Nude per l'assassino - Film (1975)

Nude per l'assassino

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tipico esempio di spaghetti thriller che mescola serial killer, sesso e perversioni varie secondo un'usanza particolarmente cara al cinema italiano dei Settanta. Il regista Andrea Bianchi capisce che Argento e Fulci sono troppo lontani e si accontenta di imitare i vari Lenzi, Crispino e Dallamano. Purtroppo non gli riesce granché bene e dirige un thriller troppo lento, con qualche buona atmosfera (merito anche della fotografia e delle luci, soprattutto nelle scene notturne) ma difetti in eccesso. Le tanto sbandierate scene di sesso sono poca cosa (e la stessa Edwige Fenech si è mostrata più generalmente nei film con Banfi e Vitali o nel culto CATTIVI PENSIERI...Leggi tutto di Tognazzi): qualche nudo (di Femi Benussi in particolare), un paio di amplessi ripresi castamente, una sodomizzazione promessa giusto quando scorrono i titoli di coda; sceneggiatura tutta tesa a nascondere l'identità dell'assassino (con il serial killer nascosto sotto una tuta e un casco da motociclista, idea plagiata dall'ottimo LA POLIZIA CHIEDE AIUTO, thriller di Dallamano dell’anno precedente), con una sorpresa finale che fa ridere i polli e una spiegazione definitiva del movente risolta in trenta secondi come a dire: “Sì, vabbé, tanto i flashback e il resto sono cose secondarie”. Intreccio quindi falsamente complesso, in realtà di una elementarità irritante. Piccolo capolavoro di incompetenza l'intero finale: suspense cercata a ogni costo senza risultato (colpa anche della colonna sonora di Berto Pisano, inserita a caso e comunque poco attinente al genere) e lotta con l'assassino rimandata per interminabili minuti riempiti da interventi inutili, cadute, passi nel buio eccetera. Si salva Franco Diogene (è Maurizio, impotente che si sfoga con una bambola gonfiabile), perché Castelnuovo qui funziona ben poco...

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Homesick 19/02/07 17:30 - 5737 commenti

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Modesto giallo che ripropone, con stilemi argentiani, il meccanismo di "La sposa in nero". Molto erotismo e omicidi abbastanza efferati, con qualche momento trash. Interessante l'idea del killer che colpisce sentendo il rumore dell'acqua corrente, ripresa nel '93 in Trauma di Argento; l'ambientazione nell'alta moda milanese e alcuni spunti narrativi torneranno in Sotto il vestito niente.
MEMORABILE: «Ti piace, eh?! Puttanella!!!».

Deepred89 15/04/07 14:14 - 3793 commenti

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Brutto ma divertente. Alcune scene sono parecchio trash (come Diogene alle prese con la bambola gonfiabile o la sequenza finale) ma il film, tra scene di sesso e omicidi mediamente sanguinosi, riesce a non annoiare. Simpatico Nino Castelnuovo, bellissime la Fenech e la Benussi, bravo Diogene (anche se il suo personaggio è trashissimo). Mediocre la colonna sonora. Comunque decisamente superiore ai vari Giallo a Venezia o Patrick vive ancora: almeno qui non ci si annoia. Solo per appassionati.

Undying 16/04/07 22:28 - 3807 commenti

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Rientra nella lista del così brutto da finire per essere divertente. Vuoi per Castelnuovo che corre dietro alle (belle) chiappe della Fenech (e sul finale osa una proposta indecente), vuoi per la cialtronesca messa in scena che gode, comunque, del bel vedere dato da una Benussi tutta curve (e vittima del killer in una buona sequenza). Il giallo, pur se annacquato, c'è e il "modus operandi" dell'assassino ha parecchi punti di contatto con quello proposto ne La Polizia chiede aiuto (agisce, ad esempio, con casco da motociclista). Sufficiente.

B. Legnani 28/04/07 18:21 - 5612 commenti

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Curiosa fusione fra thriller Anni Settanta e l'erotico coevo, non è gran cosa. La trama è sostituita da una serie di omicidi nello stesso ambiente ristretto, ma la Polizia non protegge nessuna possibile vittima! Recitazione così così, dialoghi inverosimili. Femi e la Fenech puttaneggiano, la Schurer è l'unica che, qua e là, reciti. Della Stubing l'unica cosa spumeggiante è la birra che pubblicizzava. Castelnuovo è improbabile fotografo. Alla fin dei conti piacciono solo l'irsuto Diogene e la trovata dell'acqua, che anima le riprese più interessanti.
MEMORABILE: Femi che ancheggia lungo la piscina e si concede in sauna, con corpo matronale e tette da coppa di champagne.

G.Godardi 26/08/07 16:48 - 950 commenti

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Divertente baracconata di Andrea Bianchi, il quale confeziona un thriller che pesca a piene mani da svariati titoli precedenti. Quindi trama raffazzonata e illogica; tuttavia è costruito con una certa cura e si lascia vedere fino alla fine, anche per la presenza della Fenech (con un inedito caschetto) e della Benussi. Sicuramente Castelnuovo si è divertito molto a girarlo. Stracult la scena con Franco Diogene affetto da impotenza poco prima di essere assassinato. Un'occhiata la merita.
MEMORABILE: Occhi alla scena con Diogene: in uno specchio si vede la troupe cinematografica riflessa mentre stanno girando il film!

Il Gobbo 28/08/07 18:44 - 3015 commenti

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Modesto giallaccio con sgnaccherone, cocktail di indubbia efficacia anche se condotto in porto con mano piuttosto greve (agli annali l'indimenticabile finale): tutto sommato potabile, al confronto di coeve performances abbastanza atroci alla Pradeaux, si lascia guardare. La sceneggiatura? Vabbè, ora quante pretese... Ruolo sulla carta ammazza-carriera per Franco Diogene, viceversa sopravvissutogli (forse perché parlare di carriera, tutto sommato... )

Capannelle 11/11/07 22:55 - 4506 commenti

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Accozzaglia di personaggi e situazioni eterogenee che definire giallo è da coraggiosi. La tensione viene infatti continuamente disturbata da dialoghi e situazioni al limite del grottesco, da un insolito Castelnuovo pappone a Diogene che si arrangia come può. Non disturbano invece le curve delle protagoniste. Finale girato male, assenza di musiche degne; insomma, sembra un film prodotto in fretta e furia.

Cotola 12/12/07 00:00 - 9323 commenti

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Più che un giallo all'italiana una sfilata di nudi femminili fine a se stessa. Andrea Bianchi mostra già di essere un maestro del trash. La sceneggiatura è semplicemente ridicola e la tensione è assente ingiustificata. In compenso la volgarità regna sovrana. Sul finale, visto e rivisto, è meglio tacere. State alla larga!

Ciavazzaro 28/03/08 14:38 - 4764 commenti

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Giallo molto brutto, che come uniche cose interessanti ha: molti effetti di sangue nei delitti e un bel po' di bellezze del nostro cinema nude (Fenech, Schurer, Stubing, Benussi). Nino Castelnuovo però è inadatto nel ruolo del protagonista e la caraterizzazzione della Fenech orrenda (altro che eroina, diventa proprio succube). Volgarissimo, con una trama gialla (movente di molti delitti compresi) che fa acqua da tutte le parti.

Ghostship 1/06/08 14:00 - 394 commenti

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Tecnicamente uno dei film peggiori che abbia mai visto. Il regista non riesce a costruire una scena decente ed annaspa tra zoomate ed omicidi in campo medio. Vorrebbe riprendere alcuni temi di Sei donne per l'assassino, ma è lontano anni luce. La trama è risibile e ci sono varie scene, tra cui spicca quella finale, nelle quali si ride meglio che con una commedia. Per cultori del brutto.

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Hackett 24/07/08 13:17 - 1868 commenti

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Giallo abbastanza pasticciato che si basa su una sceneggiatura deboluccia e su dialoghi blandi e monotoni. Il look dell'assassino ricorda il precedente La polizia chiede aiuto, ma quello era decisamente un altro film. Nino Castelnuovo ha una parte insopportabile ma apprezziamo il suo tentativo finale di sodomia ai danni della sempre bellissima (e unica nota positiva) Fenech. Per il resto, noia a tratti e tanto fumo.

Trivex 22/09/08 17:56 - 1785 commenti

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La morte, piuttosto disturbante, di una donna intenta ad una operazione (clandestina) per abortire, scatenerà un assassino che porterà la morte nel mondo della moda. Film trash piuttosto noioso, con una atmosfera poco affascinante e senza alcuna pretesa nel mostrare la morte dei personaggi. Fortunatamente le bellissime dell'epoca sono in gran forma(e), anche se le scene di sesso non sono tanto ardite, seppur piuttosto frequenti (comunque il film è VM18). La storia è infarcita di rapporti lesbo tra donne e la gelosia avrà un ruolo "importante".

Tomastich 20/01/09 22:51 - 1260 commenti

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Uno dei più noiosi spaghetti thriller (insieme a Il fiore dai petali d'acciaio). Potrei concludere qui, ma vorrei aggiungere il ruolo pessimo di Nino Castelnuovo troppo abituato a saltare staccionate o fare il Promesso sposo. Bocciato il povero Bianchi (come al solito).

Bruce 11/06/09 16:25 - 1013 commenti

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Tardo giallo milanese con esibizione abbondante di nudi. Femi Benussi e la Fenech (con taglio cortissimo di capelli) impreziosiscono un filmetto altrimenti inutile con una sceneggiatura e dialoghi imbarazzanti, nessuna suspence o paura. È una specie di maionese impazzita con spunti da Sei donne per l'assassino, di Cosa avete fatto a Solange e de La Polizia chiede aiuto (ma qui il killer usa la tuta nera e il casco da motociclista persino per andare in macchina!). Evitabile, ma non da disprezzare.

Mco 20/07/09 12:59 - 2358 commenti

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Larghe concessioni al sesso per questa pellicola diretta e ideata da Andrea Bianchi. La splendida Benussi si mostra nuda integrale anche al killer in una scena davvero cult, la Fenech invece è più parsimoniosa ma vale sempre il prezzo della visione. Altro momento clou: Diogene (mitico!) in cerca di amore con mutandoni che nemmeno Fantozzi... qui il killer è giustificato! Castelnuovo è di rara antipatia. Nell'insieme, da vedere e conservare come esempio di cinema che non esiste più.

Funesto 2/12/09 21:47 - 525 commenti

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Un vero spasso. Le trashate e le facilonerie si sprecano in questo thrillerotico a metà tra i gialli di Dallamano (il killer ricorda La polizia, l'aborto fatale Solange) e Sei donne per l'assassino: belle premesse, ma sappiamo chi è Bianchi! Benchè riesca ad approfondire bene i personaggi e a creare scene di vero terrore, imbastisce una sceneggiatura pedestre condita da dialoghi deliranti. Consoliamoci con un'eccelsa fotografia e coi coraggiosi nudi della Benussi (Edwige è alquanto "casta"). Piacevoli le musiche, accettabile il blood-level. **.
MEMORABILE: La spaventosa scena nello studio fotografico di notte con la Fenech, Femi che ancheggia a lato della piscina, col suo faccino da bambina.

Il Dandi 26/06/10 00:40 - 1917 commenti

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Trashissimo: come giallo è portato avanti senza troppa convinzione e molto superficialmente, allungato con verve più sporcacciona che erotica: la Benussi è nuda in ogni scena, la Fenech invece si spoglia pochissimo. In compenso Castelnuovo si toglie anche lui le mutande e pronuncia battute come "godi, come se avessi un c**zo tra le cosce" (sic) e l'impotente ciccione Diogene muore con una bambola gonfiabile. I militari in libera uscita che lo videro all'epoca staranno ancora ridendo. Mai viste tante bottiglie di J&B (in un film, s'intende).
MEMORABILE: Castelnuovo che prende la Fenech alle spalle proponendole il sesso anale come contraccettivo.

Greg 7/07/10 23:11 - 19 commenti

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Evitabile sexy thriller diretto da Andrea Bianchi, futuro regista di Malabimba e Zombi Horror. La trama scimmiotta il capolavoro di Dallamano, Cosa avete fatto a Solange?, gli attori a parte Castelnuovo sono pessimi. Si spoglia molto la Benussi e poco la Fenech. Gli omicidi sono sempre uguali, gli effetti gore molto fatti in casa. Anche la colonna sonora di Berto Pisano non aiuta. Comunque vedibile e migliore dei film sopracitati che Bianchi andrà a dirigere.
MEMORABILE: Diogene che ci prova con tutte.

Gestarsh99 18/11/10 11:23 - 1395 commenti

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Da un instancabile sforna-cult come Bianchi non ci si poteva che attendere una rilettura del giallo argentiano col piede pigiato sul pedale dell'erotismo più gratuito e sfacciato. Tra gli italo-thriller settantiani, questo è sicuramente uno dei più eccessivi e voyeuristici in ambito softcore, con dinamiche molto vicine a quelle delle commediacce sexy di Girolami & Co. Il film non è girato malaccio ma la rappresentazione di certe magagne ambientali viene inevitabilmente affossata dagli onnipresenti siparietti osé, oltre che dallo squallido coacervato dei tanti personaggi riprovevoli.
MEMORABILE: Franco Diogene e la bambola gonfiabile; Le vistose piombature dentali della Stübing; Il doloroso metodo anticoncezionale adottato da Nino con Edwige.

Fauno 13/03/12 00:23 - 2229 commenti

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Il movente si arguisce dopo un minuto: tutti gli altri muoiono, chi sarà mai il colpevole? Il film non ha collante, è solo un mero e misero standard di omicidi moltiplicato per un certo numero di volte... Una donna come la Schurer nel ruolo di questo film la vorrei davvero incontrare, ma mi ha fatto sganasciar dal ridere rivedere in un ruolo falsamente serio l'interprete del manager psicopatico col pugno di ferro de La morte accarezza a mezzanotte. Claudio Pellegrini. Do you remember?

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Giùan 22/06/12 22:07 - 4779 commenti

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Talmente sfacciato nella sua sguaiataggine exploitation da risultar quantomeno simpatico. L'uomo che (pare) ebbe il coraggio di dirigere Orson Welles come Long John Silver, non è certo tipo da farsi spaventare da uno script attento più ad offrir astrusi spunti alle attrici per mettersi in deshabillè che alla trama gialla plausibili appigli. L'aplomb cartoonistico rende comunque la visione rilassante. Castelnuovo, prima di saltar la staccionata, fa anche la verticale sul letto, nudo. Edwige, capello da marine, è bellissima ma è Femi a farci sbarrar l'occhio.
MEMORABILE: Il vestito da motorcycle boy del (la) serial killer; La scena tra l'impotente Franco Diogene e una Schurer impietosa crocerossina.

Herrkinski 27/01/13 21:19 - 8443 commenti

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Sexy-giallo del mediocre Bianchi, che scimmiotta le idee meglio sfruttate in alcuni film di Dallamano. Bianchi cerca di puntare sui nudi gratuiti, spogliando spesso e volentieri il gineceo di turno, ma non basta certo a risollevare le sorti di un film scialbo, senza nerbo, che si riprende solo nelle scene in cui c'è in azione il killer. Percentuale di sangue e violenza nella norma, qualche discesa nel trash (specialmente per certi dialoghi), una soluzione finale per niente eccitante. In parole povere, piuttosto trascurabile, seppur guardabile.

Myvincent 20/06/13 08:30 - 3871 commenti

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Gialletto anni '70 che con la scusa del thriller mostra nudi femminili in gran quantità (o viceversa) e che in clima boccaccesco sforna delitti su delitti che giusto alla fine riveleranno il loro assassino. Niente di nuovo sul versante movente, solo un gran dispiegarsi di tonde, sode carni femminili, con qualche particolare raccapricciante dopo l'esecuzione mortale.

Nicola81 12/05/15 21:33 - 2944 commenti

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L'atelier ricorda Sei donne per l'assassino, il killer motociclista La polizia chiede aiuto, ma i confronti sono impietosi. Tecnicamente non è un brutto film, ha una buona fotografia e gli omicidi non sono girati male, ma il regista esagera con l'erotismo (anche se, malgrado il titolo, non tutte le vittime sono di sesso femminile) salvo poi condannare l’aborto, all'epoca non ancora legalizzato. Tra le grazie della Fenech e quelle della Benussi dobbiamo sorbirci un irritante Castelnuovo, che fa decisamente rimpiangere George Hilton.

Markus 20/05/15 14:27 - 3732 commenti

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I latinisti direbbero "nomen omen": il titolo di questo sexy-thriller esplica infatti - in sintesi - il contenuto dell'opera, composta da un folto comparto femminile (tutto sesso e perdizione) e l'assassino (Argento's style) che fa il suo dovere di trucidare senza alcuna pietà. Modesto giallaccio per cinemini periferici che trova motivo d'interesse in virtù di qualche altisonante nome da cartellone e, oggidì, perché fotografia degli psichedelici anni Settanta. Qualche momento trash (Diogene con bambola gonfiabile) allieterà lo spettatore.

Samdalmas 6/08/15 18:24 - 302 commenti

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Tardo thriller erotico del modesto Bianchi che sconfina nella commedia pecoreccia e scollacciata. Trova la complicità di Femi Benussi e la Fenech in ruoli spinti. Femi in bikini finisce nella sauna con il fotografo Castelnuovo, costantemente infoiato. La disinibita Edwige sfoggia un inedito look con capelli corti. Tutto ruota intorno al solito studio di modelle. L'idea migliore è il killer vestito da motociclista.
MEMORABILE: L'omicidio della Benussi "nuda per l'assassino".

Rufus68 10/05/16 21:45 - 3896 commenti

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Thriller in cui sono le sequenze thriller a essere superflue; anzi, fra uno spogliarello e l'altro delle bellone protagoniste (vince la Fenech), esse assumono una coloritura un po' ridicola (il corpo del terribile motociclista che rotola per le scale strappa, infatti, una stanca risata). Le numerose grossolanità, peraltro, deprimeranno anche lo spettatore meno esigente.

Victorvega 22/01/18 09:27 - 502 commenti

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Ampiamente derivativo: si inserisce nel largo filone del "giallo all'italiana" con un po' di ritardo, ne prende gli stereotipi e confeziona con mestiere una storia priva di innovazioni o lampi di genio. Da buon rappresentante di questo genere deve essere giudicato anche dalla credibilità delle motivazioni e queste appaiono risibili (occorreva fare una strage?). Punto a favore le attrici femminili (e questo è l'unico fattore cui punta) e le nudità come da titolo.
MEMORABILE: La sfilata della Benussi a bordo piscina.

Jdelarge 13/10/18 00:20 - 1000 commenti

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Belli gli ambienti e le ragazze, mentre le musiche si fanno sentire quasi esclusivamente nelle scene più hot. Gli omicidi non creano quasi mai la giusta suspense, ma l’obiettivo di Bianchi non sembra essere questo. Il film è esteticamente godibile, ma la trama è ben lontana dal suscitare un vero interesse, perché fatta di personaggi pressoché intercambiabili e da omicidi che si susseguono in maniera monotona.

Ronax 9/01/19 01:47 - 1323 commenti

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Avendo a disposizione tale gineceo perché perdere tempo con la trama? Bianchi ha preso la decisione più ovvia e invece di focalizzarsi sui meccanismi del giallo si è limitato a spogliare a ogni piè sospinto le attrici allestendo di contorno una scia di delitti assurdi nella dinamica e nella soluzione. Ciò detto, i nostalgici non mancheranno di apprezzare gli scorci di una lontana Milano anni '70 e le altrettanto settantiane musiche di Pisano. Inutile dire che il magico quartetto Benussi, Fenech, Stubing e Schurer è una vera festa per gli occhi.
MEMORABILE: Diogene si consola consola con una bambola gonfiabile dopo avere fatto cilecca con la Schurer.

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Caesars 5/05/20 09:51 - 3887 commenti

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Abbastanza risibile gialletto all'italiana che si fa apprezzare solamente per le grazie - mostrateci con generosità e con abbondanza di dettagli - delle interpreti femminili. Di trama non se ne parla proprio: praticamente un susseguirsi di amplessi e omicidi. Null'altro. Recitazione così così, ma non così tremenda. Veramente ridicolo l'abbigliamento scelto dall'assassino: tuta e casco integrale da motociclista che indossa sempre, anche quando guida l'auto!!! Solo per amanti del (de)genere.

Keyser3 4/08/20 23:15 - 444 commenti

I gusti di Keyser3

Non ai leggendari livelli trash di Malabimba, ma Andrea Bianchi dimostra di essere già sulla buona strada. La debole storia gialla è in realtà un pretesto per mostrare le grazie delle protagoniste femminili e gli amplessi più diversificati (saffici e non), commentati dal gradevole lounge di Berto Pisano. Perlomeno in qualche frangente si ride (il frammento con il povero personaggio impotente di Franco Diogene) e certe mutilazioni sui cadaveri sono al limite del gore: un po' poco però per guadagnarsi qualcosa in più di uno striminzito *!.
MEMORABILE: Diogene alla bambola gonfiabile: "Solo con te ce la faccio...".

Lucius 21/04/21 09:13 - 3029 commenti

I gusti di Lucius

In linea con le produzioni argentiane del periodo, calca il pedale sulle scene di sesso, per l'epoca abbastanza osé. Ottime le musiche seventies, lineare la narrazione. A meravigliare non è tanto la Fenech, all'epoca avvezza ai nudi, quanto la Benussi, totalmente nature e Castelnuovo (anch'egli senza veli). Nonostante sia chiara l'identità dell'assassino, resta un film godibile nella sua interezza, consigliato agli appassionati del genere, Tra misteriosi omicidi e voglia di sesso, uno slasher- movie, in piena regola. Il movente dell'assassino risulta alquanto credibile. Enigmatico.

Ira72 18/06/22 23:19 - 1342 commenti

I gusti di Ira72

Sarebbe sufficiente la scena in cui Diogene si appresta a difendersi dall’assassino brancando una bambola gonfiabile con la mano destra e brandendo un coltellaccio con la sinistra. E invece no. Bianchi va oltre, dando vita a un tripudio trash che potrebbe quasi diventare un cult. Una pellicola che ambisce più all’erotico che al giallo, ma dai risultati goffi in entrambi i casi. Inutile parlare di trama; ciò che affascina sono la colonna sonora, le atmosfere e le ambientazioni in pieno stile anni ‘70. I nostalgici potrebbero comunque divertirsi ma con poche, pochissime pretese.

Noodles 27/10/22 17:08 - 2479 commenti

I gusti di Noodles

Esempio classico di giallo all'italiana, di cui possiede pregi e difetti: un assassino da scoprire, gusto per la violenza e un occhio all'eros, qui particolarmente evidente visto anche il background del regista Bianchi, ma anche una recitazione decisamente mediocre e una spiegazione finale dei delitti che, anche qui come spesso accade, appare forzata o poco credibile. È comunque un film accettabile per suspense e interesse nella vicenda, con un bel gusto per la scenografia degli interni. Senza infamia e senza lode, godibile per gli appassionati, guardabile per i neofiti.

Diamond 4/03/24 08:04 - 438 commenti

I gusti di Diamond

Brutto film firmato Bianchi che tenta la strada del giallo anni 70 (con vistosi riferimenti a Bava e Argento), un pizzico di erotismo e ritmo lento e misurato. Purtroppo lo script ha poco senso e il film finisce per essere una mera rassegna di omicidi (qualcuno anche interessante, in realtà). Buono l'outfit dell'assassino, peccato che la pellicola scivoli con estrema facilità nel trash pur facendosi guardare, ma perlopiù grazie alle bellezze esposte e qualche effetto splatter dozzinale ma efficace. Ridicolo il discorso finale.
MEMORABILE: Il povero Franco Diogene alle prese con una bambola gonfiabile.

Anthonyvm 18/07/24 23:15 - 6147 commenti

I gusti di Anthonyvm

Bianchi sembra voler contaminare il giallo "forte" di matrice dallamaniana (dal leitmotiv dell'aborto all'assassino in completo da motociclista) con l'umorismo grossolano della commedia sexy (fuorviante in tal senso la figura della Fenech, che si denuda poco), fra ritratti patetici, coloriture grottesche e macchiette volgari. Proprio la galleria di personaggi repellenti (Castelnuovo in prima fila), tra cattivo gusto dilagante e uno squallore quasi ricercato, rappresenta la ragion d'essere di un thriller altrimenti sbrigativo e pretestuoso. Chi è in vena di sleazy content si accomodi.
MEMORABILE: L'aborto mortale; I delitti discretamente violenti (notevole quello in POV del fotografo gay); La bambola gonfiabile di Diogene; Il finale sodomitico.
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  • Curiosità Homesick • 31/05/09 17:25
    Scrivano - 1363 interventi
    Testimonianze di Nino Castelnuovo tratte dall'intervista contenuta negli extra del dvd “Nue pour l’assassin” pubblicato dalla francese Neo Publishing:

    «Ho accettato questo film non perché avessi bisogno di soldi in quel periodo, ma perché mi affascinava l’idea di fare un giallo classico. Avevo fatto contemporaneamente per la TV degli episodi di una serie gialla che si chiamava “Chi?”, in cui la gente doveva indovinare il movente, l’assassino…

    «Io mi sono trovato improvvisamente in mezzo a delle ragazze, delle attrici bellissime e soprattutto molto sexy…Tutte “Sex Bomb”! Se non sbaglio, però, io ho pochi ricordi della lavorazione di questo film, probabilmente anche dovuto agli anni che passano… Ho in mente chiaramente, invece, che il primo colpo di manovella del film che ho fatto io fu un momento in cui Edwige Fenech e io stavamo a letto e lei era a seni nudi; io sono arrivato dal camerino dove mi avevano truccato e mi sono visto Edwige – stupenda, bellissima, di una simpatia folle e irresistibile - a seni nudi e quindi ho cominciato un po’ a sbarrellare, perché non ero abituato a vedermi davanti, nude, donne che non conoscevo! Mi ricordo anche un’altra scena, sempre con Edwige: ci stiamo baciando e poi Edwige ad un certo punto si abbassa, la macchina da presa sta in primo piano su di me e fa capire dalla mia espressione che cosa sta facendo Edwige… Bianchi per questa scena avrà fatto quindici ciak, e alla fine potrete sospettare da soli che cosa può essere successo: che si è aperto tutto ed è uscito Monsieur! Io non avevo parole per scusarmi con l’attrice, che si era trovata in faccia questa… cosa!

    «Rivedendolo oggi lo trovo un film di qualità, raccontato in un modo meraviglioso, e oggi come oggi, secondo me potrebbe essere un capostipite fatto da un grande maestro del cinema italiano… E’ un film bellissimo, come tanti altri che ho fatto un po’ snobbandoli e che invece, rivedendoli oggi, sono film di qualità enorme, anzi alcuni possono essere anche film di culto, e forse lo è anche questo, nella sua furbizia, nella sua scaltrezza. I film commerciali di oggi che vengono fatti in Italia, secondo me sono meno belli di questi che stiamo citando.

    «Di Franco Diogene ho un ricordo tenerissimo. Era un gran chiacchierone, molto dotato come attore caratterista, sapeva giocare bene con il suo fisico, la sua faccia, la sua voce… erano perfetti. Aveva creato un matrimonio, un sodalizio perfetto tra tutte queste parti del suo corpo. Poi me lo ricordo perché è impossibile dimenticarlo: quando era sul set nelle scene che dovevo girare io era fastidioso come una zanzara, punzecchiava continuamente, raccontava cose che facevano ridere solo lui, ma che erano molto buffe. Io non ridevo perché ero esasperato: cominciava al mattino alle otto e finiva gli scherzi quando si finiva di girare. Però so che non c’è più… Questo mestiere bellissimo è anche brutto per una cosa, che spesso si rivedono lavori fatti venti, trent’anni prima con tanti compagni e registi che per più di tre quarti non ci sono più; e allora cominciano i ricordi, le nostalgie…

    «Non mi ricordo di un’arrabbiatura di Andrea Bianchi. Era molto semplice il suo modo di girare: decideva dove mettere la camera, che tipi di inquadratura fare, ne parlava con gli attori, faceva un paio di prove, poi girava. Non mi ha mai messo a disagio e mi sono sempre trovato molto bene».
  • Discussione Ciavazzaro • 31/08/09 11:57
    Scrivano - 5589 interventi
    Scheda di doppiaggio:

    Edwige Fenech e' doppiata da Vittoria Febbi
    Nino Castlenuovo si doppia da se'
    Femi Bneussi e' doppiata da Germana Dominici
    Il dottore (prima vittima) e' doppiato da Carlo Alighiero
    Claudio Pellegrini e' doppiato da Gianni Marzocchi
    Amanda e' doppiata da Flaminia Jandolo
    Erna Schurer e' doppiata da Rita Savagnone
    Il coroner e' doppiato da Luciano De Ambrosis
  • Discussione Cotola • 31/08/09 12:45
    Consigliere avanzato - 3882 interventi
    Homesick ebbe a dire:
    Testimonianze di Nino Castelnuovo tratte dall'intervista contenuta negli extra del dvd “Nue pour l’assassin” pubblicato dalla francese Neo Publishing:

    «Ho accettato questo film non perché avessi bisogno di soldi in quel periodo, ma perché mi affascinava l’idea di fare un giallo classico. Avevo fatto contemporaneamente per la TV degli episodi di una serie gialla che si chiamava “Chi?”, in cui la gente doveva indovinare il movente, l’assassino…

    «Io mi sono trovato improvvisamente in mezzo a delle ragazze, delle attrici bellissime e soprattutto molto sexy…Tutte “Sex Bomb”! Se non sbaglio, però, io ho pochi ricordi della lavorazione di questo film, probabilmente anche dovuto agli anni che passano… Ho in mente chiaramente, invece, che il primo colpo di manovella del film che ho fatto io fu un momento in cui Edwige Fenech e io stavamo a letto e lei era a seni nudi; io sono arrivato dal camerino dove mi avevano truccato e mi sono visto Edwige – stupenda, bellissima, di una simpatia folle e irresistibile - a seni nudi e quindi ho cominciato un po’ a sbarrellare, perché non ero abituato a vedermi davanti, nude, donne che non conoscevo! Mi ricordo anche un’altra scena, sempre con Edwige: ci stiamo baciando e poi Edwige ad un certo punto si abbassa, la macchina da presa sta in primo piano su di me e fa capire dalla mia espressione che cosa sta facendo Edwige… Bianchi per questa scena avrà fatto quindici ciak, e alla fine potrete sospettare da soli che cosa può essere successo: che si è aperto tutto ed è uscito Monsieur! Io non avevo parole per scusarmi con l’attrice, che si era trovata in faccia questa… cosa!

    «Rivedendolo oggi lo trovo un film di qualità, raccontato in un modo meraviglioso, e oggi come oggi, secondo me potrebbe essere un capostipite fatto da un grande maestro del cinema italiano… E’ un film bellissimo, come tanti altri che ho fatto un po’ snobbandoli e che invece, rivedendoli oggi, sono film di qualità enorme, anzi alcuni possono essere anche film di culto, e forse lo è anche questo, nella sua furbizia, nella sua scaltrezza. I film commerciali di oggi che vengono fatti in Italia, secondo me sono meno belli di questi che stiamo citando.

    «Di Franco Diogene ho un ricordo tenerissimo. Era un gran chiacchierone, molto dotato come attore caratterista, sapeva giocare bene con il suo fisico, la sua faccia, la sua voce… erano perfetti. Aveva creato un matrimonio, un sodalizio perfetto tra tutte queste parti del suo corpo. Poi me lo ricordo perché è impossibile dimenticarlo: quando era sul set nelle scene che dovevo girare io era fastidioso come una zanzara, punzecchiava continuamente, raccontava cose che facevano ridere solo lui, ma che erano molto buffe. Io non ridevo perché ero esasperato: cominciava al mattino alle otto e finiva gli scherzi quando si finiva di girare. Però so che non c’è più… Questo mestiere bellissimo è anche brutto per una cosa, che spesso si rivedono lavori fatti venti, trent’anni prima con tanti compagni e registi che per più di tre quarti non ci sono più; e allora cominciano i ricordi, le nostalgie…

    «Non mi ricordo di un’arrabbiatura di Andrea Bianchi. Era molto semplice il suo modo di girare: decideva dove mettere la camera, che tipi di inquadratura fare, ne parlava con gli attori, faceva un paio di prove, poi girava. Non mi ha mai messo a disagio e mi sono sempre trovato molto bene».


    «Rivedendolo oggi lo trovo un film di qualità, raccontato in un modo meraviglioso, e oggi come oggi, secondo me potrebbe essere un capostipite fatto da un grande maestro del cinema italiano…
    E’ un film bellissimo, come tanti altri che ho fatto un po’ snobbandoli e che invece, rivedendoli oggi, sono film di qualità enorme, anzi alcuni possono essere anche film di culto, e forse lo è anche questo".

    Castelnuovo, ma facci il piacere!!!!!!!!!!!!
    Ultima modifica: 3/06/19 00:01 da Cotola
  • Curiosità Undying • 18/03/10 00:10
    Comunicazione esterna - 7570 interventi
    Chi, avendo raggiunto una veneranda età, non rammenta una delle più aggraziate bionde sentenziare: "Sarò la tua birra!"...

    Si tratta ovviamente di Solvi Stubing, volto prestato ad un celebre spot televisivo e presente anche in Nude per l'assassino nei panni di Patrizia.
  • Curiosità Gestarsh99 • 18/11/10 12:53
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Particolarmente esilarante la maniera in cui Andrea Bianchi arrivi ad improvvisarsi odontoiatra, inquadrando da molto vicino le vistosissime ed anti-estetiche otturazioni dentali della "zuccherosa" Solvi Stubing :

  • Discussione Ciavazzaro • 18/11/10 20:40
    Scrivano - 5589 interventi
    Gestarsch88 ebbe a dire:
    Particolarmente esilarante la maniera in cui Andrea Bianchi arrivi ad improvvisarsi odontoiatra, inquadrando da molto vicino le vistosissime ed anti-estetiche otturazioni dentali della "zuccherosa" Solvi Stubing :



    Hehe,sempre per parlare di questioni odontoiatriche,come non citare la bellissima Anita Strindberg in Una lucertola con la pelle di donna.
    Guardate nel flashback finale,e vedrete con i vostri occhi.
    Ultima modifica: 19/11/10 09:13 da Zender
  • Musiche Gestarsh99 • 7/03/11 21:49
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    La voluttuosa e sussurrata traccia jazz ad opera del compositore e direttore d'orchestra Berto Pisano:

    Nude per l'assassino
    Ultima modifica: 21/06/22 22:16 da Gestarsh99
  • Homevideo Xtron • 24/04/12 17:18
    Servizio caffè - 2200 interventi
    Il dvd Surf Video ha una durata di 1h33m57s

    Ultima modifica: 24/04/12 18:50 da Zender
  • Homevideo Lucius • 4/03/18 20:59
    Scrivano - 9078 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, la vhs targata Avo Film:

    Ultima modifica: 5/03/18 07:20 da Zender
  • Homevideo Zender • 5/03/18 07:15
    Capo scrivano - 48450 interventi
    Sì Lucius, una va bene ma ricordo che di norma mettiamo vhs di film mai usciti in dvd o particolarmente rare di etichette insolite.
    Ultima modifica: 5/03/18 07:19 da Zender