Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il film che ha consacrato il personaggio di Monnezza, il ladro gentiluomo dal cuore d'oro qui a capo della F.I.G.A. (Federazione Italiana Gratta Antiviolenza). Inizialmente l'unico vero protagonista doveva essere Luc Merenda; poi, vista la possibilità di sfruttare di più Tomas Milian, Stelvio Massi decide di promuovere l'attore cubano da “special guest” quale avrebbe dovuto essere a vero e proprio co-protagonista, interprete di una storia parallela tutta parolacce e volgarità in romanesco. Monnezza vive con la sua donna, da lui soprannominata Moby Dick per evidenti motivi, e il figlio Monnezzino, un frugoletto infilato spesso in una gerla. Gestisce il ristorante...Leggi tutto “La pernacchia” in cui tratta e fa trattare i clienti a pesci in faccia. Per arrotondare insegna l’arte dela rapina nella fatiscente sede della suddetta F.I.G.A. Un personaggio fortemente caratterizzato quindi, molto più interessante di quello interpretato da Luc Merenda, il solito poliziotto spaccatutto privo di una vita propria. Le loro strade s’incrociano per caso, solo nel finale, a dimostrazione di quanto sia forzata la sceneggiatura di Dardano Sacchetti e Elisa Briganti. La miseria del budget appare subito, con un montaggio raffazzonato ed effetti speciali inesistenti. Pugni e pedate a ogni occasione, gli abituali scambi di “cortesie” tra malavitosi, blitz improvvisati (registicamente parlando) e altre amenità sono gli ingredienti principali. Insomma, se non fosse per la simpatia di Tomas Milian il film sarebbe veramente brutto. E invece si ride, quando ad esempio Moby Dick pensa di poter fare l'attrice e si trova a fare tre misere pose in cui deve unicamente simulare una decina di scorregge. Per il doppiaggio delle stesse si offre Monnezza: chiede solo cinquantamila lire!

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G.Godardi 11/06/07 16:45 - 950 commenti

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La banda del trucido (titolo fuorviante probabilmente messo all'ultimo momento) è un film bicefalo in cui si alternano parti classiche da poliziottesco ed altre più da commedia che sono un vero e proprio anticipo alla serie di Giraldi. Massi ha il merito di aver puntato sulla commedia (citando anche I soliti ignoti), tuttavia le due sezioni (poliziottesco e commedia) sono ben distinte tra loro e non amalgamate, dando come l'impressione di vedere due film diversi. Milian in partecipazione speciale si mangia Merenda. Ottimo lo score di Bruno Canfora.
MEMORABILE: Il trucido che dà lezioni ai piccoli ladruncoli sul modello di Totò ne I soliti ignoti.

Homesick 5/03/08 08:56 - 5737 commenti

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Dualistico, con una parte dominata da Merenda e dai tòpoi del poliziesco hard-boiled all’italiana (sparatorie, pestaggi, rapimenti, brutali omicidi) e un’altra lasciata a Milian che, per la seconda volta nei panni del trucido Monnezza, concede ampio spazio a variopinti dialoghi borgatari e trash di sua stessa invenzione, naturalmente doppiati da Ferruccio Amendola. Nel cast – non accreditato - anche Danilo Massi, figlio del regista.

Undying 6/03/08 21:15 - 3807 commenti

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Non esaltante capitolo (parte seconda) dedicato "ar Monnezza": non giova un clima "noir" mal gestito (poco incisivo il personaggio di Merenda) confuso con inattesi squarci di commedia, con evidenti citazioni curiose, ma fuori luogo (I Soliti Ignoti). Come sempre Milian tiene desta l'attenzione ed il doppiaggio salva, dal disastro, una pellicola altrimenti insignificante nel panorama cinematografico dell'epoca (che oggi sarebbe comunque un capolavoro).

Il Gobbo 9/07/08 09:17 - 3015 commenti

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La spiccata antipatia fra Milian e Merenda, che ha alimentato una vasta aneddotica, potrebbe spiegare l'impressione che dà questo film,di giustapposizione di parti diverse: un poliziottesco di impianto tradizionale e nemmeno male e una parte di commediaccia alla vaccinara con un Monnezza scatenatissimo in varie volgarità (talora riciclaggio delle classiche performances di storici locali romani come Cencio). Quindi isolatamente le due metà funzionano, l'assemblaggio poco. Comunque potabilissimo.

Ianrufus 20/08/08 23:26 - 139 commenti

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Un poliziesco con Luc Merenda ed una commedia con Tomas Milian al prezzo di uno vi sembra poco? Si va a gusti, vi basti sapere che il manifesto del film è uno dei miei preferiti in assoluto! Vedere a ruota libera il Monnezza (e se la ruota la fa girare proprio la penna di Milian) è un piacere, anche se abbondano i difetti e le occasioni sprecate. Intendiamoci, il Trucido di Lenzi è un'altra cosa ma questo è un Massi 1977 e per i film di genere si respira ancora aria buona. Da qui Milian si portò Massimo Vanni alle Squadre.
MEMORABILE: Luc Merenda piomba da una finestra su dei malviventi (Sandra Cardini strafatta è uno spasso); Milian gestisce il suo ristorante "La Pernacchia".

Enzus79 3/02/09 10:52 - 3043 commenti

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Secondo episodio del trucido. Forse un po' fiacco rispetto al primo per via della presenza dell'altra star: Luc Merenda. Le scene con lui e Milian insieme sono poche (una) e sembra che gli sceneggiatori abbiano diviso il film in due parti. Le scene col Monnezza (dialoghi scritti da Milian) fanno molto ridere. Certo senza Lenzi non si poteva far di più, ma il film rimane agli standard di quell'epoca.

Rickblaine 3/02/09 10:12 - 635 commenti

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Tomas Milian, un volgare romano imparrucato ancora nelle vesti di Monnezza. Simpatico poliziottesco dai mille risvolti ma comunque sempre a senso unico. Luc Merenda nella parte del bel poliziotto forma il cinquanta per cento del film in opposizione all'altro cinquanta per cento di Milian. Un po' ripetitivo.
MEMORABILE: Monnezza a dialogo con Monnezzino.

Daidae 5/03/09 23:50 - 3272 commenti

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Bel poliziesco all'italiana che mischia anche elementi comici. Merenda si occupa della parte di azione (bello lo scontro con Franco Citti), Milian del resto regalandoci ancora una volta il simpatico personaggio del monnezza (quello vero!). Ottimi anche gli altri attori in particolare Zamuti nella parte di un feroce bandito.
MEMORABILE: L'assalto alla casa con i rapinatori strafatti; Dell'acqua che insulta la Cardini.

Disorder 24/11/09 14:34 - 1416 commenti

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Ho sempre considerato la serie parallela di Nico Giraldi decisamente superiore a quella del Monnezza, se si parla del Milian comico; questo è in effetti un poliziotesco come tutti gli altri, col solito commissario di ferro e i consueti omicidi. Per fortuna viene dato ampio spazio al divertente (e volgarissimo!) Milian. È comunque un buon film, il migliore della trilogia monnezzara.
MEMORABILE: La Pernacchia, ovvero il ristorante di Milian dove i camerieri insultano i clienti!

Gaetano 26/11/09 09:31 - 4 commenti

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Film comico spacciato per poliziesco. È sicuramente il più "leggero" della saga del "Monnezza", che qui dà ampio sfogo alla volgarità romanesca che lo contraddistingue. L'atmosfera è comunque gradevole, anche se la trama è un po' confusionaria. Merenda doppiato in romanesco fa sorridere anche lui. Spendida la colonna sorona "La ballata del trucido" di Giorgio Cascio nei titoli di coda.
MEMORABILE: Monnezza che chiama Yul Brynner uno della banda perché totalmente calvo. Il ristorante "La Pernacchia".

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M.lupetti 25/01/10 09:06 - 58 commenti

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Er Monnezza capitolo 2, sempre più commedia e meno poliziesco: per arrivare a Nico Giraldi e le sue "Squadre" manca ormai pochissimo. È la fine di un'era. Dirige Massi, poco a suo agio in questo miscuglio e sovrastato dal sempre più anarchico e incontenibile Milian. Merenda ha il duro compito di ancorare il film alla tradizione dei bei tempi, ma svanisce di fronte ai monologhi romaneschi del Monnezza, facili escamotage a basso costo (non servono più cascatori, effetti speciali, montaggi serrati e Giulie distrutte) e di sicuro successo.

Herrkinski 21/02/10 23:46 - 8401 commenti

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Poliziottesco nella tipica moda del periodo; sarebbe solo appena sufficiente, se non fosse per la presenza di Milian nella parte del Monnezza (personaggio spesso confuso col commissario Nico Giraldi), che regala i momenti migliori della pellicola grazie alla sua tipica vèrve burina. La parte più propriamente poliziesca invece non è granchè, nonostante le buone prove di Merenda e Citti, nonchè la partecipazione di alcuni tipici caratteristi dell'epoca. Massi usa bene la mdp come di consueto. Nel complesso non memorabile, ma comunque godibile.

Il Dandi 26/07/10 22:30 - 1917 commenti

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Buon poliziottesco di seconda generazione, con equilibrio ancora riuscito tra action (Massi gira con la consueta sicurezza e un paio di scene come quella iniziale sono ottime) e comicità (il personaggio del Monnezza, di cui lo stesso Milian scrive i monologhi, resta perlo più distante dall'azione vera e propria). Cast di caratteristi ricchissimo (Brega, doppiato, è il questore) e alcuni siparietti divertenti (le fallite rapine di Corrado Solari, allievo del Monnezza) nobilitano un prodotto abbastanza di routine, ma godibilissimo.
MEMORABILE: "Je piace er locale? È piccolo, ma ringrazziando Iddio è pure zozzo! Ah, Yul Brinner: accompagna la signora cor marchese ar tavolo vicino ar cesso!"

Nando 28/07/10 00:39 - 3855 commenti

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La genesi del Monnezza passa attraverso questa pellicola poco incisiva nella trama; interessanti i siparietti dell'attore cubano all'interno della sua trattoria e durante la sue lezioni furfantesche, ma l'indole poliziottesca tende a sfilacciarsi davanti all'intreccio, in cui Merenda nel ruolo del Commissario deve scontare un doppiaggio scadente.

Digital 5/08/11 10:01 - 1259 commenti

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Discreto poliziottesco infarcito di elementi comici dati dall'ampio spazio che viene concesso a Milian e al suo personaggio (il Monnezza), il quale riesce a strappare qualche sorriso, ma certe battute sono francamente insopportabili (troppo volgari). Meglio quindi la parte con Merenda che, pur scontando una trama ampiamente risaputa, riesce, grazie a numerose sequenze action di pregevole fattura (l'inseguimento sopra i tetti degli autobus è una di queste) a mantenere una buona presa sullo spettatore.

Trivex 15/09/11 15:16 - 1779 commenti

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Diverso ed inferiore rispetto al trucido di Umberto Lenzi, pur con tratti divertenti e pittoreschi, come l'osteria della parolaccia e il "movimento" per il furto nonviolento. La parte seria è poca cosa, con scontri a fuoco minimalisti, anche se la strage degli innocenti non manca nemmeno qui. Credo che la regia imperfetta e la mancanza dello "sporco cattivo", necessario in questo genere (e nel capitolo di Lenzi non manca), riducano impatto e divertimento per lo spettatore. La fine della valigia con i soldi è improbabile, ma l'ultima litigata no!

Stefania 27/09/11 01:08 - 1599 commenti

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Rivincita della F.I.G.A (Federazione Italiana Gratto Antiviolenza) contro malavitosi disinvolti nell'uso e nell'abuso delle pallottole, nel mezzo c'è Luc Merenda, scelta discutibile per impersonare un commissario nativo di Primavalle. Il versante poliziottesco è filmato con competenza, ma non riserva sorprese, i siparietti comico-sboccati di Milian (qui assai versato nella coprolalia) sono simpatici, ma più che parti integranti della trama sono battute d'arresto. Tentativo ancora incerto di ibridazione tra poliziesco e commedia. Irrisolto.
MEMORABILE: La scena iniziale. Milian che risponde al telefono con una pernacchia: d'altronde, il nome del locale quello è...

Gestarsh99 31/03/12 23:32 - 1395 commenti

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Seconda capatina su grande schermo per Sergio Marazzi/Er Monnezza (un sempre più parolacciaro Milian), co-protagonista di una terna poliziesca alquanto disomogenea sui fronti del metodo registico e del background lavorativo-familiare appioppato al personaggio. Massi prova a compensare la carenza di quel rombante fattore action che differenzia gli altri due film lenziani della serie regalando minuti preziosi a sketch trasharoli vagamente "francociccieschi", ma la mescola di violenza urbana e commediaccia borgatara reagisce come l'acqua con l'olio. Molto meglio i Brescia-movies.
MEMORABILE: Milian che presiede la F.I.G.A. ("Federazione Italiana Gratta Antiviolenza"); La moglie di Milian chiamata a fare la comparsa-petomane nel film "Torna a casa Spermula"...

Nicola81 4/05/13 23:05 - 2935 commenti

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Due film in uno, ma è il versante poliziesco a funzionare maggiormente, perché Massi gira le scene di azione con la consueta competenza e gli interpreti sono quelli giusti. Milian è sicuramente più simpatico di Merenda e, pur nei limiti della volgarità, riesce anche a far sorridere; ma i suoi siparietti rallentano il ritmo e danno l'impressione di essere stati inseriti più che altro per raggiungere i canonici 90 minuti. Comunque, devo dire che temevo di peggio. Bella la colonna sonora di Bruno Canfora. **!
MEMORABILE: La sequenza iniziale, con la Cardini sciroccata; Lo scontro tra Merenda e Citti.

Giordani 17/10/13 17:32 - 39 commenti

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Poliziottesco piuttosto morbido, con evidenti elementi comici a fare da cornice alla narrazione. Merenda interpreta bene il ruolo del commissario duro ma umano, ma è Milian che caratterizza il film: il suo personaggio, per quanto volgare, assicura tante sincere risate allo spettatore e anche un certo calore umano (la morte dell'amico, i dialoghi col figlioletto...). Per il resto trama nella media del genere, condita con episodi laterali piuttosto scontati ma sufficientemente briosi; davvero riuscito il commento musicale di Bruno Canfora.

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Gabrius79 3/12/13 00:10 - 1452 commenti

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Poliziottesco anni '70 girato alla buona con un protagonista inespressivo come Luc Merenda e che si riscatta se non altro per la presenza del Monnezza alias Tomas Milian, che quando appare ci fa sorridere con le sue battutacce rozze ma efficaci. Per il resto tanti cazzotti, schiaffi e pedate. Simpatica Nicoletta Piersanti nel ruolo della cicciona.

Motorship 10/01/14 17:42 - 585 commenti

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Discreto ibrido tra poliziesco all'italiana anni 70 e commedia caciarona e parolacciara del "Monnezza". Nonostante l'impatto comico non indifferente il film ha comunque sia una parte d'azione molto rilevante, con scene davvero interessanti e che il buon Massi gira molto bene (splendida quella dell'inseguimento sui tetti degli autobus). Luc Merenda francamente funziona poco come commissario romano, mentre Milian con le sue battute volgari ma al contempo efficaci risulta simpatico. Bella la OST di Canfora. Alla fine è guardabile.
MEMORABILE: La scena iniziale; Il ristorante "La pernacchia" del Monnezza; L'irruzione di Merenda dalla finestra; Le lezioni del Monnezza ai piccoli ladruncoli.

Schramm 30/11/14 17:29 - 3684 commenti

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Tutt'altro che secondo a Lenzi, Massi riesce anche a scavalcarlo: il ritmo da bravo turnista non gli manca, al reparto ghigni e risate può contare su un aggraziato Sacchetti in vena di pungenti injokes (“vada per il cinema, purché sia un film divertente e non un orribile poliziesco all’italiana”) e su un Milian pre-nicogiraldiano maieuta del crimine che cita apertamente la sua musa (Belli) e si lancia in monologhi irresistibili; e quando c’è da giustificare il titolo del film non bada al risparmio, forte com'è di un Citti incarnante sgradevolezza, né gli è estraneo il gusto per l'inquadratura.
MEMORABILE: Il monologo con Monnezzino; “A tassinà, nun c’annate più ar cinema, che De Niro v’ha montato a testa a tutti!”; “Vuoi fa l’attrice? Devi scureggià!”

Jdelarge 14/02/15 13:03 - 1000 commenti

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Uno dei migliori esempi di polizottesco a due facce: da una parte la trama che presenta scene piuttosto violente e toccanti, dall'altra un film nel film, di cui è protagonista assoluto Tomas Milian nei panni del Monnezza. La parte migliore è, ovviamente, quella comica, nella quale Er Monnezza regala pillole di vita e insegna alla sua banda "mezzucci" per realizzare piccoli furti.
MEMORABILE: F. I. G. A.

Rambo90 14/02/15 16:46 - 7819 commenti

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Troppo diviso in due: da una parte Merenda che incarna il poliziottesco più rude e classico, dall'altra Milian che con il suo Monnezza inanella battute in romanesco da commedia popolare. Due anime che non si fondono mai e che rendono il film molto altalenante. Comunque godibile grazie a qualche inseguimento riuscito, ai momenti in trattoria decisamente divertenti e a un finale revenge gradevole. Lenzi aveva fatto meglio di Massi con il precedente Il trucido e lo sbirro.

Azione70 24/03/15 00:38 - 169 commenti

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Due film in uno: quello action, di buona fattura, con Merenda valido commissario in contrapposizione all'ottimo Zamuto (il delinquente Belli) e al robusto Franco Citti; e quello trash - quasi totalmente avulso dal contesto poliziesco - con Milian unico, splendido mattatore: ormai la metamorfosi dell'attore è compiuta, Milian è diventato l'ottavo re di Roma e si muove di conseguenza, senza preoccuparsi di essere funzionale alla trama. Al contrario sono stucchevoli i siparietti dei suoi allievi ladruncoli. Musica incisiva.
MEMORABILE: Il dialogo surreale al telefono tra Milian e il regista della moglie (aspirante attrice); L'entrata al ristorante dei clienti milanesi.

Pinhead80 18/06/15 20:19 - 5117 commenti

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Questa volta a dirigere Milian nei panni der "Monnezza" è Stelvio Massi e si vede. Il film è decisamente un poliziesco all'italiana, in cui la presenza del trucido è relegata a una parte di contorno sempre esterna all'azione. La storia coinvolge maggiormente anche grazie al piglio diverso dato alla sceneggiatura e al cast di tutto rispetto (Merenda e Citti su tutti). Il giusto mix tra la durezza del poliziesco e la la commedia caciarona all'italiana è qui servito al pubblico. Grandissimo Ferruccio Amendola al doppiaggio.

Manfrin 15/06/16 15:09 - 399 commenti

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Milian si prende tutto il palcoscenico con le sue esternazioni e parolacce di un personaggio, Monnezza, che avrà modo di sviluppare in lungo e in largo. Il resto ricalca gli standard poliziotteschi del tempo, con l'ingessato Merenda a caccia di banditi più o meno imprendibili. Non molta l'azione e scarsi gli inseguimenti stradali.

Hackett 28/06/16 18:41 - 1868 commenti

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Film che si divide nettamente in due parti: quella poliziesca con Merenda e quella caciarona e comica con Milian. Alla fine però non si capisce quale delle due anime dovrebbe prevalere e la pellicola rimane un poliziesco noiosetto continuamente raffreddato dai monologhi del Monnezza. A difesa del buon Tomas si può però dire che sembra il più convinto di tutti e alla fine ruba di netto la scena.

Rufus68 21/09/16 23:32 - 3891 commenti

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Film che cede sotto le esagerazioni da suburra di un Milian lasciato allo stato brado. Il registro double face non convince per nulla: le due ispirazioni, comica e drammatica, rimangono infatti estranee l'una all'altra come acqua e olio; e se il lato poliziottesco, che si avvale di Citti e Zamuto, è quasi coinvolgente, il rovescio coprolalico/romanesco della medaglia è davvero stucchevole (anche se la sequela d'insulti alla turista milanese strappa un sorriso). Belle musiche di Canfora.

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Pessoa 20/01/17 00:33 - 2476 commenti

I gusti di Pessoa

Secondo capitolo della saga del Monnezza, decisamente superiore a quello lenziano, se non altro per la sceneggiatura questa volta molto più curata, che permette al talento di Milian di esprimere la sua verve comica, quantunque come al solito intrisa di troppe parolacce. Depongono a favore del positivo voto finale anche le interpretazioni convincenti di Citti, Merenda e Zamuto e in generale di tutte le seconde linee. Scene d'azione girate col solito mestiere e vicenda tutto sommato piuttosto credibile. Si lascia guardare volentieri.
MEMORABILE: I dialoghi fra il Monnezza e il Monnezzino.

Puppigallo 10/01/19 15:11 - 5372 commenti

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Pellicola bifronte. Da una parte, il commissario impegnato a cercare chi fa strage di poliziotti e non solo. Dall'altra, Monnezza, che cerca di sbarcare il lunario, gestendo la trattoria dell'abbondante donna, che l'ha incastrato con un figlio. La narrazione non è esente da pause; e nonostante la parlantina rustica e dissacrante di uno e la sete di vendetta e giustizia dell'altro, il tutto non va oltre il vedibile.
MEMORABILE: Milian, in cucina, spiega al figlio, che ovviamente non capisce nulla, ma sorride, la sua triste situazione (il bambino ha una faccia molto simpatica)

Ryo 26/09/19 23:17 - 2169 commenti

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Tomas Milian tiene banco per tutto il film. E' molto più presente rispetto al primo capitolo della trilogia del Monnezza e non si può non amare il suo personaggio gretto, con quell'abbigliamento e quei capelli. Molto più trash del primo, con intermezzi fatti da lezioni di furto, monologhi tanto assurdi quanto brillanti dedicati al figlioletto Monnezzino. La parte "seria" la conuce egregiamente Luc Merenda e la ricetta funziona: humor, azione, sangue e inseguimenti mixati bene.
MEMORABILE: "Li vedi? Ecco, so' ricchi, puliti e cattivi. C'hanno i brillanti, i profumi, se danno 'n sacco de arie, ma quanno vanno a cacà, puzzano come noi...".

Lupus73 26/11/19 18:10 - 1549 commenti

I gusti di Lupus73

Secondo film della trilogia der "Monnezza", ladruncolo romano sboccato ma di buon cuore. Questa volta la regia è di Massi. Il film sarebbe un poliziottesco vecchia maniera (con protagonista Luc Merenda, commissario dalla mano pesante) e piuttosto standard se non fosse impreziosito da inserti di gag eccellenti con protagonista Monnezza nella sua nuova trattoria. La commedia è ancora in sordina e l'atmosfera generale è noir, ma questa miscela anticipa il futuro di Milian. Un cult.
MEMORABILE: Monnezza: "C'hanno i brillanti, i profumi, se danno 'n sacco de arie, ma quanno vanno a cacà, puzzano come noi".

Graf 16/01/20 15:46 - 708 commenti

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Seconda puntata della serie “Monnezza” con Tomas Milian nel ruolo di deuteragonista, controcanto divertente, sanguigno ma sguaiatissimo dell'inflessibile ma freddo commissario Ghini, interpretato da un inamidato Luc Merenda. Stelvio Massi gira il film usando spesso la cinepresa a mano ed esibendo una straordinaria capacità tecnica nel variare continuamente la profondità focale dell’inquadratura elargendo alla vicenda ritmo, dinamismo e vigore. Tipico poliziottesco anni ’70 che ci richiama esattamente il clima torvo e ferrigno di quel decennio. Buono.

Markus 23/03/20 14:29 - 3723 commenti

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Stelvio Massi prende in mano la vicenda a grandi linee già impostata da Umberto Lenzi con Il trucido e lo sbirro. Non precisamente un capitolo secondo, ma il personaggio del "trucido" (detto "er monnezza", così ben definito da Tomas Milian e aiutato dal doppiaggio di Ferruccio Amendola) riporta a fatti già gustati. Subentra il dinamicissimo Luc Merenda, ma è solo una bella presenza. Il regista mette in rilievo l'aspetto comico (volgare) e lo amalgama non sempre felicemente al classico poliziesco all'italiana allora in voga. Per appassionati.

Victorvega 23/03/20 22:00 - 502 commenti

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Di livello inferiore al Trucido e lo sbirro; Monnezza è qui confinato in un ristorante poco potendo incidere sulle dinamiche del poliziottesco (tranne nel finale). La storia principale, rispetto alle altre, decolla con molto ritardo ma i difetti maggiori sono la scarsa efficacia dei tanti siparietti brillanti: dai ladri imbranati ai poliziotti poco propensi ai lavori d'ufficio. Buone le scene d'azione e Zamuto è un cattivo credibilissimo. In ogni caso pur sempre piacevole.

Geppo 22/03/20 22:03 - 319 commenti

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Il regista Stelvio Massi sfrutta due elementi di successo di quell'epoca: il poliziesco con il tipico commissario supereroe (Luc Merenda) e il personaggio del simpatico landruncolo romano "er Monnezza" (Tomas Milian). Tecnicamente il film è girato molto bene, dal momento che Stelvio Massi era senza dubbio un regista capace. E' un poliziesco assolutamente non violento (come all'epoca usava fare Umberto Lenzi). Tra diverse scene d'azione spuntano anche momenti divertenti (le sequenze con Tomas Milian e la sua banda di ladruncoli). Si lascia guardare con piacere. Non male.
MEMORABILE: Il ristorante di Tomas Milian; La F.I.G.A.; Luc Merenda e la partita a flipper.

Ultimo 11/06/20 18:51 - 1688 commenti

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Pellicola che si inserisce nel filone dei poliziotteschi anni '70 ma resta al di sotto dei migliori prodotti del genere. Lo spunto di partenza è interessante (seppur non originale...),  ma il film stenta e decollare e se non fosse per la bravura di Milian (ancora una volta dei panni di Er Monnezza) e l'esperienza di Merenda il tutto non arriverebbe alla sufficienza.  Nella norma il cast di contorno. Discrete i momenti d'azione. Non memorabile, ma si lascia guardare.

Vito 17/01/21 21:24 - 695 commenti

I gusti di Vito

Film nettamente diviso in due parti, anche se chiaramente confluiranno nel finale. Una con Milian/Er Monnezza scatenato con il suo armamentario di parolacce, doppi sensi e pernacchie; l'altra è il classico poliziesco serio e violento di Massi con Merenda che dà la caccia al glaciale rapinatore Zamuto. Incredibilmente però il film è riuscitissimo e coinvolge: divertimento e adrenalina assicurati.
MEMORABILE: "Li vedi? Ecco, so' ricchi, puliti e cattivi. C'hanno i brillanti, i profumi, se danno 'n sacco de arie, ma quanno vanno a cacà, puzzano come noi".

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Nick franc 17/07/22 07:26 - 545 commenti

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Due film in uno: la parte poliziesca è stravista e piuttosto scialba nonostante Massi cerchi di ravvivare la minestra riscaldata con un paio di finezze tecniche (i dolly in ufficio): più riuscita e divertente la parte comica con Milian, scatenato nel suo turpiloquio esagerato tra ristorante e le spassose lezioni di scippo ai suoi imbranatissimi allievi. Le due anime principali, però, non si amalgamano mai rendendo la pellicola frammentaria e i lunghi monologhi del Monnezza col bambino non aiutano certo sul piano del ritmo. Cinema popolare già in fase calante, astenersi educande.
MEMORABILE: La F.I.G.A.; "Torna a casa Spermula" e i dialoghi col regista.

Noodles 11/04/23 09:09 - 2443 commenti

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Prosegue la saga del Monnezza, e prosegue non benissimo. Se già il primo episodio si era distinto per diverse imprecisioni di sceneggiatura, qui abbiamo invece un poliziottesco dall'andamento fondamentalmente scontato e noioso, con diverse scene scollate l'una dall'altra. Si tira un sospiro di sollievo quando sullo schermo appare Tomas Milian, che col suo istrionismo fa scomparire letteralmente Luc Merenda. Film inconcludente, buono per i completisti del genere, perché non presenta nessuna novità rispetto agli altri film. Se non altro, da ammirare la folta schiera di caratteristi.

Gugly 21/01/24 19:46 - 1198 commenti

I gusti di Gugly

A differenza del film gemello quasi omonimo, non c'è la collaborazione tra Monnezza e il commissario (qui un Merenda belloccio e dai metodi spicci ma senza il carisma di un Merli); la trama pertanto si sdoppia tra rapine e banditi sanguinari e un'improbabile mala "buona" con tanto di ladruncoli con avventure quasi fantozziane; le perle del nostro eroe riccioluto con tanto di Monnezzino sono sempre un bel vedere e un bel sentire (con la voce del fido Amendola), ma il film sconta la nota ed evidente antipatia tra i coprotagonisti, che pertanto girano ognuno una propria pellicola.
MEMORABILE: I tentativi dei due "allievi" di Monnezza di fare rapine che si risolvono puntualmente in disastri.
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  • Discussione Ernesto • 13/02/10 22:19
    Disoccupato - 131 interventi
    Ellerre ebbe a dire:

    Beh, almeno dicci qual è il sito e quali articoli musicali hai scritto, sono curioso. Spero non sia un segreto. Grazie.

    LR

    Il mio sito è www.lesrockets.com che gestisco assieme al mio amico di Milano Marcello Barigazzi
    Ora sto scrivendo per la rivista RARO che ci ha dato 8 pagine per parlare della discografia a 45 giri dei Rockets.
    Sbrigati a leggere questo post perché credo che siamo un pò fuori luogo con questi discorsi qui :-)
    Mauro lo fulminerà quanto prima...
    Ultima modifica: 3/10/11 13:27 da Ernesto
  • Discussione Zender • 14/02/10 08:55
    Capo scrivano - 48357 interventi
    No, non fulmino. Solo lo sposto in generale, visto che nulla ha a che vedere con le location. WOW, "Raro" esce ancora quindi! Che longevità...
  • Curiosità Undying • 13/04/10 20:48
    Comunicazione esterna - 7571 interventi
    W LA .... FEDERAZIONE

    Monnezza odia le convenzioni e l'ipocrisia, non stima le regole fatte ad uso e consumo del potere costituito; però anche lui è iscritto ad un'associazione, ha qualche ideale (infatti odia la violenza, è un buono di cuore) che lo ha spinto a fondare la F.I.G.A. (acronimo di Federazione Italiana Gratta Antiviolenza).
    Ora, tale ammirabile Ente, è menzionato ne La banda del trucido, ma è plagiato dal quasi coevo La banda del Gobbo, che ne fa menzione per la prima volta in assoluto.
  • Musiche John trent • 17/06/10 19:58
    Custode notturno - 527 interventi
    "La ballata del trucido" di Giorgio Cascio:

    http://www.youtube.com/watch?v=9i_H5PJ2GYI
  • Curiosità Il Dandi • 26/07/10 22:11
    Segretario - 1486 interventi
    In una scena alla trattoria, il Monnezza recita agli avventori del suo locale il celebre sonetto di G. G. Belli Li du' ggener'umani, presentandolo come una poesia che il poeta avrebbe scritto dedicandola a lui stesso:

    Noi, se sa, ar Monno semo ussciti fori
    impastati de mmerda e dde monnezza.
    Er merito, er decoro e la grannezza
    sò ttutta marcanzia de li Siggnori.

    A su’Eccellenza, a ssu’ Maestà, a ssu’ Artezza
    fumi, patacche, titoli e sprennori;
    e a nnoantri artiggiani e sservitori
    er bastone, l’imbasto e la capezza.

    Cristo creò le case e li palazzi
    p’er prencipe, er marchese e ’r cavajjere,
    e la terra pe nnoi facce de cazzi.

    E cquanno morze in crosce, ebbe er penziere
    de sparge, bbontà ssua, fra ttanti strazzi,
    pe cquelli er zangue e ppe nnoantri er ziere.


    (Giuseppe Gioacchino Belli, sonetto n. 1170, 7 aprile 1834)
  • Homevideo Noir • 28/10/10 16:17
    Galoppino - 573 interventi
    Nuovamente disponibile dal 19 Gennaio 2011 per Cinekult.
  • Homevideo Geppo • 31/10/10 15:18
    Call center Davinotti - 4335 interventi
    Grazie Noir, ottima segnalazione. Spero che come extra ci sia almeno il trailer.
  • Curiosità Azione70 • 25/03/15 23:13
    Galoppino - 17 interventi
    Durante il primo tentativo di rapina l'Alfa Beta dei due fornitori della Diamonds viene bucherellata dai colpi dei rapitori...



    ...ma pochi minuti dopo la banda del Belli effettuerà una nuova rapina ai danni degli stessi gioiellieri (in via Giuseppe Montanelli)... e la Lancia Beta è incredibilmente intatta!

  • Discussione Kaciaro • 31/03/20 22:37
    Galoppino - 506 interventi
    Danilo Massi figlio del regista che ruolo interpreta nel film vi ricordate???
  • Discussione Lsdjboni • 6/09/21 08:05
    Galoppino - 7 interventi
    Kaciaro ebbe a dire:
    Danilo Massi figlio del regista che ruolo interpreta nel film vi ricordate???

    Anche io mi sono posto la stessa domanda.
    E' mica il ragazzo pelato soprannominato"Yul Brinner"?