Confezionato in tempo record dopo l’inatteso e travolgente successo del primo capitolo, SCARY MOVIE 2 ripropone in gran parte lo stesso cast e il medesimo staff tecnico, con i fratelli Wayans in prima fila (Keenen Ivory regista, Marlon e Shawn attori rispettivamente nelle parti di Shorty e Ray) e la simpatica Anna Faris protagonista. L'incipit è la cosa migliore del film, con una breve parodia dell’ESORCISTA che vede uno strepitoso James Woods nei panni che furono di Max von Sydow. Ovviamente la blasfema volgarità dei Wayans si scatena nella già pluriparodiata...Leggi tutto scena del vomito, con risultati esilaranti: cinque o sei minuti spettacolari prima dei titoli di testa. Woods scompare e comincia il film vero e proprio, che questa volta prende come punto principale il remake di HAUNTING e vi inserisce decine e decine di citazioni (da POLTERGEIST, CHARLIE’S ANGELS, TWISTER, AMITYVILLE HORROR fino ad arrivare perfino a ROCKY IV con un gatto al posto di Ivan Drago!). Ancora una volta si resta stupiti di fronte alla perizia tecnica del regista, che sceglie inquadrature perfette e le monta con un ritmo eccellente e uno stile che si addice più a un action che a una semplice parodia. Purtroppo per lui la sceneggiatura (ci hanno messo mano in tantissimi) alterna gag da antologia (il pranzo con il servitore monco e lucido Chris Elliott, la già citata scena d'apertura...) a trovate da far cascare le braccia (la maggior parte, ahimé). Ovviamente frequenti ed espliciti i riferimenti sessuali, con la ripresa della famosa eiaculazione esagerata. Si ride qua e là, ma non c'è più l’effetto novità. Mah.
Trovo questo film esageratamente condito di personaggi da/per fighetti collegiali che pretendono situazioni comico sessuali degne di American Pie e che cercano la solita demenzialità semi volgare americana stracolma di belle ragazze mezze nude e battute senza un briciolo di intelligenza. Un unico aggettivo: irritante. Unico personaggio a mio parere ben rappresentato è l'uomo dalla mano malata: regala pochi momenti divertenti in mezzo a una vagonata di goliardate alla lunga stancanti.
Tutto sommato divertentissimo. Sicuramente orribilmente demenziale, ma mi sono concesso fin troppe risate per giudicare male la pellicola. Hanson il manutentore è una trovata da antologia, così come il papagallino in gabbietta e il gatto Ivan Drago. Magistrali le sequenze con James Wood prete-esorcista e quelle canore attorno al pianoforte. Secondo il mio punto di vista il film è sempre in grado di divertire con trovate singolari ed originali, pecca un po' troppo di gratuita volgarità. Consigliatissimi i director cut.
MEMORABILE: Il cantato: "Te l'ho detto chiaro sai bel negretto non mi fotterai"
Già il primo episodio non era un granchè, figuriamoci il seguito. Infatti il regista si limita a propinarci la stessa minestra prendendo di mira altri film rispetto alla pellicola precedente. Non c'è molto da salvare anche se qualche gag può risultare divertente; il livello medio comunque è molto grossolano. Il pubblico tuttavia dimostra di gradire garantendo buoni incassi. Mi sento generoso: 1 pallino e mezzo!
Inguardabile. Se il primo bene o male si salvava, questo seguito è davvero pessimo. La trama è esilissima, solo un triste collage di prese in giro ad altri film; peccato che non si rida praticamente mai. Meglio sorvolare sugli attori principali, mentre tra quelli secondari abbiamo qualche buon nome decisamente sprecato. Difficile arrivare fino alla fine.
Inevitabile seguito e di gran lunga inferiore al primo capitolo. Tolta infatti la sequenza pre-titoli con un grande James Woods nel ruolo dell'esorcista (ma doveva esserci Marlon Brando..) il resto non è granché. Molto più volgare del precedente, con situazioni più spinte e con battute e gag molto meno efficaci. Del cast si salvano solamente la Farris e il solito grande Curry.
MEMORABILE: La scena pretitoli con il grande James Woods.
Praticamente una fotocopia del precedente con alcune novita' introdotte giusto per non cadere nell'auto plagio. Piuttosto gustosa in questo senso l'apparizione di un divertente ed assatanato James Woods nei panni di un esorcista in un ovvia citazione del film omonimo.Per il resto, pur con alcuni momenti divertenti, il film naviga nel tranquillo ma banale mare del gia' visto che rende pleonastica la visione.
Discreto seguito di Scary movie che attinge a piene mani da Presenze e dalle ghost-story. Il risultato però è inferiore a quello del precedente film. La volgarità (che però qui non diverte) regna sovrana e gli attori non funzionano granché. Evitabile. Solo per gli appassionati della serie.
Il divertimento non è moltissimo in questo primo sequel, con tutta una serie di inutili volgarità (che perdipiù non fanno ridere) e troppe scene allungate oltre il sopportabile. In ogni caso Anna Faris è perfetta per la parte, e qualche gag va comunque a segno, soprattutto per la presenza dell'ottimo Chris Elliott.
Il secondo capitolo della saga che riprende 4 dei personaggi precedenti (i fratelli Wayans, Regina Hall ed Anna Faris) per una nuova parodia che spazia da Poltergeist a The Haunting con riferimenti espliciti alla casa di Amityville Horror, il gatto che reinterpreta Rocky e la fantastica scena iniziale ricordata da tutti come la migliore parodia di L'esorcista (anche Leslie Nielsen ci aveva tentato con Riposseduta). In definitiva una bella parodia che alterna momenti di sano divertimento con buchi nella sceneggiatura e battute riciclate.
MEMORABILE: La favolosa scena iniziale con James Woods e Veronica Cartwright.
Sono uno dei pochi a ritenere questo il migliore dei vari "Scary movie", tutto trovate, ritmo e parodia acuta di film di grido. La scena del pallone da basket che rimbalza a tempo di musica con i protagonisti che si alternano, la "autofellatio" del paraplegico, il monco cameriere sono solamente alcune tra le gag più divertenti di questo capolavoro dell'assurdo. Bravissima la Faris, simpatica la Spelling che si fa possedere da un fantasma sporcaccione. Insomma, uno stracult!!!
A tratti migliore e a tratti peggiore del primo capitolo. Le carte vincenti, stavolta, sono fornite dagli attori secondari (fra cui Curry e Woods, due nomi non da poco), mentre il cast principale ci dà dentro con le volgarità e le scurrilità. In definitiva allo stesso livello del primo, anche se mi sarei aspettato qualcosa di più. Brava la Faris.
Si parte con un Woods a pieno regime, seppellito poi da una montagna di vomito che nemmeno in Piccola peste torna a far danni, sull'ottovolante. Il resto è ordinaria americana amministrazione, con qualche gag esilarante ma anche una marea di momenti piuttosto fiacchi. I personaggi sono gli stessi o quasi del capitolo precedente, essendone in effetti questo il sequel. Si apprezzano gli ammiccamenti omosex di Ray, per quanto di trama grossolana, la goffaggine di Cindy, mentre Shorty ha già dato tutto. C'è comunque di peggio, in giro.
MEMORABILE: La parodia dello spot Nike con la palla da basket; It e il suo calvario con Ray.
Forse il peggiore della serie, anche se non è da buttare. Ciò che meglio funziona è la location dell'inquietante villa, dove si prendono in giro Poltergeist, Haunting e in una scena forse Bloody psycho e/o Fantozzi va in pensione. Menzione speciale per la confezione, dalla fotografia encomiabile. Ma la comicità non funziona molto (parecchie volgarità gratuite) e le gag riuscite sanno di bambinesco (il duello col micio, quello in carrozzella). Bravi la Faris e Elliott nei panni dell'untuoso e deforme tuttofare. Sembra una puntata di Scooby doo...
MEMORABILE: Quando il gatto Mister Felix mostra il medio ad Anna Faris (m'ha fatto venire la tartaruga per le risate!).
Se il film avesse mantenuto la brillantezza e la genialità dell'incipit, sarebbe entrato di diritto nella Hall of fame dei film più comici della storia del cinema: purtroppo con lo scorrere della pellicola l'interesse e soprattutto la risata vanno scemando, colpa da impuntare al dilatarsi eccessivo di certe gag poco felici. Qualche momento ridesta l'attenzione (la lotta fra la Faris e il gatto), ma ben presto risubentra la noia che rende difficile la prosecuzione. Perfetta, come sempre, la Faris.
Agghiacciante seconda puntata di un film di clamoroso successo. Viene da sperare che sia stato scritto e girato in fretta e furia, perché rasenta l'inguardabilità. Il problema non è la volgarità del tutto, ma proprio il fatto che non fa ridere, neppure per sbaglio. Ci sono un sacco di citazioni, ma non fanno sorridere manco loro, dando invece l'impressione di essere banali riempitivi. Insalvabile. *
Anche in questo sequel la demenzialità è solo in rari momenti di qualità. Va segnalato soltanto il prologo dedicato a L'esorcista. Per il resto si eccede troppo in volgarità che rendono questa seconda parodia da dimenticare subito. Inferiore al primo film anche nel ritmo. Per quanto mi riguarda, la visione di questa saga si ferma qui. *!
Si ha l'impressione (e anche più) di un sequel girato per ovvi motivi di cassetta sull'onda del successo del fortunato primo episodio. Mentre il prologo con la parodia de L'esorcista fa sperare bene per il prosieguo, il resto non mantiene la stessa intensità e le battute buone scarseggiano a favore dell'umorismo becero, il che può essere considerato un marchio di fabbrica. Per un momento di distensione, per staccare la spina e nient'altro...
Senza ombra di dubbio il mio Scary movie preferito, a partire dal grandeincipit che canzona L'esorcista e Amityville horror (James Woods a dir poco fantastico). Ma anche il resto del film non è male, con trovate esilaranti e super demenziali che variano dalla parodia pubblicitaria a quella di film horror del periodo. Divertimento assicurato.
MEMORABILE: James Woods che "benedisce" la casa; Chris Elliott (Hanson) che serve la cena.
Molto altalenante. Come prevedibile i collegamenti logici col primo sono quasi del tutto saltati e l'unico leit motiv è la parodia a tutto spiano. Nondimeno, le citazioni proposte sono meno incisive e quelle riuscite risultano invero effimere (come la scena del basket in salsa spot Nike dell'epoca). Il film è salvato dai validissimi Chris Elliott, Tim Curry e James Woods, che però sono troppo defilati per dare quel quid in più alla pellicola. Qua e là si ride e nel complesso è più che salvabile, ma è inferiore al precedente.
Con il secondo capitolo si punta anche di più sulle gag visive, ma il risultato è forse leggermente meno efficace. Si ride, certo, ma a tratti il tutto risulta anche piuttosto disgustoso e comunque l'effetto novità non si è certo conservato benissimo. Qui si prende in giro maggiormente l'horror basandosi su Haunting, ma la parodia inizia a perdere qualche piccolo colpo. Comunque valido e molto più di tanti altri prodotti usciti sulla sua scia.
MEMORABILE: Il ballo improvvisato sullo spot della Nike.
Questo secondo capitolo è sicuramente il peggiore della saga (non tengo neanche conto dell'orribile quinto episodio) e lo è per diversi motivi: innanzitutto c'è troppa volgarità gratuita, talmente gratuita da non far neanche ridere. Scene divertenti ci sono, ma meno rispetto agli altri capitoli e anzi, in certi passaggi ci si annoia pure. La parte migliore è sicuramente l'antefatto con James Woods. Nell'ambito del cinema demenziale sicuramente non è tra i peggiori, ma neanche tra i migliori.
Forti del successo ottenuto dal primo capitolo, regista e cast quasi al completo torna per questo sequel in cui vengono ignorate le vicende del numero uno (tutti i morti tornano in vita) ma conservate le caratteristiche dei personaggi. Purtroppo la regia non è buona come prima, il ritmo è a volte sbilenco e la presenza di un trio di personaggi azzeccati (il prof. Tim Curry, il prof in sedia a rotelle e il maggiordomo) non basta a supportare un'operazione che sa più di "dovuta".
MEMORABILE: La cena servita dal maggiordomo "Germi miei".
Un grosso passo indietro rispetto al primo. Il lessico comico è lo stesso (volgare e disgustoso, senza eccedere), così come buona parte del cast, ma la storia è molto meno interessante. L'incipit che parodizza L'esorcista è ottimo, con un James Woods divertentissimo. Quando però l'azione si sposta nella villa di Haunting, le cose precipitano: troppe le battute che cadono piatte, poche le trovate puerilmente geniali che avevano reso degno di nota il predecessore. Non era facile creare una parodia delle ghost story, infatti il risultato è mediocre.
MEMORABILE: Il pupazzo di Poltergeist sodomizzato; Il gatto posseduto; La pianta di marijuana gigante che si fuma il suo proprietario.
Il secondo episodio parte alla grande con James Woods nella parte del prete esorcista. Poi pian piano si affievolisce mantenendo però, a onor del vero, sempre un ottimo ritmo. E' più sboccato e volgare del primo capitolo ma senza comunque eccedere (in giro c'è molto di peggio)! Nel complesso ci si diverte ancora con i soliti rodati protagonisti e l'aggiunta di Tory Spelling. Non sarà originale come il primo ma ne segue le orme.
Bene o male ai livelli del primo film. Questa volta vengono parodiate le ghost-stories stile Haunting - Presenze e Amityville horror ma anche pellicole come Fast and furious. Le battute e le gag sul sesso o la marijuana al solito abbondano e ci sono anche gustose partecipazioni, come Tim Curry o James Woods (nei panni di uno scatenato esorcista). Divertente.
Dopo il geniale primo capitolo, un seguito appena meno riuscito, anche perché Haunting, la pellicola principalmente parodiata, non è che sia un must dell'orrore. Però ci sono in campo ancora i fratelli Wayans, con la loro impagabile mimica e si ride parecchio. Ci sono almeno due scene strepitose, quella del maggiordomo monco (straordinario Chris Elliott) che serve la cena e quella, pazzesca, della sfida sulle sedie a rotelle (riuscitissimo il personaggio del paraplegico David Cross), oltre a numerose altre. Livello di scurrilità elevatissimo, ma Ghost movie andrà anche oltre.
MEMORABILE: La volgarissima iniziale parodia dell'Esorcista; Il ballo rap con la palla stregata; L'autofellatio del paraplegico: "Ce la faccio da solo!".
Si abbassano le derive sessual/parodiche (anche se la Spelling e il rapporto orale coincitato fantasmatico che sta tra Poltergeist e Entity è ben riuscito, così come il paraplegico che si soddisfa oralmente da solo) e si punta di più sulle gag (la pianta che riduce Wayans a un enorme spinello à la Piccola bottega degli orrori, la schifosissima cena con la manina atrofizzata e ravanatirce di cibarie di Elliot). A volte volgarotto e poco divertente (la parodia iniziale dell'Esorcista vs Amityville horror tra scatogie varie), ma che azzecca attimi irresistibili (il gatto inferocito).
MEMORABILE: Le fisse voyeuristiche di Tim Curry sulle studentesse; Elliot che annusa le mutandine della Faris e prende in bocca il suo spazzolino da denti.
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