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La nostra recensione di Il nome della rosa

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Per portare al cinema il vendutissimo romanzo di Umberto Eco era necessario sfrondarlo di gran parte delle sue implicazioni filosofiche e ricavarne una trama più lineare possibile. E così è stato fatto, riducendo il mastodontico affresco medievale di Eco a un giallo d'ambientazione originale (eccezionalmente scenografato da Dante Ferretti e fotografato da Tonino Delli Colli con colori cupi tendenti al marrone) movimentato dalla virtuosa interpretazione di un Sean Connery universalmente lodato. Christian Slater, giovanissimo, è il novizio Adso, anch’egli francescano, che accompagna il suo maestro in un'abbazia benedettina per risolvere il caso di un amanuense...Leggi tutto morto in circostanze misteriose. Quasi subito dopo il loro arrivo si susseguiranno altre morti violente, mentre è chiaro che l'enigma è legato a qualche libro proibito custodito in una biblioteca apparentemente inaccessibile. La regia di Jean-Jacques Annaud è adeguata, nel suo incedere lento e pachidermico, alle aspettative di chi aveva apprezzato il libro, e riesce a mediare tra una sceneggiatura piuttosto scarna, essenziale, e le ambizioni autoriali della produzione franco-italo-tedesca. Una bella prova corale, forse un po' deludente dal punto di vista dell'intreccio (anche qui una semplicizzazione rispetto al libro era inevitabile), ma comunque vincente per la ricchezza della messa in scena e la corretta prova del cast (F. Murray Abraham, nella parte dell'inquisitore che arriva solo in un secondo tempo, è impeccabile). Nel complesso un'opera godibile, magari non all'altezza delle enormi aspettative ma per certi versi molto più fruibile del libro, cui troppe indagini psicologiche ed eccessi filosofico-descrittivi donavano un'impronta inconfondibile ma da vero “mattone”.

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Tutti i commenti e le recensioni di Il nome della rosa

TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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B. Legnani 26/03/07 01:09 - 5657 commenti

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Più che disperata, era semplicemente impossibile l’impresa di mettere in scena fedelmente il romanzo di Umberto Eco. La pellicola è tutt’altro che disprezzabile, pur cambiando sensibilmente la trama e rimovendo l’articolata soluzione dell’enigma. Resta opera di notevole fascino visivo e narrativo, con un simpaticissimo Connery, scelto con acume, visto che il personaggio proviene, sherlockianamente, “da Baskerville”.

Mancho 19/05/07 11:13 - 28 commenti

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C’è una cosa da dire subito: Annaud non tenta minimamente di riportare interamente il senso del libro di Eco sullo schermo. Del labirintico gioco intellettuale letterario il regista preferisce trarre esclusivamente l’intrigo da giallo gotico, in modo che le due opere risultino non paragonabili. E se bisogna quindi giudicarlo come un film di genere, allora se ne esce soddisfatti. Tecnicamente superbo (costumi, scene, fotografia) con le notevoli musiche di Horner e un cast perfetto. Ron Perlman da antologia.
MEMORABILE: “Penitenziagite!”

Caesars 23/05/07 10:21 - 3985 commenti

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Devo confessare che non ho mai letto il celebre libro di Eco da cui questa pellicola è tratta. Questo, se da un lato è un peccato, mi permette di guardare al film senza fare confronti pericolosi con la fonte originaria. Quello che vedo è un'opera interessante, ben girata e ben interpretata (su tutti da Connery, ovviamente), che però ha una grande lacuna: il finale a mio avviso è eccessivamente veloce e sembra che si cerchi di far finire il più velocemente possibile il film. Peccato, perchè fino a quel momento tutto girava al meglio. Da vedere.

Sadako 21/05/07 16:20 - 177 commenti

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Il romanzo di Eco, forse più di altri, è una di quelle opere letterarie complesse e articolate che risulterebbero impossibili da trasporre sul grande schermo. Il film di Annaud ha il pregio di aver conservato il clima e l'intreccio giallo, senza aver tentato (inutilmente) di rendere il complesso lato sociale, teologico e filosofico. Più curato di tanti altri film ad ambientazione medievale, "Il nome della rosa" conta tra i suoi pregi anche un cast di notevole potenza, che ben interpreta i personaggi spesso complessi della storia.

Undying 1/08/07 16:12 - 3807 commenti

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Thriller di "clausura" ispirato dall'ottimo romanzo di Umberto Eco. Ma la storia, da un punto di vista cinematografico, appare mal trasposta, pur se resa accattivante dal discreto campionario d'attori d'alta classe. Il film riesce a farsi seguire, senza smuovere troppi stimoli, e svanendo dopo una prima (ed ultima) visione nel limbo dei "belli ma non riusciti". Avvelenato.

Renato 2/08/07 20:22 - 1648 commenti

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Premesso che non ho mai letto il libro, ho trovato il film estremamente ben fatto. Con un apparato scenografico di prim'ordine ed un cast non indifferente a disposizione, Annaud ha azzeccato l'impresa impossibile di tirar fuori un film colto e intelligente che, ciononostante, ha avuto grande successo al botteghino. Merito anche di una sceneggiatura (riscritta decine di volte) praticamente perfetta, con un retrogusto quasi da horror medioevale, che mette anche un po' di paura, quando serve. Godibilissimo.

Lovejoy 24/12/07 16:18 - 1823 commenti

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Bella trasposizione del celebre romanzo di Umberto Eco. Annaud tenta un'impresa a dir poco difficile, accettando di trasferire sul grande schermo una storia tanto complicata. Ma, pur se qua e là fa capolino la noia, si può dire che la scommessa sia vinta. E il merito va diviso con il cast, in forma smagliante. Connery e Abrahams la fanno da padroni, ma è ottimo anche Slater. C'è da dire che prima di assumere Perlman, Annaud pensò al nostro Franco Franchi. Qualche produttore RAI lo sconsigliò e la parte finì a Perlman.

Capannelle 26/03/08 08:38 - 4560 commenti

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Bello e originale, un film consigliato a tutti. Siamo nel medioevo e la vicenda si svolge in un'abbazia dove avvengono strane morti. Connery deve indagare sul perché e dovrà capirlo prima che l'inquisizione metta al rogo degli innocenti. La sceneggiatura accurata, la giusta tensione e la prova di tutti gli attori permettono al film di raggiungere un notevole livello.

Galbo 27/03/08 19:55 - 12641 commenti

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La migliore trasposizione possibile del celebre romanzo di Umberto Eco, del quale viene tratta la vicenda e non (e sarebbe stato impossibile) le complesse speculazioni filosofiche. Buona la sceneggiatura e molto suggestiva l'ambientazione nell'abbazia benedettina in epoca medioevale. Indovinato il cast, con un carismatico Sean Connery nei panni del sacerdote detective e azzeccati interpreti dei personaggi di contorno. Non un capolavoro, ma un gradevole spettacolo cinematografico.

Il Gobbo 27/03/08 19:31 - 3015 commenti

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Dopo la straordinaria riuscita della truffa di Eco, riuscito a propinare un centone dei suoi studi in salsa gialla a un pubblico di beoti ansiosi di sentirsi intelligenti, il greve Annaud si cimenta con la trasposizione. Si perdono (ovviamente) meta e sottotesti, resta un cupo thriller medievaleggiante che però delude un po', soprattutto per la mancanza di ritmo, e per il mettere allo scoperto che certi congegni erano invero un po' logori. Connery sornione, grandissimo Perlman

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Redeyes 29/03/08 10:20 - 2491 commenti

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Una trasposizione che rendesse merito al capolavoro (per complessità, accuratezza e raffinatezza) di Eco era impossibile. Tenendo conto di ciò, mi piace molto questo film. La sceneggiatura non ha buchi evidenti, i dialoghi sono curati, la scelta di Connery è azzeccata per l'indiscusso fascino ma sopratutto carisma dello scozzese, e anche la scura fotografia gioca un ruolo importante. Fra i tanti attori di contorno e co-protagonisti scelgo con piacere Perlman, che offre una grande prova. Bellissimo.

Cotola 31/03/08 02:09 - 9512 commenti

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Trasporre in immagini il grande romanzo di Eco era impresa più che ardua. Il regista francese riesce a metà nell'intento. La parte filosofica, infatti, è poco riuscita e scarsamente affrontata e sviluppata (ma in fondo non poteva essere altrimenti), quella thriller invece risulta piuttosto riuscita. Ottima e molto curata la confezione: belle la scenografia e la fotografia. Grandioso Connery. Un po' spaesato Slater.

Pigro 7/09/08 08:23 - 10099 commenti

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Frate francescano indaga su oscuri delitti in un’abbazia benedettina. La labirintica trama medievale di Eco si trasforma in un ‘semplice’ giallo, riuscendo a mantenere comunque il sapore di un’ambientazione dalle non indifferenti complessità culturali e religiose. Una riduzione pregevole (caldi elogi agli sceneggiatori per l’ardua impresa) perché godibile e avvincente senza scadimenti di gusto, nonostante si siano persi il livello filosofico e l’humor ambiguo del romanzo. Buona l’ambientazione, ottima la fotografia.

Sabryna 31/03/09 15:52 - 225 commenti

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Ottima trasposizione del libro omonimo di Umberto Eco. Non era facile racchiudere in due ore un libro tanto lungo e ricco, eppure Jean-Jacques Annaud ce l'ha fatta. Film riuscito davvero bene, con una fotografia spesso scura (degna metafora del lato oscuro del monastero) e uno Sean Connery in formissima, novello Sherlock Holmes col saio. Christian Slater nel ruolo del giovane Adso è pienamente efficace. Eco insegna che l'abito non fa il monaco (è proprio il caso di dirlo!). Stupendo thriller medievale, consigliatissimo.

Ale nkf 6/05/09 17:24 - 802 commenti

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Buonissimo film degli Anni Ottanta che vede come protagonista un famoso ed eccellente attore anglosassone. Buone le ricerche per scoprire chi è l'assassino; il palazzotto dove è ambientato il film è davvedo particolare, per un film di questa stazza. Abbastanza simile al romanzo di Eco (da cui è tratto) e sicuramente da vedere.

Giacomovie 13/05/10 12:02 - 1410 commenti

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Il sempre intrigante mistero sulle vicende medioevali, un medioevo accurato e credibile e un buon finale riscattano un film un po' artificioso ed in gran parte convenzionale sia nello svolgimento della storia che nello sviluppo della tensione, nonché nel rilievo dei personaggi (poco espressivi sia Connery che Murray Abraham). Una parziale delusione in rapporto alle aspettative date dalla popolarità del film. **!

Rambo90 11/03/10 19:15 - 7995 commenti

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Dall'omonimo libro di Umberto Eco, un film abbastanza fedele al romanzo, verboso ma avvincente e pieno di suspense. Grandissima l'ambientazione tutta italiana e grande il cast guidato da uno Sean Connery in grande forma, senza sottovalutare Ron Perlman (il gobbo Salvatore) e l'esordiente Christian Slater (Hudson). L'intreccio è complicato ma geniale, i colpi di scena ben congegnati e ottimo l'approccio ai temi dell'Inquisizione (con un cattivissimo Murray Abraham). Da vedere per chi ha amato il libro e non.

Luckyboy65 7/04/10 00:34 - 143 commenti

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Ron Howard e Tom Hanks dovrebbero andarsi a rivedere questo capolavoro prima di girare il prossimo thriller di Dan Brown, così potrebbero imparare come si traduce in linguaggio cinematografico un libro complesso come "Il Nome della Rosa". Purtroppo anche lo stesso Annaud non si è più ripetuto a questi livelli. Enorme Connery, riesce a far sembrare bravino pure Slater. Ma i comprimari sono da applausi, la fotografia strepitosa e il tutto fa ampiamente perdonare qualche piccola licenza poetica.
MEMORABILE: Penitenziagite! (Salvatore)

Nando 5/07/10 00:26 - 3899 commenti

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Apprezzabile rifacimento cinematografico del bestseller di Eco. Atmosfere plumbee ed inquietanti, infarcite di notevole misticismo religioso. Connery è un antesignano investigatore, arguto e poco propenso ai compromessi, Slater un giovane novizio che conosce il sesso e non solo. Eterogeneo il cast dei monaci, molto simili al racconto letterario.

Tarabas 5/07/10 11:04 - 1888 commenti

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Morti misteriose in un convento, mentre si decide il destino dell'ordine francescano in odore di eresia. Dal celeberrimo romanzo di Eco, Annaud trae un crime. movie medievale, corrusco e scuro come la fotografia di Delli Colli. L'opinione (sciattamente) illuminista del regista sul periodo ce la raccontano le facce deformi dei monaci, che sembrano presi da Bosch. Connery è un perfetto Sherlock Holmes d'epoca che impersona la lotta della ragione contro la superstizione. Come spettacolo funziona tuttora alla grande, sul resto si sorvola.

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Funesto 9/07/10 23:58 - 525 commenti

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Tratto dal famoso romanzo di Eco, un thriller di grande atmosfera, ambientato in un convento sinistro dove iniziano ad accadere strani omicidi in circostanze misteriose. La scenografia e le location (siamo in Italia, come è noto) sono eccezionali e valorizzate al meglio da una fotografia azzeccatissima. Buona pure la prova del cast, con uno Sean Connery che ha carisma da vendere. Nella seconda parte, però, s'avverte una certa fiacchezza e il ritmo diventa più lento, fino ad annoiare; ci si risolleverà con un gran finale. ***.
MEMORABILE: Il libro velenoso...

Markus 12/07/10 15:54 - 3760 commenti

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Il noto romanzo di Eco da cui è tratto, ammetto che non l’ho mai letto datosi che a suo tempo lo ritenni un “mattone” poco invitante: peccati di gioventù, per altro recidivi. Il film (definiamolo un giallo “medievale”) è sostanzialmente convincente e la presenza di Connery tara correttamente impegno e richiamo commerciale. L’azzeccatissimo contesto scenografico ed alcune scene a doc (c’è pure una indecorosa scena di “sesso francescano”!) rendono stuzzicante la visione. Un buon film.

Ilcassiere 29/01/11 17:09 - 284 commenti

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Portare su pellicola la mastodontica opera di Umberto Eco e comprimerla in poco più di due ore non era certo facile, ma Annaud ci è riuscito in modo egregio. Ovviamente la trama è semplificata ma regia, fotografia e scelta degli attori rasentano la perfezione; difficile infatti immaginarsi un protagonista migliore di Sean Connery e anche Christian Slater non è male. Insomma, quel che ne è venuto fuori è un gran bel thriller medievale, coinvolgente dal primo all'ultimo minuto.

124c 1/04/11 11:57 - 2991 commenti

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Da un best sellers degli anni '80 scritto da Umberto Eco, un thriller medioevale assai godibile, dove un ironico Sean Connery vestito da frate (frà Guglielmo da Baskerville, che rimanda a Sherlock Holmes) e aiutato da un giovane Christian Slater, si aggira in un'abbazia per indagare su strani omicidi. Bene e male, frati buoni, balbuzienti e malvagi, omicidi e libri maldetti fanno da cornice ad un'opera degna di nota. Oltre all'ex-007, un appauso va anche a Ron Perlman, Michel Lonsdale e al perfido F. Murray Abraham. Molto buono, promosso.
MEMORABILE: La scena finale dell'ibcedio dell'abbazia.

Greymouser 21/05/11 11:13 - 1458 commenti

I gusti di Greymouser

Occorre riconoscere ad Annaud di aver fatto un gran lavoro per trasporre sullo schermo una vicenda intricata e complessa, attraversata da una serie di elementi storico-filosofici da far tremare i polsi a qualsiasi sceneggiatore. Ovviamente non si poteva pretendere la conservazione di tutti gli innumerevoli piani sovrapposti del romanzo di Eco. Tuttavia, la semplificazione effettuata non scade nel banale o nel superficiale, e tutto sommato lo spirito del libro viene colto in pieno. Il cast stellare completa degnamente l'opera.

Belfagor 14/08/12 13:24 - 2707 commenti

I gusti di Belfagor

Nel complesso, questa trasposizione del romanzo di Eco è soddisfacente. Il mistero è affrontato in modo coinvolgente, in un'ambientazione che conferisce alla pellicola un'atmosfera cupa e suggestiva. Notevole anche il cast: oltre a un ottimo Connery nei panni di Guglielmo di Baskerville (uno Sherlock Holmes ante litteram), sono da ricordare anche un giovane Slater, Abraham e Perlman in un ruolo decisamente diverso dal solito. Per ovvie esigenze, l'apparato filosofico e culturale è stato ridotto, ma fortunatamente non sacrificato.
MEMORABILE: Il libro di immagini satiriche; Le pagine avvelenate.

Il Dandi 14/08/12 11:49 - 1917 commenti

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Anche se oggi quella del thriller a sfondo medievale e/o ecclesiastico è divenuta una moda sdoganata da ben altri casi editoriali (e cinematografici) la differenza continua a sentirsi. Merito delle intriganti intuizioni di Eco (che riuscì a rendere "popolare" un mattone altrimenti indigeribile) e della regìa di Annaud, che semplifica parecchio ma mantiene rigore in ciò che rimane. Il film però non marcerebbe così bene, va detto, senza il carisma di Sean Connery nel personaggio che, fin dal nome, paga tributo alla filosofia di Sherlock Holmes.
MEMORABILE: Inside joke riferito ad Umberto Eco: "ma questa è l'edizione con le note di Umberto da Bologna!"

Myvincent 16/08/12 23:01 - 3986 commenti

I gusti di Myvincent

Meno profondo nei significati filosofici e nella spettacolarità scritta del celeberrimo romanzo, il film ha un cast eccezionale e che si fa ricordare. Interpreti e facce azzeccate, a parte l'adolescente nella parte di Adso alquanto monoespressivo. Una storia sull'oscurantismo della Chiesa, con una ricostruzione dell'atmosfera medioevale molto suggestiva e riuscita.

Von Leppe 21/08/12 20:12 - 1308 commenti

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Rispetto al romanzo adotta sopratutto nel finale soluzioni dai sentimenti più popolari e spettacolari; per il resto è un ottimo film dall'atmosfera riuscita nel ricostruire il cupo medioevo, con i volti degli attori credibili. Un giallo medievale che prende spunto da famosi personaggi della letteratura (e del cinema) come Sherlock holmes e il gobbo di Notre Dame; c'è anche un iquisitore dei peggiori, in un duello con il protagonista tra la violenza del fanatismo e la ragione. Notevoli scenografie e paesaggi.

Lythops 23/08/12 10:36 - 1019 commenti

I gusti di Lythops

Ottimo lavoro di adattamento per la messa in scena di un capolavoro di romanzo ridotto, direi molto abilmente, a thriller medievale. Plauso a tutti compreso James Horner, autore del commento musicale, che si è rifatto alla strumentazione di allora non disdegnando l'elettronica per gli effetti. Due improbabilità: la statua della Vergine, barocca e la figura della ragazza, decisamente troppo bella, pulita e in carne (per non parlare dei denti) per come vivevano i contadini di allora. Sicuramente da vedere per la tecnica, senza pensare al libro.
MEMORABILE: "Sputa, s'il vous plait"

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Rigoletto 2/09/12 16:40 - 1835 commenti

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Film che scorre a velocità tripla rispetto al libro grazie al vasto assortimento di ottimi attori, a un'ottima fotografia e a belle musiche. Sean Connery piazza un altro gradino nella sua scalata all'immortalità, ma da un un punto di vista strettamente tecnico viene quasi doppiato da un grandioso Ron Perlman ed affiancato da Feodor Chaliapin Jr. in stato di grazia. Menzione per l'ottimo F. Murray Abraham, sempre perfetto nei ruoli da cattivo. Convincente. ***1/2
MEMORABILE: L'atmosfera fosca che avvolge l'abbazia; La Biblioteca.

Delpiero89 15/06/13 13:59 - 263 commenti

I gusti di Delpiero89

Tratto dal celebre romanzo di Umberto Eco, il film è poco più che uno scialbo giallo medievale. Tra personaggi semi-mostruosi e una discreta dose di macabro e sangue, il film si lascia andare senza dare forti emozioni allo spettatore, che assiste in maniera piuttosto passiva. Non c'è coinvolgimento, manca tensione. Anche il momento della soluzione finale lascia poco. Per l'elemento giallo, l'impressione è spesso quella di essere davanti a una delle più anonime puntate televisive con i personaggi di Poirot e Hastings, più che a un grande film.

Vitgar 4/06/14 12:25 - 586 commenti

I gusti di Vitgar

Per un appassionato del medioevo come il sottoscritto il film è un buon documento, ma certo il libro di Eco è un'altra cosa. Sicuramente Annaud ha avuto la capacità, non da poco, di dare una veste visiva a un libro dove la trama è solo un pretesto per parlare di storia e di filosofia. Ambientazione e colori ottimi, personaggi ben rappresentati. Connery al top.
MEMORABILE: Questo ridere come le scimmie... ma le scimmie non ridono!

Pinhead80 24/05/15 11:49 - 5405 commenti

I gusti di Pinhead80

Nella trasposizione cinematografica del celebre romanzo di Umberto Eco viene rispettata la ricercatezza linguistica del grande scrittore italiano. A dar forza al protagonista è l'interpretazione di Sean Connery, che ricalca alla perfezione l'uomo di Chiesa che comprende la modernità rimanendo però nel rigore morale imposto dai voti. Oltre al mistero c'è spazio anche per la carne intesa come perversa tentatrice. Lo scontro è quindi su più fronti: moralità/immoralità fede/superstizione. Ne esce vittorioso il cinema.
MEMORABILE: La rivelazione finale.

Minitina80 10/08/15 15:25 - 3208 commenti

I gusti di Minitina80

Un’opera magnificente non strettamente riconducibile a un unico genere ma fruibile a più livelli; si parte dal romanzo storico con taglio narrativo a cui si aggiungono la tensione e il mistero del miglior giallo di stampo deduttivo. È uno sguardo fedele al medioevo più intransigente e legato in maniera indissolubile al dogma religioso. Merito non solo del romanzo, ma di una regia accorta e un cast all’altezza della situazione. Da vedere assolutamente.

Bruce 18/08/15 17:45 - 1026 commenti

I gusti di Bruce

Annaud sceglie una lettura materiale e per forza parziale e semplicista del complesso romanzo di Eco ma ne fa un buon thriller che, rivisto a distanza di anni, mantiene il suo fascino. Sean Connery è perfetto nel ruolo del protagonista. La ricostruzione del mondo medievale delle abbazie benedettine è quanto mai accurata, anche per merito delle scenografie di Dante Ferretti e della fotografia diretta da Tonino Delli Colli. Il meccanismo del classico giallo funziona e cattura l'attenzione dello spettatore sino al termine.

Alex75 21/08/15 09:22 - 932 commenti

I gusti di Alex75

Trasposizione cinematografica del bestseller di Umberto Eco, ovviamente più concentrata sull'azione che sulle divagazioni colte, così frequenti nel libro. Malgrado il rigore formale e la buona ricostruzione dell’ambientazione, il risultato è un thriller medievale poco coinvolgente, in cui il vero protagonista (malgrado le ottime interpretazioni di Connery e Perlman) è il tedio. Si riscatta – parzialmente – nel finale.

Lou 22/02/16 18:41 - 1143 commenti

I gusti di Lou

Opera cinematografica inevitabilmente semplificata dal capolavoro di Eco, in cui vengono privilegiate, con buoni risultati, la componente thriller e la suggestiva e inquietante ambientazione medievale. Grazie alle soluzioni adottate per scenografie, costumi e fotografia, viene fornito un quadro storicamente efficace e interessante del clima degli anni dell’inquisizione secondo quanto descritto all'interno del monastero benedettino in cui si svolge l'azione. Non era un’impresa semplice quella di Annaud, ma si può dire riuscita. Ottimo il cast.

Daniela 13/03/16 15:42 - 13269 commenti

I gusti di Daniela

Dal romanzo fluviale e dottissimo di Eco il regista estrapola la vicenda gialla, fidando nella bella ambientazione, nella galleria quasi lombrosiana dei monaci disegnata da attori molto in parte e soprattutto nel carisma di Connery, convincente come indagatore pre-sherlockiano, con tanto di simil Watson al seguito (ma quante mosche avrà mangiato Slater durante la riprese?). Il risultato è un film inevitabilmente più povero di suggestioni rispetto al testo di partenza ed anche più accomodante nell'epilogo, ma comunque valido, meritevole di visione - ed anche re-visione in particolari occasioni.

Ultimo 13/03/17 15:07 - 1727 commenti

I gusti di Ultimo

Buon giallo di ambientazione medievale tratto dal noto romanzo di Eco. Funziona l'accoppiata Connery/Slater (Guglielmo da Baskerville e il giovane aiutante...), mentre mi pare più spento il bravissimo attore Abraham. Ottime le location, le inquadrature del monastero e la generale impostazione della pellicola; un vero e proprio cult movie, per molti. Buona la soluzione del mistero, così come in generale il film.
MEMORABILE: Adso (Slater) perso nel labirinto della biblioteca; Il rapporto carnale con la ragazza.

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Rebis 11/04/17 12:29 - 2470 commenti

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Nel film di Annaud trovano sintesi due concezioni opposte del Medioevo: quella illuminista che ne esasperò l'oscurantismo, e quella romantica che ne esaltò gli aspetti gotici e fantastici. Sulla dialettica tra ragione e immaginazione s'impernia l'investigazione che più che a Eco fa pensare a Conan Doyle. Ma la forza del film è soprattutto visiva: un esercizio di iconografia-cinema che rende ieratico ogni stereotipo. Prodigiosa la fotografia di Tonino Delli Colli e le scenografie di Dante Ferretti. Connery, impeccabile sornione, illumina con l'ironia il millenarismo più plumbeo. Un classico.

Gordon 1/05/18 20:21 - 272 commenti

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Trasposizione cinematografica del celeberrimo libro di Eco e che si ricorda principalmente per la scelta azzeccatissima di Connery come protagonista. Anche gli altri attori non sfigurano (in particolare il malvagio Murray Abraham nel ruolo dell'inquisitore) e l'ambientazione tetra dell'abbazia sconvolta dai delitti è ben ricostruita senza sfociare però troppo nell'horror. Per il resto la regia e la sceneggiatura reggono bene e il climax finale non delude affatto. Da vedere.

Paulaster 5/10/18 10:07 - 4874 commenti

I gusti di Paulaster

Francescano risolverà un caso di delitti. Trasposizione del romanzo omonimo asciugato dalle componenti filosofiche per intavolare un thriller medioevale. Location ricercate, monaci freaks, veleni e Inquisizione nelle azioni di un Connery pieno di carisma ma che non sembra per nulla un religioso. Trama seguibile e colpi di scena equilibrati per un finale di grande impatto visivo. Slater ha il viso giusto ma sembra un po’ impacciato.
MEMORABILE: Il labirinto.

Ira72 20/11/18 19:11 - 1362 commenti

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Mai letto il romanzo. Ma. Un film che visto più volte mantiene il suo fascino, nonostante la durata considerevole. Una trasposizione senza tempo, attualissima, con ottimi interpreti e ambientazioni suggestive. Fotografia impeccabile e costumi curati. Tensione palpabile, citazioni interessanti e cura dei particolari sanno mantenere viva l’attenzione. Nulla che non vada e un pallino in più per il coraggio (chè trasporre un best seller è sempre rischioso, ma trasporre Umberto Eco è roba da kamikaze).
MEMORABILE: Quanto sarebbe quieta la vita senza amore. Tanto sicura, tanto calma, tanto noiosa...

Pesten 14/07/19 07:59 - 817 commenti

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Trasportare su schermo l'intero romanzo di Eco sarebbe stato arduo; ecco perché la scelta di Annaud di estrapolarne esclusivamente il substrato thriller risulta essere vincente. Il film infatti rimane a tutt'oggi uno dei migliori gialli in circolazione grazie alle sue atmosfere, le suggestive ambientazioni sacro/medievali realizzate e a un Sean Connery dalla recitazione a dir poco magnetica. Il tema della censura rimane in primo piano, condannato senza usare chissà quale tono e gira intorno a una trama fitta di sotterfugi. Fantastico.
MEMORABILE: L'incredibile performance di Ron Perlman nei panni di Salvatore.

Lupus73 28/12/19 12:07 - 1599 commenti

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Un'opera che rende giustizia all'imponente capolavoro di Eco. La squisita ambientazione medioevale, la fotografia e scenografia molto curate (c'è anche Castel del Monte), la sopraffina caratterizzazione dei personaggi (spesso grotteschi) trasportano lo spettatore al cospetto dei secoli bui in un giallo storico dove a far luce è solo la mente di un francescano (un Holmes ante litteram) interpretato da un impareggiabile Connery. Una durata leggermente maggiore, per approfondire alcune situazioni, avrebbe potuto impreziosire un film quasi perfetto.
MEMORABILE: Le scene in cui Salvatore il gobbo parla con Guglielmo da Baskerville (Connery); Le scene col tribunale dell'Inquisizione.

Camibella 1/11/20 13:54 - 277 commenti

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Nel basso Medioevo, una serie di delitti sconvolge un'abbazia. Un monaco francescano e il novizio che lo segue sono chiamati a indagare. Anche se il film ha sostanziali differenze con il libro di Umberto Eco, il film è un thriller ben costruito e ben recitato. Connery spacca lo schermo con il suo magnetismo ma tutto sembra girare abbastanza bene, nonostante qualche personaggio appaia un po' caricaturale.

Magerehein 12/07/22 10:57 - 1225 commenti

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Annaud riadatta l'opera di Umberto Eco per renderla quanto più fruibile a un vasto pubblico; la quasi totalità delle disquisizioni teologiche viene dunque rimossa a vantaggio di indagini e azioni, il che naturalmente giova al ritmo e alla comprensione del tutto. La ricostruzione dell'abbazia, luogo enigmatico e apparentemente ostile, risulta piacevolmente curata, così come quasi tutto il cast dà valida prova di sé. D'altro canto la demarcazione fra buoni e meno buoni si delinea forse troppo presto, ed alcuni personaggi (Malachia, Berengario) sembrano macchiette. Comunque valido.
MEMORABILE: Il primo incontro con Salvatore ("Penitenziagite!"); Il cadavere nella giara piena di sangue; La labirintica biblioteca.

Reeves 25/01/23 19:53 - 2952 commenti

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Della complessa ricostruzione del pensiero medievale proposta da Umberto Eco viene proposta qui la parte gialla, con una bella scansione da thriller e una ricostruzione decisamente affascinante. Annaud rimane fedele allo spirito letterario, ma asciuga la trama a tutto vantaggio del pubblico, che rimane affascinato dalla storia e da un Sean Connery in stato di grazia.

Sebazara 9/03/24 09:36 - 290 commenti

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Tratto dall'omonimo romanzo capolavoro di Umberto Eco, che partecipa alla sceneggiatura. Il film ne riprende splendidamente la struttura narrativa, sfruttando benissimo le suggestive ambientazioni medievali, che inquietano ma allo stesso tempo coinvolgono lo spettatore, sfruttando un'ottima fotografia. Forse la seconda parte risulta alquanto noiosa e meno riuscita, a differenza dei ben ritmati omicidi e dell'arrivo all'abbazia. Ottima anche l'interpretazione di Connery, che si distacca dal ruolo di Bond in 007. Un po' sacrificata la parte filosofica, ma un ottimo film.

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Noodles 28/09/24 17:44 - 2653 commenti

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Impossibile riprodurre il romanzo in pellicola, ma Jean-Jacques Annaud fa il meglio che può realizzando quasi un capolavoro, riuscendo a inserire la storia di Umberto Eco in un contesto straordinario. A guardare il film ci si sente nel Medioevo, tanto la ricostruzione d'epoca è affascinante e perfettamente fotografata. Film sorretto da un grande cast: lo straordinario Sean Connery è ben sorretto da tanti altri ottimi attori, anche se Christian Slater appare acerbo. Il fascino del racconto è poi noto, con una regia che incolla alla sedia per due ore che sembrano durare un minuto.
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  • Discussione Pessoa • 23/11/21 06:20
    Segretario - 416 interventi
    Von Leppe ebbe a dire:
    C'era da immaginarselo, però Eco era anche un lettore di fumetti oltre che medievalista

    O semplicemente un cinefilo.
    Qui uno dei personaggi ne uccide un altro mandandogli una lettera con inchiostro avvelenato...

  • Discussione Von Leppe • 23/11/21 11:16
    Call center Davinotti - 1124 interventi
    Sì, i Vampiri di Feuillade, visti parecchio tempo fa. No, Eco era proprio un appassionato di fumetti, nel web si trovano parecchi articoli che ne parlano
  • Discussione Mauro • 27/07/24 15:21
    Disoccupato - 12722 interventi
    A proposito della curiosità su Franco Franchi segnalata da Geppo in curiosità (22/05/08 13:10) leggo su Facebook che per il ruolo del monaco pazzo Salvatore (successivamente assegnato all'attore statunitense Ron Perlman) inizialmente era stato contattato il caratterista Salvatore Baccaro, deceduto però poco prima delle riprese.
  • Discussione Von Leppe • 27/07/24 15:30
    Call center Davinotti - 1124 interventi
    Mauro ebbe a dire:
    A proposito della curiosità su Franco Franchi segnalata da Geppo in curiosità (22/05/08 13:10) leggo su Facebook che per il ruolo del monaco pazzo Salvatore (successivamente assegnato all'attore statunitense Ron Perlman) inizialmente era stato contattato il caratterista Salvatore Baccaro, deceduto però poco prima delle riprese.
    Sì, è una cosa che si dice da sempre.
    Perlman è stato ottimo, ma chissà Baccaro e Franchi che resa avrebbero avuto nel ruolo

  • Discussione Blondie666 • 5/03/25 15:30
    Galoppino - 192 interventi
    Von Leppe ebbe a dire:
    In effetti il novizio è costretto a peccare...
    Il libro l'ho letto molti anni fa ma ricordo che la scena c'è e, se non sbaglio, nel film viene comunque accentuato l'amore di Adso verso la ragazza.
    non è "costretto", anzi è più che consenziente,
    la scena di sesso sta a significare che tutta questa vocazione Adso (giovine e molto curioso del mondo) non è che ne avesse poi molta,
    lo stesso Guglielmo non gli fa sto gran mazzo quando confessa il suo peccato, essendo loro due si dei frati, ma anche due studiosi amanti della vita, della natura e degli esseri umani.

  • Discussione Blondie666 • 5/03/25 15:32
    Galoppino - 192 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Galbo ebbe a dire:
    In questi casi la conoscenza va al di là delle semplici quattro chiacchiere ;)


    Nel mio dialetto, per dire che due sono "morosi", si dice "i se parla", vale a dire "Essi si parlano". Lo dice anche Lucia Mondella. Più o meno (vado a memoria): "con quel giovane io discorrevo".

    dalle mie parti (Como) dicevano "ain drè parlà n'sema"
  • Discussione Blondie666 • 3/04/25 09:46
    Galoppino - 192 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Va bene significherà avere rappoorti, ma non
    capisco il motivo della scena, ossia perchè Eco inserì tale situazione, boh non ne capisco il motivo.

    perché sono esseri umani, lo stesso Guglielmo una volta sentito il fatto da Adso stesso non ne farà una tragedia.

    risposta che ho dato ad un altro utente:
    la scena di sesso sta a significare che tutta questa vocazione Adso (giovine e molto curioso del mondo) non è che ne avesse poi molta,
    lo stesso Guglielmo non gli fa sto gran mazzo quando confessa il suo peccato, essendo loro due si dei frati, ma anche due studiosi amanti della vita, della natura e degli esseri umani.
    Ultima modifica: 3/04/25 09:47 da Blondie666
  • Discussione Von Leppe • 3/04/25 09:57
    Call center Davinotti - 1124 interventi
    Blondie666 ebbe a dire:
    Ruber ebbe a dire:
    Va bene significherà avere rappoorti, ma non
    capisco il motivo della scena, ossia perchè Eco inserì tale situazione, boh non ne capisco il motivo.

    perché sono esseri umani, lo stesso Guglielmo una volta sentito il fatto da Adso stesso non ne farà una tragedia.

    risposta che ho dato ad un altro utente:
    la scena di sesso sta a significare che tutta questa vocazione Adso (giovine e molto curioso del mondo) non è che ne avesse poi molta,
    lo stesso Guglielmo non gli fa sto gran mazzo quando confessa il suo peccato, essendo loro due si dei frati, ma anche due studiosi amanti della vita, della natura e degli esseri umani.
    Perché nel convento è pieno di peccatori, omo e etero, infatti la ragazza è lì per un altro monaco in cambio di cibo, ma vede il bel fanciullo Adso e decide di andare con lui, invece che col vecchio e grasso Remigio. Penso sia un modo per mostrare l'ipocrisia della Chiesa che c'è anche nella realtà

  • Discussione Blondie666 • 3/04/25 11:36
    Galoppino - 192 interventi
    Von Leppe ebbe a dire:
    Blondie666 ebbe a dire:
    Ruber ebbe a dire:
    Va bene significherà avere rappoorti, ma non
    capisco il motivo della scena, ossia perchè Eco inserì tale situazione, boh non ne capisco il motivo.

    perché sono esseri umani, lo stesso Guglielmo una volta sentito il fatto da Adso stesso non ne farà una tragedia.

    risposta che ho dato ad un altro utente:
    la scena di sesso sta a significare che tutta questa vocazione Adso (giovine e molto curioso del mondo) non è che ne avesse poi molta,
    lo stesso Guglielmo non gli fa sto gran mazzo quando confessa il suo peccato, essendo loro due si dei frati, ma anche due studiosi amanti della vita, della natura e degli esseri umani.
    Perché nel convento è pieno di peccatori, omo e etero, infatti la ragazza è lì per un altro monaco in cambio di cibo, ma vede il bel fanciullo Adso e decide di andare con lui, invece che col vecchio e grasso Remigio. Penso sia un modo per mostrare l'ipocrisia della Chiesa che c'è anche nella realtà

    Esatto, è per questo che lei lo sceglie, sceglie di far sesso con lui come atto d'amore e non come mezzo di scambio,
    Adso è puro (giovane e bello) mentre tutta l'abbazia è marcia.


  • Homevideo Buiomega71 • 5/04/25 09:56
    Consigliere - 27097 interventi
    In dvd per Quadrifoglio, disponibile dal ,12/05/2025