Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Uno degli ultimi poliziotteschi prodotti in Italia, diretto dal superspecialista Stelvio Massi (che al di fuori del genere ha diretto pochissimo altro) e interpretato dall’habitué Maurizio Merli, ovvero il simbolo stesso del poliziesco all'italiana. Non poteva che uscirne un action classico, che riprendesse in pieno lo stile tanto in voga nei Settanta. E infatti UN POLIZIOTTO SCOMODO, che comunque lascia un buono spazio anche al lato umano del protagonista, è un film ricco di ritmo, azione, sparatorie e di tutto ciò che ha fatto la storia del genere. Tuttavia la sceneggiatura appare leggermente superiore alla media, la fotografia notturna di Sergio Rubini non è...Leggi tutto affatto male e nel complesso il film rende e si lascia gustare. Chi invece non appare al meglio è inaspettatamente Maurizio Merli (colpa soprattutto della scelta di lasciargli la propria voce, molto monocorde, invece di ricorrere all'abituale doppiaggio di Locchi). La storia è quella del commissario Olmi, poliziotto esageratamente sbrigativo e dal grilletto facile (a volte è veramente inaccettabile che faccia fuoco senza il minimo scrupolo né provando prima a dissuadere con le minacce); ben presto i suoi modi finiscono col ghettizzarlo anche all'interno della polizia (ma va’?) e il suo trasferimento da Roma in una piccola cittadina è inevitabile. Ma è ovvio che nemmeno in un posto dove pare non debba accadere nulla Olmi se ne sta con le mani in mano e, dopo aver conquistato l'amore di una maestrina elementare (Olga Karlatos), mette il naso in un grosso traffico d'armi. Non c'è assolutamente niente di nuovo in UN POLIZIOTTO SCOMODO (a cominciare dalla soundtrack di Stelvio Cipriani, che in più parti ricicla il lavoro fatto in SOLAMENTE NERO), però Massi è indubbiamente, oramai, un artigiano di tutto rispetto e il film sa rendersi quasi sempre interessante. Ecco, forse si esagera con i primi piani sul solito sguardo freddo di Merli...

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Lovejoy 17/12/07 23:01 - 1823 commenti

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La prima parte, con Merli che dà una caccia serrata al cattivo di turno (efficacemente interpretato dall'ottimo Serato) e ad una banda responsabile del massacro di alcuni poliziotti, è la più riuscita e la più spettacolare sotto il segno dell'action. Nella seconda, ambientata a Civitanove Marche, il ritmo si allenta e si imbastisce una incredibile (per come nasce) storia d'amore. Massi ha al solito grande mano nelle scene action e Merli è sempre grande nel ruolo della sua vita.
MEMORABILE: L'inseguimento con l'elicottero ad uno dei banditi responsabili della strage di alcuni poliziotti e il drammatico finale nella scuola.

Schramm 17/11/08 16:30 - 3495 commenti

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Pur ossequiando tutte le risapute stereotipie del caso, raramente il filone ha conosciuto -almeno nella prima parte- simile eleganza stilistica e rigore grammaticale. Ritmicamente s'affloscia non poco con l'ingresso della Karlatos (una contraddizione in termini sia formale che sostanziale), ma senza perdere del tutto per strada la godibilità. Di punta lo score di Cipriani, vicino al miglior krautrock 70's.

Daidae 4/02/09 07:57 - 3179 commenti

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Buon poliziesco alla Massi, con qualche caduta di tono (ridicolo quando Merli afferma di voler aiutare i magistrati seminando cadaveri... in conferenza stampa). La prima parte è azione pura, inseguimenti, sparatorie (stupendo Merli senza controfigura nell'elicottero) e qualche botta, la seconda è il momento del riscatto: se un grosso criminale (il doganiere) è sfuggito, il secondo (l'editore armaiolo) troverà pane per i suoi denti. Ottimi gli attori: Merli una garanzia, bene la Karlatos e Serato.
MEMORABILE: La sparatoria dall'elicottero; La strage dei carabinieri; Merli che sfonda una vetrata.

Herrkinski 24/11/09 23:16 - 8109 commenti

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La coppia Massi-Merli sforna un altro poliziottesco, a dir la verità stavolta solo discreto; se infatti parte alla grande, con una prima parte d'azione e il classico Merli durissimo, da quando la trama si sposta nelle Marche il ritmo cala parecchio, per non dire che rasenta spesso e volentieri la noia. Inoltre la sceneggiatura sembra un po' troppo forzata nel voler mettere insieme le due parti, come se ci fossero stati due soggetti a metà e quindi si sia voluto unirli nel tentativo di tirarci fuori un lungometraggio. Un peccato...

Nando 17/04/10 01:20 - 3814 commenti

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Film a due facce, la prima tipica del prodotto italico dell'epoca, con Merli che picchia insegue e spara, stavolta sbagliando. La seconda realizzata nella città natale del regista che cerca di estrapolare la paura incalzante inserendo scene sentimentali. Purtroppo anche in provincia la violenza fa proseliti ed il commissario, Merli per l'appunto, dovrà riprendere la pistola dimenticata nel cassetto della scrivania.

Cotola 29/04/10 00:34 - 9043 commenti

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Poliziottesco di routine, girato dallo specialista di genere Massi, in cui il solito commissario dai modi spicci la fa grossa e viene trasferito per poi prendersi una rivincita nel finale. Tutto qui? Sì però il film funziona e riesce a divertire e ad intrattenere piacevolmente lo spettatore. Merli al solito gira senza controfigura anche le scene più spericolate.

Bruce 5/05/10 16:13 - 1007 commenti

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Due film in uno: il primo girato a Roma, teso e convincente, con Merli in azione e a caccia di delicati intrecci tra malavita e poteri dello Stato; il secondo, assai deludente, a Civitanova Marche dopo il suo trasferimento. Evidente è il calo di tensione e di ritmo, l'inserimento di un'improbabile parentesi sentimentale e di momenti imbarazzanti, quali i vandali motociclisti allo stadio, la televisione privata complice dei trafficanti d'armi (trasportate a spalla lungo la spiaggia) e altre simili approssimazioni ed incongruenze. Quindi notevole e mediocre.

Homesick 9/10/10 18:13 - 5737 commenti

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Due film in uno: ovvero, due parti nettamente distinte e indipendenti per un poliziesco con il solito commissario di ferro nella sua battaglia contro il crimine e le istituzioni. Dallo sgusciante Serato al losco Palmara e alla maestrina Karlatos i personaggi sono tagliati con l’accetta e non riservano sorprese o sfumature psicologiche, anche perché Massi investe tutte le risorse nell’azione e nelle invettive a denti stretti di Merli. Produzione P.A.C. come Solamente nero di Bido, con cui condivide medesime musiche (Cipriani) e gli attori Casellato (il senzatetto) e Duse (il brigadiere).
MEMORABILE: Merli (non controfigurato) aggrappato al cavo della gru.

Il Dandi 15/02/11 14:07 - 1917 commenti

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Esule politico da una Roma violenta di cui non ne può più, il commissario Merli a Civitanova Marche chiude la pistola nel cassetto e si fidanza (!) con la maestrina Karlatos; nondimeno trova il modo di incastrare un editore che usa la sua tv privata come copertura per i suoi traffici. Poliziesco anomalo, sentimentale e crepuscolare. Non pienamente risolto, ma l'episodio del passante ucciso per sbaglio (pur restando senza sviluppi) è notevole di per sé come punto di confine tra il primo tempo, quello romano, e la seconda parte provinciale.
MEMORABILE: Merli a letto con la Karlatos: -"Anch'io ho lasciato la città per un motivo simile al tuo" (beh, proprio simile non direi).

Pinhead80 25/02/11 12:19 - 4758 commenti

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Lo sguardo gelido di Merli caratterizza questo durissimo poliziottesco all'italiana che si può tranquillamente dividere in due parti: la prima ambientata a Roma e la seconda a Civitanova Marche. In pratica due film in uno. Merli è eccessivamente duro (addirittura uccide un passante per sbaglio), direi quasi all'inverosimile, ma è propria questa sua caratteristica ad averlo reso un'icona dei film di genere.
MEMORABILE: Merli e i suoi proverbiali interrogatori.

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Ciavazzaro 18/05/11 21:22 - 4770 commenti

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Poco riuscito e con punti irrisoliti. Ottimo Serato cattivo, splendida la Karlatos, ma Merli è piuttosto apatico e nella seconda parte non si fa altro che mostrare scene d'azione a ripetizione ma senza emozione. Decisamente evitabile, se non si è fan del genere.

Gestarsh99 4/08/11 12:46 - 1395 commenti

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Poliziesco massiano melanconico e affranto, scisso fra una prima tranche romana relativa a un subdolo traffico di diamanti, costellata di errori e sconfitte, e una seconda ambientata a Civitanova Marche, che vede la riscossa - seppur moralmente vana - del commissario Olmi, deciso a sventare un illecito smercio marittimo di armi. Il film ha molti alti e bassi e Merli si barcamena tra scene d'azione ardite e spericolate e parentesi flirtaiole più leggere (con la Karlatos e la formosa barista in calore). Cipriani rispolvera il suo repertorio con sonorità elettroniche tese e inquietanti.
MEMORABILE: Merli che si affaccia nel vuoto da un elicottero in volo; Merli appeso a una fune sollevato da una gru fin sopra un palazzo (e senza imbragature!).

Trivex 5/08/11 10:29 - 1744 commenti

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Film in due parti: la prima più tosta, mentre la seconda celebra un po' il bel posto di mare che nasconde però inevitabilmente un'insidia. Il commissario qui è più debole, ammette di sbagliare e cerca, senza successo, di ritirarsi a vita senza pistola. Si alternano scene riuscite e di grande impatto (l'inevitabile mattanza dall'elicottero) ad altre girate con meno convinzione (gli ostaggi nella scuola). Ci sono comunque le solite critiche alla gestione del potere e l'inefficienza giudiziaria (con corruzione incorporata). Tre pallini al pelo.
MEMORABILE: Viene menzionata "una casta"; il commissario costretto a ricaricare il suo revolver calibro 357 magnum, dopo una parentesi "disarmata".

Undying 9/06/12 15:41 - 3807 commenti

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Le vicende di un commissario dalla mano pesante, ma dai sentimenti sinceri, che producono - spesso - una coscienza turbata: soprattutto quando a morire, per un tragico errore, è un innocente. Un poliziotto scomodo è un film a due tempi: Massi dimostra stile e competenza, soprattutto nella prima parte quando dirige un bravissimo Merli (non controfigurato) nelle movimentate e coinvolgenti scene d'azione (indimenticabile l'inseguimento sull'elicottero); poi subentra un momento di pausa e riflessione quando appaiono sullo schermo gli occhi glaciali della triste, ma bellissima, Olga Karlatos.
MEMORABILE: L'irruzione di Merli - supportata da una gru - nell'istituto scolastico; l'inseguimento dei malviventi con l'elicottero.

Motorship 1/09/12 17:41 - 585 commenti

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Non male questo poliziesco diretto dal buon Stelvio Massi. La prima parte è buona: azione, un ritmo non disprezzabile... ma quando le location passano da Roma a Civitanova Marche, il ritmo cala vistosamente, ma il film si lascia guardare, grazie anche a una lucina di noir che si accende nell'ultima parte. Il cast è davvero ottimo; a cominciare dal protagonista, un sempre grande Maurizio Merli, un ottimo Serato e una splendida e brava Olga Karlatos. Efficaci le musiche di Cipriani.

Nicola81 17/12/12 17:05 - 2857 commenti

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Da un soggetto del figlio Danilo, Massi rende omaggio a Civitanova Marche, sua città natale, girandovi un poliziesco suddiviso in due parti del tutto autonome. La migliore è sicuramente la prima, serrata e ricca di azione, che avrebbe potuto tranquillamente costituire un film a sè stante. Nella seconda c'è più introspezione e il ritmo inevitabilmente cala, ma il risultato complessivo è senz'altro buono. Merli sempre in gran forma nelle scene d'azione, Serato è un cattivo perfetto, ma anche Duse e la bella Karlatos non sfigurano. Tre pallini.
MEMORABILE: Tutta la prima parte; Il finale.

Galbo 10/02/13 09:12 - 12392 commenti

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"Sbirro" onesto dai modi spicci e spesso brutali, impersonato da un Maurizio Merli alquanto monoespressivo, è il protagonista di questo poliziesco diretto da Stelvio Massi, Un poliziotto scomodo fa ricorso a quasi tutti i cliché del genere, compresi il trasferimento punitivo e il riscatto finale, con personaggi abbastanza stereotipati e una sceneggiatura prevedibile. Buona la prova degli attori impiegati nei ruoli secondari e di discreta fattura le scene d'azione.

Maik271 12/02/13 22:57 - 436 commenti

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Fillm diviso in due parti: la prima vede Maurizio Merli nei panni del poliziotto scomodo del titolo impegnato in una battaglia persa contro i poteri forti, la seconda lo vede alle prese con più abbordabili trafficanti di armi. In tutto questo la presenza femminile è rappresentata da Olga Karlatos, sempre brava e bellissima. La storia risulta un po' confusa e in alcuni momenti sconclusionata: sembra quasi il mélange di due metà differenti di film unite malamente. Deludente.

B. Legnani 3/03/14 21:52 - 5532 commenti

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Poliziottesco anomalo che, dopo un primo tempo accettabile (ma appena sufficiente), s’ammoscia con lo spostamento dell’azione a Civitanova Marche, per quello che pare uno spot (poco, ma retribuito) a vantaggio della cittadina marchigiana. Questo adagiarsi nella tranquillità provinciale, in pieno stridore con anni di film precedenti, finisce paradossalmente col rendere paradossale ciò che invece è più vicino al quotidiano. Merli deve provare a recitare oltre la sua maschera di duro e ciò imbarazza perché, al di là dei suoi limiti (non può competere con Feliciani o con Serato), non va incontro agli auspici.

Manfrin 2/02/15 12:40 - 392 commenti

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Ennesimo film per il buon Merli commissario, in cui si conferma la costante "primo piano-occhi-sguardo truce" con cui viene spesso rappresentato. Qui si ritrova emarginato in provincia, ma è la parte meno interessante, che viene dopo un primo tempo vivace in cui il nostro cerca di risolvere i classici intrighi e connessioni tipici del nostro paese. Senza infamia e senza lode.

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Jdelarge 30/04/15 13:44 - 1000 commenti

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Un buon prodotto diretto dallo specialista Massi, che si avvale come sempre di Merli nella parte del commissario dalla mano "ballerina". Rispetto ai classici poliziotteschi, però, questo ha il merito di cercare strade diverse, visto che nella seconda parte il protagonista viene trasferito in un paesino di mare delle Marche. Ed è proprio la seconda parte, che si va a configurare come la logica (seppur triste) conseguenza della prima, a essere la più riuscita. Bella la colonna sonora di Cipriani.

Geppo 26/09/15 22:40 - 316 commenti

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I film polizieschi diretti da Stelvio Massi avevano un'impronta molto diversa rispetto agli altri del periodo. Tecnicamente erano più impegnativi, con una buona dose di azione, un po' all'americana. Maurizio Merli interpreta, in questo film, un poliziotto molto più diverso rispetto a Roma violenta o Roma a mano armata: qui è molto più realistico, autentico. Buona la sceneggiatura come la colonna sonora diretta dal Maestro Cipriani e ottimi gli attori di contorno, da Massimo Serato e Mario Feliciani a Mimmo Palmara. Bellissima Olga Kalrlatos.
MEMORABILE: Il caso "Degan"; L'interrogatorio "a colpi di sberle" a Marco Gelardini; Gli occhi incantevoli della Karlatos.

Myvincent 17/07/15 23:15 - 3741 commenti

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Ecco il commissario Olmi (un nostalgico Maurizio Merli) che si fa in due: prima censurato a Milano, poi vincitore in una provincia marchigiana qualunque. L'integrità caparbia di un poliziotto si ergerà contro la corruzione dei "piani alti", che assegna la giusta pena solo ai "poveracci" senza difesa. Una morale sempre di moda, raccontata con lo stile sobrio, virile e professionale dei poliziotteschi anni '70.
MEMORABILE: L'incontro di "anime incomprese" con la bellissima Olga Karlatos.

Azione70 31/12/15 03:16 - 167 commenti

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Potrebbe essere benissimo proiettato oggi (con le dovute migliorie, anche di cast) e avere successo (tipo Montalbano). Il film infatti si discosta dal cliché dei polizieschi "sparatutto" anni 70 e mescola azione (e sì, spari) con amori e sentimenti del commissario. Anche il plot investigativo è più raffinato e interessante. Peccato per Merli, poco adatto a ruoli diversi da quello del "duro e crudo". Comunque gradevole e in definitiva "avanti" di almeno 20 anni. Bravo Massi!
MEMORABILE: Un bestemmione (!) "tirato" al minuto 58:40 circa; La goffa scena notturna in mare, girata palesemente... alla luce del sole!

Taxius 14/10/16 13:35 - 1656 commenti

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Classico poliziottesco con un buon Maurizio Merli. La trama è in linea con molti altri film dello stesso genere anche se il fattore violenza è più leggero rispetto alla media; questo ovviamente non vuol dire che non ci siano morti e sparatorie, anzi. Realizzate molto bene le scene d'azione. Non un pilastro tra i poliziotteschi, ma diverte e intrattiene. Non male.

Pessoa 6/12/16 00:17 - 2476 commenti

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Buon poliziottesco della premiata ditta Merli e Massi (che ci regala anche una cartolina di Civitanova Marche, sua città natale), si lascia seguire quasi senza noia fino alla fine (alcuni momenti dell'idillio sono decisamente lenti). La storia di Massi jr, pur col sentore di già visto, è solida ma sceneggiata con sufficienza. Di livello le scene d'azione, girate senza badare a spese e buona prova di protagonisti e comprimari, che fanno il loro compitino senza grossi errori. Non un capolavoro ma ho visto di molto peggio, fra i film di genere.
MEMORABILE: Il sistema usato dai trafficanti d'armi per dare l'allarme...

Saintgifts 13/04/17 18:02 - 4098 commenti

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Si parla del commissario Olmi (Merli): ciò giustifica una sceneggiatura costruita a episodi, che descrivono una parte della vita da poliziotto del commissario "giustiziere". L'impressione è questa: una serie di episodi in cui spicca l'azione (a volte anche inutile, vedi la rissa nel bar dove Olmi conosce la Karlatos), ma che riserva anche momenti buoni (la sparatoria dall'elicottero). Massi esagera con i primissimi piani su Merli e nelle scene d'azione a volte appare sbrigativo (la strage di carabinieri senza nemmeno un graffio al detenuto).
MEMORABILE: Piccola parentesi politica dove viene nominata la casta.

Rufus68 3/01/19 22:42 - 3842 commenti

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Sceneggiatura merlian-rapsodica, cesellata delicatamente a cazzotti (ci sono pure i bimbi sequestrati!), eppure funziona. Perché funzioni tale gioco da soldatino buono-contro-il-mondo-cattivo rimane esteticamente inspiegabile: forse sono i tempi attuali, troppo spregiudicati e perversi, a esigere gli eroi solitari di una volta, dalla morale semplice, inflessibile e mai doma, sempre pronta a imporsi contro l'ingiustizia. L'inizio appare cupo, persino plumbeo, poi il tutto si stempera in un gradevole action popolare. Bene così. Grazie Maurizio.

Berto88fi 23/11/19 18:26 - 216 commenti

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Tra i meno entusiasmanti polizieschi settantiani con Merli (non doppiato da Locchi); risulta poco coinvolgente e tedioso da seguire. La sceneggiatura è a compartimenti stagni e nel complesso a funzionare è solo qualche scena d'azione, ben realizzata da Massi. I personaggi sono delineati con troppa superficialità, ma Serato come villain funziona. Guardabile ma non imperdibile.
MEMORABILE: Le "avance" della barista; La bestemmia non censurata (?!?).

Lupus73 6/03/20 17:36 - 1494 commenti

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Merli veste ancora lo stereotipo del "commissario di ferro" incorruttibile e dalla mano pesante. Dopo una prima parte a Roma viene trasferito a Civitanova Marche (patria natìa di Massi). Film con sceneggiatura collaudata ma con alcune chicche da antologia: Olmi/Merli picchia una ragazza e uccide addirittura per errore un civile, un cadavere carbonizzato, la pubblicità occulta della nota ditta di trasporti locali, l'emittente locale dell'epoca che trasmetteva hard e persino una bestemmia (sfuggita forse per l'accento maceratese). Che nostalgia...
MEMORABILE: La rissa contro tutti nel bar a Civitanova; Merli compiaciuto dello show hard in tv; Panoramiche di Civitanova Marche (MC), citazioni di Macerata.

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Markus 26/05/20 18:18 - 3687 commenti

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La parabola discendente del filone poliziesco all'italiana conta anche questo film, che Stelvio Massi confeziona con il commissario per eccellenza Maurizio Merli dimesso in un ruolo sempre uguale a se stesso, che non aggiunge nulla di nuovo a un personaggio stereotipato. Il film ha una sua ragion d'essere per la diversità tra prima parte d'azione romana e seconda indirizzata al sentimentale, pur non rinunciando completamente a sberle e morti, a Civitanova Marche. Pellicola con un alone di malinconia, ma con un certo fascino.

Giùan 8/09/20 09:35 - 4559 commenti

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Nella galleria monocroma der Kommissar Merli uno dei ritratti più impettiti e slavati. Colpa soprattutto di uno script dopolavoristico che, nella sua implausibile segmentazione (gli episodi romano e marchigiano), ha il merito (incidentale) di segnalare come il pattern merliano potesse funzionare da serial televisivo (notevole a proposito il riferimento alle tv private e al loro richiamo sexy). Col poco a disposizione Massi sonnecchia ringalluzzendosi come da copione nelle parti action (la caccia dall'elicottero, l'inseguimento in mare). Orrendo il finale a scuola. Karlatos sprecata.
MEMORABILE: Il "segnale" della trasmissione tv con spogliarello.

Rigoletto 4/11/20 17:37 - 1786 commenti

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Dal punto di vista qualitativo Stelvio Massi gira un film altalenante, con una prima parte romana decisamente più interessante della seconda. Il perché di questo sbalzo è di difficile decifrazione, ma è certo che ne risente anche la prova di Merli, bravo finché la sceneggiatura glielo permette e ancora più bravo a far rimanere a galla il film nei momenti più discutibili, adottando uno stile imperioso anche nelle scene di azione. Non il più riuscito dei poliziotteschi, ma non disprezzabile.

Androv 6/12/21 11:23 - 195 commenti

I gusti di Androv

Il sottogenere poliziottesco era agli sgoccioli, ma questo film in due parti riesce a intrattenere discretamente grazie alla verve di Merli. La prima parte del film è in linea con i canoni di genere, mentre la seconda, ambientata a Civitanova, escluse alcune lentezze e fasi poco credibili (il sollevatore meccanico), trova una sua ragion d'essere. Intrigante la trama relativa al contrabbando, con l'originale stratagemma della TV (simile al Professor Joe di 007: vendetta privata). Tutto sommato un poliziesco nella norma, con risse e inseguimenti di ordinanza, ma ormai stanco.

Nick franc 8/12/21 16:53 - 515 commenti

I gusti di Nick franc

Poliziottesco uscito quando il filone stava ormai declinando. Merli? Sempre al top, ma il suo personaggio inizia a essere meno inflessibile (almeno nella seconda parte). L'impressione generale è comunque quella di un prodotto di routine e si inizia a respirare l'aria di smobilitazione del genere. La regia di Massi è piuttosto sobria, le scene d'azione sono discrete (buono il finale nella scuola) ma il ritmo è un po' lento e anche le musiche di Cipriani sono anonime. Assurdo lo spunto che provoca il trasferimento del commissario a Civitanova Marche.
MEMORABILE: Merli appeso alla carrucola che irrompe nella scuola.
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MUSICHE:
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  • Discussione Gestarsh99 • 4/08/11 16:39
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Era uno spaccone verace e cocciutamente esibizionista, se vogliamo anche un pochettino incosciente in alcuni suoi atteggiamenti, ecco perchè mi è sempre stato molto simpatico :)

    Se si fosse trattenuto nei classici ranghi attoriali non sarebbe stato l'icona del genere che tutti conosciamo.
  • Discussione Uomomite • 4/08/11 22:19
    Galoppino - 85 interventi
    Una volta ho sentito il figlio raccontare in tv che quando aveva 5 anni, il padre Maurizio lo rimproverò duramente in seguito a una marachella e lo fece fissandolo negli occhi e dicendo: "non ti stimo più". Inarrivabile.
  • Homevideo Undying • 9/06/12 16:49
    Risorse umane - 7574 interventi
    La versione più volte trasmessa da Mediaset, nel formato 1.77:1, dura 1:36:11 ed è comprensiva dei titoli di coda.

    Sotto: frame della versione televisiva

    Ultima modifica: 10/06/12 10:56 da Zender
  • Discussione Undying • 14/06/12 21:54
    Risorse umane - 7574 interventi
    Pinhead80 ebbe a dire:
    Durante la visione del film, al 58' circa, nella scena dei delinquenti che fanno il diavolo a quattro nello stadio con moto e pistole, il guardiano proprio prima di chiamare la polizia, bestemmia abbastanza chiaramente. Strano non sia stata censurata questa parte. Che ne dite?

    Incredibile.
    Penso sia l'unico caso del genere.
    Quando l'ho sentita... non credevo alle mie orecchie ed ho dovuto premere il tasto rewind un paio di volte, pensando di aver frainteso.
    Come sia sfuggito alla censura questo momento del film... sì: è un mistero.
  • Discussione Gestarsh99 • 14/06/12 22:23
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    L'unica bestemmia che ho sentito è quella al femminile pronunciata dal custode nel tunnel, mentre corre verso il telefono.
    Tra l'altro con forte cadenza marchigiana.
  • Discussione Pinhead80 • 15/06/12 00:35
    Scrivano - 313 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    L'unica bestemmia che ho sentito è quella al femminile pronunciata dal custode nel tunnel, mentre corre verso il telefono.
    Tra l'altro con forte cadenza marchigiana.


    Si è proprio quella!!
  • Discussione Pinhead80 • 15/06/12 00:36
    Scrivano - 313 interventi
    Undying ebbe a dire:
    Pinhead80 ebbe a dire:
    Durante la visione del film, al 58' circa, nella scena dei delinquenti che fanno il diavolo a quattro nello stadio con moto e pistole, il guardiano proprio prima di chiamare la polizia, bestemmia abbastanza chiaramente. Strano non sia stata censurata questa parte. Che ne dite?

    Incredibile.
    Penso sia l'unico caso del genere.
    Quando l'ho sentita... non credevo alle mie orecchie ed ho dovuto premere il tasto rewind un paio di volte, pensando di aver frainteso.
    Come sia sfuggito alla censura questo momento del film... sì: è un mistero.


    Guarda ho fatto la stessa cosa anche io, non potevo credere a quello che avevo sentito. Come dici tu è proprio un mistero...
  • Homevideo Xtron • 7/09/19 18:05
    Servizio caffè - 2149 interventi
    E' presente nel cofanetto bluray EUROCRIME uscito in Germania per Koch Media (audio italiano e sottotitoli eliminabili)

    https://ssl.ofdb.de/view.php?page=fassung&fid=31699&vid=437323
  • Curiosità Daidae • 25/07/21 04:57
    Compilatore d’emergenza - 1311 interventi
    Al minuto 39 circa è possibile vedere un manifesto del film Il testimone con Alberto Sordi, uscito nel settembre del 1978:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/texti1.jpg[/img]
  • Homevideo Nick franc • 8/12/21 15:00
    Servizio caffè - 177 interventi
    Il film è uscito in DVD per la CG Home Video.

    La durata è di 1h 36m 16s.

    Contenuti speciali:
    Intervista allo sceneggiatore Gino Capone (Ca 16 Min)
    Biografia del regista e degli attori principali.

    Master non eccezionale, soprattutto i primi minuti sembrano un riversamento di una VHS.
    Ultima modifica: 8/12/21 19:00 da Nick franc