The kill team - Film (2019)

Il soldato Briggman, dalla spiccata etica morale, si trova nella difficile posizione di far trapelare i continui soprusi perpetrati dal superiore Deeks ai danni di inermi civili. War-movie in cui la guerra si svolge, più che sul campo, all'interno del plotone capitanato da un luciferino Skarsgård (davvero bravo), sanguinario sergente. Le scene di battaglia non sono moltissime e servono più che altro da pretesto per rimarcare la violenza del gruppo di cui fa parte Briggman, ma il film ha ritmo e riesce a coinvolgere adeguatamente.

Andrew rende orgoglioso il padre ex marine arruolandosi nel corpo. Spedito in Afghanistan, durante le operazioni di perlustrazione assiste ad "incidenti" ai danni di civili inermi, mascherati dal suo superiore come operazioni antiterrorismo... Per il documentarista Krauss, esordio nel cinema di finzione con un film che di finzione ha ben poco, senza particolari doti spettacolari e inoltre penalizzato da un protagonista poco espressivo (a differenza di Skarsgård che offre invece una valida prova) ma coinvolgente nella messa in scena di un dramma etico con risvolti di notevole tensione.

Pellicola di ottimo impatto in cui comunque pare emergere la solita ipocrisia americana che vede giovani andare a combattere per una guerra inutile e vedere loro compagni perire per nulla; quindi se emerge l'esagerazione si condanna l'episodio con veemenza. Nonostante ciò il film appare realizzato con attenzione e si avvale di un'ottima interpretazione di Skarsgård. Buono il film, ruffiana la denuncia.

Concreto film di guerra che come altri celebri predecessori riesce a coinvolgere lo spettatore nello sconvolgente viaggio personale di un giovane soldato, partito con entusiasmo e sete di eroismo e finito a strisciare nella melma di un conflitto che ha ben pochi motivi di orgoglio. Ottimi interpreti praticamente sconosciuti, regia solida asciutta e molto abile nelle scene di tensione.