Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

MAFIOSO non è un film comico, ridere non fa proprio e nemmeno può essere catalogato sotto la voce “commedia all'italiana”. No, il film di Lattuada è drammatico, con una conclusione in cui la logica del lieto fine non esiste così come non esistono le facili concessioni ai giudizi sommari dello spettatore. Alberto Sordi è impeccabile e tratteggia senza mai finire sopra le righe un personaggio di incredibile verosimiglianza: calato nella realtà siciliana dopo un lungo periodo trascorso da emigrato a Mlano, Nino Badalamenti ritrova a Calamo, ad aspettarlo con i suoi parenti, lo spettro della mafia, incarnato dal tetro Don Vincenzo. Dapprima il mammasantissima lo coccola come il figliol prodigo;...Leggi tutto poi, al momento giusto, con un inatteso, veloce colpo di scena, lo spedisce in giornata negli Stati Uniti e lo costringe a ricordarsi dei doveri di un picciotto. Sordi riesce credibile persino nel suo siciliano approssimativo, rifugge ogni scontata gag dialettale e folcloristica e si concentra per creare le mille sfumature del personaggio. La Sicilia in bianco e nero non lascia trasparire le calde colorazioni che gli sono proprie, ma ne evidenzia la decadenza. Lattuada mostra di conoscere bene il mestiere, ricama primi piani spesso altamente evocativi (specialmente su Don Vincenzo), con ampio gioco di luci e ombre, mentre difetta un po' nella scorrevolezza (colpa anche di un montaggio non sempre riuscito). Gustose le caratterizzazioni di contorno (specialmente durante la trasferta americana), pungente la sceneggiatura. Ormai Sordi sembra essersi lasciato alle spalle le esperienze comiche in favore di un impegno magistrale nella descrizione dei “mostri nascosti” nell’italica penisola.

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B. Legnani 21/10/07 01:58 - 5535 commenti

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Grande prestazione di Alberto Sordi, che abbandona a Milano la sua "normalità" e, tornato in Sicilia, affonda, lentamente ma inesorabilmente, nella "normalità mafiosa" (con tanto di coppola in testa). Formidabile il momento della convocazione per la comunicazione della missione ("la Mamma") e perfetto il dialogo finale che si svolge, in azienda, dopo il rientro a Milano. Si ride sì, ma si pensa assai. Una delle bimbe è la futura Katiuscia dei fotoromanzi "Lancio".
MEMORABILE: Il canto di Sordi al sole di Sicilia.

Galbo 23/10/07 05:53 - 12399 commenti

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Non solo un film molto godibile ed ottimamente realizzato, ma anche una delle migliori analisi e resoconti siano stati mai realizzati dal cinema di quello che è e rappresenta (o almeno che rappresentava all'epoca in cui il film fu girato) il fenomeno mafia. Il servilismo del protagonista nei confronti del boss locale, le tradizioni ancestrali legate alla mafia nei piccoli paesi del sud sono assolutamente reali. Il film si distingue per la regia lucida ed attenta di Lattuada (è uno dei suoi film migliori) e per l'ottima interpretazione di Sordi.

Gugly 5/03/08 19:22 - 1188 commenti

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Grandissima interpretazione di Sordi che mette coppola, baffi e accento siciliano senza per questo diventare una macchietta. Lattuada realizza un film amarissimo, senza lieto fine, dove tutto, anche le circostanze più tragiche, sono vissute normalmente. Un film sottovalutato, che ancora oggi dovrebbe far riflettere. Splendida fotografia in bianco e nero.

Saintgifts 6/01/10 22:47 - 4098 commenti

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Lattuada tratteggia molto bene un'Italia forse già dimenticata (ora il film ha anche una valenza documentaristica), attraverso un Sordi molto bravo che solo qualche volta accenna ai suoi modi di recitazione abituali che lo contraddistinguono. Si passa da una Milano tecnica e cronometrata a una Sicilia tradizionale e sonnolenta, degli scambi di "favori" a cui non ci si può sottrarre. Reale anche la descrizione della gioventù pseudo intellettuale isolana. Il film è ben fotografato e sceneggiato, unico appunto la musica e i grattacieli di New York.
MEMORABILE: Durante il pranzo il padre di Nino (Sordi) si toglie il cappello al solo sentire evocare il nome di Don Vincenzo.

Renato 11/02/10 13:03 - 1648 commenti

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Innanzitutto non si capisce bene perché prendere Alberto Sordi per interpretare un siciliano: il suo accento fasullo toglie credibilità a tutto il film. Comunque, nella prima parte Lattuada esaspera un certo folclore tipicamente siculo, mentre nella seconda si cambia registro e direi che il film ne guadagna. In ogni caso non mi ha convinto al 100%; e le musiche di Piero Piccioni sono davvero brutte.

Matalo! 19/03/10 18:52 - 1378 commenti

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Film particolare per Sordi; la parte ambientata in Sicilia punta su un bozzettismo divertente anche se non troppo. Appena ci si sposta in America il film diventa tragedia, per finire sarcasticamente. Sordi si trattiene (quasi) del tutto e il film, grazie alla regia e alla bella fotografia è piuttosto memorabile. Il tocco di Azcona si nota nella scena della "pupazza" di sabbia.
MEMORABILE: I titoli di testa; Sordi cronometrista; Il pranzo; "Devo consegnare una lettera".

Il Dandi 30/03/10 18:37 - 1917 commenti

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Nonostante l'accento siciliano di Sordi (il quale comunque è qui attentissimo a non uscire dalle righe), un film veramente interessante e credibile (anche come documento d'epoca). Lattuada rifugge il più possibile il bozzettismo folkloristico, anche sulla sessualità. La scena dei giovani intellettuali nullatenenti, che discettano (da lontano) dell'alienazione dei loro cugini del continente, tradisce la mano di Ferreri nello script.
MEMORABILE: L'arrivo sul traghetto, con Sordi entusiasta che saluta la Sicilia che si avvicina e la moglie che saluta mesta l'Italia che se ne va...

Cotola 27/07/10 10:54 - 9055 commenti

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Ottimo film di Lattuada (tra i suoi migliori) che illustra in maniera perfettamente lucida e ben lungi dal macchiettismo e dal folclore gratuito una certà mentalità mafiosa che è un vero e proprio modo di essere oltre che di pensare. Merito di una regia sobria ed essenziale, di una bella sceneggiatura (scritta da Ferreri, Azcona, Age e lo stesso regista) e della monumentale prova d'attore di Sordi. Si ride tanto, ma si riflette anche e il finale, per nulla lieto come si potrebbe pensare, mette i brividi nella sua "normale" amoralità.
MEMORABILE: L'incontro in auto di Sordi con la "mamma" che gli affida la missione da compiere.

Giùan 3/11/11 15:12 - 4565 commenti

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Straordinario film di Lattuada, il cui tono lasciò interdetti all'uscita, quanto e forse più della tematica. Ed ancor oggi Il mafioso è oggetto filmico che stordisce; merito del particolare tocco del regista milanese, in grado di filtrare nel suo stile siderale e astratto uno script dall'anima divisa in due: quella grottesca di Azcona-Ferreri e quella realistico-poetica di Age-Scarpelli. Ne esce un'opera che della mafia coglie la sostanza che si cela dietro la forma. Sordi, perfetto, per una volta non mattatore ma parte di un contesto più grande di lui.
MEMORABILE: La "milanese" che fuma la sigaretta dopo pranzo tra lo sconcerto dei commensali siculi.

Rambo90 2/02/12 02:55 - 7702 commenti

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Un altro dei tanti "italiani" che Sordi ha magistralmente portato al cinema. Lattuada fotografa una Sicilia insidiosa e dimessa (resa bene dalla cupezza del bianco e nero), iniziando con toni da commedia per poi volgere la storia in dramma. Sordi è bravo a non strafare ed è credibile nel suo siciliano, ed è ben supportato da uno stuolo di caratteristi che non conoscevo ma che trovo semplicemente perfetti. Un po' di velocità forse avrebbe giovato, ma è un film notevole.

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Pigro 14/03/12 10:24 - 9673 commenti

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Bel film sulla mafia, non perché ne metta in rilievo gli aspetti truci o folkloristici o ne denunci le connivenze, ma perché ne mostra la cultura e la “normalità” nel quotidiano e l’acquiescenza generalizzata alle sue regole. L’emigrato che tornato in Sicilia si ritrova arruolato come sicario è il segno più amaro della disillusione di chi crede di poter rimuovere gli scheletri dall’armadio senza aver mai mosso un dito, e anzi accettando tutto alla lontana. Eccellente e calibratissimo Sordi (così come tutto il film) nell’equilibrio fra commedia e dramma.

Graf 14/04/12 03:41 - 708 commenti

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Lattuada sfiora il capolavoro. Il regista, nato nella corrente "calligrafica", firma un'opera a freddo dallo stile asciutto e semplice e dalle luci nettamente tagliate. La precisione mimetica di Sordi nel rendere viva e dolente la maschera del mafioso assassino é semplicemente impressionante. L'attore dimostra di essere diventato un interprete universale estremamente duttile e senza aggettivi limitativi. Contemporaneamente comico e serio, drammatico e grottesco si impone come un grandissimo artista. Un film di grande forza polemica.
MEMORABILE: L'implacabile freddezza attraverso la quale, l'onesto e ben voluto impiegato milanese Sordi, si trasforma in un killer spietato della mafia.

Markus 18/02/13 12:07 - 3690 commenti

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Dalla Milano operosa del “boom” alla brulla Sicilia: i primi venti minuti del film sono magistrali e mostrano due realtà del nostro paese allora così diverse eppure unite dalla storia industriale del dopoguerra; ma la pellicola è molto di più: essa mostra - senza giudicare - il radicamento della mafia come fatto “normale” nella cultura sicula. Uno dei film più significativi di Lattuada e tra le migliori caratterizzazioni di un grandissimo Sordi.

Gabrius79 24/07/13 18:17 - 1427 commenti

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Un bravo Sordi al servizio di un film diretto con mano sicura da Alberto Lattuada. Interessante storia di un uomo che torna in Sicilia con la sua famiglia e sarà costretto ad andare in America come giustiziere. Risate poche, ma la trama appassiona.

Rigoletto 13/01/14 19:13 - 1787 commenti

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Per Barbagia, la società del malessere, riconobbi a Lizzani il merito per aver gettato un fascio di luce su una realtà poco conosciuta; in questo film accade un po' la stessa cosa nei confronti di una realtà più internazionalmente riconosciuta ma altrettanto oscura e per quelle atmosfere appartenenti al passato. Bravissimo Sordi in un ruolo lontano dai suoi standard ma interpretato perfettamente grazie a quel senso dell'italianità che lui più di tutti possiede. Sicuramente un buon film. Visione decisamente consigliata.

Ramino 14/01/14 19:37 - 127 commenti

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Manca il trucidume eccessivamente violento della mafia a favore del folklore siciliano, della contrapposizione tra le due Italie (quella settentrionale rappresentata dalla moglie di Sordi e la famiglia di quest'ultimo) e soprattutto il rispetto più che ossequioso per Don Vincenzo, il quale chiede al protagonista "un favorino"... Un insolito Sordi drammatico che stupisce scrollandosi di dosso la sua romanità, sembrando credibile senza eccedere e senza caratterizzare troppo.

Daniela 3/03/14 08:04 - 12672 commenti

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Memorabile interpretazione di Sordi "siculo" per questo che non è solo uno dei migliori film di Lattuada ma anche una delle più penetranti ed originali rappresentazioni cinematografiche della mafia: il protagonista è proprio un brav'uomo, legato alla sua famiglia e alla sua terra, ma nella sua terra il termine "famiglia" ha un significato molto ampio... Le coloriture tipiche della prima parte muovono al riso, che si congela di fronte alla secchezza spietata della "parentesi" americana, chiusa la quale la vita deve (ma può?) riprendere il suo corso, in un finale amarissimo nella sua ordinarietà
MEMORABILE: Il giro in macchina, l'omicidio dal barbiere

Mickes2 6/08/14 22:36 - 1670 commenti

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Strepitosa mascherata tragicomica dallo stile incredibile per come sa fondere la vena folkloristica e comico-grottesca della prima, abbondante parte, con quella soffocante e gangsteristica della seconda. Un film sulla mafia senza parlare della mafia, la sua essenza più subdola e silenziosa come il ragno che tesse la tela nella quale prima o poi si verrà intrappolati. Per fare ciò, il tutto è sapientemente filtrato dal punto di vista dell’uomo normale che, dopo anni, ritrova concetti “familiari” del tutto distorti. Immenso Albertone.
MEMORABILE: L’incipit; L’esilarante saluto ai famigliari; Il finale.

Pol 19/12/15 15:12 - 589 commenti

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Questa era la commedia all'italiana, che spinge al riso senza mai essere "comica", drammatica senza risultare stonata e con un attore monumentale come Sordi in grado di reggere tutto il film con disarmante semplicità. Evitando di rendere caricaturali i tipici stereotipi sull'isola sicula, Lattuada riesce a rendere realistico il quadro d'insieme e se oggi parlare di collusioni mafia-stato pare quasi banale non sono sicuro lo fosse all'epoca.
MEMORABILE: Lo sguardo di Sordi mentre prende la mira al tiro a segno: da brividi.

Alex75 28/02/17 09:19 - 880 commenti

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Il film di Lattuada descrive senza folclorismi la mafia come un fenomeno che pervade ogni aspetto della società siciliana, dalla mentalità alla politica passando per l’economia, inconcepibile per chi non viva nell’Isola (come dimostra lo spaesamento della moglie milanese del protagonista). Sordi abbandona la sua romanità in una delle prove più difficili della sua carriera e veste con credibilità i panni (e la coppola) di un siciliano trapiantato in Lombardia, evitando inutili macchiettismi.
MEMORABILE: "Cosa possono fare quelli del Nord? Non conoscono la Sicilia"; "Quando mamma chiama, picciotto va e fa"; Sordi truce con coppola e pistola; Il finale.

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Pessoa 8/09/17 20:29 - 2476 commenti

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Coraggiosa commedia amara di Lattuada che parla di mafia in tempi non sospetti, quando il termine era poco più che un concetto astratto, almeno per la maggior parte degli italiani. La storia forse è un po' forzata ma sorretta da una sceneggiatura lucida e originale che evita moralismi e garantisce parecchie risate. Sordi in stato di grazia aggiunge uno dei migliori personaggi alla sua infinita galleria ed è praticamente perfetto nel ruolo, accento siciliano compreso. Bellissime le ambientazioni superbamente fotografate. Miliare!
MEMORABILE: L'accento siciliano di Sordi; Marta che fa la ceretta a Rosalia.

Ultimo 26/09/17 09:35 - 1656 commenti

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Un grande Alberto Sordi è protagonista di un ottimo film di Lattuada, in grado come pochi di analizzare il fenomeno mafia visto prima di tutto in chiave rurale. L'idea centrale del film è quella dell'onore (vedi il rapporto tra Nino e Don Vincenzo) e il tutto è trattato con estrema accuratezza (all'inizio pare essere di fronte a una commedia, poi piano piano...). Oltre al citato Sordi, bravi Attanasio e la Bengell. Un po' lento nella parte iniziale, ma un film notevole, che lascia il segno.
MEMORABILE: L'arrivo al paese natio.

Rocchiola 13/04/20 17:58 - 968 commenti

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Siciliano tecnico in un’industria del Nord torna in vacanza al paese natio. Tutto procede bene finché il padrino locale non gli chiede un favore che non si può rifiutare. Uno dei film più pungenti mai girati sulla mafia. L’inizio può ricordare le commedie meridionali di Germi, con il tipico confronto tra Nord e Sud, ma poi la storia s’incupisce spostandosi in terra americana con un finale quasi alla Bravi ragazzi. A tratti si sente la mano surreale di Marco Ferreri, qui sceneggiatore. Sordi piuttosto misurato nel ruolo più immorale della carriera.
MEMORABILE: La sorella pelosa; La moglie di Antonio che fuma a tavola; Il viaggio a New York chiuso in una cassa; Il ritorno a Milano come nulla fosse accaduto.

Paulaster 26/08/21 09:56 - 4427 commenti

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Caporeparto torna al paese natio e consegna un oggetto da Milano. Piccolo trattato sociologico di come le origini restino sepolte ma sempre vive. Solo nella discesa in Sicilia si ravvisa un tocco cartolinesco, ma l'interpretazione di Sordi (poco urlata e dalle ottime espressioni) ci fa calare nel mondo rurale con i suoi codici d'onore. Anche i comprimari familiari, e per contraltare la moglie milanese, servono a restituire il clima siciliano. L'ultima parte gangster evita spettacolarizzazioni e lucidamente raggiunge lo scopo, da cui il ritorno alla normalità che sa di beffardo.
MEMORABILE: L'arrivo a casa in Sicilia; La mira al luna park; Nel bancale in aereo; L'uscita dal camion con la selvaggina.
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  • Discussione Fedemelis • 24/08/13 11:54
    Fotocopista - 2139 interventi
    Qui ancora un fotogramma precendete:

    Nel quale la signora riconosce Sordi e non gli stacca più gli occhi di dosso.

    Io rimango dell'idea che la signora abbiamo riconosciuto Alberto Sordi e che si sia ritrovata, non volendo, a far parte del film.

    L'ipotesi del "signore delle valigie" a quei tempi e in una stazione mi sembra un po' stramba. Sordi sembra un normale passeggero emigrante.

    Notare anche lo sguardo fisso del ragazzo con la polo bianca e pantaloni neri.
    Ultima modifica: 24/08/13 12:11 da Fedemelis
  • Discussione Zender • 24/08/13 12:50
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Molto probabilmente hai ragione, ma non è detto. Nel senso che la troupe di un film non è invisibile, e quando si gira di solito si sta bene attenti a chi c'è in scena, si avverte e la gente vede bene che si sta girando un film. Qui parliamo non di una signora sullo sfondo ma di una in primo piano. Poi ovviamente tutto può essere.
    Ultima modifica: 24/08/13 13:22 da Zender
  • Discussione Samuel1979 • 1/01/14 18:27
    Addetto riparazione hardware - 4195 interventi
    Nella location di Fedemelis,11 settembre 2013 ore 15:17, si vede il classico "Stigghiularu" ambulante, che opera nel Palermitano. Qui Sordi e consorte mangiano budella di agnello arrostite,,da me molto apprezzate.In Palermitano stretto le chiamiamo i "Stigghiuala",
    Ultima modifica: 1/01/14 18:30 da Samuel1979
  • Curiosità Daniela • 3/03/14 08:15
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Il Mafioso è presente, come unico film italiano, nell'elenco dei "best Gangster Movies" compilato da Martin Scorsese:

    http://www.thedailybeast.com/articles/2010/09/08/best-gangster-films-chosen-by-martin-scorsese.html

    Queste le parole dell'articolo che accompagnano la segnalazione:
    "A transplanted northerner living up north with his wife and family (the great Alberto Sordi) goes home to Sicily, and little by little, gets sucked back into the old loyalties, blood ties, and obligations. It starts as a broad comedy. It gradually becomes darker and darker… and darker, and by the end you’ll find the laughs catching in your throat. One of the best films ever made about Sicily."
  • Musiche Alex75 • 28/08/17 17:19
    Call center Davinotti - 709 interventi
    "Mafioso" di Piero Piccioni:
    https://www.youtube.com/watch?v=u6o7ACC9xtc
  • Homevideo Rocchiola • 13/04/20 18:02
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Tuttora disponibile in DVD marchiato Filmauro con video rimasterizzato in alta definizione da negativo originale. Un prodotto risalente la 2006 ma che offre ottime immagini nel corretto formato anamorfico 1.85 con un bianco-nero ottimamente contrastato e pulito (personalmente ho rilevato qualche spuntinatura e graffio solo nel finale). Ottima anche la definizione superiore alla media per un SD. L'audio è disponibile in mono 1.0 e stereo 2.0 con quest'ultimo un pochino più vivace e definito.
  • Discussione Roger • 16/06/20 20:03
    Fotocopista - 2919 interventi
    Nella parte della figlia di Sordi recita Katiuscia Piretti, diventata famosa negli anni 70 e 80 come interprete di fotoromanzi
  • Discussione B. Legnani • 16/06/20 21:59
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    Roger ebbe a dire:
    Nella parte della figlia di Sordi recita Katiuscia Piretti, diventata famosa negli anni 70 e 80 come interprete di fotoromanzi
    Una delle due. Le figlie, infatti, sono due (vedi parte finale del mio commento).
  • Discussione Roger • 17/06/20 00:27
    Fotocopista - 2919 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Roger ebbe a dire:
    Nella parte della figlia di Sordi recita Katiuscia Piretti, diventata famosa negli anni 70 e 80 come interprete di fotoromanzi
    Una delle due. Le figlie, infatti, sono due (vedi parte finale del mio commento).
    Ok Legnani ho letto solo ora, come non detto...
  • Curiosità Lucius • 26/05/21 08:36
    Scrivano - 9051 interventi
    Quando Sordi, una volta giunto negli States, si sofferma ad ammirare i grattacieli, si vede il manifesto del film Boccaccio '70 (dello stesso anno):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/maffi1.jpg[/img]