La bestia in calore - Film (1977)

La bestia in calore

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Uno dei film simbolo del trash made in Italy, assurto a rango di cult grazie alle segnalazioni dei molti cultori dell'orrido su celluloide. Centrale, a detta loro, sarebbe la figura di Sal Boris (il deforme Salvatore Baccaro); a giudicare dal titolo (a lui dedicato, evidentemente) sembrerebbero aver ragione, in realtà il mostro umano nel film si vede poco, giusto in tre scene diverse. Sta rinchiuso in una gabbia, nudo, e quando le aguzzine naziste gli “danno in pasto” le prigioniere italiane debitamente spogliate, lui le assale grugnendo e stuprandole in ogni modo, finendo poi col cibarsene. Una figura amena, non c'è che dire, oltretutto enfatizzata dalle riprese con...Leggi tutto lenti deformanti nei primi piani sul viso (Baccaro strabuzza gli occhi, tira fuori la lingua, tutto per apparire il prodotto d’un folle esperimento nazista). Detto delle poche sequenze con Baccaro, ed escludendone qualche altra di blanda tortura (poca roba per la media del periodo), de LA BESTIA IN CALORE resta poco. La storia in realtà è quella che vede fronteggiarsi, in aspre operazioni di guerra e guerriglia, partigiani e nazisti. Quindi gran sparatorie, pugni e una regia, non del tutto peregrina (è di Ivan Katansky, alias Paolo Solvay) che segue la scia di una sceneggiatura povera quanto insulsa. Visti il titolo e le premesse sarebbe stato più corretto continuare sulla via del trash stile porno-nazi, facendo la felicità di tutti i trashofili, invece si tenta l’assurda strada del prodotto vagamente storico ottenendo di annoiare inutilmente. Peccato, perché l'idea di Baccaro “bestia in calore” cui sacrificare prigioniere urlanti era sufficientemente folle, un misto tra Frankenstein e il Circo Togni (Baccaro è trattato come un leone in gabbia). Ehm… sopravvalutato.

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Il Gobbo 6/04/07 12:13 - 3015 commenti

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La mente vacilla, indecisa se vituperare l'obbrobrio riciclaggio del materiale di altro film bellico del Batzella o esaltare, oltre alle note gesta di Baccaro, anche l'indubbia convinzione con cui la bella Macha Magall si produce nelle scene di sevizie, e il terzomondismo trash dei figuranti, specie nella ineguagliabile sequenza del rastrellamento, allorché fra le grida "Giovannino!!" di bruegeliane vecchiette i nazisti lanciano in aria un fagotto (che il regista pretenderebbe essere un neonato) e lo sforacchiano con le mitragliette!

Homesick 5/07/07 11:49 - 5737 commenti

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Allucinante catasta di depravazioni e sperimentazioni naziste con l'irsuto Salvatore Baccaro nel ruolo della bestia eponima e Macha Magall in quello della scienziata pazza e sadica sua padrona. Ennesimo caposaldo del trash italiano, ai limiti dell'inguardabilità.

Renato 6/08/07 21:58 - 1648 commenti

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Beh, diciamo subito che da Batzella non è che mi aspettassi qualcosa di diverso... Qui prende alcune scene di un suo vecchio war-movie (Quando suona la campana) e le integra alla bell'e meglio con materiale ultra-splatter girato ex novo. Il risultato è quanto di più bizzarro mai visto in giro: le scene con Salvatore Baccaro e Macha Magall sono quasi irritanti, la logica narrativa diventa un ricordo già dopo poche scene ed il pressapochismo di alcune (eufemismo) sequenze è quasi da filmino amatoriale. Se è diventato un cult ci sarà un motivo.

Undying 24/08/07 00:47 - 3807 commenti

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Dissennato eros-svastika, che propone, nei panni della bestia, un poco convincente (e ancor meno pauroso) Salvatore Baccaro, diretto con predominanza di cattivo gusto dall'attore/scrittore/regista Luigi Batzella che aveva già al suo attivo titoli indicativi della qualità artistica (Perdonate padre Lorenzo, una ne faccio e cento ne penso, Il Plenilunio delle vergini e l'altro nazi Kaput lager - gli ultimi giorni delle SS). Nel lotto di pellicole sex & violence incentrate su tristi vicende da lager, questo è, comunque, estremamente feroce.

Deepred89 11/09/07 20:03 - 3709 commenti

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Uno dei più celebri naziploitation dell'epoca. Il livello generale è bassissimo: attori mediocri, scenografie squallide e brutte scene di guerra (alcune riciclate da film precedenti) montate malissimo. Di positivo solo alcune scene piuttosto violente e le trashissime scene con Baccaro, veramente cult.

Fabbiu 20/06/08 10:48 - 2147 commenti

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Quando finalmente ho avuto la possibilità di vederlo, sono rimasto in parte sorpreso da una serie di elementi: la Bestia in calore non è Baccaro ma Macha Magall! E se è davvero un caposaldo del sottogenere dei nazi-erotici splatter, c'è da dire che riesce bene nell'intento di violenza ed erotismo, ma continua mostrandoci la guerra stando dalla parte dei partigiani. Va beh... tutto il resto è di uno squallidume imbarazzante: interpretazioni penose con dialoghi vuoti, montaggio scialbo e assurde zoommate sulle natiche di un penoso Baccaro.
MEMORABILE: La sala delle torture.

Buck 19/09/08 20:48 - 45 commenti

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Due sono le cose da dire: o a questo film si dà il minimo dei voti oppure il massimo... non ci sono vie di mezzo. Sicuramente un non appassionato di "cult" italiani, un non appassionato di film di genere si troverà davanti agli occhi metri di pellicola buttata, questo è poco ma sicuro. Al contrario chi ama i film di genere troverà che "La bestia in calore" rappresenti qualcosa da custodire in un museo. Assolutamente "Cult"!

Cotola 31/12/08 19:21 - 9055 commenti

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Disgustoso film appartenente al filone naziploitation il cui unico scopo non è altro che quello di accumulare un'efferatezza gratuita dietro l'altra senza che vi sia la più piccola ragione. Repellente sotto tutti i punti di vista (tecnicamente siamo a livelli poco più che dilettantistici), è comunque una tappa obbligata per gli amanti del cinema trash nostrano o per coloro che si vogliono documentare sul genere. Nonostante la drammaticità dei temi trattati il film è talmente ridicolo che a tratti fa quasi ridere.

Daidae 11/02/09 19:22 - 3184 commenti

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Fesseria di rara bruttezza... Una "scienziata" crea (mediante iniezioni) un mostro (non ho capito bene quale sia il suo scopo) dall'interminabile appetito sessuale (scene di sesso squallide e ridicole); alla fine però... Scene di tortura esageratissime quanto brutte, pessime le sequenze di sesso della "bestia in calore". Da salvare resta poco o niente. Uno dei film più brutti e inutili del cinema italiano.
MEMORABILE: Il soldato nazista ha l'ordine di sparare sul prete svenuto, ma vede il crocefisso e...

Trivex 30/03/09 22:05 - 1744 commenti

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Indicato come stracult per il trash, lo è in effetti solo in minima parte. Infatti la componente della bestia in calore si alterna con insopportabili scene di guerriglia, fatte malissimo e del tutto fuori luogo. È forse questo è l'elemento per rendere originale codesto film? Certo, il povero Baccaro ruggisce, violenta, si nutre di componenti di una parte intima di una malcapitata, con finalone prevedibile di giustizia sommaria. Sono schifezze non originali, ma adeguate al tema. Il resto è patetico, noioso ed è un inutile spreco di pellicola!

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Manowar79 24/06/09 02:51 - 309 commenti

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A volte il termine trash viene usato a sproposito. Qui di trash c'è, in definitiva, il solo Baccaro (alias mamma di Satanetto!). Il resto è pura provocazione visiva, l'antitesi del buonismo, sex'n'violence all'ennesima potenza. Il carosello di torture proposto da Batzella è assolutamente delirante e nemmeno gli inserti di repertorio concedono troppo respiro. Se si ama quel tipo di cinema in cui tutto è lecito, "La Bestia in Calore" diventa automaticamente irrinunciabile.

Capannelle 2/07/09 09:18 - 4412 commenti

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Quando hai nel cast una stella del calibro di Salvatore Baccaro, poche parole ma una prorompente fisicità, puoi permetterti di trascurare il resto. Non importa degli attori legnosi, dei dialoghi scontati, degli scoppi da carnevale, del prete che da solo prende a pugni sette commilitoni tedeschi (tedeschi dal look ciociaro più che ariano..), della sala delle torture che sa di circense, della grande svastica rossa stile pop art nel giardino. Un vero trash, insomma, che vorrebbe puntare sul torture-porn ma non sa nemmeno esser violento.
MEMORABILE: Il grandangolo su Salvatore Baccaro

Aal 16/08/09 00:29 - 321 commenti

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Film pietoso che si inserisce nel filone porno-nazi in voga nella seconda metà degli anni '70. In un villaggio del nord Italia un comando tedesco capitanato dalla bella e sadica Macha Magall compie ogni genere di efferatezze ai danni della locale popolazione. Sesso, violenza e situazioni disgustose la fanno da padroni. Il tutto inframezzato da lunghe, noiose, assurde e mal girate sequenze di guerriglia tra partigiani e tedeschi. Ridicolo. È comunque un cult assoluto del trash nostrano.

Vstringer 8/11/09 19:28 - 349 commenti

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Eccessivo, grezzo e violento, una sfida più o meno esplicita al bello cinematografico: ergo, giudicarlo con i consueti parametri diventa ozioso. Non potrebbe essere altrimenti, in un film dove Batzella per salvare le apparenze della trama bellica arriva a riciclare scene di guerra da un suo vecchio film. Il focus è altrove: nella scienziata sadica, nel mostruoso esperimento vivente. Le scene di perversione si susseguono, con una ferocia tale che alla fine non si sa se la bestia eponima è Baccaro, oppure la Magall; o Batzella stesso, perché no.

Gestarsh99 24/09/10 12:46 - 1395 commenti

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Uno dei più spaventosi trash della storia dell'italico cinema. Batzella lo girò in estrema economia, con set di una povertà disarmante e comparse (i soldati) che sembrano avventori di una sagra paesana. La pellicola alterna malamente sequenze girate nel laboratorio nazista e scene di guerriglia partigiana totalmente scollate dal resto del corpus filmico (addirittura riciclate dal precedente Quando suona la campana). Una serie impressionante di momenti di insensata violenza elevano però questo prodottino al settimo cielo dell'immondizia più prelibata.
MEMORABILE: Il momento in cui il freak Baccaro strappa ad unghiate la "pelliccia" pubica di una delle sue prede, cibandosene come fosse NERO ZUCCHERO FILATO...!

Guru 3/12/10 22:25 - 348 commenti

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Una traccia di cattivo gusto, le sequenze copiate e incollate, la scarsa ricerca storiografica nella sceneggiatura e nella direzione danno vita ad una operazione non costruttiva, finalizzata esclusivamente alla fotografia di atti erotici (tra l'altro anche sgradevoli!) manipolati e fini a se stessi. La "bestia in calore", frutto di un crudele esperimento sulla virilità maschile perpetratrata, non è orfana; Palermi, un partigiano in totale nudità e in odor di sevizie, definisce allo stesso modo la dott. ssa Kratsch!! Mater semper certa est!

Mdmaster 25/07/11 13:04 - 802 commenti

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Sicuramente molte casalinghe annoiate sarebbero contente di avere la bestia del film in casa. Poi in realtà la vera bestia si rivela essere la Magall, Ilsa dei poveri che sembra uscita da Il portiere di notte. Peccato aver sprecato la trovata trashona/pardositica dell'ubermensch, in realtà una belva sciupafemmine, per farne un film storico noiosetto, pieno di attori indegni che vanno combattendo disperatamente contro l'imperante stock footage. Oddio, perlomeno usato discretamente, bisogna dire. Evitabile, senza dubbio.
MEMORABILE: Le cavie usate al posto dei topi per le torture sono esilaranti; lo... ehm... spuntino della bestia.

Luchi78 3/08/11 11:26 - 1521 commenti

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Cult da un pallino, anche se tutta la fama è dovuta alle tre scene con Baccaro e la Magall, mentre tutto il resto del film è da cestinare pesantemente. Si nota il pastrocchio messo insieme da Batzella che mixa due generi completamente estranei: il nazisploitation e il più classico film di guerra. Cult quanto si vuole, ma il risultato finale è comunque dimenticabile.

Herrkinski 2/11/11 23:57 - 8122 commenti

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Stracult di Batzella, reso noto principalmente dalle sparute (ma indimenticabili) apparizioni dello stravolto Sal Baccaro, temibile "mostro" violentatore; si segnala anche la presenza della conturbante Magall nei panni della "bestia in calore", ufficiale nazista in stile Ilsa, decisamente convincente. Per il resto ci troviamo di fronte al classico film di guerra tra partigiani e nazisti, con sequenze insertate da altri prodotti coevi; ma la quantità di situazioni genuinamente folli è sufficiente a rendere il film imperdibile per i trashofili.
MEMORABILE: Tutte le parti con Baccaro; Il tiro al piattello col neonato; Le cavie pitturate di nero per sembrare topi di fogna; Il prete che s'incazza; La Magall.

Pinhead80 2/12/11 13:05 - 4767 commenti

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In quanto a ferocia (nelle scene delle torture e in quelle dove primeggia la "bestia in calore" Baccaro) è uno degli eros-svastica sicuramente più crudi. Peccato però che si sia voluta prendere la svolta del film storico (con tanto di lotta partigiana) che stride con l'intera vicenda e ne affossa in parte la riuscita. Le scene di violenza che vedono come protagonista Baccaro alla lunga divengono ripetitive ma sono sempre meglio delle scene con il prete, piuttosto che di quelle con i partigiani. Un film a due facce.
MEMORABILE: Baccaro che si ciba di peli pubici. Il neonato che viene lanciato in aria e quindi fucilato.

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Pol 23/08/12 10:58 - 589 commenti

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Uno dei migliori esponenti del genere exploitation per eccellenza. Come di consueto la messa in scena è poverissima ed in parte attenua l'impatto delle scene shock che mantengono comunque una loro efficacia (una roulette russa su una bambina non ha bisogno di effetti speciali per disturbare). La trama non è granchè ma non è neanche smaccatamente accessoria come altrove e dona un minimo di fluidità narrativa all'insieme nonostante evidenti punti morti (come la noiosa sparatoria nel pre-finale). Finale apocalittico di inaspettata efficacia.

Markus 17/01/16 18:05 - 3690 commenti

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Quando il buon Baccaro (la "bestia" in calore) si avventa voglioso su una giovane ebrea, il regista mette subito in chiaro le coordinate della sua opera: una accozzaglia d'immagini di una povertà di mezzi disarmante che, se non altro, va annoverata come cult movie a dir poco sui generis. Un campionario di brutture per lo spettatore che, se non viene assalito dal tedio, può contare su una delle scene di tortura più ridanciane di tutti tempi. L'occhio si riposa solo con l'indubbia bellezza - un po' macabra, visto il ruolo da kapò - di Macha Magall.
MEMORABILE: I porcellini d'india spacciati per topi voraci di carne umana.

Ronax 27/06/17 01:18 - 1255 commenti

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Nazi erotico fra i più famigerati ma anche fra i più ridicoli, con mezzo film girato ex novo e l'altro preso dal precedente Quando suona la campana (anch'esso costruito nello stesso modo). Peccato che i due film c'entrino l'uno con l'altro come i cavoli a merenda e il continuo passaggio di registro crei effetti particolarmente grotteschi, ma per l'estetica batzelliana questo è un dettaglio irrilevante. Salvatore Baccaro interpreta il film della sua vita, mentre la perfida Macha Magall dà quasi dei punti alla Dyanne Thorne della saga di Ilsa.
MEMORABILE: La sala delle torture allestita dalla Magall nel comando tedesco.

Jurgen77 29/06/17 08:10 - 629 commenti

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Super pellicola trash (di culto) del genere nazi-torture porn-exploitation italico. Con il solito pretesto di sperimentazioni di una "mad doctor" nazista vengono prorpinate sevizie, violenze di ogni genere al limite del delirio e del comico. Comparse pseudo ciociare e ambientazioni di cartapesta da recita scolastica. Sal Baccaro icona trash in tutto e per tutto. Talmente mediocre che per gli amanti del trash sarà etichettata come pellicola di culto...

Giacomovie 15/07/17 10:44 - 1398 commenti

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La dott. ssa Kratsch, un'ufficiale nazista, vorrebbe arrivare alla creazione artificiale di una razza di superuomini, ma la situazione sfugge di mano, non solo a lei ma pure al regista. Il quale crea un nazisploitation disorganico, usato come pretesto per mostrare nudità maschili e femminili, nonché diverse situazioni di dubbio gusto o di eccessiva violenza, alcune inopportune ed evitabili. Tali eccessi riducono il livello di sana tensione e il valore del film, dal quale si può solo trarre la morale che chi crea violenza la subirà.

Rufus68 4/02/19 23:02 - 3845 commenti

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Quando in un film si ride durante un rastrellamento c'è, evidentemente, qualcosa che non va. Il delirante accumulo di torture dei nazicattivoni raggiunge livelli di esilarante insensatezza (da sghignazzo quella col catino e la fiammella) e sicuramente unici pur in un genere che di nequizie (cinematografiche) ne ha regalate a iosa. Baccaro regala memorabili Everest stracult, assai difficili da scalare per chiunque. A suo modo un classico: al contrario.

Alex75 16/08/19 13:38 - 880 commenti

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Partendo da un’idea folle (Sal Baccaro come superuomo!), Batzella ricicla un suo (brutto) film sulla Resistenza inserendovi del materiale che porta all’estremo aberrazioni e assurdità, ma anche ridicolaggini, del filone nazi. Attori e comparse al di sotto degli standard (bassi) del genere contribuiscono ad affossare (o a elevare a culto) questo accrocchio, tecnicamente un ottimo saggio di come non si dovrebbe girare e montare un film. Per tutte queste ragioni, almeno una visione la merita.
MEMORABILE: L’ombra dell’operatore sulla svastica in giardino; Il “fiero pasto” di Baccaro; La fucilazione di "Giovannino".

Jena 3/06/21 23:20 - 1557 commenti

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La parte bellica con tanto di lotta partigiana è una solfa insopportabile, oltre il limite del ridicolo con scene "drammatiche" che fanno sbellicare (il rastrellamento, il prete che mena alla Terence Hill) e con inserti raffazzonati presi da altri film.  Al contrario la parte naziploitation (un 40% del film)  è da culto per gli amanti del trash estremo, visti i livelli di squallore e violenza raggiunti. Punti a favore: la Magall, di una bellezza sconvolgente, sadico angelo della morte e vero cult fetish in divisa nera da SS e il leggendario Sal Baccaro oltre il limite del bestiale.
MEMORABILE: La prima apparizione di Baccaro nella gabbia; Baccaro che si nutre di peli pubici; La Magall che seduce un prigioniero; Le unghie cavate.

Noodles 27/10/21 16:05 - 2233 commenti

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Nazi movie? Film di guerra? No, solo un'accozzaglia di qualche elemento preso da entrambi i generi e mischiato senza uno straccio di filo conduttore. Le parti riguardanti la lotta partigiana sono noiosissime, quelle nazi si segnalano per qualche momento straordinario di trash che sa di involontario. La violenza fine a se stessa domina, un po' come la confusione nella trama e nella sceneggiatura. Non funziona nulla, compreso il cast. Così brutto da poter anche generare interesse, ma solo per gli amanti degli z-movie.

Anthonyvm 10/05/23 22:24 - 5705 commenti

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Trucidissimo (s)cult nazisploitativo, scombinato e involontariamente demenziale quando tenta la via del dramma bellico a sfondo “partigianesco” (dai miseri inserti di stock footage alle irrealistiche incursioni tedesche contro i paesani, dalle assurde macchiette comiche ai dialoghi impronunciabili che accomunano buoni e cattivi), squallido e intriso del peggior weirdume nel momento in cui strizza l'occhio sadico a Ilsa e consorelle. In ogni modo, fra caos e povertà, Batzella centra l'obiettivo primario, disgustando a colpi di grettezza: Baccaro che degusta peli pubici non ha prezzo!
MEMORABILE: Le diavolerie della lasciva Magall; Gli amplessi ferini di Baccaro con esiti letali; Il bebè mitragliato al volo; Il loop di urla nel finale punitivo.

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Magerehein 20/04/23 11:05 - 1005 commenti

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Peggio del girare un nazisploitation (genere intrinsecamente ma volutamente sciocco) c'è solo il girarne uno annacquato. In un film simile dovrebbero essere le sequenze erotiche, assurde o brutali a occupare il maggiore spazio, tanto più che quelle mostrate qui sono deliranti a sufficienza; non bastasse Baccaro in versione Tazmania arrapato, la folle cella degli orrori nazista meritava molto più tempo. Invece, si assiste per lo più a una maldestra e noiosa guerriglia, con tanto di spezzoni malamente incollati da altre opere. Recitazione scarsa. Il solo bel vedere è la SS Magall.
MEMORABILE: Baccaro; La Magall, affascinante; I porcellini d'India spacciati per ratti; Le urla della Magall violentata (si ripetono in loop: nastro inceppato?).

Keyser3 20/10/23 23:03 - 444 commenti

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Pazzesco nazisploitaion di Batzella, campione in produzioni di serie Z che qui saggiamente si trincera dietro lo pseudonimo di Ivan Katansky; una delle opere più deliranti nell'affollata galleria di stramberie italiane degli anni '70. Di fatto la trama è inesistente, le recitazioni sono appena abbozzate, con i tedeschi dai tratti fisici meno credibili di sempre, il montaggio precario con gli inserti di un vecchio film del regista: e allora, che rimane? Baccaro che ghigna e stupra, una Magall perveresa e un campionario di orrori da rimanere a bocca aperta. Dopo tutto, non è poco.
MEMORABILE: Tutte le scene con Baccaro; Le torture della Magall; L'esecuzione del neonato.
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  • Discussione Gestarsh99 • 2/12/11 19:04
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Pinhead80 ebbe a dire:


    Ti riferisci agli August Underground?


    Si, esattamente.
    Però il primo film della serie, almeno secondo me, un piccolo valore teorico ce l'ha (tecnicamente invece è uno zero assoluto).
  • Discussione Pinhead80 • 2/12/11 19:08
    Scrivano - 314 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Pinhead80 ebbe a dire:


    Ti riferisci agli August Underground?


    Si, esattamente.
    Però il primo film della serie, almeno secondo me, un piccolo valore teorico ce l'ha (tecnicamente invece è uno zero assoluto).


    Sono abbastanza curioso, ma non sò se sono ancora pronto per la visione dei film di Vogel...
    Ultima modifica: 2/12/11 19:08 da Pinhead80
  • Homevideo Buiomega71 • 29/04/14 19:23
    Consigliere - 26015 interventi
    In dvd per Dynit/Minerva, disponibile dal 18/06/2014

    http://www.amazon.it/Bestia-Calore-Salvatore-Baccaro/dp/B00JX1NXEW/ref=sr_1_184?s=dvd&ie=UTF8&qid=1398792106&sr=1-184
  • Homevideo Zender • 30/04/14 07:53
    Capo scrivano - 47805 interventi
    Ma che gran notizie dall'homevideo, ultimamente!
  • Discussione B. Legnani • 31/01/19 16:25
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    Apprendo solo ora che la Skay è mancata nel 2012. https://de.wikipedia.org/wiki/Brigitte_Skay
  • Discussione Alex75 • 17/09/19 17:26
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Trivex ebbe a dire:
    Sai che non la ricordo,quella scena?
    Dovrei rivedere il film, ma non è nel programma...;)

    Comunque la posso immaginare ed adesso, avendo una bimba piccola, credo che eviterò la (ri)visione.

    Per quanto riguarda la censura, magari è stata tagliata in sala e riproposta nella vhs/dvd, ma non sono assolutamente un esperto in queste cose.


    Su "Italia Taglia" c'è il nulla-osta del Ministero del Turismo e dello Spettacolo, che prevedeva sette tagli, tra i quali non era previsto quello della scena del "tiro al piattello". http://www.italiataglia.it/files/visti21000_wm_pdf/70279.pdf
  • Discussione Alex75 • 17/09/19 17:35
    Call center Davinotti - 709 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Apprendo solo ora che la Skay è mancata nel 2012. https://de.wikipedia.org/wiki/Brigitte_Skay

    A proposito della Skay, è improbabile che abbia partecipato alle riprese di questo film (o, se lo ha fatto, è stato in misura minima), dato che, stando a un forumista di "Gente di Rispetto" che ha visto anche "Quando suona la campana", le scene in cui compare sarebbero tutte riprese da quel film, tranne forse una scena di nudo che non è presente nel film del 1970 (che tra l'altro ottenne il nulla osta senza dover subire tagli): è pressoché impossibile sapere se fu girata all'epoca e poi scartata o se fu girata apposta nel 1977, tanto più che i diretti interessati, purtroppo, non possono più dirci nulla.
  • Musiche Alex75 • 18/09/19 17:12
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Il tema dei titoli di testa (Sorgini)
    https://www.youtube.com/watch?v=LLzLiaRpWiE
  • Discussione Alex75 • 18/09/19 17:15
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Tralasciando i meriti artistici dell'opera va detto che leggersi tutte le recensioni fa morire dal ridere.
    E allora bravo Batzella/ Katansky!


    Sembra uno di quei film più divertenti da raccontare che da guardare. E penso che non sia un caso che, tra i film del filone, sia di gran lunga il più commentato sul Davinotti.
  • Homevideo Completist • 1/06/23 19:33
    Galoppino - 26 interventi
    Io ho la versione "njutafilms" della durata esatta di 01:24:17 in PAL. È possibile fare un confronto di durata con le altre versioni? Grazie.