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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un poliziesco anomalo, stranamente diretto da un regista, Stelvio Massi, che pur avendo dei numeri si è molto spesso appiattito su uno stile anonimo, buono ma privo della necessaria originalità. Invece LA LEGGE VIOLENTA DELLA SQUADRA ANTICRIMINE tenta la difficile strada del ritratto sociale. Ambientato a Trani, in Puglia, il film si apre come uno dei tanti poliziotteschi del periodo, risultando anche più confuso e mal descritto di altri prodotti simili. L'inizio insomma delude decisamente e John Saxon commissario appare fastidiosamente fuori parte. Invece, col passare dei minuti, le psicologie dei protagonisti vanno lentamente delineandosi, si fanno strada le figure del giovane...Leggi tutto rapinatore (Lino Capolicchio) coinvolto suo malgrado nell'uccisione di un poliziotto e quella del direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Maselli (Renzo Palmer), che assieme al boss mafioso del luogo (Lee J. Cobb) completano le pedine che si muovono sulla scacchiera del film. Tutti contro tutti: il commissario Jacovella (Saxon) è un poliziotto dai metodi talmente sbrigativi da far impallidire i vari Merli e Nero, Maselli è un direttore che bada allo scoop ma è in lotta sia con gli arbitri di Jacovella (i due si detestano) che, ovviamente, con i soprusi di Ragusa (Cobb). Il giovane rapinatore di Capolicchio è invece l’elemento disturbante, imprevedibile, che tutti cercano per uccidere o arrestare. L'idea (di Lucio De Caro) non è male ed è sceneggiata (tra i tanti dal solito Dardano Sacchetti) con una certa attenzione ai dialoghi. Massi dirige bene il cast e John Saxon è un commissario inedito, caratterizzato bene e dallo sguardo di ghiaccio. Certo poi ci sono delle falle nella costruzione narrativa e il film non riesce a coinvolgere come dovrebbe... Si segnala un arrotamento in auto tremendo!

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Dusso 26/01/07 13:43 - 1565 commenti

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Forse il peggior poliziesco di Massi che abbia visto (se la gioca con il primo Mark). Saxon è indubbiamente un grande attore, ma l'ho trovato assolutamente inadatto al ruolo del commissario alla Merli e risulta piuttosto antipatico; la figura di Palmer invece mi è piaciuta e Capolicchio è bravo. La colonna sonora non è niente male ma la sceneggiatura è poco coinvolgente.

Lovejoy 17/12/07 23:09 - 1823 commenti

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Uno dei migliori polizieschi diretti da Massi in assoluto. Bellissime le scene action, spettacolari e crude allo stesso tempo. Massi ha senso dell'azione e della suspense e dirige un comparto attori veramente eccellente. Saxon nell'inedito ruolo di un duro e sbrigativo commissario alla Merli è pienamente convincente, Capolicchio nei panni del giovane bandito è eccellente. Ma i migliori in assoluto sono i grandissimi Renzo Palmer e Lee J. Cobb. Bella la canzone dei titoli di testa. Da riscoprire.
MEMORABILE: La fuga dei banditi dopo la rapina, con una volante che li insegue e una drammatica conclusione.

Homesick 21/01/08 18:22 - 5737 commenti

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Pur non rinunciando alle consuete, professionali scene d’azione (rapine, sparatorie, inseguimenti), la sceneggiatura poliziesca introduce qui alcuni spunti critici sulle speculazioni del giornalismo e l’incertezza della giustizia: ciò costituisce la vera ragion d’essere del film, insieme alle intense interpretazioni drammatiche di Capolicchio, bandito dilettante, e del boss non vedente Cobb. Saxon è un commissario hard-boiled incline ad adoperare pugni e manganello per far cantare i colpevoli.

Cotola 24/12/08 20:02 - 8998 commenti

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Discreto poliziottesco che conferma le buone doti di Massi come regista di genere: in particolare il senso del ritmo e la bravura nel girare le scene d'azione. Per il resto meno riusciti risultano gli "accenti" socio-politici che denotano una certa confusione ideologica ma che sono comunque figli del tempo in cui la pellicola fu girata. In ogni caso divertente e godibile e per questo meritevole di essere visto.

Bruce 7/10/09 18:43 - 1007 commenti

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Sorprendentemente bello! Dopo una partenza anonima il film acquista in ritmo e spessore con lo scorrere dei minuti. Merito di una regia agile e concreta, della sceneggiatura e di interpreti di sicuro valore, capaci di dare profondità ai propri personaggi (Capolicchio e Palmer su tutti). L'ambientazione pugliese è originale, suggestiva e molto ben sfruttata, le scene d'azione sono di rara efficacia, la musica è sempre funzionale alle immagini. Ce ne fossero oggi di film così, in grado di coniugare, con equilibrio, spettacolo e denuncia sociale.
MEMORABILE: Il monologo di Capolicchio nel rifugio e il tentativo di ammazzarlo sul piazzale di Castel del Monte.

Daidae 26/10/09 18:25 - 3163 commenti

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Ottima prova di Massi, con un insolito Saxon ispettore rude. Capolicchio, attore che non ho mai gradito tantissimo, qui se la cava bene, anche se ovviamente la parte più grossa spetta un po' a Cobb, un po' a Saxon e Palmer. Rispetto agli altri polizieschi di Massi rimane più crudo, molto riuscito.
MEMORABILE: "Ci è permesso di mancare di rispetto ai vivi... non ai morti!"

Nicola81 22/12/09 18:50 - 2827 commenti

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Forse il miglior film di Massi: l’ambientazione pugliese è perfetta, le sequenze d’azione funzionano e la sceneggiatura sostiene fino alla fine una trama inconsueta e avvincente, ma non per questo inverosimile, impreziosita da qualche accenno di denuncia sociale. Bella prova degli attori dove, tra un John Saxon in uno dei suoi pochissimi ruoli positivi e un Lee J. Cobb al canto del cigno, spicca Renzo Palmer nei panni di un direttore di giornale diviso tra il desiderio dello scoop e vaghi ideali di giustizia. Bella la canzone di apertura.

Ischan 15/01/10 21:30 - 18 commenti

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Il '76 segna l'inizio del tramonto dei gangster/noir alla Di Leo e inizia il triennio dei poliziotteschi "puri" della coppia Merli/Massi (ben 5 film!). "La legge violenta della squadra anticrimine" fa da esatto spartiacque dei sottogeneri in questione, essendo un mix tra Squadra volante e Un poliziotto scomodo. Buon cast, ottime location pugliesi con venature yankees, musiche più che discrete. Massi sbaglia pochi colpi.

Nando 13/08/10 01:46 - 3806 commenti

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Discreto film di genere in cui emerge il ruolo, finora marginale, degli organi di stampa che cercano in un certo qual modo di screditare l'attività d'indagine. Presenti i canoni del periodo come inseguimenti, alcuni efficaci, sparatorie e pestaggi. Valido il cast.

Gestarsh99 16/08/10 13:55 - 1395 commenti

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Unico poliziesco girato a Bari, quello di Massi è un film crepuscolare e rassegnato, un po' in controtendenza col vitalismo giustizialista dei prodotti lenziani. Lo scenario delle vicende è una città incastrata in un pericolosissimo triangolo di ferro ai cui vertici troviamo Saxon (uno dei commissari più duri e revanscisti dell'epoca), Lee J. Cobb (un perfetto capomafia) e Renzo Palmer (astioso ed irresponsabile direttore della Gazzetta). Al centro la sciagurata sorte di un delinquentello e della sua futura sposa. Un'opera amara e sconsolata.
MEMORABILE: Le bellissime riprese del lungomare di Bari, col suo lungo treno di lampioni e le onde che si abbattono sui frangiflutti: una città mai così fredda.

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B. Legnani 23/10/11 00:25 - 5519 commenti

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Debolissimo (*½) poliziottesco di Massi, girato in Puglia. La trama è ricca di falle e di assurdità (un ministro che scrive una lettera compromettente, autografa e firmata, ad un boss, ricca di dichiarazioni compromettenti, pure su carta intestata del Ministero!!! un boss che parla personalmente al telefono con chi lo chiama a casa e cerca di lui!!!). Tolti due o tre attori di vaglia (ma Cobb sarà stato sul set per non più di due giorni) è pure mal recitato (terribile la Fratello).

Trivex 2/11/11 14:27 - 1738 commenti

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L'aspetto migliore del film è la moderata ma persistente tensione che si respira dall'inizio alla fine. La storia intreccia il poliziottesco classico (la rapina, l'inseguimento) con una vicenda nera di mafia ed apparato contiguo, di discreta fattura. I personaggi sono tagliati con l'accetta, con il poliziotto incazzato dal manganello facile ed il giornalista ipergarantista (insopportabile l'atteggiamento paternalistico nei confronti dell'assassino del poliziotto). La regia mostra sapienza e predisposizione al genere. Finale tragico (ma non troppo). ***

Fauno 29/02/12 10:50 - 2206 commenti

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Qui si è persa l'occasione di sviluppare le problematiche di una città come Bari, mai presa in considerazione da altri poliziotteschi e poco anche da altri generi. Si parte dal tentativo di lottizzazione del golfo, indi ci si smarrisce ad approfondire, senza riuscirci, il discredito reciproco fra giornalismo e forze dell'ordine, che porta soprattutto i primi ad ostacolare i secondi. Resta l'indiscutibile bravura di Saxon e Cobb, ma io dico che con un'impostazione meno sfumata questo film avrebbe potuto eccellere.

Undying 9/06/12 15:51 - 3807 commenti

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Sottostimato lavoro di Massi che si distingue dalla pletora di polizi(ott)eschi per una particolare cura formale: a cominciare dai dialoghi - curati e intelligenti - per proseguire con valide interpretazioni sulle quali spicca un eccellente Capoliccho, nei panni del tormentato rapinatore Blasi. La polemica contro l'influenza dei media - qui rappresentata dal giornalista Maselli (un coinvolgente Renzo Palmer) - non appare certo datata e nel complesso, pur scadendo di ritmo nel secondo tempo, La legge violenta della squadra anticrimine si colloca al vertice del genere, grazie anche al prezioso cast.

Motorship 7/10/13 22:14 - 585 commenti

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Poliziesco un po' debole ma non così pessimo: azione e ritmo sono abbastanza sostenuti. Quello che non lo fa decollare è la sceneggiatura poco lucida, che riempie di ingenuità evitabili l'excursus della pellicola (comunque vedibile). Saxon sarà anche bravo ma il ruolo del commissario di ferro non gli si addice più di tanto, mentre Capolicchio ha un personaggio più riuscito e meglio interpretato, così come bravissimo risulta Palmer. Splendide le location baresi e tranesi, molto ben valorizzate.

Jdelarge 3/05/14 16:24 - 1000 commenti

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A metà tra noir e poliziottesco, questo film di Massi funziona veramente bene dall'inizio alla fine, complici anche le ottime prove dell'intero cast. L'intreccio che si viene a creare, nonostante sia presente qualche ingenuità per quanto riguarda la trama, è veramente interessante. L'atmosfera creata da Bari, soprattutto nella sequenza notturna girata nella città vecchia, è davvero affascinante. Le musiche di Piero Pintucci sono eccezionali e contribuiscono ad aumentare il valore della pellicola.

Azione70 9/12/14 16:39 - 167 commenti

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Convincente a metà, nonostante il buon mestiere di Massi: ci sarebbero tutti gli elementi per un buon poliziesco (azione, commissario con le palle, etc) ma il film non si eleva dal “compitino” professionale. In particolare non sembra troppo centrata la figura del giornalista (Palmer), antagonista a prescindere del pur violento commissario e causa del tragico epilogo finale; alcuni inseguimenti sono maldestri (la Giulia battuta da una Simca 1000) e sembrano a volte già visti (la donna buttata in corsa). Menzione per una bella ma scialba Fratello.

Saintgifts 26/03/15 16:54 - 4098 commenti

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Il titolo è rivolto a uno dei protagonisti del film: la polizia, la squadra anticrimine del commissario Jacovella; ma ci sono altri protagonisti importanti che in qualche modo giustificano la violenza di detta squadra, la mafia e le sue collusioni con il potere e il giornalismo. Un poliziesco che cerca di superare l'azione (implicita e presente nelle sceneggiature di questo tipo di cinema) allargando la visuale non solo a chi riempie le cronache ma a chi quelle cronache le scrive e le giudica. Interessante e giustamente irrisolto.

Rufus68 11/04/16 21:38 - 3818 commenti

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Opera di modesta fattura e dagli snodi ingenui. Ancora una volta, però, si conferma la prima legge del cinema: la presenza degli attori, di fatto, crea il film; qui, nonostante regia e sceneggiatura mediocri, risaltano il sanguigno Saxon, la cariatide Cobb e soprattutto un grande Renzo Palmer. Interessante il parallelo fra indagine poliziesca e inchiesta giornalistica, anche se la complessità dell'analisi è ai minimi termini. Irrilevante il cast femminile.

Faggi 7/07/16 18:07 - 1548 commenti

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Poliziottesco barese di Massi, ricco di assurdità che ne compromettono la tenuta d'insieme. Abbastanza violento, qualcosa di buono lo contiene ma non riesce a mantenere viva la curiosità; la carica emotiva è debole e artificiosa. Le scene d'azione si lasciano guardare ma hanno delle leziosità (su tutte quella girata a Castel del Monte, che di realistico non ha nulla e fa sorridere per pressappochismo). Alla resa dei conti è un prodotto non memorabile, invecchiato male.

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Berto88fi 20/01/20 09:56 - 216 commenti

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E' tra i più curati film di Massi, questo poliziottesco macchiato di noir, con l'originale spunto della stampa che si accanisce sulle gesta violente della polizia. Palmer e Saxon sono in forma mentre la bellissima Fratello proprio non è credibile, c'è qualche sentore di déjà vu nelle scene action ma i dialoghi sono validi e la deliziosa cornice pugliese fa la differenza. Senza le pecche qua e là in sceneggiatura poteva essere davvero un prodotto ottimo.
MEMORABILE: Saxon che prende a sonori ceffoni un ladro (in stile Merli).

Pessoa 1/11/16 21:17 - 2476 commenti

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Bel poliziesco di Massi dall'insolita ambientazione pugliese. La trama, pur se con abnormi ingenuità, si lascia seguire e Saxon e Cobb (il primo una volta tanto fa il poliziotto) garantiscono qualità recitativa. Il fatto che manchino le star del genere (i vari Merli, Milian e via dicendo) valorizza il lavoro corale dando spazio a belle individualità come quella di Capolicchio, bravissimo. Sceneggiatura e scene d'azione nella norma, con una cura maggiore poteva essere uno dei più bei film del suo genere. Molto belle le immagini della Puglia.
MEMORABILE: Saxon che "fa un favore" al ladruncolo prendendolo a pugni invece di arrestarlo.

Giùan 16/03/18 10:44 - 4528 commenti

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La curiosità per le location apule è presto spenta dall'incipit della festa di compleanno nel ristorante sul lungomare, da cui si arguisce una certa temperie di "luoghi" comuni. Così in termini di "baresità" il massimo dl brivido lo riservan il camion col logo del pastificio Riscossa e l'invasività de La Gazzetta del mezzogiorno. L'andamento sincopato del film è quantomeno in grado di tener sempre vivo l'interesse, grazie soprattutto al versante "giornalistico" (ottimo Palmer) prevalente sul poliziottesco (Saxon ingrugnito). Cobb superiore, Fratello bah.

Il Dandi 20/02/18 22:37 - 1917 commenti

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Poliziesco la cui maggior particolarità è l'insolita ambientazione barese: la dimensione corale è soffocata da prove troppo eterogenee (buoni il Palmer battagliero e il Capolicchio tormentato; Saxon invece è più credibile sull'altra sponda che col distintivo, la Fratello semplicemente terribile) e il cupo clima di denuncia (che oltre a puntare il dito sui soliti intrecci fra mafia e politica e si accanisce in particolare con lo sciacallaggio della stampa) svilito da troppi snodi inverosimili. Comunque girato professionalmente, potabilissimo.
MEMORABILE: L'agguato a Castel del Monte.

Tarabas 28/01/19 12:35 - 1878 commenti

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Onesto tentativo di smarcarsi almeno un po' dai cliché più truci e faciloni del genere, con attori migliori della media (specie Palmer, Cobb e Capolicchio) e un minimo di lavoro sui personaggi. Massi ricorre alla sua specialità (gli inseguimenti e le scene con auto) per ovvie esigenze spettacolari, ma complessivamente non esagera e il film si rivela un buon capitolo, per quanto ripetitivo, del genere poliziottesco. Interessante, per quanto derivativo, il tema del rapporto tra libera stampa e potere.

Myvincent 9/12/19 08:05 - 3721 commenti

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Un poliziotto dai modi spicci e un giornalista dal fare democratico, uno contro l'altro in una Bari dove la piovra allunga i suoi tentacoli senza possibilità di scampo. Una storia ben scritta e un fare artigianale che riprende antichi vicoli di una città da riscoprire. Il resto è nella cura della scelta di attori come si deve, fra i quali John Saxon, Renzo Palmer, Lee J. Cobb e, a sorpresa, Rosanna Fratello.
MEMORABILE: La genuina bravura di Rosanna Fratello che recita con la propria voce.

Manfrin 11/12/19 08:49 - 391 commenti

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Un poliziottesco a metà, in quanto più che i classici inseguimenti in auto, le scazzottate e gli omicidi, un discreto plot ci racconta di una vicenda triangolare stampa-polizia-mala locale nella quale un bravo Capolicchio risulta essere un tragico punto di riferimento. Diverse le incongruenze (banditi che fuggono senza essere inseguiti), ma il film si fa seguire e il cast risulta essere all'altezza.

Victorvega 5/05/20 00:54 - 501 commenti

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Particolare poliziottesco con ambientazione barese che conta la particolarità di un Saxon dalla parte della legge. Tutto è svolto nell'equilibrio di quattro vertici: la polizia (un Saxon dai modi iperviolenti), il quotidiano locale in polemica con la gestione dell'ordine (Palmer), la mala (con il boss Cobb) e la scheggia impazzita, il latitante che si trova tutti contro (Capolicchio). Le interazioni sono ben gestite, gli attori citati rendono bene e la trama diventa avvincente con il trascorrere del tempo. Buono.

Bubobubo 7/05/20 23:07 - 1847 commenti

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Variazione su tema: commissario fumantino e dai metodi parafascisti (ma con intenti nobili...) trapiantato in una Bari arabeggiante dove bande di criminali comuni pestano i piedi nientemeno che a una Sacra Corona Unita tutta tesa verso un sacco edilizio perpetrato col favore del ministro corrotto di turno... L'idea è buona, l'intelaiatura ideologica alquanto discutibile, la realizzazione mediocre: male, in particolare, alcuni elementi chiave del cast attoriale, in particolare Cobb (fuori parte) e la Fratello. Non il Massi da ricordare.
MEMORABILE: Punizione alla macina.

Herrkinski 2/06/20 15:45 - 8052 commenti

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Poliziottesco di Massi che rispetto ai tanti altri del regista punta più sul lato drammatico che su quello prettamente action, comunque presente ed efficace quando serve; i personaggi vengono ben delineati e offrono un interessante contrasto tra loro ma a farsi ricordare è più che altro il buon Saxon, sbirro reazionario che nulla ha da invidiare ai vari commissari e prefetti di ferro del cinema 70s. Qualche scena abbastanza dura, intrighi tra politica e mafia, un'inedita ambientazione pugliese e un notevole tema della ost cantato da Nives.

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Gmriccard 5/06/20 19:29 - 121 commenti

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Incursione pugliese per Massi, molto propenso a scavare nel torbido della congiunzione tra stato e malavita. Bravissimo Saxon, stranamente dalla parte dei buoni (se così si può dire), così come insolita è l'infallibità del giornalista Palmer. Qualche incongruenza (sicari non proprio in forma, incontri segreti sin troppo ostentati) e qualche interpretazione un po' così (la Fratello che comunque apprezzabilmente non è doppiata), ma sicuramente location e situazioni compensano con memorabilità. Anche Capolicchio fa il suo.
MEMORABILE: L'unicum dell'incontro a Castel del Monte.

Rambo90 28/07/20 00:58 - 7659 commenti

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Poliziottesco uguale a tanti altri, con la classica lotta al boss di una potente famiglia incrociata con un plot che ricorda per lo spunto il contemporaneo Squadra antiscippo. Massi rinuncia anche a dirigere scene d'azione particolarmente elaborate, così si arriva alla fine in modo piatto senza una sequenza che si imprima nella mente (forse ci va vicino la donna buttata dall'auto in corsa). Saxon funziona e i suoi scontri con Palmer sono il vero sale della pellicola, Capolicchio invece sembra proprio fuori parte (per non parlare della Fratello). Musiche insipide. Mediocre.

Capannelle 23/02/22 19:46 - 4394 commenti

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E' un poliziottesco ordinario, valido per essersi spostato sul territorio barese con una significativa varietà di location e per aver dato enfasi al personaggio del giornalista burbero, interpretato dal Palmer. Nel complesso non cade su bucce di banana ma nemmeno osa più di tanto e i personaggi sono perlopiù stereotipati. Evitabile tutta la parte sentimentale con Capolicchio e la Fratello, poco credibile lui che partecipa alla rapina ma poi non si capacita di aver sparato a un poliziotto. Tra le musiche qualche pezzo interessante.
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  • Musiche Gestarsh99 • 7/03/11 22:05
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    La tristissima canzone d'apertura e chiusura, composta dal maestro Piero Pintucci e cantata dalla voce cupa ed affranta di Nives:

    Amare senza mai pensare
  • Homevideo Xtron • 21/05/12 21:05
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Il dvd Cecchi Gori ha una durata di 1h28m40s
    Ultima modifica: 28/10/20 09:43 da Zender
  • Musiche Undying • 9/06/12 16:00
    Risorse umane - 7574 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    La tristissima canzone d'apertura e chiusura, composta dal maestro Piero Pintucci e cantata dalla voce cupa ed affranta di Nives:

    Amare senza mai pensare


    Bellissima.
    Adatta per introdurre un film dalle atmosfere talvolta davvero sconsolanti per quanto drammatiche e malinconiche ma ben sostenute dal grande Lino Capolicchio, qui nei panni del combattuto (psicologicamente) rapinatore omicida, supportato e fortificato nel riscatto morale dalla storia d'amore con Nadia (la bellissima Rosanna Fratello).
    Ultima modifica: 9/06/12 16:03 da Undying
  • Curiosità Zender • 28/02/15 17:27
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Curiosità Buiomega71 • 8/12/17 10:34
    Consigliere - 25892 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni (sabato 2 maggio 1987) di La legge violenta della squadra anticrimine:

  • Discussione Capannelle • 26/01/22 17:45
    Scrivano - 3471 interventi
    La scena iniziale: uno spara da una barca in movimento e centra il boss a 100 mt di distanza. Fantastico.
    Ma anche la lettera del ministro citata da Buono non scherza.
    Ultima modifica: 23/02/22 19:53 da Capannelle