Il pianerottolo di Piazza Mincio 2

7 Ottobre 2009

Nota:
IL PIANEROTTOLO DI PIAZZA MINCIO 2 FA PARTE DEI LUOGHI COMUNI DEL CINEMA ITALIANO (vedi Approfondimento relativo), ovvero di quelle location pluriutilizzate dal nostro cinema (di genere e non).

Dopo aver curiosato tra interni ed esterni di case e appartamenti del cinema, questa volta ci fermiamo nel mezzo: né dentro né fuori. Non è l’interno di un appartamento né l’esterno di un palazzo. Sperando che la neurodeliri non scopra tutto questo venendoci a prelevare di forza, ora faremo uno speciale su un pianerottolo, per la precisione uno dei pianerottoli più celebri del cinema. Certo, tutto questo non sarebbe stato possibile se Andygx un giorno non si fosse messo in testa di trovare quel pianerottolo che saltava fuori in continuazione nel forum location dei film più disparati. Impresa disperata, pareva, e invece in soccorso del nostro Grande Drago Rosso è arrivato un film di un certo rilevo, col quale si è riusciti a mettere in relazione interni, esterni e... vie di mezz(anin)o. Il film di cui stiamo parlando è Il profumo della signora in nero di Francesco Barilli, un bel polanskiano chiaramente ispirato al bimbo di Rosemary. E’ qui che vediamo la protagonista Mimsy Farmer aggirarsi per un palazzo dallo stile barocco che da tempo si sapeva essere in Piazza Mincio, al centro del quartiere Coppedè a Roma. La novità  è stata constatare che il pianerottolo che si vede nel film (e che lega interni ed esterni facendoci capire che la gran parte del lavoro di Barilli è stata girata effettivamente a Piazza Mincio 2) era proprio quello a lungo cercato qui sul Davinotti. I pavimenti inconfondibili, la porta a rettangoli, le decorazioni in legno sulle pareti... tutto corrispondeva, permettendoci infine di dire che lì in piazza Mincio si è girato molto più di quanto già adesso non si pensi. Perché quel pianerottolo caratteristico salta fuori, quando meno te l’aspetti, a destra e a sinistra nel nostro cinema di genere: da Banfi ad Abatantuono, da Dorelli alla Fenech, tutti a sostare davanti a quegli appartamenti dal serioso portone in legno, a bussare a quelle porte, ad andare siu e giù da quell’ascensore vecchio stile.

IL PALAZZO

La facciata del palazzo di Piazza Mincio 2, con quell’arcata rientrante che s’impone tra decorazioni liberty di grande suggestione, ha da sempre attratto il nostro cinema. Non è un caso che Dario Argento, il quale come pochi ha saputo valorizzare l’architettura delle nostre città d’arte, decise di farci entrare Eleonora Giorgi quando in Inferno questa si trova sotto la pioggia, di notte, davanti all’ingresso di una biblioteca (poco importa ora che l’interno della biblioteca non fosse affatto lì, come potrete leggere nelle location di Inferno) . Gli inquietanti barocchismi del Coppedè fanno da sfondo a una delle scene più affascinanti del film, ma quel palazzo era in precedenza già stato (tanto per dire) la casa di Pippo Franco in La gatta da pelare, della Fenech poliziotta in carriera, addirittura una discoteca nel Caro papà con Gassman... Quando Barilli ce lo inquadra dall’esterno è un attimo capire dove siamo.
Ma poi Mimsy Farmer sale le scale e arriva sul pianerottolo... su QUEL pianerottolo. Possibile che sia davvero lì, stavolta? In fondo avevamo visto Banfi o la Fenech uscire dal palazzo e ritrovarsi in posti diversissimi. Invece no, stavolta ci siamo. Studiando gli interni della casa, le decorazioni, non perdendo d’occhio nemmeno un fotogramma, osservando bene il panorama notturno che si vede quando la Farmer esce in terrazza (senza stacchi), Andygx è riuscito a stabilire che interni ed esterni sono davvero lì in Piazza Mincio 2. Trovata la chiave! A questo punto tutti i film in cui si vede quel pianerottolo sappiamo che sono stati girati lì. Evidentemente dovevano esserci delle facilitazioni, i proprietari abitualmente concedevano lo spazio per le riprese, chissà...

LA STRUTTURA DEL PIANEROTTOLO

Nell’Insegnante viene a casa il piano terra, dove troviamo la portiera pulire i pavimenti, è lungamente inquadrato ed è qui che vediamo apparire uno dopo l’altro molti dei protagonisti del film (compreso Banfi con due cani al guinzaglio). Ma a piano terra è difficile che si svolga l’azione. Più facile vedere inquadrati i pianerottoli, ai quali si arriva o salendo una scala dalla ringhiera immediatamente riconoscibile o con l’ascensore.
Quest’ultimo, le cui porte sono costruite in legno e vetro a rettangoli affiancati, è un altro elemento che porta spesso all’identificazione del luogo. Di fianco ad esso, a uno dei piani superiori, troviamo uno degli appartamenti più utilizzati del caseggiato, mentre l’altro è invece vicino ad una finestra (molto simile all’ascensore, come disegno) posta alla stessa distanza. Altre caratteristiche che hanno spesso portato a capire che fossimo proprio lì sono il pavimento e una decorazione in legno che passa ad un metro circa da terra e che in alcuni punti è impreziosita da cerchi in rilievo.

L’INTERNO DELL’APPARTAMENTO

C’è al momento un unico appartamento che ci può mostrare con certezza cosa si celi davvero dietro alle porte che mille volte abbiamo visto aprirsi e chiudersi nelle scene sul pianerottolo, ed è ancora una volta l'appartamento di Mimsy Farmer nel Profumo della signora in nero. Più volte, nel film, possiamo come detto notare che interni ed esterni corrispondono, e così anche sbirciare cosa c'è, al'interno di questi appartamenti che richiamano molto l'architettura esterna dell'edificio nelle forme. Nella tavola che trovate qui di fianco potete dare una veloce sbirciata soprattutto al salotto così come si presentava nel 1974, nel film di Barilli. Ricordiamo inoltre che alle ricerche di film in cui compariva questo pianerottolo hanno partecipato anche i benemeriti Markus, Ruber e Renato, cui vanno tutti i nostri ringraziamenti.

• Film inseriti nelle tavole e in cui si vede il famigerato pianerottolo:
Il profumo della signora in nero (1974) - L'insegnante viene a casa (1978) - Il cappotto di Astrakan (1980) - Cornetti alla crema (1981) - In viaggio con papà (1982) - Eccezzziunale... veramente (1982)

• Altri film in cui compare il pianerottolo (e di cui trovate le foto qui sotto):
Un detective (1969) - Gli ordini sono ordini (1972) - Piedone lo sbirro (1973) - La porta sul buio: la bambola (1973) - Il presagio (1976) - Poliziotto senza paura (1978) - La liceale, il diavolo e l'acquasanta (1979) - Uno contro l'altro... praticamente amici (1981) - Vado a vivere da solo (1982) - La casa stregata (1982) - Occhio malocchio prezzemolo e finocchio (1983) - Scandalosa Gilda (1985) - Un delitto poco comune (1988) - Casa mia, casa mia (1988) - Vacanze di Natale 95 (1995)




















































APPROFONDIMENTO INSERITO DA ZENDER E ANDYGX

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commenti (7)

RISULTATI: DI 7
    Caesars

    7 Ottobre 2009 12:30

    Incredibile... siete riusciti a scovare anche un pianerottolo. Probabilmente io non l'avrei riconosciuto neanche se fosse stato quello di casa mia. Non ho parole per complimentarmi.
    Markus

    7 Ottobre 2009 13:28

    Sono milanese ma lo voglio dire in romanesco: "semo li mejo!". Rallegramenti Andy ;)
    B. Legnani

    7 Ottobre 2009 15:37

    Tutto ciò è fantastico, ma sento svariate sirene di ambulanza in giro per l'Italia.
    Geppo

    8 Ottobre 2009 22:47

    Approfondimento interessante!
    Concordo con quello che ha scritto Markus... "semo li mejo!".
    Grazie Zender, grazie Andygx.
    PagniMauri

    20 Ottobre 2009 11:25

    Beh... non ho parole! Un pianerottolo... Credo che questo sito resterà UNICO! E non scherzo!
    La passione... la passione porta sempre sorprese positive!
    Bravi ZENDER E ANDYGX !!!
    Vawe

    4 Maggio 2010 21:11

    Molto interessante, è una tappa che affronterò prima o poi, imperdibile come lo è il film.
    Franci90

    29 Maggio 2010 15:07

    Mi è capitato di vedere questa location ... Veramente suggestiva e particolare ...