Il successo enorme di LETHAL WEAPON, replicato dai tanti sequel, sta soprattutto nell'aver saputo creare, con la coppia Mel Gibson/Danny Glover, un affiatamento e una complementarità che ha nell'ironia la sua carta migliore. Tanto diversi, il nero Roger Murtaugh (Glover) e l’ex berretto verde Martin Riggs (Gibson), da scatenare a ogni occasione piccoli diverbi dominati dai rimproveri furiosi del primo e dalla difesa simpatica del secondo (ma è quasi sempre lui la causa prima di ogni casino). L'importante è remare nella stessa direzione, come sempre. Dalla parte dei buoni. In questo primo capitolo l'azione è secondaria rispetto all'ironia, tanto che la parte migliore è quella in cui cominciamo...Leggi tutto a conoscere i due protagonisti: Riggs con le sue crisi di depressione (la moglie è appena morta in un incidente stradale) che lo portano a diversi tentativi di suicidio, Murtaugh con una famiglia simpatica dove la moglie cucina malissimo e la figlia maggiore si fa le canne. È qui che il regista Richard Donner (complice la vivace sceneggiatura di Shane Black) costruisce il successo, completandolo poi con il mestiere: le scene d'azione le sa girare, non c'è dubbio e il facile intreccio poliziesco resta un esile pretesto da caricare con violenza e sangue come d'abitudine. A garantire la qualità della confezione provvedono poi le musiche di classe del trio Michael Kamen (piano), David Sanborn (sax) ed Eric Clapton (chitarra), cesellate su misura con tocchi morbidi che lasciano il segno. Qualche buon caratterista (Gary Busey, Tom Atkins) completa un quadro non esaltante ma commercialmente molto appetibile.
Buon action che si inserisce nel migliore dei modi nella tradizione dei film incentrati sulla coppia di poliziotti dai caratteri fortemente diversi ed (apparentemente) inconciliabili. Diretto da un regista perfettamente a suo agio in questo genere di pellicola, Arma Letale deve gran parte della sua riuscita all'azzeccata coppia di interpreti: Gibson e Glover sono molto simpatici e padroneggiano con professionalità il copione. Il resto è fatto da sequenze d'azione ben realizzate che rendono molto godibile il film.
Divertente action movie ottimamente scritto e ben reso dalla splendida regia di Donner. Perfetto nelle rapide, violente scene d'azione, con un buono studio dei personaggi. Il suo punto di forza comunque è nel cast. Mel Gibson e Danny Glover formano un duo memorabile. Tra battibecchi e sparatorie si ritroveranno legati da profonda amicizia. Ottimi anche i cattivi Busey e Ryan. Bella colonna sonora.
Primo capitolo di una serie. Davvero niente male: bravo Mel Gibson, poliziotto efficiente, ma paranoico (la scena in cui "convince" a modo suo un suicida a non gettarsi nel vuoto) e il suo spaesato compagno, un bravo Danny Glover. Ben realizzato il suicidio d'apertura (immagini e musiche), buon esempio di action realizzato bene.
Nei tanto vituperati (a torto) anni 80, al cinema ci sono molte cose da salvare: questa è una. Grazie alla davvero perfetta alchimia che nasce fra i due protagonisti, l'accoppiata vincente "uno-contrario-dell'altro-insieme-per-forza", già vista e stravista, funziona ancora una volta, specie nella prima parte del film. Ma non dimentichiamoci che, in sè, trattasi di film d'azione. E allora grazie a Richard Donner che dirige (bene) e a Mel Gibson che impersona (meglio) l'arma letale del titolo, anche sotto questo aspetto il film non è niente male. Divertente.
Primo e migliore della serie (che vanta ben 3 seguiti), è un solido film action pieno di ritmo e realizzato con mestiere da Donner (le scene d'azione sono molto ben girate) e condito da dosi massicce di ironia e con tanta violenza che risulta meno patinata e ben più vigorosa della media. Bravi e funzionali i due protagonisti. Adatto a chi ama il genere e a chi cerca un film da vedere senza troppo impegno.
Cinema d'azione senza troppi sottintesi, tosto e veloce, con Gibson poliziotto fuori di testa con tendenze suicide che sfida continuamente la morte, accoppiato a Glover, padre di famiglia che la testa invece cerca di tenersela sulle spalle, nonostante le intemperanze del compagno. Cattivi fetentissimi (Busey adorabile), armi tecnologiche, belle ragazze, sparatorie, inseguimenti, mentre fra i due uomini tanto diversi nasce una salda amicizia. Niente di originale, ma un meccanismo ben oliato che fila via bene senza annoiare.
MEMORABILE: Il labbro tremulo di Busey mentre il suo capo gli ustiona un braccio tanto per dimostrarne l'assoluta fedeltÃ
Che bello quando non c'erano gli effetti digitali e per fare un buon film d'azione si sfasciava tutto e in abbondanza! Una coppia bene assortita e un buon ritmo per un film riuscito. Solito mix di azione e battute che non passa mai di moda. Rispetto ai vari seguiti Gibson qui è perfetto, nella sua imprevedibile follia; poi, col procedere sempre più verso il comico, il suo personaggio perderà un po' di efficacia. Buon cast, una sceneggiatura che funziona ed un'ottima realizzazione. Non vuole essere un capolavoro, ma come intrattenimento puro funziona.
Due poliziotti veterani del Vietnam (Gibson fuori di testa e Glover con la medesima ben piazzata sulle spalle) si trovano alle prese con un grosso traffico di droga. Cop-movie che punta tutto sull'azione, gli stunts e la buona vecchia tendenza a sfasciare tutto, il che decisamente è preferibile alle tirate reazionarie non insolite per il genere e qui fortunatamente evitate. Ben delineati, oltre ai protagonisti, anche i cattivi Busey e Ryan. Formula non originialissima, ma diretta e realizzata con abilità .
Veramente risucito, questo action che ho avuto modo di apprezzare anche vedendolo in lingua originale. La coppia Gibson/Glover è una delle più azzeccate e darà seguito ad altre collaborazioni nei sequel. Monumentali i nostri doppiatori (come quasi sempre). Richard Donner è sempre una garanzia di professionalità . Da vedere e rivedere.
MEMORABILE: Murtaugh: "Sono troppo vecchio per queste stronzate".
Primo di una lunga quadrilogia, Arma Letale è tra i film che più di ogni altro (48 ore, Beverly Hills Cop ecc.) riesce ad inserire la commedia all'interno di un sano action, senza svilire di fatto la parte poliziesca. Vecchia scuola: non si risparmiano inseguimenti, sparatorie, scazzottate, auto distrutte. Ma il merito del successo di tutta la serie è sicuramente di Gibson e Glover, che riescono a creare tra loro un'alchimia perfetta, sempre nella parte e con spunti che farebbero impallidire comici di professione di lunga data.
Il successo di Arma letale sta tutto nell'ottima sintonia della coppia formata da Glover e Gibson. Le scene d'azione non mancano (le classiche sparatorie, gli inseguimenti, i cattivi da mettere dietro le sbarre) e non annoiano sia per il buon lavoro di Richard Donner sia per un bravissimo Gibson completamente a suo agio. 2 ore ben trascorse.
Buon poliziesco dove l'azione non manca di certo. Il tutto è poi ravvivato dai due protagonisti, molto diversi, ma comunque affiatati e concentrati sullo stesso obiettivo: farla pagare al super cattivo ex mercenario e al suo braccio destro totalmente succube (si fa anche bruciare una mano). Non saranno però le uniche mele marce. La sceneggiatura non è certo tra le più originali, ma il ritmo è pressochè costante; e la simpatia dei due poliziotti (uno psicotico con manie suicide e un quasi pensionato) contribuiscono a far giungere lo spettatore alla fine della pellicola senza mai sbuffare.
MEMORABILE: Gibson al tizio che gli punta la pistola in testa minacciando di ucciderlo: "Spara spara!!!"; Il singolare approccio di Gibson col potenziale suicida.
Poliziotto bianco schizzatissimo con manie suicide e collega nero, maturo, padre di famiglia e prossimo alla pensione cercano di fermare una banda di ex-militari che trafficano eroina. Ricco di ottime scene d'azione, ritmo sempre altissimo, attori efficaci, sceneggiatura non banale e grandiosa colonna sonora. Un grande poliziesco.
Sicuramente il più "poliziesco" dei quattro film della serie. Veramente godibile, con Mel Gibson e Danny Glover che si rivelano essere veramente una gran bella coppia. Divertente, senza screditare il poliziesco vero e proprio. Veramente un buon film. 3 pallini.
Oltre vent'anni dopo l'uscita rimane l'importanza storica di un film che per certi versi ha fatto scuola (ma 48 ore ha aperto la strada parecchio prima) e qualche zampata altisonante. La grande energia dello spettacolo action e le scintille nel rapporto tra i due compari, se mai ci son state, devono essersi sbiadite irrimediabilmente, visto che oggi il confronto coi vari Danko o L'ultimo boyscout (per dirne due) non regge proprio. Il miglior Gibson attoriale non è certo qui, recita d'eccesso peraltro senza rubare la scena al misurato e solido Glover.
Action ottiantiano fino al midollo, basato su una variazione dello stereotipo della "strana coppia" col distintivo. La trama poliziesca è zeppa di buchi e di inverosimiglianze, tutte tese a giustificare l'azione più fracassona e spettacolare (tra esplosioni, voli dal decimo piano, fino alla rissa finale), ma la confezione riesce a sopperire alle carenze della sceneggiatura con una buona regìa, belle ambientazioni (una Los Angeles spesso piovosa) e soprattutto l'affiatata coppia di protagonisti, che darà vita a molti seguiti.
MEMORABILE: Glover: "Hai mai incontrato qualcuno senza ammazzarlo?" Gibson: "Beh, a te non ti ho ancora ammazzato, no?"
Il top assoluto del poliziesco di coppia (insieme a 48 ore), guidato da Gibson e Glover perfettamente complementari ed entrambi ottimi nel caratterizzare i personaggi. Riuscitissima la sceneggiatura di Black, con il suo mix di azione esagerata e humor, così come attenta la regia di Donner, da sempre a suo agio con le pellicole movimentate. Ottima colonna sonora, bel reparto cattivi.
Film d'azione con i classici duri a morire. Trama ben snocciolata, ma talvolta risulta ridicola per compiacere con stereotipi il repubblicano medio; la scazzotata nel finale, ad esempio, che senso ha? Bella la colonna sonora. Film da vedere senza impegno.
Il miglior Gibson di sempre per questo action movie ormai leggendario. La storia ruota attorno alla coppia apparentemente non amalgamabile, ma che, come appare ovvio, finirà per divenire un tutt'uno. Gibson è il solito poliziotto distrutto psicologicamente, Glover il buon padre di famiglia. La sceneggiatura non è da Oscar e nemmeno la regia, ma di certo è uno dei capostipiti di un certo genere di pellicole al pari del buon McClane.
Il primo film della famosa coppia di poliziotti Gibson-Glover è un ottimo action movie ove troviamo un numero ingente di scene d'azione, specie sorte per mano di Riggs (Gibson), il più folle tra i due. Reduce del Vietnam, è in depressione per la morte della moglie; si rifarà trovando in Roger (Glover), poliziotto tutto lavoro e famiglia, un collega e un grande amico. Dal primo successo seguiranno altri tre film, ma questo resta il migliore.
MEMORABILE: La scena in cui Riggs con la sua Beretta uccide il cecchino (tagliata nella versione italiana, poi reinserita).
Due poliziotti agli antipodi: uno bianco, l'altro nero, uno schizzato e imprevedibile, l'altro calmo e riflessivo e per giunta padre di famiglia; in qualunque altro contesto sarebbero scintille, ma nel variegato cinema americano la coppia funziona abbastanza bene. La trama non è importante quanto l'alchimia che si instaura fra due persone così diverse e le scene d'azione sono belle e coinvolgenti. Bravi attori e ottimi i loro doppiatori. Grande successo di pubblico. Da vedere.
Di coppie di sbirri il cinema ne ha sfornate a decine: per emergere non bastava calcare sul solito scontro tra caratteri opposti; ci è voluto il poliziotto con gli istinti suicidi, il Gibson fuori di testa assecondato dal buon padre di famiglia. La sceneggiatura domina sull'azione, gli attori sugli stuntmen e si ridacchia spesso in quello che è prima di tutto uno show a due; intorno esili figure a scomparsa (Busey compreso), una bella idea panoramica (l'incontro al Lago Salato) e la gran professionalità di Donner a reggere le fondamenta.
MEMORABILE: Le prime due azioni di Riggs: 1) "Sparami, sparami, sparamiii" 2) "Se ti butti giù finisco giù anch'io".
Due poliziotti (uno di colore tutto lavoro e famiglia e uno bianco masochista e con tendenze suicide che ha appena perso la moglie) vanno a formare una delle coppie più efficaci ed esilaranti del cinema d'azione. Tra inseguimenti e sparatorie ci sono raffiche di battute al fulmicotone che ci fanno poco alla volta comprendere come il rapporta tra i due evolva in un'amicizia che va al di là delle proprie convinzioni. E' sempre bello rivedere opere di questo genere che mantengono una freschezza invidiabile.
MEMORABILE: Gibson che si ammanetta al suicida e si lancia dal palazzo.
Classico action movie americano con due poliziotti molto diversi tra loro che danno la caccia ai cattivi che qui spacciano eroina. Niente di nuovo, naturalmente, ma il meccanismo a orologeria funziona grazie a una sceneggiatura ben scritta e a scene d'azione che sprizzano adrenalina. Il vero valore aggiunto, però, è dato da una prestazione da manuale di Gibson, che riesce con bravura a lasciare spazio anche a Glover concedendo al film un respiro più ampio. Donner si limita a una regia sobria ed efficace senza strafare. Merita la visione.
MEMORABILE: Gli occhi di terrore dell'aspirante suicida quando capisce che Gibson sta per buttarsi ammanettato a lui.
Inevitabile che in situazioni del genere siano il carisma e l’affiatamento della coppia a fare la differenza. L’assortimento funziona bene e Glover la spunta su Gibson, completandolo senza mai fargli ombra. L’intreccio poliziesco è appena abbozzato e tutt’altro che innovativo, ma regge bene il minutaggio che scorre veloce senza dare l’impressione di arrancare. Pochi i momenti veramente superflui e quasi tutti legati alle scene d’azione. L’interminabile scontro corpo a corpo sul finire, per esempio, poteva essere evitato.
MEMORABILE: "Sono troppo vecchio per queste stronzate!"
Cult dell'action che inizia in maniera interessante per poi perdersi un po' per strada. Ci sono molte scene ad effetto nella parte iniziale (su tutte quella dell'aspirante suicida sul cornicione), i caratteri dei due poliziotti sono ben delineati e il ritmo è molto buono. Verso la fine il tutto diventa una stucchevole serie di sparatorie, caos e scontri in macchina come se ne vedono in tanti altri film d'azione meno famosi. Resta comunque buono. Iconico Mel Gibson, Danny Glover non convince totalmente. Ottima la sequenza iniziale. Bello, ma a metà.
Uno dei prototipi del poliziesco buddy-movie anni '80, ne rappresenta anche uno tra i migliori esemplari; ironico quando serve (ma senza strafare), drammatico nei punti giusti, violento e d'azione nei momenti clou, con approfondimenti psicologici quanto basta e due interpreti che si complementano, in un momento di grazia delle loro carriere. Non male anche il resto del cast, specialmente Busey come villain, regia solida e fotografia curata anche in notturna; action ottantiana al proprio meglio, con tanti dei cliché del genere ma godibile anche e soprattutto in virtù di quello.
Due poliziotti sgominano un contrabbando di eroina. Poliziesco con la coppia protagonista ben miscelata (giovane/adulto) in cui i caratteri son ben spiegati. Originale Gibson come psicotico aspirante suicida e Glover retto padre di famiglia. Gli ammazzamenti son numerosi e la classica resa dei conti è anche fin troppo spettacolare (l'elicottero sulla macchina) o fantasiosa (Gibson insegue a piedi). Cruento quando si inscenano torture e sbracato nel combattimento a terra, manco i due fossero dei reduci alla Rambo.
MEMORABILE: Il salto nel vuoto ammanettati; Il suicidio iniziale; La granata; Le scosse.
Cult dell'action anni Ottanta. Pur avendo pochissimo di originale e un finale molto scontato, coinvolge e diverte come ben pochi film del genere. La coppia Mel Gibson/Danny Glover, oltre che affiatata, è anche simpatica. Ottime le scene d'azione, dirette da un esperto del campo come Richard Donner. Discreta la colonna sonora di Michael Kamen ed Eric Clapton.
Primo capitolo della fortunata saga che vede protagonista la coppia di sbirri probabilmente più famosa della storia del cinema. In realtà vale lo stesso discorso fatto per 48 ore (concettualmente molto simile), ovvero pellicola di culto che oggi ci appare leggermente sbiadita: la trama poliziesca è sfilacciata, l'azione più contenuta del previsto e quando irrompe rischia di apparire fuori luogo (vedi la scazzottata finale). Poi Gibson e Glover sono bravissimi ad incarnare due poliziotti diversi in tutto, e la loro verve tiene in piedi la baracca, ma non esageriamo con le lodi.
Cult tutto sommato meritato del poliziesco ottantiano, con un duo di sbirri piuttosto memorabile. Se il soggetto aveva un ottimo asso nella manica (la macchina da guerra dalle tendenze suicide) non si può dire che la sceneggiatura, con le sue scariche di adrenalina a intermittenza, gli renda servizio nel migliore nei modi, ma il film si avvale di una regia sicura e di due interpreti principali eccellenti, in grado di rendere spassosi anche i momenti più convenzionali. Le buone dosi di azione, violenza e ironia arricchiscono il piatto.
Durante un Natale molto caldo, a un poliziotto appena cinquantenne ne viene affiancato un altro molto bravo con la pistola, ma anche in crisi profonda a causa della sua recente vedovanza. Un tema piuttosto sfruttato si direbbe, eppure il mix di caratteri funziona ancora alla grande, complice la simpatia dell’ allora superstar Mel Gibson. La trama non è granché, ma le scene action spericolate sono di indubbio effetto scenico. Tutta questo caravanserraglio alla fine magicamente sa come appassionare.
Milestone del genere "buddy cop", premiato giustamente dal successo grazie a una perfetta compensazione fra il poliziesco duro e violento e il blockbuster-movie alla portata un po' di tutti. Donner non attenua certo i toni quando ha da puntare pesante, ficcando già nell'incipit un suicidio in topless di spiazzante eleganza (e sensualità!) per proseguire a suon di pornografi traviatori di gioventù, spaccio pesante, torture e omicidi in quantità, ma lascia alla strana coppia Glover-Gibson condurre la partita, con irresistibile sarcasmo e spettacolosa determinazione. Eccellente Busey.
MEMORABILE: Sparatoria a bordo piscina; Il suicidio sventato da Gibson "a modo suo" (da fare il paio con Callaghan); Assassinio dall'elicottero; Il duello finale.
Quasi un film di Bud e Terence, tant'è che Glover ha pure lo stesso doppiatore (Glauco Onorato) di Spencer oltre all'atteggiamento insofferente verso il compagno strafottente e sempre pronto a infilarsi nei guai. La storia non regge manco per sbaglio (ai criminali sarebbe bastato cambiare luogo per lo smercio della droga, che oltretutto per quanto ne sappiamo avviene lo stesso) ma la forza della. pellicola sta soprattutto nel personaggio di Gibson e nelle tante e ben girate scene d'azione. Molto bella la colonna sonora di Kamen e Clapton. Divertimento senza nessuna pretesa.
Ormai a pieno titolo tra i classici dell'azione anni '80, si fa forte di una delle coppie di poliziotti più affiatate del cinema: il pater familias Glover e lo scapestrato Gibson, entrambi al loro apice. Donner ci mette poi del suo riuscendo a miscelare l'azione più dura e pura con momenti da commedia, che contribuiscono a rendere il film più accessibile. Nonostante qualche svarione narrativo, ne esce fuori un film che rimane bello fresco anche a distanza di decenni, che si fa riguardare con piacere e che alla fine vanterà più tentativi di imitazioni della Settimana Enigmistica.
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Non so se questa può essere una curiosità , ma è assolutamente impossibile che un contenitore (container) possa staccarsi dall'attrezzo di sollevamento (spreader) a meno che il container non sia posato e l'assenza di peso dia il consenso alla rotazione dei perni permettendo così la separazione tra container e spreader.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv ("I Filmissimi", venerdì 13 marzo 1992) di Arma letale: