Questo film ha lo stesso spessore di un telefilm di 20 minuti. Stiracchiato e poco originale riesce persino a gettare nella mediocrità Tommy Lee Jones. Devo ammetere che, dopo aver adeguatamente scollegato il cervello, si riesce ad arrivare fino alla fine, salvo poi rendersi conto di aver buttato dalla finestra 1 ora e quaranta minuti della propria esistenza. Per l'idea del cambio di identità (punto cruciale del film) si veda, fra gli altri, Un bacio prima di morire. Finale improponibile, scontato e irritante.
Un thriller divertente, emozionante, con discreti colpi di scena ben orchestrati dal bravo Beresford. Ma il film è sopratutto dominato dai bravi Ashley Judd e Tommy Lee Jones: la prima nei panni di una donna accusata di aver ucciso il marito, il secondo nel ruolo del vigilante che deve riacciuffare la fuggitiva (ma dove l'ho già visto?...). Ovviamente Lee Jones, conoscendo il ruolo a menadito, giganteggia su tutti. Belle le scene d'azione.
Thriller di fattura piuttosto ordinaria, diretto in maniera routinaria (in alcuni punti in modo molto simile ad una produzione televisiva) da Bruce Beresford. Lo spunto è la solita vittima accusata ingiustamente che si ribella al suo ingiusto destino e tutte le tappe della vicenda (finale compreso) sono piuttosto prevedibili. Nota positiva è la carismatica interpretazione di Tommy Lee Jones ma il film non fornisce altre emozioni.
(Family) thriller dalla trama classica ma girato con mestiere. I personaggi centrali sono del tutto congeniali alla Judd (Libby la donna pronta a tutto ogni qualvolta si sente vicina alla fine) e a Lee Jones (l'eterno scorbutico che non dà le cose per scontate). Il fatto che buona parte del film poggi su loro due è anche un limite, la parte a New Orleans pare un po' fiacca, ma si arriva alla fine comunque soddisfatti.
Neanche disprezzabile, in definitiva. Anche se però i vari colpi di scena che si susseguono minuto dopo minuto sono talvolta abbastanza banali e immaginabili (c'e aria di thriller lenziano?). Bravo Jones, discreta la Judd. Almeno una volta la visione la merita.
È un po' come il minestrone riscaldato della nonna in cui non si ritrova nulla di nuovo ma neanche niente di cattivo. L'inizio da telefilm americano di basso cabotaggio è del tutto sconfortante. Pian piano Beresford corregge il tiro quel poco che basta per non cambiar canale e passare ad altro. Le falle della sceneggiatura sono vistose ed ingigantite dal modesto grado di coinvolgimento che il film riesce a dare. Lee Jones ripropone in tono sbiadito e opaco le caratteristiche del "segugio" ritagliato su di lui. La Judd assomiglia a Charlize Theron.
Wow! Davvero un bellissimo film! Un thriller mozzafiato, con una Ashley Judd in ottima forma che caratterizza appieno il proprio personaggio di donna, ma soprattutto di madre. Anche la sceneggiatura è notevole: Beresford riesce a fare un buon mix tra la fuga della Judd da Lee Jones e la ricerca della Judd del figlio nascosto dal padre. Un intrigo ad altissimi livelli che gioca su una legge americana che la protagonista vede come dicesse: l'omicidio non è sempre un crimine.
Esemplare nel dimostrare quanto a Hollywood siano a corto di idee e non sappiano fare altro che riciclare: trattasi, infatti, di una sorta di il fuggitivo
in versione femminile. C'è persino lo stesso coprotagonista (il povero Lee Jones).
Tutto fila liscio come ci si aspetterebbe (finale "felice" compreso) ma ciò che più
infastidisce è la ridicolaggine di certe situazioni ed i personaggi di cartapesta
la cui caratterizzazione è del tutto assente. Penoso.
Bellissimo thriller che già dopo pochi minuti getta lo spettatore in una vicenda piena di colpi di scena e dal ritmo quasi perfetto. La Judd è un'ottima protagonista, sa disegnare bene la sofferenza ma anche la tenacia di una donna in cerca di vendetta, ed è ben supportata dal grande Tommy Lee Jones, in un ruolo che lo mette nuovamente alla ricerca di un fuggitivo di cui però sospetta l'innocenza. E infatti con la sua entrata in scena il film (già buono) diventa strabiliante. Da vedere.
Una donna sconta sei anni di carcere accusata ingiustamente della morte del marito in realtà vivo e che, non potendo essere due volte accusata per lo stesso reato, sarà libera di uccidere veramente e senza condanna. Questo thriller un po' televisivo ha qualche momento spettacolare da gran film e sale sicuramente di tono grazie alla presenza sempre graffiante di Tommy Lee Jones. Intrattenimento di media qualità che si lascia guardare e seguire senza tanti sforzi.
Condannata per uxoricidio, Judd scopre che in realtà il coniuge fellone ora vive sotto falso nome.con la sua ex migliore amica. Una volta uscita di prigione, elude le norme della libertà vigilata per riprendersi il figlio, nonostante sia tallonata da un poliziotto testardo come un mulo. Judd è bella ma raramente mette a frutto il suo notevole talento. Pur non ignobile come altri thrillerucci da lei interpreti, questo film non riesce a sollevarsi dalla routine, nonostante la presenza al solito granitica di Lee Jones in un ruolo fotocopia rispetto a quello ricoperto ne Il fuggitivo.
Thriller che si segue volentieri, si avvale della buona prova di della Judd, oltre che della sua bella presenza, mentre Lee Jones indossa ancora gli stessi... panni de Il fuggitivo, anche se qui risulta meno "ottuso" (e ci voleva poco!). Apprezzabile la brevità assegnata alla parentesi carceraria a favore dell’ambientazione a New Orleans. Thriller che gode di misteriosi appoggi, considerati i numerosi passaggi tv...
MEMORABILE: Non posso essere giudicata due volte per lo stesso reato.
Film che si propone candidamente come di puro intrattenimento. Bruce Greenwood è scelto bene per l'antipatia che riesce a suscitare e quindi congeniale al personaggio che deve interpretare, ma allo stesso tempo conferisce, a un discreto thriller, una patina televisiva che non giova. La sceneggiatura è troppo pianeggiante, smussa molto certi momenti facilitando l'evolversi della vicenda, ma rendendola anche incongrua. Lee Jones e la Judd sono in parte e risollevano il tutto permettendo una visione che non annoia e fanno guadagnare al film tre pallini.
MEMORABILE: Il salto dell'auto dal ferry; New Orleans e il mardì gras, scelta già troppo sfruttata.
Un ottimo esempio di thriller/drammatico che intrattiene abilmente riuscendo ad arginare molto più della media la parvenza di situazioni di artificiosità filmica, in parte presenti ma esposti con plausibile perizia. Un occhio di riguardo è stato rivolto alla fotografia, limpida, che purtroppo non riesce del tutto a sbarazzarsi della scomoda patina di Hollywood movie rendendo il tutto meno “vivant” di quanto avrebbe potuto essere. Location e cast selezionati con cura: Tommy Lee Jones tosto come sempre e Ashley Judd in splendida forma.
Pasticciato, prevedibile e banale praticamente dal primo fotogramma, nonostante la trama strutturalmente intricata. La storia va avanti a semplificazioni, necessarie per darle un senso e in finale che accontenti il pubblico, la suspense non è malaccio e l'unica cosa decente probabilmente sono gli attori protagonisti. Tommy Lee Jones è stato condannato a fare una sola parte dopo il grande successo de Il fuggitivo e questo gli ha inevitabilmente condizionato la carriera. Evitabile.
Thriller piuttosto ordinario ma non per questo deprecabile con due buoni interpreti (la Judd e Jones). Col senno di poi si potrebbe storcere il naso per lo scarso utilizzo dell'ambientazione di New Orleans o per uno svolgimento fin troppo prevedibile, ma tutto sommato riusciamo ed empatizzare bene con la vittima-carnefice e questo salva la pellicola.
Una donna la cui vita sembra aver riservato ogni bellezza e ogni agio si ritrova in men che non si dica in galera accusata di un efferato omicidio. Lotterà a ogni costo affinché la verità possa venire a galla. Stuzzicante thriller che poco alla volta riesce a conquistare il pubblico nonostante qualche leggerezza nella sceneggiatura (la protagonista è troppo remissiva nella prima parte). Il migliore in assoluto nel cast è Tommy Lee Jones, che dà il meglio di sé nella scena del battello.
Un valido thriller che certamente non brilla per originalità (il confronto con Il fuggitivo è infatti inevitabile) ma che può contare su una regia efficace, una sceneggiatura coesa e un livello di tensione che si mantiene sempre abbastanza alto. Poco incisivi i momenti più intimisti, ma questo non intacca il prodotto finale, che è senza dubbio di buona fattura.
Onesta caccia alla donna nel segno dei predecessori più o meno illustri tanto in voga durante i '90. Ormai Tommy Lee Jones sembra condannato al ruolo di inseguitore incallito, qui anche carceriere depresso. Ashley Judd è davvero bella, e nemmeno così sprovveduta nella parte della madre ostinata e senza macchia. Anche la sceneggiatura può starci se non si cadesse, specie verso il telefonato finale, in qualche banalità di troppo. Di innocente è presente più che altro un rimpianto femminismo di altri tempi, più rea è la confezione, un tantinello rituale. Senza infamia e senza lode.
Se è vero che le similitudini con Il fuggitivo non gli giovano, perché lo costringono a confrontarsi con un modello che gli è decisamente superiore sul piano della sceneggiatura, è altrettanto vero che siamo in presenza di un thriller comunque dignitoso che assolve il suo primario scopo di intrattenere. Al suo attivo diversi colpi di scena (alcuni prevedibili, altri meno) e una protagonista con cui è facile empatizzare, anche per merito della bravura di Ashley Judd, cui si affiancano un Tommy Lee Jones ovviamente impeccabile e un Greenwood che invece ispira un'immediata antipatia.
Si tratta di un’onesta revisione del soggetto che vede un individuo, ingiustamente accusato e raggirato, cercare giustizia. Il catalogo cinematografico ne conta parecchi di esemplari che ricalcano il tema e non si faticheranno a intuire, anche in questo caso, gli sviluppi e l’esito. Tuttavia il film si lascia seguire bene, grazie alle discrete interpretazioni degli attori e alla voglia di seguire il riscatto della protagonista. Non si può nascondere, però, che più di qualche passaggio appaia un po’ forzato per consentire alla storia di seguire il percorso prestabilito.
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DiscussioneZender • 27/01/12 07:44 Pianificazione e progetti - 46925 interventi
Myvincent, tu sai che per inserire un film devi sempre copiare e incollare cast e regia da www.Imdb.it. Ora, se cliccavi doble traicion su Imdb ti trovava che il film è questo, ha un suo titolo italiano ed è presente sul davinotti da tempo, così non avresti aperto una scheda nuova quanto inutile. Mi raccomando, usate SEMPRE E SOLO imdb, per inserire nuove schede.