Forse il migliore dei cinque film girati da Orlandini con la coppia siciliana. Il riferimento a Borsalino risiede esclusivamente nella attività malavitosa di un Franchi vivace ma non debordante. Anche Ingrassia, nel ruolo di un impettito professore di latino pronto a cedere alle grazie della cognata di Franco, sta perfettamente nel ruolo. Banfi comincia a ritagliarsi un poco più di spazio nel gruppo degli attori di contorno. Trama simpatica, che però straborda nel finale paranormale con la svampita Biagini.
Gradevole commedia della mitica coppia Franchi-Ingrassia, con Franchi ladro incallito (e pure con un'agenzia tutta sua) che cerca di insegnare il mestiere a un gruppo di allievi). Buone trovate comiche come quella della prigione, i furti, nella villa col fantasma Isabella Biagini, a casa con Ingrassia invaghito della Giorgielli (sorella di Franchi)... Ottimo anche il tema musicale. Insomma da vedere.
Non particolarmente memorabile, questa nuova pellicola del duo comico siciliano. Il ritmo è altalenante, la lunga sequenza nella villa è la cosa migliore del film, mentre tutto il resto lascia a desiderare. A partire da una regia non proprio eccelsa di Orlandini. Bravi comunque i due comici, che salvano in parte la baracca. Del ricco cast di contorno, ottimo il giovane Pasquale Zagaria (alias Lino Banfi).
Ottimo film della coppia Franchi/Ingrassia. Franchi che insegna la sottile arte del borseggio e dello scasso anticipa di 6 anni il Monnezza di Stelvio Massi de La banda del trucido ed è il solito istrione; più sobrio e posato Ingrassia nel ruolo del professore di italiano e latino ma anch'egli efficace. Ottimi anche tutti i comprimari, da Banfi alla Giorgelli e notevolissimo il momento paranormale con il fantasma della Biagini. Insomma, si ride e di gusto. Promosso.
Divertente film di Franco e Ciccio girato, con saldo mestiere e la solita verve, da Orlandini. Totalmente credibili Franchi come ladro e Ingrassia come professore di lettere. Il film, che offre un insolito realismo di rappresentazione, azzecca anche la “medietà” stilistica della scenografia. Molto attendibile e molto “piccolo borghese” l’arredamento della casa di Franchi. Un guizzo quasi anarchico ci offre la scena del "fantasma" della Biagini. Bella e brava la Giorgelli. Un film comico realizzato con cura e con gusto nonostante il budget ridotto.
Mediocre con qualche momento riuscito. Nella prima parte Ciccio è in disparte e le gag di Franco alunno ripetente non funzionano molto. Poi con il colpo (e l'inspiegabile entrata in scena della Biagini nel ruolo di un fantasma!) si comincia a ridere, soprattutto per l'inettitudine del gruppo di ladri in cui spiccano Banfi e Andronico. Per il resto la solita sceneggiatura fatta di momenti slegati e un ritmo non proprio veloce.
Abbastanza fiacco film con Franco e Ciccio che come al solito prende spunto dal Borsalino con Delòn solo nel titolo. Si va a momenti: l'ambiente scolastico offriva già nei loro sketch televisivi buoni spunti e anche qui funziona abbastanza (bellissimo quando Franchi tenta di tradurre la frase alla lavagna). La parte preparatoria alla rapina è abbastanza ripetitiva e il livello si risolleva solo in parte con la scena alla villa (comunque un riempitivo sfacciatamente slegato dal resto). Finale simpatico. Nella loro filmografia c'è di molto peggio.
Commedia leggera come tante altre del periodo e del duo siciliano, con più infamia che lode a causa di una prima parte decisamente sottotono: i siparietti della coppia scarseggiano e quel poco non è memorabile, in particolare le scene ambientate nella scuola nelle quali i comici appaiono non del tutto a proprio agio. Finale simpatico, ma dal sapore di minestra riscaldata. In secondo piano Lino Banfi.
Buon film di Franco e Ciccio che collezionano una serie di duetti piuttosto efficaci anche grazie alla collaborazione di Lino Banfi e Isabella Biagini. Il ritmo è piuttosto altalenante ma la pellicola si fa seguire piuttosto bene. Musiche simpaticamente gradevoli.
Prendendo di peso due momenti celeberrimi da I soliti ignoti (la lezione sulla cassaforte e il buco nella parete sbagliata), innestando la trovata di Franchi alunno elementare, facendo recitare i due in un ruolo meno urlato rispetta al solito, presentando giochetti lessicali talora non prevedibili, il film guadagna una certa guardabilità per un'ora abbondante. Poi l'episodio della casa fantasma (che con la trama non c'entra nulla) abbassa la media. Cast molto divertente, con Andronico che fa il veneto, un bel ruolo per Banfi e la Giorgelli che mostra le cosce all'attento Ingrassia.
MEMORABILE: Ingrassia declama endecasillabi, guatando la Giorgelli e, anziché "Poscia", recita "Coscia".
Un Franco & Ciccio piuttosto atipico. Abbandonato momentaneamente lo stile demenziale, la coppia recita qui in una commedia giocata più sugli equivoci, con citazioni cinematografiche di altre commedie di alto rango. Il film è diviso nettamente in due tronconi: la prima parte, incentrata sulla scuola, funziona meglio e fila liscia; la seconda, riguardante il furto, è un po' più zoppicante e cade spesso nel ripetitivo. Comunque da vedere.
Ecco quello che si può definire un passaggio a vuoto nella corposa filmografia della coppia. La comicità latita e si riduce a sporadiche smorfie di Franco, ma i momenti divertenti, in realtà, non esistono proprio. Il limite più grande è la sceneggiatura, poco interessante e con misere idee buttate lì senza nulla a pretendere. Incomprensibile, per esempio, la parentesi in villa con il fantasma che, oltre ad essere slegata dal resto, appare sciatta e di una banalità sconcertante. Emerge, anche se ancora non in maniera preponderante, il talento di Lino Banfi.
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Zender ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Tiratina d'orecchi (che spero accetteranno) ai davinottiani che finora hanno commentato. Ma nessuno si è accorto delle due vistosissime citazioni (quasi un plagio...) da I SOLITI IGNOTI?
La lezione sull'apertura della cassaforte e il buco nella parete sbagliata... Effettivamente è strano non aver notato il chiaro roferimento in entrambi i casi. Spero l'abbia fatto tu nel commento :)
Franco Franchi nella scena dell'addestramento allo scippo con le motociclette all'arrivo della jeep dei carabinieri dice "Fate gli indifferenti, ma non quelli di Antonioni ma a me risulta che "Gli indifferenti" sia un romanzo di Alberto Moravia!
DiscussioneZender • 9/10/20 13:59 Capo scrivano - 47727 interventi
Certo, il romanzo è di Moravia. Penso sia un riferimento più generico al tipo di cinema e di personaggi poi ripresi anche da Antonioni.
Franco Franchi nella scena dell'addestramento allo scippo con le motociclette all'arrivo della jeep dei carabinieri dice "Fate gli indifferenti, ma non quelli di Antonioni ma a me risulta che "Gli indifferenti" sia un romanzo di Alberto Moravia!
E' una battuta per indicare l'ignoranza del personaggio di Franchi. Tutto qui. Se facessimo un post per ogni errore che viene fatto fare volutamente nei dialoghi...