Il primo fumetto a ottenere un trattamento da kolossal, SUPERMAN ha l'onore di aprire una nuova stagione, per i “comics” al cinema. Non più costumi ed effetti di terza categoria, ma autori e mezzi di prima grandezza. Dopo l’eclatante successo di GUERRE STELLARI (al quale si guarda con tutta evidenza fin dai titoli di testa, dove perfino le musiche di John Williams paiono ricalcare quelle da lui stesso composte poco prima per STAR WARS) è forte il desiderio di tentare una nuova invasione di gadgets sbalordendo il mondo con le potenzialità della...Leggi tutto macchina cinema. Si parte quindi subito in grande, chiamando per il prologo niente meno che Marlon Brando (un quarto d'ora pagato quasi quattro milioni di dollari!) e facendo scrivere la sceneggiatura a Mario Puzo, fresco di PADRINO. Quando questi molla, gli subentrano gli autori di GANGSTER STORY, rimpiazzati definitivamente dal non accreditato Tom Mankiewicz, che si dice abbia assemblato il tutto riscrivendo gran parte del copione. Dopo un'infinita girandola di registi viene scelto “mr. GOLDFINGER” Guy Hamilton, quasi subito rimpiazzato dal buon Richard Donner. La travagliata gestazione di SUPERMAN si riflette nel film, indeciso tra la commedia, il fantastico più assurdo (con il nostro che nel finale rimette in sesto gli effetti di un terremoto e fa addirittura tornare indietro il tempo girando vorticosamente attorno alla Terra) e qualche malriuscita parentesi sentimentale. Troppo lungo e zeppo di fasi interlocutorie per essere vincente, SUPERMAN si rivela carente anche sotto l'aspetto degli effetti speciali (nonostante l'Oscar e il finale spettacolare): fotomontaggi evidenti! Tuttavia è simpatico e il film è “weird” come pochi.
Per me quando si parla di Superman si parla di Christopher Reeve. Azzeccatissimo e bravissimo nella parte del timido Clark Kent e successivamente nell'uomo d'acciaio. Amo molto questo film, sia perchè lo vidi da bambino ma soprattutto perché risulta molto fedele al fumetto. Ottimo anche Hackman nella parte di Lex Luthor. Per non parlare poi dell'adrenalinica colonna sonora: al solo pensiero mi vengono i brividi e i lacrimoni agli occhi. Bellissimo.
Un classico, primo grande boom del cinema "fumettistico". Non esente da problemi (collage di intenti, "moods" e stili diversi), il film risulta ad ogni modo gradevole e oggi decisamente suggestivo, assumendo un'aura quasi mitica un po' per il soggetto, un po' per la fugace figura, altisonante, di Brando, un po' per il triste destino che investirà Reeve e forse anche per lo sviluppo progressivo che poi i fumetti avranno sul grande schermo. Cast notevole e divertimento assicurato, da vedere.
Volare è e sarà sempre il punto d'arrivo della ricerca umana alla perfezione, quindi in attesa di novità riguardanti il progresso, mi fa gioia sapere che 1978 qualcuno riuscì, almeno su pellicola, a far volare un uomo. Merito dell'ingordigia esemplare di Richard Donner (per chi parla il più grande Shooter del cinema), che si intromise in una produzione troppo svalvolata, bloccò le follie di Brando (il suo Jor-El era una ciambella) e fece un grandissimo blockbuster basadosi solo sul proprio istinto. Il passaggio a Lester sarà fatale alla saga.
Decisamente migliore la prima parte, dove il giovane Superman cresce iniziando a capire di non essere “proprio” uguale agli altri. Eppure, grazie ai saggi consigli del padre adottivo, non può fare sfoggio dei suoi poteri (anche se si divertirà a fare a gara con un treno in corsa). Quando poi si trasferisce nella metropoli (a parte l’iniziale imbarazzo al giornale), il film inizia ad arrancare, nonostante il bravo e cattivo Hackman (Luthor) con il suo folle piano di sommergere la California. Effetti datati e un po’ di sano umorismo. Nel complesso, non male dopotutto.
Irrinunciabile caposaldo del cinema tratto da opere a fumetti (i precedenti erano puri esperimenti pop), Superman rappresenta il tentativo (in gran parte riuscito, anche se con qualche inevitabile ingenuità) di girare un film credibile sul superuomo di Krypton con stratosferico impiego di mezzi (i soldi spesi si vedono tutti), utilizzo di un grande cast (indimenticabile Hackman ma anche Reeve, Ford, Kidder, oltre naturalmente a Brando) ed effetti speciali che fanno dire in maniera credibile "Look up to the sky, it's superman!"
L'affetto del ricordo, e della visione in sala da bambino, fa velo sui meriti un po' in ribasso del film, che denuncia i suoi limiti tecnici (e la preoccupante fissità del povero Reeve, che pure al tempo pareva un po' bietolone), ma tuttavia e ad onta dell'accidentato percorso produttivo ha una genuinità e un divertimento di fondo che lo sollevano al di sopra dei tetri e industrializzati blockbuster contemporanei. Certo in tema di cinefumetto continuiamo a preferire quello sixties... Grande Hackman, trashissimo Brando.
Discreto. Lo sfortunato Reeve nel ruolo di Superman è molto bravo, gli effetti speciali discreti, ma non si respira l'aria dei fumetti DC. Molto più riuscita per esempio la saga di Batman. Nel cast da segnalare Jackie Cooper nel ruolo del direttore del giornale (impagabile).
Ormai un classico nel suo genere. Ben scritto e altrettanto ben diretto dall'esperto Donner, si avvale di un gran ritmo e di alcune splendide scene d'azione, ben realizzate e montate. E, su tutto, di un cast all star inimitabile. Brando appare pochi minuti ma lascia il segno; Ford eccellente; Reeve per sempre nella leggenda; Beatty efficace come spalla di Hackman. Quest'ultimo infine ruba la scena a tutti. Grande colonna sonora del solito, affidabile John Williams.
Un classico del fumetto in un classico del cinema di genere. La trama è quella doverosa di ogni storia con supereroi: le origini, l'auto-riconoscimento, le prime imprese. Interessante qui il viaggio verso le proprie origini, che dà un curioso tocco esistenzialista al film. Gli attori sono azzeccati, a cominciare da Reeve, che ha un perfetto physique du rôle, e Hackman. Insomma, godibile, anche se forse un po' lungo (soprattutto nella prima parte, troppo dettagliata e didascalica).
Epico, classico, biblico, spettacolare, ma anche, per alcuni, noioso... Ecco che cos'è "Superman, il film" di Richard Donner per chi non è americano. Ha appassionato la mia generazione, è vero, Christopher Reeve era veramente un Superman verosomigliante, ma quei riferimenti a Gesù Cristo suonano da film stile "I dieci comandamenti". È tre film in uno (che potremmo intitolare "la distruzione di Krypton", "l'adolescenza di Clark" e "Superman contro Luthor"), dove la parte del leone la fa Marlon Brando.
Sicuramente il miglior film dei 4 su Superman. Ciò non toglie che, ad essere davvero onesti, il film sia insufficiente quasi sotto ogni aspetto. In particolare a causa di una sceneggiatura a tratti imbarazzante. Resta però uno dei più gradevoli superhero movie e senza dubbio gradevole da guardare.
Quando lo vidi da ragazzino già non mi fece una grande impressione. Rivisto diversi anni dopo l'ho trovato anche peggio: incredibilmente noioso (causa una lunghezza eccessiva) visto il tipo di film, non riesce, a mio avviso, mai ad appassionare e divertire. Essendo tratto da un fumetto, ciò si rivela essere un peccato mortale. Cast monumentale ma malamente sprecato.
Uno dei capostipiti del folto numero di saghe di supereroi è anche uno dei migliori. La forza sta (oltre che nella storia accuratissima e ben scritta) nella solida regia di Donner e nell'immenso cast a disposizione: Reeve perfetto nel ruolo di Superman e ancora oggi insuperato dai suoi successori; Hackman è un Lex Luthor divertente e cattivo al tempo stesso, Brando perfetto nel ruolo del padre vero e Ford adorabile in quello del padre adottivo. I sequel anche saranno discreti, ma questo è bellissimo. Ottime le musiche.
Ai giorni nostri fa un effetto nostalgico che condiziona il giudizio, per chi lo vide all'ora intendo. D'altra parte le nuove generazioni storceranno il naso per effetti gli speciali desueti e per le molte ingenuità. Bella la parte di Superman giovane anche per la indovinata collocazione nelle sconfinate campagne americane. Procedendo nella fase newyorkese si comincia ad arrancare per l'eccessivo buonismo e per un Reeve bravo si, ma troppo caricaturale. Ma qui entra in gioco Luthor/Hackman (molto ben doppiato fra l'altro) che salva il film con una sapiente miscela di perfidia e umorismo.
MEMORABILE: Il tema musicale che, dall'uscita del film, si è legato indissolubilmente alla figura di Superman.
Sarà che all'uscita nelle sale del film mancava quasi un decennio alla mia nascita, sarà che non ho mai apprezzato troppo questo tipo di fantascienza spensierata molto seventies o sarà che l'Uomo d'Acciaio non è tra i miei supereroi preferiti, ma questa prima trasposizione di Superman mi ha deluso e non poco. Christopher Reeve se la cava (e fisicamente sembra nato per questa parte), ma tutto il resto è disequilibrato, noioso e più inverosimile del lecito. L'esagerato finale poi fa l'effetto della classica goccia. *!
La prima visione al cinema, con i genitori, mi aveva lasciato un po' deluso. Il primo tempo era complicato e lento, non adatto alla voglia d'azione di un bimbo. Arrivati alla terza visione, non si può escludere la prima impressione, ma il necessario spirito razionale impone la riconsiderazione generale e l'ammissione di quanto il prologo sia stato necessario. Le atmosfere fantasy lasciano lo spazio alla lotta dell'eroe, all'amore per i suoi "cuccioli" (i terrestri) e all'infatuazione per la giornalista d'assalto. Epico e d'effetto, anche per vecchi ragazzi.
Per narrare la storia del difensore in calzamaglia dell'american way of life, Donner ha imbastito un'imponente opera in tre atti, in cui i temi del fumetto si mescolano ad analogie religiose, contaminazioni sci-fi (i titoli di testa e la distruzione di Krypton sono chiaramente in debito con Guerre stellari) e una buona dose di camp anni '70. È un film disomogeneo e zeppo di ingenuità, ma riscattato da un regia solida e da un cast ricchissimo: azzeccato Reeve per il ruolo di Superman, Brando e Beatty ottimi, Hackman sopra le righe e divertente.
Mario Puzo, uno dei primi esponenti di Hollywood a cadere preda di Scientology, infonde al suo Superman un afflato biblico che indugia in una lunghissima cornice (sulle origini e il destino dell'eroe) che sovraccarica l'aspetto più giocoso (e godibile) dell'operazione. Non che gli effetti speciali siano invecchiati male (anzi, tutt'altro) ma un po' tutto, dalle scenografie alla musica, risulta ridondante. Brando costa mezzo film per dire due minchiate. Per Reeve il ruolo della vita, che diventerà purtroppo sua triste nemesi nella realtà.
MEMORABILE: Il ritrovamento di Superman bambino da parte dei coniugi Kent.
Il primo grande film di supereroi, uscito quando la fantascienza mostrava audaci sviluppi. Dopo un avvio un po' stucchevole che instaura un'atmosfera propria dei finali dei film piuttosto che degli inizi, la pellicola si riprende miracolosamente e riesce a risultare gradevole e avvincente per la maggior parte della sua durata. Gli effetti speciali – che ricordano molto il Guerre stellari dell'anno precedente (compresi i titoli di testa) – non sono per niente male, così come la colonna sonora. Nota di merito al mitico Hackman e al suo Luthor.
Ebbe il merito di inaugurare definitivamente un filone che sino a quel periodo era ancora molto "incerto". Esteticamente sorprende come ancora oggi riesca a deliziare in particolare nella fotografia della provincia americana (l'adolescenza dell'eroe) e ancor più nelle scene di Kripton o nella sequenza delle spiegazioni "ancestrali" date a Kal-El con il padre Jor (un Brando lì per un quarto d'ora) nella parte sull'infanzia di Superman; sapientemente non si sono abbandonati i toni ironici, ma a discapito della caratterizzazione di un Luthor pessimo.
Primo e insuperato capostipite di una serie di film sull'eroe d'acciaio, il film di Donner eccelle per gli effetti speciali (oggi un po' datati) e per la presenza di due mostri sacri come Hackman e sua maestà Marlon Brando. La storia non si discosta di una virgola dal fumetto ed è questo il suo pregio migliore, potendo quindi non distogliere lo spettatore con una sceneggiatura poco veritiera. Lo sfortunato Reeve è in parte nel ruolo dell'imbranato Kent, ma un po' freddino in quello di Superman. Eccezionali le musiche di John Williams.
MEMORABILE: Lois: "Gradisce un bicchiere di vino? Superman: "Non bevo mai quando volo".
Disegnato come una favola moderna, il salvatore Superman neutralizza il male quotidiano concludendo con un finale non banale. Dispiego di mezzi e attori di richiamo (Hackman il migliore) per una parte iniziale più filosofica e una seconda più dinamica. Effetti speciali usati senza strafare e musiche centrate sul tono epico. Piccoli cali di attenzione per momenti troppo mielosi e per il ruolo da scemotto di Kent; qualche sforbiciata in sceneggiatura avrebbe reso più filante la fantascientifica vicenda.
Uno dei must imprescindibili della cinematografia fantasy è un prodotto non privo di difetti ma che può vantare anche diversi pregi, a cominciare dal protagonista (probabilmente il più adatto al ruolo di sempre). Tipico film anni '70, peccherà forse di semplicità e ingenuità ma conserva l'onesta di fondo in un periodo che aveva bisogno di eroi. Un cast di tutto rispetto trova il punto più divertente in Hackman, capace di duettare in modo irresistibile con l'aiutante Beatty. Difetta nell'eccessiva lunghezza e nel prologo troppo pesante.
Considerato il padre dei film di supereroi, è un prodotto divertente ma con parecchie cose che non funzionano. Da Brando con parrucca improbabile che sta in scena dieci minuti al Luthor di Hackman troppo gigione e sopra le righe. Il colpo di scena finale con viaggio nel tempo, poi, sembra incredibile che l'abbia pensato e scritto Puzo. Comunque resta un buon prodotto di intrattenimento senza pretese, dal ritmo scorrevole, che non fa pesare la lunga durata e offre ottimi effetti speciali.
Un personaggio popolarissimo nell'immaginario collettivo in un film diventato popolarissimo nell'immaginario collettivo. La pellicola, invecchiata molto bene, risulta gradevole, divertente e intrattiene lasciando addosso una sensazione di nostalgia (forse per la fine poco felice dell'attore protagonista) e tenerezza. Dovendo valutarlo tecnicamente, le critiche sarebbero aspre e stroncanti, ma si tratta di uno, se non il primo, dei film di successo su un supereroe e le ingenuità nella trama non sono disturbanti ma risultano persino simpatiche.
MEMORABILE: Il monologo "pensato" da Lois Lane durante il volo.
Imponente trasposizione dell’uomo in calzamaglia tra i più famosi che abbiano calcato lo schermo e i fumetti. Il dispiego dei mezzi è effettivamente importante e, malgrado gli anni siano passati e la tecnologia evoluta, la resa è ancora buona. La parte più interessante è la prima perché permette di assistere alla nascita del supereroe. Successivamente si evidenzia qualche difetto e la piega che prende non tiene il passo. Il film diventa troppo manicheo, scivola nel banale, esagera addirittura quando pretende di giocare con il tempo.
Il primo grande superhero-kolossal è diretto da Donner con grande enfasi (OST alla Guerre stellari) e interpretato da un insuperato Christopher Reeve che incarna davvero il miglior Superman rispetto a qualsiasi film futuro e fumetto passato. All'epoca i fotomontaggi e gli SPX erano i migliori possibili e strano a dirsi ma non si notavano, oggi (in piena era CGI) sono evidenti i voli "appiccicati" su sfondo. Questo non incide però sul risultato finale di grande spessore dovuto alla sceneggiatura, alle interpretazioni (Hackman) e alla grande epicità.
MEMORABILE: L'inizio con Brando/Jor-El su Krypton; Superman che vola intorno alla terra per invertire il tempo per riportare in vita Lois Lane.
Primo fumetto cinematografico formato kolossal, al tempo si rivelò una delusione a causa dell'aspetto plasticoso di Reeve-Superman, la rara antipatia di Kidder come Lois Lane, la tronfia pomposità di babbo Brando, mentre si salvavano l'ironico Hackman nei panni di Luthor, Stamp fascinoso generale Zod ed alcune vecchie glorie del passato. Rivisto adesso, risulta talmente datato da diventare un godibile oggetto di cine-antiquariato, prezioso perché ci ricorda gli anni in cui eravamo giovani ed ancora digiuni di quei supereroi di cui adesso lamentiamo l'invasione sugli schermi.
Un film che all'epoca aprì una nuova strada ad ampio budget per i film dedicati ai supereroi. Christopher Reeve è assolutamente perfetto nella parte, molto meno la seppur brava Margot Kidder. Atipica la resa di Luthor da parte di Gene Hackman. Il film risente dell'atmosfera anni '70 e intrattiene in modo riuscito, nonostante le lunghe parti statiche e la bassa quantità di azione. Il seguito è più frizzante, ma questo film resta un caposaldo nell'immaginario di tutti gli ex ragazzi degli anni '80.
Vedere Superman al cinema è una emozione unica e consente di capire come nacquero i film tratti dai fumetti, con annessi effetti speciali dell'epoca (era il 1978). La storia è appassionante e fa vedere un Kal- El poco più che neonato spedito sulla terra dai genitori. Si vede poco della sua vita da adolescente e si arriva presto all'età adulta, da giornalista del Daily Planet. Una pietra miliare del cinema che vale la pena recuperare. Senza dimenticare la colonna sonora di John Williams. Mitologico.
MEMORABILE: Il primo salvataggio di Superman e la sua scoperta agli occhi della gente.
Inequivocabilmente il coming of age della trasposizione dei supereroi sul grande schermo, col suo budget miliardario, la fine della succedaneità televisiva, la scrittura stratificata (tra messianesimo e understatement ironico) di cui tutti, Marvel compresa, faranno (in ogni senso) tesoro. Reeve, eroe screwball in abiti sagomati (alla Cary Kent verrebbe da scrivere) e algido il giusto in tuta rossoblù, è meraviglioso ma l'intero ricco cast se non sempre in parte sta comunque al gioco. Qualche difetto in termini di continuità narrativa è presente, ma è un film che fa prendere il volo.
Richard Donner mette in scena un Superman primordiale, partendo dalle origini sul pianeta Krypton, nel quale il padre genetico interpretato da Brando decide di destinarlo da bambino sulla Terra. Le musiche di Williams sono senza dubbio il pezzo forte di un film che, nella maggior parte delle scene, risulta essere molto ripetitivo; ma è perdonabile, visti i tempi. Comunque è da apprezzare la capacità nel riuscire a realizzare scene d'azione di grande impatto ed effetti speciali innovativi, per quegli anni. Da ricordare un eccentrico Gene Hackman nei panni di Lex Luthor.
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Si la Munro ottima attrice,e soprattutto di bella presenza.
Curiosità124c • 26/05/09 15:07 Contatti col mondo - 5193 interventi
Ciavazzaro ebbe a dire: Si la Munro ottima attrice,e soprattutto di bella presenza.
Io so che perv la parte di Ursa venne contattata anche la nostra Marilù Tolo. Alla fine, però, è meglio Sara Douglas, che da Ursa si costruì una carriera cinematografica e televisiva veramente di grande spessore, grazie ai suoi personaggi quasi sempre negativi!
Fa parte dei 190 film menzionati da Edgar Wright e da Quentin Tarantino che si possono trovare nel commento del film -HOT FUZZ- Questo "duetto" di opinioni e citazioni è incluso nel terzo disco DVD della collector's edition uscita per il mercato UK.Viene citato il film di Donner in quanto secondo i due registi viene omaggiato nel finale di Matrix.
Disponibile in Blu Ray con queste specifiche (fonte dvd store)
Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Francese Spagnolo Tedesco
Sottotitoli Italiano Inglese Francese Spagnolo Tedesco Olandese Danese Svedese Norvegese Finlandese
extra Commento del regista e del consulente creativo
Taking Fly: La creazione di un eroe
Making Superman: La leggenda di Superman
Provini per Superman
Traccia solo musica
Trailer e spot televisivo
Homevideo124c • 10/06/11 14:03 Contatti col mondo - 5193 interventi
Galbo ebbe a dire: Disponibile in Blu Ray con queste specifiche (fonte dvd store)
Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Francese Spagnolo Tedesco
Sottotitoli Italiano Inglese Francese Spagnolo Tedesco Olandese Danese Svedese Norvegese Finlandese
extra Commento del regista e del consulente creativo
Taking Fly: La creazione di un eroe
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Trailer e spot televisivo
Se c'è solo la versione del 2000. doppiata da Luca Ward, è un altro DVD sprecato.
HomevideoXtron • 12/08/15 21:16 Servizio caffè - 2229 interventi
Io ho il dvd WARNER doppio lato.
Nel lato A il film, nel lato B i contenuti speciali
Audio italiano-inglese
Sottotitoli vari tra cui l'italiano
Formato video 2.35:1 anamorfico
Durata 2h25m14s
Extra: La creazione di Superman, Dietro le quinte, La magia del mantello, Provini, trailer, scene eliminate, spot tv, musiche aggiunte
Dalla collezione cartacea Fauno, il flano del film:
HomevideoNoncha17 • 1/10/17 22:33 Pulizia ai piani - 1067 interventi
La versione cinematografica (con il doppiaggio originale) la si può trovare nella Superman Anthology, comprendente 5 Blu-ray con tutti i film della saga fino a Superman Returns.
P.S. Del cofanetto è uscita anche in Italia l'edizione limitata da otto dischi (Blu-ray), contenente anche le altre versioni dei primi due film..oltreché vari extra!