Darkness - Film (2002)

Darkness
Locandina Darkness - Film (2002)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Darkness
Anno: 2002
Genere: horror (colore)

Cast completo di Darkness

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La nostra recensione di Darkness

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Per tutta la prima parte sembra di assistere a uno dei tanti capitoli della serie di AMITYVILLE HORROR, con l'aggiunta di un indubbio gusto per la fotografia e le scenografie che può trarre in inganno: che sia davvero un piccolo gioiello? Era successo lo stesso con NAMELESS, il precedente horror di Jaume Balagueró: una confezione impeccabile che nascondeva un pasticcio incapace di elaborare un soggetto potenzialmente interessante. Anche qui, dopo che la prima parte si è trascinata faticosamente tra dialoghi banali e una forte ripetitività, subentra l'inversione di tendenza:...Leggi tutto Balagueró si ricorda di essere un grande fan di Polanski e di amare complottismi e settarismi a sfondo satanico. Di nuovo la trama si complica, il filo logico si smarrisce nel caos globale, si comincia a intravedere qualche idea non male. Niente di nuovo, s’intende, ma almeno c'è uno sforzo per dare al genere horror quella consistenza e quella vaga complessità tutta europea che ci distingue dal cinema americano del terrore. Il problema è che la regia si perde troppo nel dare fascino visivo alle immagini in penombra dimenticando di mantenere un briciolo di linearità. Per fortuna che a un certo punto sale in cattedra il nostro Giancarlo Giannini e il film acquista in credibilità (fin lì la famigliola protagonista aveva dato prova di non poter ambire a grossi traguardi recitativi), continuando a cercare la nostra approvazione attraverso contrasti cromatici, musica d'atmosfera e una qualità d'immagine superiore. È un peccato che Balagueró non riesca a trovare o a sfruttare una sceneggiatura più chiara. Inoltre sarebbe il caso che iniziasse a domandarsi perché i suoi film han sempre delle pause insopportabili. Quanto di riciclato ci sia nelle sue opere è sotto gli occhi di tutti, ma nel complesso l'impressione è quella di ottime occasioni gettate al vento. In DARKNESS gli spunti per fare meglio c'erano, bastava coglierli.

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Tutti i commenti e le recensioni di Darkness

TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Undying 17/08/07 21:46 - 3807 commenti

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Staremo a vedere se il recente [Rec], codiretto con Paco Plaza, indichi la svolta per Balaguerò verso sentieri meno monotoni e più espliciti. Per ora la produzione del regista iberico lascia molto amareggiati per via di un approccio di tipo conflittuale/famigliare (Nameless) che sembra essere terreno prediletto degli autori spagnoli (Second name è diretto, guarda caso, da Plaza). Darkness ha un discreto campionario d'attori, ma li sfrutta in maniera noiosa per via della lungaggine di una sceneggiatura influenzata da immagini/lampo all'orientale.

Lattepiù 30/11/07 13:53 - 208 commenti

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Film che si inserisce nel filone delle case maledette e in quello delle ghost story classiche. Balaguerò ha una bella mano nel dirigere e un buon gusto tenebroso e sporco per l'immagine, ma l'approccio alla materia ha un che di eccessivamente cerebrale e l'ambizione di spaventare con l'atmosfera e con il buio, non supportata da una sceneggiatura adeguata, porta spesso nei territori della noia. La pellicola si risolleva negli strepitosi 20 minuti finali: un tour de force convulso, claustrofobico, visionario, nerissimo che fa davvero paura.

Bruce 28/11/08 09:37 - 1026 commenti

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Balaguerò ha stile, lo si vedeva già in Nameless, dirige bene, ha i tempi giusti e riesce a tenere sotto tensione lo spettatore per tutta la durata del film. Vi è poi il suo montaggio particolare, con quegli strani inserti di immagini tesi a colpire ulteriormente l’attenzione. Tipica è purtroppo anche una vocazione chiaramente tragica che porta alla distruzione di più o meno tutti i personaggi dei suoi film. "Darkness" è un buon thriller psicologico, ricco di atmosfera, certamente da vedere. Dubbi sulla scelta di Giannini, non adatto a quel ruolo.

Nando 15/01/11 00:50 - 3899 commenti

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Un horror tendente al soprannaturale con attitudini demoniache ben diretto dal regista spagnolo. Atmosfera inquietante e plumbea priva di effettacci splatter che presenta una narrazione sostanzialmente lineare, anche se non eccelsa. Lievemente farraginosa la causa scatenante il maleficio e Giannini è poco a suo agio nel ruolo interpretato.

Trivex 22/06/10 21:26 - 1819 commenti

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La persona che ha visto il film con me, ad un certo punto (s'immagini quale) ha proferito le seguenti parole: "E' proprio buio... buio". L'oscuro è il motivo che salva questo film, anzi lo eleva oltre i suoi meriti. La storia, seppur non malvagia, fatica a decollare, rimane invischiata nel terreno di partenza (e questo è male). Ma le circostanze giungono finalmente alla loro natura, l'elemento scatenante si trova, nel buio (e questo è bene). Inevitabile parlare di Giannini e del suo ruolo: il tranquillo elemento che sorprende. Ma era nascosto, al buio...

Greymouser 9/06/11 15:23 - 1458 commenti

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La sceneggiatura non è il massimo, soprattutto considerando il potenziale insito nel soggetto. Il punto di forza del film sta tutto nella regia di Balaguero: grande stile, grande gusto dell'immagine, capacità di creare tensione nel gioco di luci e ombre. Il tema è sicuramente abusato (il buio), ma il regista se lo gioca con classe, anche se il risultato finale, obiettivamente, non resterà nella storia della cinematografia horror.

Tyus23 11/11/11 10:56 - 220 commenti

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Casa misteriosa in cui si sono perpetrati orribili delitti? Celo. Padri di famiglia un po' schizzati? Celo. Carillon e/o vecchi grammofoni che si accendono da soli? Celo e celo. Fantasmi di bambini che appaiono nelle foto? Celo. Telefonate con inquietanti voci infantili? Celo. Colpo di scena che si intuisce alla seconda scena? Celo. Insomma: Balaguero è un bravo regista e lo dimostra anche qui, ma è evidente che merita sceneggiature ben migliori di questa stanca e confusa riproposizione di tutti i clichet del genere "case infestate". Irritante.

Funesto 26/12/12 16:31 - 525 commenti

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Deludente. L'ennesimo clone di Amityville horror zeppo di cliché, scontatezze (sfido a non capire sin da subito l'identità del padre di Paul) e personaggi stereotipati come i genitori, che non s'accorgerebbero di un pericolo nemmeno se vedessero un triangolo col "!". I soliti trucchi per metter paura, nel 2002 come ora, ormai non fanno proprio più alcun effetto. L'unico motivo di interesse è ovviamente il nostro Giannini (come c'è finito?!), che però si vede poco. Discreto il finale allucinato. Non da evitare, ma di sicuro evitabile. Voto: **.
MEMORABILE: Il finale, dall'operazione chirurgica improvvisata al padre di Paul in poi.

Daniela 6/06/15 15:46 - 13271 commenti

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Famigliola americana si trasferisce in Spagna in una grande casa mooolto inquietante, dove succedono cose mooolto strane. Ovviamente, invece di cambiare aria, persistono ed insistervi, con le peggiori conseguenze possibili... Mentre nella casa maledetta, fra uno stereotipo e l'altro, si aggira un cast internazonale poco convinto, Balaguerò applica la sua abilità spaventifera, evidente nella buona fattura di certe sequenze, ad una sceneggiatura debole, come già accadeva nel precedente Nameless, ma con l'aggravante di una ancor minore originalità nella trama rispetto al film d'esordio.

Hackett 24/01/17 19:13 - 1871 commenti

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Horror abbastanza canonico che pur risultando accattivante per una regia discreta (ma il regista migliorerà) e una fotografia adeguata, non riesce invero a spaventare lo spettatore che si vede passare davanti la vicenda senza grosse emozioni. Buoni il cast e l'ambientazione. Troppi sbalzi, luce-buio alla fine annoiano e la trama si ingarbuglia in un finale che, volendo essere ambiguo, appare invece poco ispirato.

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Gabigol 3/04/17 18:26 - 639 commenti

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Non bastano una buona regia e una sorprendente fotografia a fare di un film un buon film. Difatti la storia non quaglia, causa un mal calibrato ritmo narrativo e più volte si ha un déjà vu di fronte a dinamiche arcinote e cliché sciorinati con puntualità. E se ci si mette anche la sceneggiatura colabrodo, la frittata è fatta. Da salvare un paio di scene ben girate e gli ultimi dieci minuti, tanto improbabili quanto ansiogeni per la profonda oscurità che ammanta le ultime sequenze. Occasione mancata.

Rigoletto 22/12/18 13:39 - 1835 commenti

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Incuriosisce per la presenza di Giannini (peraltro in poche scene) ma è nel complesso una bella sorpresa, un film la cui tensione rimane sempre costante e che, complice anche una fotografia scura, lascia lo spettatore come sospeso nel vuoto. È vero che non porta granché di nuovo, ma ciò che appare non è un rigatino e il cast, senza andare sopra le righe, offre una prova più che dignitosa.

Rufus68 25/04/19 20:28 - 3954 commenti

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Horror nella media (nella media degli horror post Settanta). Decisamente americano (e scadente) nella concezione con la solita famiglia allo sbando (il papà fuori di testa, una novità!), la casa che cela un oscuro evento e l'incipiente colpo di scena che tutti aspettano per ravvivare l'andamento lento. Si riscatta un po' nel finale con gli inganni dei "mentitori", epifania una volta tanto azzeccata per gli angeli del Male. Il migliore è Giannini, di gran lunga.

Lupus73 7/07/20 01:59 - 1599 commenti

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"Nuova casetta" in campagna per la famigliola "felice". Horror che in apparenza si aggiunge agli innumerevoli film con casa spettrale infestata da presenze, ma nei meandri del soggetto e nel passato dell'edificio (stranamente biabsidato) c'è di più. Balagueró tira in ballo riti e antiche divinità dell'oscurità fino al twist finale (che come in Nameless è una sorta di abominio anti-umano) e lo fa dirigendo con indubbio mestiere e gran drammaticità. Eccellente fotografia.e ambientazione dai toni verde/grigio. Ha i suoi difetti nella fluidità della sceneggiatura ma è da vedere.
MEMORABILE: L'architetto che rivela il progetto della strana casa; Le rivelazioni del nonno (Giannini); L'oscura ambientazione liberty della casa del nonno.

Magerehein 11/12/22 11:26 - 1225 commenti

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Dopo un inizio che rammenta vagamente Shining (edificio infestato, figlio tormentato e padre "strano") Balagueró riprende più o meno il medesimo concetto di Nameless, sviluppando però il tutto in modo più coinvolgente. Fotografia e atmosfere sono sempre di ottimo livello e questa volta fanno da sfondo a un racconto all'altezza (il comportamento della madre può essere l'unica pecca evidente), sicuramente non nuovo ma nemmeno noioso. Non tutto funziona alla perfezione, ma il film nel complesso è buono, complice una sequenza finale indubbiamente impattante e riuscita.
MEMORABILE: Il quadro; "L'oscurità è saggia"; Le ultime inquadrature nella casa, tra sangue e tenebra.

Minitina80 26/12/22 19:38 - 3210 commenti

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Sembra preferire l’aspetto estetico al rigore narrativo e lo si nota a più riprese. Il copione, infatti, si sviluppa in maniera abbastanza confusionaria e superficiale, non dando il giusto seguito ad alcune intuizioni che potevano garantire maggiore sostanza. La parte migliore rimane l’ultima in cui i pezzi del mosaico iniziano a tornare al loro posto, anche se gli elementi cardine non lasciano trasparire nulla di nuovo, se non un montaggio, in alcuni frangenti, quasi da videoclip. Qualche guizzo, tuttavia, non manca e un filo di tensione si avverte, sebbene non sia sufficiente.
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  • Curiosità Undying • 19/02/10 21:10
    Comunicazione esterna - 7568 interventi
    Esiste un film omonimo, realizzato da un indipendente nel 1991, ispirato fortemente da 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra, Zombi e Il buio si avvicina.

    Rimasto inedito da noi, non ha portato nessuna fortuna al cineasta (debuttante e fermo a questa regia).
  • Homevideo Buiomega71 • 17/04/23 12:15
    Consigliere - 27103 interventi
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