Nameless - Entità nascosta - Film (1999)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dispiace vedere un horror che comincia tanto bene proseguire malamente e sfibrarsi poco a poco fino a trasformarsi in una caricatura di se stesso. Dispiace perché i primi venti minuti riescono davvero a creare un'atmosfera angosciante degna dei migliori horror: le musiche (Carles Cases), le immagini, una regia insinuante, luoghi permeati da un clima di soffocante terrore. Poi però l'estro troppo estetizzante di Balaguerò scioglie l'attenzione, inserimento di frammenti gratuiti (spesso copiati da modelli “alti”, come le facce vorticosamente tremolanti rubate ad ALLUCINAZIONE PERVERSA) o di situazioni incongrue male appiccicate,...Leggi tutto svelano i limiti di un film che mette troppa carne al fuoco finendo inevitabilmente per perdersi dietro a mille filoni diversi senza essere in grado di portarne nessuno a decente compimento. Quando poi le citazioni si fanno eccessivamente evidenti (I RAGAZZI VENUTI DAL BRASILE, ROSEMARY’S BABY, persino un botta e risposta ricalcato da quello tra Jodie Foster e Anthony Hopkins in IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI) è segno che la storia sta diventando secondaria rispetto al desiderio di strafare del regista. Bravo, senza dubbio, tecnicamente dotato ma incapace di gestire la quantità di spunti offerti dal soggetto. Tutto viene gettato nel calderone, che mischia suggestioni esoteriche a incubi insulsi, sette sataniche a rimandi nazisti dimenticandosi di dare un senso all’insieme. Per cui, arrivati verso la conclusione con l'impressione che la gran parte delle domande lasciate in sospeso necessitino ancora di una spiegazione, ci vediamo tirar fuori quattro parole buttate lì e addio. Con l'aggravante che nel frattempo l'interesse si è spento malinconicamente.

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Undying 17/08/07 21:53 - 3807 commenti

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La peggiore regia, ad oggi, di Balaguerò: che non si distingue, a distanza di qualche settimana, dal poco riuscito Darkness per via dela solita congiura/parentado. Nuoce al film l'approccio lento, prolisso nei dialoghi inconcludenti e poco chiari, come lo è una storia inverosimile e debitrice, sin dal titolo, al più celebre La setta di soavi. Nel film italiano la congiura è ordita dalla consorteria denominata "dei senza volto", in quello di Balaguerò la "camarilla" è definita "dei senza nome". Pochi effetti speciali e fotografia cavaocchi...

Bruce 25/11/08 10:50 - 1007 commenti

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Oltre i limiti del male, come indica la locandina, ma c’è un limite a tutto, anche per il povero spettatore. Il regista è chiaramente talentuoso, il film è molto ben montato, vi è crescente suspence, l’atmosfera è d’effetto, gli attori recitano bene. Vi sono echi dei Fiumi di Porpora, di Seven e persino del Silenzio degli Innocenti. Ma gli ultimi venti minuti tolgono ogni speranza, è tale la tragicità della soluzione prescelta che alla fine ci si chiede a cosa sia servito. A dire il vero istintivamente mi è venuto in mente Tafazzi. Disturbante.

Daniela 9/11/09 05:44 - 12672 commenti

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Avete presente la barzelletta del masochista e del sadico? Il primo supplica: "fammi male, fammi male..." ed il secondo replica, con cattiveria: "No! No! No!". Ecco, Balaguerò si comporta come il sadico della battuta nei confronti dello spettatore: gli allestisce un teatrino non molto originale ma comunque suggestivo, anche se la trama è ingarbugliata oltre il necessario e le azioni dei personaggi non del tutto congruenti, e poi lo lascia con un palmo di naso nell'epilogo (con un colpo di scena prevedibile ed uno no) dall'effetto ammosciante

Funesto 24/01/10 23:23 - 525 commenti

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Un film in pieno stile orientale assai ambizioso e pretenzioso che parte benissimo (con quella fotografia intrigante, quegli effetti sonori sorprendenti) e termina con un finale che, per avere il suo effetto a tutti i costi, risulta quasi ridicolo. È uno psycho-thriller sulla scia de Il silenzio degli innocenti dalla confezione leccata che poteva essere molto, molto meglio. Tuttavia qualche trovata funziona e il montaggio è proprio ben fatto.
MEMORABILE: Il finale.

Trivex 22/06/10 21:18 - 1744 commenti

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Non originale, non movimentato, non iperviolento. Molto lento, si trascina invece dietro la storia, pesantissima. Fatica a sostenerne il peso, per l'eccesso del condimento, alla fine la digestione è un po' difficile. Ma il carattere cupo e l'oscurità mitigano il fastidio di osservare il tanto scontato. Chissà perché poi, di fronte al dramma, si reagisce sempre male, portandosi addosso altri guai. Uno stile comunque apprezzato, una buona tecnica generale per un film che alla fine è anche stato piacevole guardare, quasi fino in fondo.

Greymouser 22/05/11 13:25 - 1458 commenti

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Tratto da un inquietante romanzo di Ramsey Campbell, ne banalizza alquanto i contorni e soprattutto il finale, riducendolo a "coup de theatre" epidermico ed annunciato. Balaguerò costruisce bene, nella prima parte, il clima di angoscia e mistero, la minaccia di un male radicale che insidia e corrode come un cancro. E tuttavia non riesce a trasformare le premesse in uno svolgimento memorabile, perdendosi in uno sviluppo troppo orientato al thriller e all'azione, e lasciando cadere le complesse implicazioni metafisiche del soggetto.

Galbo 28/05/11 07:25 - 12399 commenti

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Il primo film di Jaume Balagueró è la classica montagna che partorisce un topolino. Sì, perchè l'opera prima del regista spagnolo parte benissimo, con una storia intrigante e un clima inquietante e torbido, sottolineato da una fotografia efficace e funzionale. Peccato che poi ci si perda nella storia, che manca di risvolti interessanti e coinvolgenti e che non di riesca a sviluppare meglio i personaggi, per tacere di un finale eccessivamente frettoloso.

Cotola 9/10/12 23:51 - 9055 commenti

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Il film raggiunge risultati non malvagi grazie ad una bella confezione (specie la fotografia) ed alla capacità di creare una buona atmosfera abbastanza malsana. Col procedere della vicenda però la tensione non cresce e certi elementi narrativi sono un po' troppo buttati lì (i legami con l'Olocausto: qui prodest?). Si arriva poi ad un finale troppo sbrigativo che funziona a metà per ciò che riguarda il twist e che in generale sembra il topolino partorito dalla montagna. Tutto sommato non male, ma nulla di esaltante.

Nicola81 26/04/15 22:34 - 2862 commenti

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Emblematico esempio di come si possa sprecare una buona idea di partenza. Alla sua prova d'esordio Balaguerò mostra buone qualità registiche e costruisce anche alcuni momenti di tensione, ma sembra più interessato all'estetica che a sfruttare adeguatamente le potenzialità del soggetto e conferire il giusto spessore ai personaggi. Tra spunti interessanti e fasi di stanca, si giunge a un finale (tanto sbrigativo quanto deludente) di fronte al quale è inevitabile chiedersi: tutto qui?

Pinhead80 25/09/15 18:23 - 4767 commenti

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Balaguerò ci fa vivere l'incubo di una madre che riattiva la ricerca della propria figliola dopo che una telefonata misteriosa le ha ridato la speranza di ritrovarla. Si troverà coinvolta nel diabolico piano di una setta. Il film gode di una buona atmosfera horror che trova nella tensione la sua principale alleata. Il coinvolgimento nella storia è assicurato dalla crescente certezza che qualcosa di tremendo debba accadere da un momento all'altro. Non amo in particolar modo l'horror iberico ma questo è discreto.

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Rufus68 3/05/19 23:26 - 3845 commenti

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Il regista è sempre abile ed escogita sequenze di buona fattura. Il sospetto è che sia troppo furbo: la vicenda, quindi, promette più che mantenere. L'inizio, infatti, mette in moto diversi ingredienti perturbanti eppure ne segue uno sviluppo narrativo di taglio televisivo (complici anche le musiche), con protagonisti bravi eppure scialbi e un epilogo davvero poco convincente (ricorda quello di Martyrs: d'effetto, forse, ma che significa davvero?). Mediocre.

Lupus73 30/07/20 15:32 - 1498 commenti

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Il primo lungometraggio di Balagueró è anche la sua prima (e più tremenda) incursione nel mondo delle "sette" (seguirà Darkness, su tema simile ma sovrannaturale). Una madre alla ricerca della figlia scomparsa, creduta morta, si rivela un incubo che tassello dopo tassello fa emergere indizi sempre più inquietanti come la tela di un ragno, costruita ad hoc da una congrega (con un folle capo) che ricerca il male puro attraverso il dolore e colpisce gli affetti nel profondo. Il regista tocca corde davvero disturbanti e nevralgiche creando uno scenario minimale e crudo.
MEMORABILE: Il finale sconcertante.

Magerehein 7/12/22 12:05 - 1005 commenti

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Opera prima di Balagueró, il quale dimostra, perlomeno sotto l'aspetto scenico ed estetico, di possedere numeri interessanti (quel tipo di fotografia è propedeutico al contesto mostrato). Ciò in cui il regista purtroppo viene meno è nello sviluppo dei fatti. L'idea di base è buona (Laugier se ne ricorderà nel 2008, anch'egli peraltro senza entusiasmare), ma viene sedata (e con essa lo spettatore) da un'evoluzione assai lenta; le musiche "televisive" non aiutano. Il finale invece, quasi per contrappasso, è sbrigativo, mal spiegato e non appagante. Bravi gli attori. Peccaminoso.
MEMORABILE: La faccia butterata di Santini; Il ghigno fisso di un certo personaggio.

Minitina80 6/01/24 09:20 - 2986 commenti

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Avrebbe potuto essere un thriller di quelli che non si dimenticano facilmente. Succede, invece, il contrario a causa di uno sviluppo ingarbugliato e un epilogo istantaneo che coglie impreparati. Soggetti così assumono un’attrattiva particolare, ma se in essi vengono inseriti elementi in grado di fuorviare lo spettatore mischiando sette segrete, nazismo, statue che lacrimano e altro ancora, il tutto risulta decisamente troppo dispersivo, se non si chiude il cerchio in qualche modo. Dispiace perché lasciava presagire qualcosa di diverso, in particolare di accattivante.
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  • Homevideo M.shannon • 10/11/13 04:56
    Disoccupato - 307 interventi
    Dvd EAGLE PICTURES(fotogramma minuto 4:52)

    Ultima modifica: 10/11/13 18:45 da Zender
  • Discussione Raremirko • 11/01/22 20:49
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Balagueró, artista dotato, ci va spesso giù pesantissimo, come temi e scene, (l'autopsia alla bambina, ben fatta), e anche qui ci son momenti riusciti, qualche interpretazione soddisfacente e qualche idea originale.
    C'è anche il Tosar di Aftermath di Cerdà e, dopo 23 anni, questo thriller/mistery risulta discreto e vedibile.


    Martyrs gli deve qualcosa...
  • Homevideo Buiomega71 • 19/09/23 16:32
    Consigliere - 26015 interventi
    In blu ray per Eagle Pictures (collana Hellhouse), disponibile dal 15/11/2023