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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/07/12 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 21/07/12 00:09 - 2901 commenti

I gusti di Buiomega71

L'opera prima di Aja si accosta al Rosso sangue caraxiano, una storia d'amore in un regime totalitario e squallidi interni, nonchè un'anima tipicamente francese di fondo (le scene da ballo nel bar). Poi diventa una specie di La notte delle matite spezzate con torture sul bel corpo della Cotillard, sparatorie splatter alla Peckinpah, un pre-finale che ricorda Le colline hanno gli occhi (guarda caso) e la chiusa che omaggia Mad Max. Un po' ingenuo e poveristico, ma Aja, a 21 anni, aveva già le idee chiare. Ottimo score di Brian May. Appassionato.
MEMORABILE: Le torture alla Cotillard con emblematico topolino bianco; Merhar si toglie il microchip dall'occhio con una pinzetta arroventata; La sparatoria.

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  • Curiosità Buiomega71 • 21/07/12 00:13
    Consigliere - 25934 interventi
    *Il film e tratto dal romanzo Graffiti di Julio Cortazar, adattato da Aja e dal fido Gregory Levasseur.

    *Prodotto da Alexandre Arcady, padre di Alexander Aja.

    *Premio come miglior sceneggiatura al Festival di Parigi 2000.
  • Discussione Buiomega71 • 21/07/12 10:30
    Consigliere - 25934 interventi
    Film strano l'opera prima del futuro autore del remake de le Colline hanno gli occhi (e, caso strano, verso la fine piglia un andazzo che è un palese omaggio al film di Craven - ma Aja non ha mai fatto mistero che è un suo personal cult).

    A volte ingenuo (i ralenti, alcune soluzioni che sembrano uscite dal primo Jeunet - Delicatessen, falle di sceneggiatura) e minato da un low-budget evidente, bisogna riconoscere a Aja il talento naturale che già a 21 anni (poco più di un ragazzino) sfornava con questo suo apologo fantascientifico sulla libertà di espressione.

    Un po' Rosso sangue di Carax, con omaggi non poco velati al capolavoro roeghiano dell'Uomo che cadde sulla terra (il colore differente degli occhi della Cotillard)e al redfordiano Orwell 1984, diventa man mano una specie di Notte delle matite spezzate, per poi mutare nelle Colline hanno gli occhi craveniane; in mezzo sparatorie peckinpahniane e chiusa alla Mad Max.

    Contenuto in quanto a violenza grafica (anche se il sangue, verso la fine, scorre e le torture a cui e destinata la Cotillard non sono certo tenere) e pervaso da una voglia di narrare furente (appunto) che mette tutto nel calderone ma che non lascia indifferenti.

    Il deserto marocchino a far da sfondo, ma non lo definirei prettamente un post-atomico, perchè i generi sono mischiati e frullati (dramma, storia d'amore, cinema di denuncia, action, noir, pre-torture porn, war movie, revenge movie) e ha un'anima tipicamente francese (vedasi le scene da ballo nel bar, che sembrano uscite da un Gainsbourg).

    Mi chiedo perchè mai, e nonostante il nome di Aja, da noi sia rimasto tuttora inedito e non l'abbiano distribuito almeno in dvd.

    Non male il dvd francese della TF1, che ha l'inglese opzionabile come sub.

    Bellissimi lo score di Brian May e alcune soluzioni registiche non banali (la radio che continuamente emette suoni gutturali e ossessivi).

    Un esordio che, visto col senno di poi, ha tutte le carte in regola.
    Ultima modifica: 21/07/12 16:46 da Zender