La ex clinica "Madonna delle rose"

29 Giugno 2014

Nota: L’EX CLINICA MADONNA DELLE ROSE FA PARTE DEI  LUOGHI COMUNI DEL CINEMA ITALIANO (vedi Approfondimento relativo), ovvero di quelle location pluriutilizzate dal nostro cinema (di genere e non).  

La ricerca di questa struttura ebbe inizio nel gennaio 2013. Si cercava un ospedale utilizzato ne Il secondo tragico Fantozzi. Sappiamo solo ora, dopo lunghe ricerche, che si tratta dell'ex clinica "Madonna delle Rose" in via Alessandro Manzoni a Fonte Nuova, in provincia di Roma. Tutto cominciò quando l’utente Mauro postò un paio di fotogrammi del film dove era visibile la facciata con relativo ingresso di quello che – perlomeno nel film – era un pronto soccorso dove l’arcangelo Gabriele invita Fantozzi a partorire. La struttura, nonostante la sua unicità, non riusciva a essere identificata da alcun utente. Caratteristica è la facciata a quattro piani (un piano terra rialzato più altri tre) con grandi pannelli rossi che si intervallano sui due piani centrali e la grande struttura ondulata che corre lungo il tetto; una lunga tettoia si stacca dal centro della facciata in corrispondenza di una doppia rampa che aveva funzione di ingresso e di uscita.

Intanto le segnalazioni di questa location si succedevano con rapidità: Allan si ricordò di averla veduta anche in altri due film di genere: La polizia è al servizio del cittadino e A tutte le auto della polizia e Fedemelis ne Il giustiziere di mezzogiorno. L’edificio appariva solitamente come ospedale e più spesso come pronto soccorso; in un caso perfino come un commissariato. Nessun utente romano ne aveva memoria mentre una serie di elementi (l’ampio spazio intorno all’ospedale, la posizione come se fosse la cima di una collina, una vegetazione di tipo boschivo e la mancanza di palazzi nelle immediate vicinanze) suggeriva che si doveva cercare ragionevolmente fuori Roma. Forse un ospedale in zona castelli romani? Andygx trovò una forte somiglianza con l’ospedale di Velletri. Una somiglianza, appunto, e niente più.

Luciano Colosso
, uno degli scenografi dei tanti film ivi girati, interrogato da Mauro sull’ubicazione della clinica ci fornì la seguente risposta: "Credo sia un ospedale sulla via Cassia allora in disuso, ricordo che giravamo con tutta libertà senza le accortezze che si hanno quando si lavora in un ospedale con malati e medici… devo cercare di ricostruire con qualche mio collaboratore. Stiamo parlando di un film che feci oltre trent’anni fa". L’indicazione per quanto preziosa è risultata subito essere troppo vaga. Il buon Colosso non specificava se si era all’interno o all’esterno del GRA per esempio, o se per caso si trattava della Cassia Veientana (detta bis). Tuttavia prendemmo in considerazione un vecchio ospedale in via Rocco Santoliquido che aveva qualche vaga somiglianza ma anche questa pista fu presto abbandonata e il ricordo dello scenografo si rilevò del tutto fuorviante.

Successivamente la segnalazione da Una matta, matta, matta corsa in Russia ci forniva l’inedita visione prospettica della vallata alla destra della facciata che mostrava la presenza di un lago nelle vicinanze! Un indizio quest’ultimo che si è poi rivelato del tutto ingannevole. Si è presa in considerazione Nuova Villa Claudia, una clinica tutt’ora esistente sulla via Flaminia a Roma restaurata di recente e vista già in molti film. Allan faceva notare come ne I contrabbandieri di santa Lucia, che come sappiamo utilizza come location proprio Villa Claudia per le scene in esterna, quando mostra gli interni utilizza quelli già noti della misteriosa clinica. Un fatto assai curioso. Decisi allora di contattare lo scenografo del film, Romeo Costantini, che ahinoi non fu d’aiuto poiché non ricorda nulla delle scene suddette.

E veniamo alfine alla svolta. E’ il 29 maggio 2014. Contatto l’ennesimo scenografo, tale Francesco Cuppini che qui vi è stato chiamato a lavorare in almeno tre film. Il signor Cuppini finalmente ricorda e dà indicazioni piuttosto precise (zona Tor Lupara, venendo da Roma sulla destra non lontano dalla Nomentana) senza sapere ovviamente se in tutto questo tempo l’ospedale poteva ancora essere in piedi o trasformato o peggio ancora demolito. Mi metto alla ricerca tramite la prospettiva satellitare di google earth e mi concentro su Fonte Nuova fino a trovare un lungo edificio rettangolare in una zona collinosa con l’inconfondibile doppia rampa: eccolo lì! Il nostro misterioso ospedale visto e rivisto in almeno una dozzina di film è ancora riconoscibilissimo e per quanto degradato non è in totale rovina come si poteva immaginare.

UN PO' DI STORIA

La storia del complesso della Madonna delle Rose comincia negli anni sessanta. Si tratta di due palazzine che sorgono su un terreno di 12 ettari. All’origine è una fabbrica di medicinali. Nel 1967 è una clinica all’avanguardia di proprietà dell’Università La Sapienza di Roma ma per problemi di convenzioni il progetto non decolla. Negli corso degli anni settanta il cinema sfrutta abbondantemente l’ospedale come luogo di riprese. Ricorda Cuppini come all’inizio il luogo fosse quasi immacolato – il sapone nei bagni e le lenzuola nelle camere – e nel tempo sia diventato sempre più oggetto di saccheggio. Gli anni ottanta sono gli quelli delle occupazioni abusive terminate con un maxi sgombero nel 1994. Negli ultimi anni un contenzioso ha visto coinvolte La Sapienza,  il comune di Mentana e quello di Fonte Nuova relativamente ai danni e ai furti arrecati. Attualmente l’ex clinica è in vendita in attesa di nuova destinazione d’uso.

Testi: Travis - Tavole: Zender

• Film compresi nelle tavole e in cui compare la villa:
Frankenstein '80 (1972) - La polizia è al servizio del cittadino (1973) - Una vita lunga un giorno (1973) - Il poliziotto è marcio (1974) - Il giustiziere di mezzogiorno (1975) - Il secondo tragico Fantozzi (1976) - Occhi dalle stelle (1978)

• Altri film non compresi nelle tavole e di cui trovate le immagini qui sotto:
Sette scialli di seta gialla (1972) - Il boss (1973) - Il fiore dai petali d'acciaio (1973) - Una matta matta matta corsa in Russia (1974) - Piedino il questurino (1974) - Il venditore di palloncini (1974) - A tutte le auto della polizia (1975) - La città sconvolta: caccia spietata ai rapitori (1975) - Profondo rosso (1975) - Una città in fondo alla strada (1975) - Il colpaccio (1976) - I contrabbandieri di Santa Lucia (1979) - Suor omicidi (1979)






APPROFONDIMENTO INSERITO DAI BENEMERITI TRAVIS E ZENDER

Articoli simili

commenti (16)

RISULTATI: DI 16
    Didda23

    29 Giugno 2014 09:59

    Complimenti vivissimi
    Andygx

    29 Giugno 2014 17:45

    Un altro luogo misterioso, intrigante location di molti film anni '70, svelato e fotografato.
    Grazie a Travis per la difficile ricerca e per l'ottimo reportage fotografico.
    Zender sempre ai massimi livelli per la presentazione.
    Bravi!
    Markus

    30 Giugno 2014 08:17

    Ottimo lavoro, quindi arrivano puntuali i miei SENTITITI RALLEGRAMENTI. La vera fortuna è aver trovato l'ospedale ancora in piedi!
    Fedemelis

    30 Giugno 2014 09:02

    Complimentoni a Travis e a Zender!
    Powerglide

    30 Giugno 2014 10:24

    Vi tengo sempre d'occhio e...siete sempre GRANDI!
    Allan

    30 Giugno 2014 13:23

    Bel lavoro, complimenti.
    Dusso

    30 Giugno 2014 14:59

    Super complimenti! e non mi ero neppure accorto che l'edificio era finalmente stato scovato
    Geppo

    2 Luglio 2014 02:42

    Ottimo! Complimenti.
    Ernesto

    2 Luglio 2014 14:56

    Mi associo ai complimenti. Aggiungo che questa location è sempre stata tra le mie preferite dopo la fornace di Castel Giubileo. L'ho cercata sin dai tempi di Fantozzi ma ancor più dopo che era stata segnalata anche nel film "Occhi dalle stelle", C movie di fantascienza all'italiana che io adoro, ma della quale non avevo memoria.
    Ernesto

    2 Luglio 2014 14:56

    Mi associo ai complimenti. Aggiungo che questa location è sempre stata tra le mie preferite dopo la fornace di Castel Giubileo. L'ho cercata sin dai tempi di Fantozzi ma ancor più dopo che era stata segnalata anche nel film "Occhi dalle stelle", C movie di fantascienza all'italiana che io adoro, ma della quale non avevo memoria.