiro per reggere i più di 90 minuti di durata (Allen fece molto meglio a impegnare solo un episodio, il più riuscito, di un suo film, con uno spunto analogo). L'operazione comunque riesce a mantenersi a galla, grazie a una regia attenta e a discrete prove autoriali.

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Reeves 30/03/25 19:05 - 2952 commenti

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La messa in scena è dichiaratamente teatrale, con quattro attori e quattro attrici che fanno il coro greco raccontando i diversi pensieri e le differenti pulsioni che si agitano nella mente di un uomo e di una donna alle prese con il loro primo incontro sentimentale. I dialoghi sono scritti con grande cura e gli attori sono molto bravi (in particolare la Fanelli, Leo e Pilar Fogliati) e la commedia "con idee" funziona e diverte.

Redcomet 3/04/25 22:50 - 2 commenti

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Film discreto, divertenti le varie dinamiche tra le diverse sensibilità di ognuno di noi che si trovano a dover affrontare l'incontro con l'altro sesso. Bravi gli interpreti. Impianto teatrale che alla lunga stanca un po', specialmente nella parte finale del confronto "totale" tra tutti i caratteri. Nel complesso diverte e fa pensare. Genovese affronta temi originali come spesso nei suoi film.

Erfonsing. 14/04/25 22:29 - 197 commenti

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Non è un film da Oscar, d'accordo, molte sono le banalità evitabili (la solita spaghettata risolutrice), ma si lascia guardare e forse anche di più. Richiama altri film precedenti, ma sa trovare una propria strada e alcune scelte lo collocano in un mondo a parte nella commedia italiana. Tutto si svolge in una serata all'inizio macchinosa, per poi sciogliersi, man mano che i protagonisti si conoscono: divertenti alcune scelte registiche (quella del fumo o il fatto che a tornare da lei non sia lui ma tutti loro). Da guardare per capire dove si sbaglia al primo appuntamento.
MEMORABILE: Il personaggio di Santamaria.
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