Kadosh - Film (1999)

Due sorelle sposate con ebrei ortodossi (per i quali la donna è buona solo per la riproduzione): la prima accusata di sterilità, la seconda innamorata di un cantante. Da una parte il mondo maschile, ostinatamente chiuso nelle regole religiose (kadosh significa santo) e in un cieco infantilismo, dall'altra quello femminile solcato da lacrime e silenzi. Esemplare la prima notte di nozze, livida come una violenza. Un film duro e rigoroso, che penetra nelle fessure dolorose della società israeliana, ma anche in quelle dei rapporti tra uomo e donna.

Sul piano etico e umano, Gitai racconta Israele dall’interno, il quartiere ultra ortodosso di Mea Shearim, dove la donna (costretta a una tragica liberazione o una sofferta ribellione) vale solo per riprodurre e crescere i figli contribuendo solo indirettamente alla realizzazione dell’uomo, religioso praticante. L’ebraismo visto come mondo ottuso, irragionevole, fedele solo al proprio dogma: un regime a cui sottostare e le cui regole stravolgono il diritto umano sopprimendo le coscienze, il libero arbitrio, la semplice libertà di vivere.