Non il massimo fra i lungometraggi in disegni animati di Walt Disney. Colpa anche dell'eccessiva deviazione dal testo originante, con la creazione di figure sproporzionate (le tre fate) e non proprio divertentissime. Qualità degna, sia chiaro, ma Biancaneve e La spada nella roccia sono lontano lontano.
Nonostante l'impegno profuso dai disegnatori ed artisti della Disney, questo è uno dei lungometraggi meno riusciti della casa americana. Il testo della favola originale (forse considerato poco appetibile dal pubblico medio) è stato negativamente rimaneggiato e questo è il limite principale del film, visto che gli sceneggiatori non sono riusciti ad innestare elementi di novità narrativa all'altezza. Rimane la superba grafica e non è poco.
Non male, il carachter della protagonista è ben disegnato e la storia, anche se ricorda un po' troppo quella di Biancaneve e i sette nani, è resa in modo abbastanza solido. Molto ben realizzata la scena in cui la strega cerca di impedire l'accesso al castello del principe, trasformandosi anche in un drago nero, con tanto di lieve effetto di sangue nel finale. Minore, ma non troppo.
Per me è uno dei lungometraggi più belli fra quelli di tema "favole con principesse" della Disney. Aurora è la più BELLA principessa Disney in assoluto (ricalcata in parte, ma resa bionda, sulle fattezze di Audrey Hepburn), Malefica una cattiva indimenticabile (e quando si trasforma in drago rappresenta uno dei draghi più riusciti del cinema tout-court, non solo d'snimazione) e persino il principe è più simpatico e meno "ingessato" di quelli delle altre fiabe Disney. Un capolavoro non compreso.
Il punto di forza del cartone è indubbiamente l'impianto visivo, con un'ampia varietà di stili grafici e usi del colore per i vari personaggi. Sfortunatamente, buona parte di essi non raggiunge lo stesso livello nella caratterizzazione, senza però ridursi a delle macchiette. Le vere protagoniste del film sono probabilmente le tre simpatiche fate, mentre la perfida Malefica rimane tuttora il miglior cattivo femminile Disney di sempre. Il difetto è nella sceneggiatura piuttosto anonima. Rimane comunque una buona fiaba su schermo.
MEMORABILE: La trasformazione di Malefica in drago.
Le fanciulle lo adorano, i maschietti lo snobberebbero, se non fosse per la Malefica, "bad element" da manuale, incarnazione del male inclusi corni satanici. Ben disegnato e molto curato, ha nella sceneggiatura il suo punto debole tanto da risultare a volte noioso. Azzeccata e al tempo stesso smielato il tema musicale. Rivisto in versione remasterizzata veramente di alta qualità, tanto da renderne consigliabile l'acquisto in DVD (immagino soprattutto in blu ray, tecnologia non ancora in possesso del sottoscritto).
Decisamente il miglior Disney della mia infanzia. A partire dai colori del disegno: linee nette e spigolose, colori pastello per i buoni e accessi per i cattivi e che molto spesso non ritraggono il vero ricordando piuttosto un quadro di Paolo Uccello. Malefica è sicuramente la miglior cattiva, subdola ma affascinante. E il principe non è cosi banale e privo di carattere come capita di solito nei film Disney. Trama molto molto simpatica.
Il mio Disney preferito! Stile ricco, scenografie più dettagliate di qualunque film, personaggi da manuale tra i quali spicca Malefica animata superbamente da Marc Davis, creatore anche di Aurora (e di Crudelia De Mon). Eyvind Earle disegna lo stile e le scenografie del film, impostando il tutto in un geometrismo mai adottato prima che porterà anche ad una stilizzazione dei personaggi, dalle linee meno sinuose ma più incisive. Tanta arte però non fu colta dal pubblico che non ne decretò il successo sperato.
MEMORABILE: Malefica (al suo corvo Diablo): cerca una fanciulla di 16 anni con i capelli color dell'oro e le labbra rosse come una rosa!
Ingiustamente bistrattato risulta essere un ottimo cartone che, pur non essendo ai livelli di altri prodotti della Disney (vedi Biancaneve, con cui le analogie sono evidenti), non è assolutamente da disprezzare. Magari la sceneggiatura poteva essere migliore, ma bisogna riconoscere che l'ottima caratterizzazione dei personaggi (Malefica in testa) che ne rende piacevole la visione. Straordinaria la parte nel castello del male. Belle le musiche, ma con Tchaikovsky di mezzo non poteva che essere così. ****
Discreta fiaba Disney che non riesce mai a raggiungere la magia di altre opere, ma che rimane ancora tutt’oggi un delizioso esempio di intuizioni visive, accattivanti cromatismi, ottime scenografie e semplice ma leggiadra poesia, un po’ fine a se stessa ma sincera. Pecca in una sceneggiatura oltremodo ridondante scevra di ritmo e uno sviluppo facile che innesca il pilota automatico dopo soli 10 minuti. Si arriva alla fine un po’ stremati, ma in linea di massima soddisfatti.
Animazione Disney per uno dei capisaldi di Perrault realizzato con grande effetto scenografico, per l'epoca, nonostante la storia abbia delle piccole differenze dalla fiaba originale. La storia è forse troppo lineare e senza momenti di tensione ma scorre piacevolmente.
L'impianto grafico è magnifico, Malefica una perfida che incute paura quanto la Regina di Biancaneve... ciò che non funziona è lo sviluppo della storia, eccessivamente rimaneggiato dall'originale di Perrault e a volte privo di guizzi che tengono desta l'attenzione; il momento comico è affidato alle tre fate madrine, che tuttavia muovono a qualche sorriso e nulla più. Menzione per un principe più dinamico e addirittura ribelle (siamo nel XIV secolo!). Le musiche di Tchaikovsky non aggiungono valore.
Lungometraggio animato della Disney in cui il male è rappresentato dalla strega Malefica, personaggio così riuscito da offuscare la protagonista (la bella principessa Aurora, che funziona più da addorementata che da sveglia). All'epoca il film fu un clamoroso insuccesso, ma oggi è un indiscutibile classico, dove più che il principe Filippo brillano le tre fatine tutrici della principessa. Se Malefica è la quintessenza del male, loro rappresentano il bene e sono i personaggi più divertenti di questa stupenda fiaba animata ricca di pathos.
Probabilmente una delle estetiche migliori mai viste in un film di animazione. La trama fa quanto basta in un film Disney: accompagnare l'animazione, i disegni e, in questo caso, il superbo stile scelto, fatto di angoli ripidi, fondali semplicemente favolosi e un uso dei colori superlativo. Perla assoluta della storia dell'animazione.
Non il migliore cartone della Disney ma sicuramente il più inquietante e pauroso: scene come quella in cui Aurora sale le scale ipnotizzata da Malefica per poi andare a pungersi sull'arcolaio (con quella raggelante musica in sottofondo) è qualcosa che non si scorda. Altro punto forte del cartone è Malefica, che insieme alla strega di Biancaneve è sicuramente il cattivo meglio realizzato in tutta la storia della Disney, tanto da riuscire a scalzare, in quanto a importanza, anche la figura della protagonista cioè Aurora.
MEMORABILE: La maledizione di Malefica verso la neonata Aurora.
Classico intramontabile, non tra i capolavori assoluti della Disney (il ritmo a volte rallenta un po' troppo) ma poco ci manca. Personaggi ben caratterizzati, sfondi davvero eccezionali, animazione impeccabile e in generale una grandissima attenzione per la parte tecnica. Ci si emoziona nel seguire questa versione della fiaba, anche grazie a una colonna sonora riuscita e indimenticabile. Da non perdere.
Uno dei migliori cartoni della Disney. L'animazione è fantastica, Malefica è uno dei cattivi più riusciti in assoluto, il finale con la sua trasformazione in drago mi faceva sempre venire i brividi da piccolo, ma tutta la parte della sfida col principe è superba. I comprimari sono tutti azzeccatissimi (vedi le tre fate buone o i divertenti Re Stefano e Re Uberto). Da vedere con tutta la famiglia per passare un po' di tempo spensierati e immersi in una bellissima fiaba di colori e magia.
Favola archetipica su principi e principesse il cui amore fatica a realizzarsi per colpa del fato ingeneroso. Pur non aggiungendo nulla di nuovo, il cartone si distingue per una qualità delle animazioni davvero stupefacente. La principessa Aurora è forse la più bella tra quelle mai realizzate dalla Disney, anche se la differenza la fanno gli sfondi e i particolari degli oggetti che denotano un’attenzione nel disegno non comune. Malefica è un'antagonista perfetta, di forte impatto e impossibile da dimenticare. Un’opera a suo modo intramontabile.
MEMORABILE: Aurora, ipnotizzata da Malefica, si dirige verso il fuso dell’arcolaio.
Ottimamente disegnato. Una ricostruzione medievale riuscita tra il castello della principessa Aurora e quello sinistro dai bagliori verdastri appartenente alla strega Malefica, popolato da inquietanti mostriciattoli. Riusciti anche gli altri personaggi: le tre fatine pasticcione e i due re (uno grasso e uno magro). Buone la sceneggiatura e l'atmosfera gotica, che non sfigura tra gli horror che uscivano in quegli anni.
Film d'animazione di grande fascino, di costruzione narrativa articolata e ricercata, con tutti i personaggi psicologicamente conclusi. In questa pellicola Disney calca il pedale sulla commedia burlona con le tre fate viste come comari chiacchierone e ridanciane ma dal cuore d’oro e benevoli verso la principessa Aurora, mentre la strega cattiva è tratteggiata con raffinato ma lugubre gusto gotico. Strepitose le scenografie, a volte ingabbiate in una razionale prospettiva geometrica, altre volte spalancate su panorami fantastici, fiammeggianti e visionari.
Un altro classico Disney che si distingue per la sontuosa bellezza estetica e le magnifiche musiche che restano di grande impatto ancora oggi, nonostante la pellicola abbia ormai superato il mezzo secolo. Altrettanto memorabile la presenza scenica dell'antagonista, la strega Malefica, ricca di carisma e dal tratto inquietante. La trama, invece, appare abbastanza modesta, relegando il film all'apprezzamento dei più piccoli, mentre per i più grandicelli potrebbe risultare noioso. Merita comunque almeno una visione.
MEMORABILE: Il confronto finale tra il principe e Malefica.
Nel percorso di Disney nelle fiabe classiche non poteva mancare quella della fanciulla in catalessi risvegliata dall’amore, ma con varianti consistenti e determinanti. Come quella che porta in primo piano il terzetto delle fate buone, vere e proprie co-protagoniste (se non in alcuni momenti star assolute), capaci di divertire e intenerire. Il film conferma la grazia creativa della major americana e la sua capacità di imprimere nella memoria collettiva una mitologia suggestiva che declina in varianti la solita lotta tra il bene e il male.
Capitolo 16 del corpus dei Classici Disney, risulta essere tra i meno pimpanti, minato da una struttura la cui ellittica essenzialità non consente né particolari sviluppi sul piano narrativo né alcun tipo di empatia con la protagonista. Piuttosto tristanzuole e noiose le parti musicali, come di consueto destinati alla passività i Principi, pur qui in versione "combattente". Le note positive vengono invece dalla "villain" Malefica, di perfida eleganza e dalle tre "old fairies" le quali, checché se ne dica, scuotono un po' dal torpore il cartone, la cui bellezza è addormentata.
La malvagità della strega e il candore di Aurora sono di squisita espressività e fanno tutto il film. Ma si assiste anche a un costante tripudio di allucinazionismo cromatico che fa pensare alla tavolozza dei pittori manieristi italiani del '500. Ovviamente le soluzioni del segno grafico sono pregevoli, il lavoro di squadra è da considerarsi supremo e sono destinate alle relative conseguenze di fascino dereale le trovate figurative (si considerino i momenti finali). Precisione millimetrica. Evviva le fiabe (anche se - peccato - rimodellate), evviva i cartoni.
Pellicola d'animazione modesta nell'estetica del tratto rispetto a altre opere disneyane e che parallelamente evidenzia una forzatura nella costruzione della storia eppure ha una co-protagonista che vale di per sé il prezzo della visione. Arriva sullo schermo un'eccellente cattiva: Malefica (col fido Diablo). Proprio la strega ruba la scena fra passaggi psichedelici e altri, specialmente per il tempo, decisamente "orrofifici". Una fiaba oscura che lascia il segno.
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Leggo in alcuni commenti che lo considerano uno dei meno riusciti tra i cartoni Disney; io ho sempre pensato fosse uno dei migliori e anche uno dei più macabri, oltre che spettacolare come disegni, sfondi e animazione. Malefica riesce a stare alla pari con Grimilde e i disegni rievocano le miniature e gli arazzi medievali. E poi la fotografia, se di fotografia si può parlare in un cartone animato, precede i migliori Bava e Argento.