Il corpo - Film (2024)

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Il corpo
Locandina Il corpo - Film (2024)
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Anno: 2024
Genere: thriller (colore)

Cast completo di Il corpo

Note: Presentato fuori concorso al 42° Torino Film Festival. Remake del film "The body" (2012).

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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La nostra recensione di Il corpo

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Versione italiana del classico che fece conoscere il talento di Orion Paulo al mondo, fin lì abile sceneggiatore e con EL CUERPO passato alla regia ottenendo risultati a loro modo epocali (fanno testo i già numerosi remake nel mondo, di questo e di CONTRATTEMPO). E' comunque la prima volta che il film arriva da noi in italiano, visto che l'originale, all’uscita del remake, non è ancora stato doppiato.

La trama contorta, che mirabilmente la sceneggiatura di Paulo e Lara Sendim aveva saputo organizzare...Leggi tutto gestendo nel migliore dei modi flashback e colpi di scena, viene trasposta senza troppe intenzioni di stravolgerla da parte del regista Vincenzo Alfieri e Giuseppe Stasi. Si riparte quindi dalla scomparsa, in obitorio, del cadavere di Rebecca Zuin (Gerini), ricca imprenditrice nel ramo farmaceutico morta, a quanto hanno detto i primi rilevamenti, d'infarto. Il guardiano dell'obitorio tuttavia, che ha forse assistito al possibile trafugamento del corpo, è stato investito in strada immediatamente dopo il furto mentre era in fuga chissà da cosa ed è ora ricoverato in coma.

L'ispettore Cosser (Battiston), chiamato a investigare sul caso insieme al suo secondo, Mancini (Sartoretti), incontra subito il vedovo della donna: è Bruno Forlan (Di Luigi), ex professore universitario precario diventato - grazie ai buoni uffici della moglie - top manager d'azienda con tutti i bonus e privilegi conseguenti. Non pare certo distrutto dalla perdita di lei e Cosser non capisce come sia possibile, lui che la sua, di moglie, l'ha persa dieci anni prima e ancora non riesce a farsene una ragione. Inevitabile che il sospetto numero 1 sia quindi Forlan, anche perché si scoprirà che ha una giovane amante (Campana) e che se la faceva pure con la cognata (Terio); ma sarà stato davvero lui a far sparire il corpo della moglie e magari addirittura a ucciderla? Il film si occupa di ragionare su questo, lasciando a Battiston il compito di reggere sulle proprie solide spalle il peso di una sceneggiatura che a tratti fallisce nel rendersi credibile come dovrebbe. Certo, anche nell'originale la slealtà nei confronti dello spettatore andava registrata tra i difetti, ma era compensata da un copione più attento a rendersi plausibile, grazie anche all'ottima recitazione.

Qui, se Battiston occupa la scena salendo magari sopra le righe ma con innegabili doti e una consumata esperienza nell'interpretare il ruolo dell'investigatore (fin dai tempi di PANE E TULIPANI), giocando sapientemente con l'innata ironia che lo contraddistingue, altrettanto non si può dire di Di Luigi, meno calzante e convincente nel dare corpo all'unica figura altrettanto importante. Sartoretti infatti incide poco e la Gerini, che occhieggia maliziosa dai flashback in cui deve mostrarsi dominatrice ma anche umana nelle sue debolezze, resta ai margini, pur delineando con bravura i tratti di una donna manager sicura di sé e scherzosa (con quest'ultimo aspetto che pare a dire il vero un po' buttato lì, senza un perché e decisamente forzato nella resa, almeno quanto i sogni horror di Bruno, piazzati giusto per spaventare un po').

Insomma, ciò che veramente funziona, al di là di Battiston (il monologo di Cosser sulla tristezza interiore, sentimento comune ai suoi compaesani, è il momento più alto, nella “nuova” sceneggiatura) e di una regia tutto sommato competente (per quanto sterilmente alla moda in certi insistiti primi piani mossi), è il soggetto del film originale, che prevede un colpo di scena finale davvero spiazzante e che sa manovrare i tanti spunti della storia, i flashback e i cambi di direzione senza mai far perdere il filo, qualità qui mantenuta. Colpo di coda commovente con l’irruzione della meravigliosa "Epitaph" dei King Crimson appena prima di chiudere, che ci lascia con un buon sapore in bocca (Alfieri ha detto di esser partito dalla frase chiave compresa nel brano - “Confusion will my epitaph” - per costruire il "suo" film).

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Tutti i commenti e le recensioni di Il corpo

TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/11/24 DAL BENEMERITO COTOLA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 1/12/24
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Cotola 24/11/24 23:18 - 9391 commenti

I gusti di Cotola

Il corpo di una donna sparisce dall'obitorio. La polizia indaga e intanto qualcuno inizia a "giocare" col marito della vittima: non mancheranno le sorprese. Remake del film di Oriol Paulo che, come l'originale, sa mescolare bene le piste e tenere coperte le carte, stuzzicando così la curiosità dello spettatore. La tensione è discreta mentre il finale appare un po' disonesto, come già nel modello. Regia a tratti inutilmente patinata e scene "erotiche" del tutto esornative. Vedere recitare Battiston è sempre un piacere; la Gerini gli tiene botta.

Markus 1/12/24 17:49 - 3746 commenti

I gusti di Markus

Tardivo rifacimento d'un film spagnolo del 2012 che regge perlopiù grazie alla simpatica e carismatica presenza dell'ormai classico Battiston investigatore che regala al ritmo piuttosto sonnacchioso dell'opera se non altro attimi di umorismo dal sapore un po' cinico che aiuta non poco la visione; meno convincente il bel protagonista Di Luigi, che come la Gerini talvolta viaggia col pilota automatico. Sulla vicenda c'è poco da dire, essendo un mero remake con buone idee... altrui.

Rambo90 3/12/24 16:01 - 7892 commenti

I gusti di Rambo90

Girato con perizia da Alfieri che gioca tra giallo classico, commedia e sprazzi horror senza mai perdere di vista lo svolgimento e tenendo bene dal punto di vista della suspense. Lo aiuta molto bene l'interpretazione di Battiston, sarcastico e sempre puntuale nelle sue battute. Meno incisivo il suo contraltare Di Luigi, acerbo per il grande schermo, ma molto bravi Sartoretti e una Gerini una volta di più fascinosa e detestabile. Buona regia, ottimo montaggio.

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