Punto primo, il film mi era stato purtoppo spoilerato sfacciatamente proprio quì sul Davinotti all'epoca nelle curiosità (dove la dicitura SPOILER è stata aggiunta dopo, a frittata fatta), quindi un buon 40% è andato a farsi benedire.
Indi per cui, sapendo la sorpresa che sarebbe arrivata, ho concentrato la mia attenzione sugli indizi (e sui dialoghi) che Aja avrebbe disseminato durante la prima parte (e che, effettivamente, si possono cogliere: una su tutte le fotografie di famiglia sul caminetto).
Prima parte, poi, assolutamente straordinaria , tra l'afosa e estiva campagna francese,
Sarà perchè ti amo (i francesi
sembrano in fissa con la canzone cult dei Ricchi & Poveri), i discorsi tarantiniani delle due ragazze in macchina, la necrofellatio e la testa mozzata gettata fuori dal finestrino del furgoncino.
E intensissima e morbosissima la tensione ossessivo/sessuale (forse i momenti migliori del film), con la de France in giardino che spia, come nelle nostre commediacce, la sua amica alla finestra a farsi la doccia, o la lunga mastubazione a letto, dopo essersi tolta le scarpe e messa le cuffiette (da lì a poco il massacro dell'home invasion) fino al bacio lesbo
larraziano.
Massacro che non risparmia niente e nessuno, dove Giannetto De Rossi rinverdisce i fasti
visceral/fulciani, tra decapitazioni con geyser di sangue annessi, gole squarciate, mani mozzate e bambini fucilati alla schiena nei campi di grano kinghiani, in perfetta modalità, ma guarda caso,
Le colline hanno gli occhi Poi una fuga/caccia notturna tra stazioni di servizio (più l'episodio carpenteriano di
Body bags che nemmeno
Maniac), stradine sterrate di boschi infiniti che prendono i riverberi da fiaba nera, una bastone fatto di filo spinato, la feroce lotta per la sopravvivenza, il colpo di scena (che sarebbe dovuto essere inaspettato per il sottoscritto, ma così non è stato), la scheggia di vetro sfilata dal piede e una chiusa manicomiale di gelida follia.
Il talento di Aja è fuori discussione, che fa entrare subito nel mood fin dalle prime scene e la fotografia di Maxime Alexandre rinforza i chiaroscuri notturno/incubotici.
Purtroppo il serial killer
jeeperscreeposo di Nahon non incide, risulta convenzionale e goffamente fumettoso, e Aja la fa un pò fuori dal vaso quando lo filma con sega circolare in mano che impazza sulla strada e balza sul cofano della macchina in pieno stile
Frank Zito, in una caricatura del solito
Leatherface Twist sull'identità del maniaco sanguinario piuttosto discutibile, ma che potrebbe avere un suo perchè
SPOILER che Freud scansati proprio
FINE SPOILERLa de France dona anima (e soprattutto corpo) in un tour de force da final girl notevolmente fisico, sudoroso e carnale.
Forse perchè lo spoiler beccato pre visione me lo ha un pò inquinato, forse per l'eco di risonanza avuto alla sua uscita (e nel tempo), ma , pur avendolo apprezzato per i motivi scritti sopra, non l'ho trovato così rivoluzionario e innotavito per lo slasher/psycho thriller inizio 2000.
Comunque una lusinghiero banco di prova per l'Aja delle
Colline hanno gli occhi.
Non permetterò mai a nessuno di mettersi tra noi