Un giallo vecchio stampo, tratto da un libro di Agatha Christie, in cui una coppia di anziani si improvvisa detective (più lei che lui, che non riesce ad abituarsi alla vita tranquilla) per risolvere il mistero della vecchietta scomparsa. Simpatico prodotto francese (anche se speravo meglio), strappa qualche sorriso ma comunque risulta abbastanza noiosetto.
Decorosa (e nulla più) trasposizione transalpina da Agatha Christie. Simpatici i due protagonisti, ma l'intreccio della doppia trama è reso un po' faticosamente, specialmente quando si devono tirare i fili conclusivi. I momenti comici talora funzionano, talora no. Impressionante il volto di Laurent Terzieff. Il regista, come in Zozos, ama ritrarre la verde natura della campagna francese.
Giallo, con innesti comici, tratto da un romanzo della Christie (di cui esiste almeno un’altra versione in celluloide). Il risultato è modesto (così come la tensione ed i brividi che procura), ma in ogni caso è un film simpatico, gradevole, grazie soprattutto alla coppia dei protagonisti.
Spostando l'ambientazione dall'Inghilterra ad un incantevole contesto francese, Pascal Thomas dirige questa trasposizione cinematografica di un romanzo di Agatha Christie. In parte i due attori protagonisti che offrono una prova di tutto rispetto e che non sono adeguatamente supportati da una sceneggiatura che perde spesso colpi e che non pare sfruttare adeguatamente l'intreccio giallo, diventando talvolta "macchinosa".
Giallo passabile ma oltremodo noioso. L'inizio è abbastanza coinvolgente, poi però si fa fatica a seguire il filo conduttore della sceneggiatura. Qualche tenue risata fa solamente pensare che si poteva osare di più. Buona la prova degli attori. **
Da un buon romanzo della Christie, una trasposizione fedele ma non troppo coinvolgente. I due protagonisti sono molto bravi a tratteggiare i loro personaggi e sono riusciti gli innesti comici, ma la vicenda non sempre coinvolge e è proprio l'intreccio misterioso a soffrirne. Comunque si arriva alla fine senza fatica e come passatempo può bastare.
Gli ingredienti: una casa di cura dove i pazienti muoiono con frequenza sospetta, una vecchia signora che farnetica di una bimba morta, una incantevole località savoiarda piena di misteri sepolti... La moglie curiosa indaga e il marito è costretto a seguirla a ruota: dato che la coppia è composta dal campione Dussolier e dalla brillante Frot, si poteva sperare nel risultato frizzantino di questa trasposizione agathiana in salsa francese ed invece risulta moscio, poco avvincente. Nella versione in italiano, la situazione è pure peggiorata dal pessimo doppiaggio di Frot. Trascurabile.
MEMORABILE: Come era invecchiato male Terzieff, tanto bello in gioventù: qui in un doppio ruolo, ossia la Mummia e la Mummia 2
Giallo annacquato che prende spunto da un racconto di Agatha Christie. Gran parte del film manca di suspense ed è abbastanza piatto. Si riscatta appena nel finale. Non guastano invece le venature comiche. Ben riprese le bellezze naturali della Savoia. Oltre a non essere ambientato in Inghilterra denota anche uno stile poco british, più scanzonato. I due anziani, poco propensi alla tranquilla vita da pensionati, sono arzilli e a tratti divertono. Attori di buon calibro.
Moderna trasposizione francese d'un romanzo della grande Agatha Christie, che però perde molto del suo fascino originale. Nel complesso è una non sgradevole commedia tinta di noir e velata di cinismo. Intrattiene maggiormente la contemplazione dei bellissimi paesaggi naturali che scorrono lungo il dipanarsi delle vicende. Simpatica la protagonista improvvisatasi detective, tuttavia non s'arriva mai a un dunque davvero coinvolgente. Niente colpi di scena tipici di tale genere, anzi sembra solo un disimpegnato tour tra agriturismi. Tralasciabile.
Giallo leggero senza molte pretese, ideale per una serata tranquilla. L'indagine è interessante (il quadro, la villa misteriosa...) e viene sviluppata con toni da commedia che non guastano, anche se in certi momenti si tende ad esagerare. Meglio la prima parte in quanto il finale, pur riuscito, avrebbe meritato qualcosa in più in termini di tensione. Buona la prova della coppia protagonista. Non male, complessivamente.
La padrona di casa di un'elegante magione su un lago decide di dare forfait alla famiglia, con tanto di nipotini, per seguire il suo intuito investigativo, a causa di un quadro che diventa la sua ossessione. Fra viaggi in treno in una regione alpina della Francia e gag di cui Dussollier è il re indiscusso, si dipana una vicenda enigmatica e a tratti inquietante. Del libro della Christie da cui è tratto rispetta lo sguardo sul lato oscuro e fantasmatico della maternità e della femminilità. Momenti di solitudine, allucinazione, natura incantata, cimiteri di campagna e cori infantili.
MEMORABILE: Il militare Dussolier che si stira le camicie; "i soffitti alti temprano il carattere"; L'organo a meccanismo dello zio Bélisaire.
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