A differenza di
Robin Hood, eroe popolare in cui si fondono storia e leggenda in modo non chiaramente distinguibile,
Ivanoe è un personaggio unicamente letterario, protagonista del romanzo omonimo di Walter Scott, pubblicato con gran successo nel 1819 e considerato uno dei primi esempi di romanzo storico.
Robin Hood e Ivanoe vivono le loro avventure nella stessa epoca, ossia al tempo del regno di Riccardo I (1189-1199) e del fratello minore Giovanni, che diventerà re d'Inghilterra dopo la morte di questi.
Mentre
Giovanni senza Terra è sempre rappresentato, sia nei romanzi che nei film, come un fetente che briga per usurpare il trono con la complicità di altri nobili infedeli,
Riccardo Cuor di Leone appare come un sovrano senza macchia e senza paura, illuminato e giusto.
Si tratta di una visione assai romanzata del personaggio, decisamente troppo benevola considerata la sua conduzione del regno.
Riccardo passò buona parte della sua vita in Aquitania e considerava la Francia la sua vera patria, tanto da parlare e scrivere in francese, mentre conosceva a malapena la lingua inglese. Inoltre il finanziamento della Crociata da lui condotta mirante alla riconquista di Gerusalemme causò l'impoverimento del paese e a questo si aggiunge il pesante onore del pagamento del riscatto quando, di ritorno dalla Terra Santa, venne fatto prigioniero dal Duca d'Austria.
Insomma, ridusse l'Inghilterra quasi alla rovina.
Paradossalmente, proprio questa condotta finanziariamente dissennata ebbe un risvolto positivo in seguito: avendo causato un indebolimento del potere della Corona, rese più esposto il successore Giovanni alle pressioni dei nobili, costringendolo a firmare quella
Magna Charta (1212) che non solo segnò la fine della monarchia assoluta in Inghilterra ma costituì, seppur maturata nell'ambito di una giurisprudenza di natura feudale, il primo atto fondamentale per il riconoscimento dei diritti dei cittadini opposto alla teocrazia del re per diritto divino.