Film in due episodi diretto da Neri Parenti. Nel primo Lino Banfi, emigrato pugliese in Svizzera fintosi per anni ricco agli occhi del paese natale, riceve la visita della nipote (Milly Carlucci) e, grazie agli amici (Antonio Allocca, Roberto Della Casa...), riesce in qualche modo a reggere la parte. Un Banfi in gran forma, un’idea per nulla originale (sfruttata peraltro da Enrico Montesano l’anno prima in GRAND HOTEL EXCELSIOR) ma una sceneggiatura discreta che offre a Banfi la possibilità di dare il meglio di sé con improvvisazioni e gag di buona fattura. La Carlucci è bella quanto ben più adatta...Leggi tutto al piccolo schermo, vista la deludente prova che ripete anche nell'episodio di Villaggio. Quest'ultimo, che appare nella piccola parte caricaturale di un'infermiera "nazista", dà il suo contributo per una riuscita tutto sommato piacevole, con punte di genuina comicità. Ma è per l'episodio di Villaggio che il film è rimasto nella memoria degli appassionati. O meglio, per la fenomenale scena del viaggio aereo sul charter, 14 minuti da antologia impreziositi dall’eccezionale partecipazione di Banfi/Capitano Tombale e da una serie di iperboli degne del miglior Fantozzi. Al di là di questo sprazzo di autentico genio, l'episodio riprende in parte quello (SI’ BUANA), sempre villaggesco, di DOVE VAI IN VACANZA?, con un povero cristo che racconta in flashback (e tanto di voce fuori campo in pieno stile Fantozzi) la propria avventura catastrofica al villaggio turistico. Qualche spunto divertente, una Carlucci fortunatamente in secondo piano ma nel complesso un riciclaggio bieco di molte gag tipiche del suo protagonista. In ogni caso meglio di tante altre sortite del nostro; almeno qui si intravede una certa cura, nella sceneggiatura.
Neri Parenti deve aver esaurito la vena comica e le idee con questo film. L'episodio con Banfi è esilarante grazie al nostro che, almeno qui, può contare su comprimari ben assortiti e validi (Allocca, Della Casa, Antonelli...).
Per Villaggio chapeau: la sequenza del volo charter è da manuale della comicità. L'episodio è un mix tra l'episodio "Sì Buana" di "Dove vai in vacanza?" e "L'imbranato".
Film suddiviso in due episodi e quindi il mio voto in questo caso si dimezza in quanto Lino Banfi lo digerisco pochissimo: per cui non promuovo la sua parte mentre al contrario l'episodio con Villaggio è più divertente e solare, con trovate sempre sull'onda dello stile fantozziano (il gomitolone con la chiave del bungalow o la tintarella in spiaggia, tanto per citarne due). Divertente a metà, con la presenza a 360° di una Milly Carlucci fisicamente in formissima.
Pellicola suddivisa in due parti che vanno in direzione opposta per risultato. Mentre l'episodio di Villaggio resta impresso nello spettatore (con battute destinate a radicarsi nella memoria), quello orientato su Banfi è poco efficace e non sfrutta (come invece dovrebbe) l'ottimo bagaglio di avanspettacolo di cui è dotato l'attore. Nel complesso può dirsi riuscito, anche se l'accoppiata dei due comici (pur se separati da sceneggiature distinte) non genera quel risultato che promette su carta. Milly Carlucci è davvero graziosa...
MEMORABILE: Il viaggio in aereo di Villaggio: partenza con spinta e volo con musica "live" degli alpini (Quel Mazzolin di Fiori).
Tra i due episodi l'unico che rimane impresso è quello con Villaggio, alle prese con un viaggio ai tropici di tipo "economico". Esilaranti l'aereo semidistrutto che ha bisogno di essere spinto, la hostess supercafona... e poi i giochi sull'isola (il gomitolone con la chiave, la pentolaccia, la gravidanza isterica). Però il vero "eroe" di questo secondo episodio non è tanto Villaggio quanto Pippo Santonastaso! Esilarante nella noncuranza con cui affronta gli impacci del suo compagno, è più bravo di Reder!
MEMORABILE: "Una cosa che fa rima con Udine!" SBONK!!! "Incudine!"
Il primo episodio (al quale sembra ispirarsi Montesano in Grandi Magazzini) diverte grazie alle grandi improvvisazioni e sproloqui di un Banfi sempre comico e una gustosa quanto indimenticabile parte per Villaggio nei panni dell'infermiera nazista. Il secondo episodio è ancora meglio, del tutto simile ad un Fantozzi con voce narrante ma con Santonastaso a sostituire Reder (bravo ma non più di Filini); il paradossale è proprio quello fantozziano, con i soliti tocchi surreali e qualche stupidaggine. Ci sono delle buone trovate comiche che si ricordano.
MEMORABILE: Tutto il volo, il gomitolone, l'incudine.
Strutturato in due episodi, senza essere un capolavoro, il film è piuttosto divertente anche se spesso l'umorismo è alquanto grossolano. Dei due episodi, il più riuscito è quello con Villaggio. L'idea del viaggio ai tropici con soluzione economica è senza dubbio attuale e le disavventure del turista sono divertenti ed esrtremizzano situazioni paradossali ma verosimili.
L'episodio di Banfi è piuttosto divertente, grazie proprio al protagonista (in grande forma). Naturalmente, verso la fine, tende un po' a scadere, ma resta niente male (la bambolona che porta alla nipote, credendola una bambina, i botta e risposta coi suoi compari, al ristorante). L'episodio di Villaggio, invece, è quasi un cartone animato. Lui è praticamente Fantozzi e un indegno Pippo Santonastaso sostituisce la sua spalla di sempre (Reder). Comicità di grana grossa, grossissima (il manichino Carlucci, il bilancere, la scottattura...). Bella la parte in aereo. Vince Banfi ai punti.
MEMORABILE: Banfi alla sua donna: "Ciao passerotta". E lei: "Ma non mi chiami più miciona"?". Risposta: "Eh no, da quando ti sei tagliata i baffi come faccio".
Dopo il successo di Fracchia la belva umana ancora la coppia Villaggio/Banfi, in questo caso separata "in casa", poiché duetta brevemente solo nel primo episodio, con Paolo nelle vesti di una donna che parla come il Professor Kranz (incursione non molto comprensibile). Lino parte in sordina ma si risolleva bene al ristorante, vittima di una serie di rocamboleschi equivoci. Le vacanze della seconda vicenda sono fantozziane al 100%, con la scena dell'aereo molto divertente (Banfi è il pilota) e un Villaggio incisivo.
Di questo film ho sempre ricordato di più la prima parte, forse perché Banfi è delle mie parti e la Carlucci che si impegna nel ruolo di Rosina mi lascia sempre un largo sorriso... l'episodio con Villaggio riecheggia altre pellicole precedenti, coeve e successive (vedi il viaggio in aereo e le Comiche 3)... in ogni caso un film godibile per le guitterie dell'attore pugliese e le disavventure tragicomiche nel villagio vacanze. Nota di merito per il sempre grande Santonastaso.
Buon film comico ad episodi. Discreto il primo con Banfi che si finge un riccone per far colpo sulla nipote e la comparsata di Villaggio nel ruolo di una terribile infermiera tedesca, il cui marito è scappato con un marinaio di colore! (personaggio già utilizzato da Villaggio in televisione). Poi c'è il secondo con l'ottima coppia Villaggio-Santonastaso, pieno di gag memorabili (vedi anche solo il viaggio in aereo).
Io ho trovato che l'episodio con Lino Banfi sia decisamente meglio di quello con Villaggio (e ve lo dice uno a cui è piaciuto Fantozzi). Il primo episodio lo trovo più divertente, con battute che si ricordano nel tempo, mentre il secondo sembra più un "revival" del "ragionier" Fantozzi.
MEMORABILE: Nicola e la moglie nel furgone: "Nicola, Nicola!" "Nicola Nicola il chezzo!".
Film comico ad episodi dal rendimento molto discontinuo: il primo, infatti, è piuttosto bolso e poco originale, il secondo invece lo surclassa nettamente grazie alla sua notevole capacità di saper prendere lucidamente in giro la mania delle vacanze nei villaggi con tutti i tormentoni annessi, primo tra tutti quello di dover fare sempre e per forza qualcosa.
L'episodio di Banfi è simpatico ma certo non memorabile; a funzionare alla grande è invece la parte con Paolo Villaggio, all'ennesima fantozzata sotto falso nome. Le scene divertenti sono molte, e Pippo Santonastaso come spalla è grandioso... non si può dire la stessa cosa dell'imbarazzante Carlucci, ma poco importa.
Divertente commedia sbanca-botteghino in due episodi. Il primo con Lino Banfi (**), che nella formula della pochade degli equivoci trasporta lo spettatore a Zurigo narrando le traversie di un emigrato pugliese il quale, per orgoglio nei confronti della nipote ospite, si spaccia per benestante. Il secondo episodio (***), d'ambientazione "club vacanze in Kenya", mostra le consuete avventure fantozziane di Paolo Villaggio in un'agghiacciante vacanza. Segmento assai ridanciano che ha tutta l'aria dello sfottò nei confronti dei viaggi organizzati.
MEMORABILE: "Il terrificante Savoia Marchetti in tela cerata".
Il Banfi manovale che si finge riccone (topos ipersfruttato) funziona bene grazie alla buona vena del comico pugliese, che arricchisce da par suo una sceneggiatura decente. Villaggio turista, ennesima fantozzata sotto mentite spoglie, ci regala la leggendaria scena dell'aereo (con Banfi) e un po' di tragicommedia nella restante parte d'episodio. Ottimi comprimari Santonastaso e Allocca; Milly Carlucci non era personaggio da cinema e deve averlo capito presto. Il giovane Neri Parenti evidenzia una precoce conoscenza del mestiere.
MEMORABILE: "Calma e gesso, Tombale non è un fesso!"
Film cult per gli appassionati di Villaggio, meno per quelli del grande Lino. Semplice il motivo: l'episodio del villaggio vacanze è un must assoluto, degno dei Fantozzi. Se il frammento di Banfi strappa qualche sorriso, quello del comico genovese (qui "geometra") strappa più di un applauso. Per tutti il viaggio in "ciarter" con gag a ripetizione strepitose (la hostess dal continuo turpiloquio è eccezionale). Guardatelo!
Divertenti entrambi gli episodi. Ovviamente si poteva evitare di far fare la comparsa a Villaggio nel primo e viceversa. Grandioso Lino Banfi, strepitoso al solito Villaggio e bene anche Santonastaso. Davvero bella la Carlucci. Una commedia minore da riscoprire.
Dall'unione di due comici di razza come Villaggio e Banfi (seppur interagiscano solo per pochi momenti nel film) era lecito aspettarsi molto di più; invece i due episodi non lasciano il segno, a parte qualche gag sicuramente riuscita. La parte con Banfi è discretamente divertente, ma non raggiunge mai gli apici di altri suoi film; l'episodio di Villaggio è di tipica impronta fantozziana (con annessi e connessi) quindi fa sorridere, anche se a parte il viaggio in aereo (che riprenderà ne Le Comiche) il resto è poca cosa. Nel complesso discreto.
Uno dei migliori film di Parenti, senza dubbio. Entrambi gli episodi funzionano, Banfi è davvero in forma e la sequenza dell'aeroporto è di quelle da ricordare. Gli applausi però sono tutti per il secondo con un Vilaggio ispiratissimo e uno strepitoso Pippo Santonastaso come sua spalla nelle disavventure vacanziere. Battute e situazioni da antologia e un apparizione di Banfi migliore di quella di Villaggio nel primo. Esilarante.
Commedia di grana grossa in due episodi ove i protagonisti sono Banfi e Villaggio. Nel primo il comico pugliese sciorina i suoi atteggiamenti tipici durante una narrazione abbastanza scorrevole. Nel secondo l'attore ligure ripropone i soliti atteggiamenti fantozziani con risultati alterni.
Neri Parenti comincia qui, nell'episodio con Banfi prima che in quello con Villaggio (suo "partner" da tempo, con cui l'intesa era già stabilita), a dimostrare una certa predisposizione per la gestione dei tempi comici. Banfi è scatenato, ma è anche ben diretto. Poi certo, il clou è l'episodio con Villaggio, che può contare sullo strepitoso sketch del volo "ciarter" (celeberrimo, da solo vale il film!). Santonastaso sostituisce degnamente Reder, Villaggio è in buona forma e tutta la prima parte del suo episodio ha ottimi momenti. Poi progressivamente cede.
MEMORABILE: "No stemo a far la solita corsa vergognosa par i posti al finestrino".
Migliore l'episodio con Banfi perché, nell'alchimia della risata, un protagonista che deve sostenere una finzione di fronte ad un ignaro co-protagonista è un ingrediente di sicura resa. Qui poi abbiamo, funzionali per contrasto, la severa ambientazione zurighese (foriera di equivoci linguistici...), la bellezza rassicurante della Carlucci, e l'indovinatissima "incursione" di Villaggio. E Banfi non sbaglia niente: scatenato ma non sfrontato, bravo. Ripetitivo, invece, dopo la partenza al fulmicotone, l'episodio con Villaggio. Nell'insieme, una commedia di buon livello, garanzia di sane risate.
MEMORABILE: Banfi braccato dalla fidanzata brutta e gelosa nella scena al ristorante. Il cannibalesco assalto al buffet nell'episodio con Villaggio.
Entrambi gli episodi sono molto simpatici, ma ho preferito leggermente quello di Banfi (strepitoso quando cerca di parlare svizzero) rispetto al solito episodio fantozziano di Villaggio (che però regala alcune gag eccezionali come il volo in aereo e il gomitolone). I caratteristi sono scelti con cura: Santonastaso sostituisce Reder molto bene e tutti gli emigranti del primo episodio strappano il sorriso. Nota stonata la Carlucci, che recita orribilmente.
Passabile l'episodio con protagonista Banfi, basato però sull'idea sfruttatissima del povero che si finge ricco. Banalità per banalità, meglio il secondo episodio, pieno di esilaranti trovate quasi fumettistiche. Un Villaggio in gran forma se la deve vedere con uno scalcinato volo charter e un terribile villaggio vacanze. Santonastaso fa quel che può come spalla, ma forse è utile per porre una distanza dal troppo facile richiamo al personaggio Fantozzi. Completano il tutto le indovinate e divertenti musiche.
MEMORABILE: La hostess, non proprio il massimo del bon-ton; Il gomitolone.
Il primo episodio è decisamente migliore dal punto di vista della sceneggiatura e dello sviluppo della trama, costruite non solo per consentire a Banfi di esprimere il suo talento. Altri bravissimi caratteristi (la Confalone, Antonelli, Antonucci, Della Casa, Allocca, Spadaccino) lo rendono più gradevole. Del secondo sono da salvare la scena del viaggio in aereo e qualche altra trovata, ma Villaggio viene limitato a "fantafracchieggiare"; non brillante Santonastaso come Filini di turno; stupenda la Carlucci.
MEMORABILE: Tutto il primo episodio; Il viaggio in aereo; Villaggio palpa il secondo manichino non accorgendosi del prete e altre persone; La calca per il pranzo.
Commedia divisa in due episodi con protagonisti Banfi e Villaggio che si permettono anche un cameo l'uno nell'episodio dell'altro e viceversa. Il primo episodio ha un Banfi a suo agio che ci fa divertire nei giusti limiti, mentre il secondo episodio (il migliore) ha per protagonista un Villaggio che ricalca alcuni versi fantozziani ma che fa ridere molto. Bravina e bella Milly Carlucci, mentre Pippo Santonastaso svolge il suo compitino nel ruolo di spalla di Villaggio.
MEMORABILE: L'hostess sboccata nell'episodio di Villaggio.
Divertente in entrambi gli episodi anche se, onestamente, Villaggio rifà per la centocinquantesima volta il ragioniere! La spalla è diversa (Pippo Santonastaso), anche se richiama abbastanza il ragionier Filini. Il primo episodio è tipicamente banfiano, con caratteristi del calibro di Roberto Della Casa, Ennio Antonelli e Silvano Spadaccino (il prof. Birkenmaier per intenderci), guarda caso presenti anche in altre pellicole di Neri Parenti. Si ride, senza eccessi. Da ricordare la scena dell'aereo, con la hostess sboccata.
Il primo episodio con Banfi è divertente grazie alla verve del comico pugliese e per la gustosa presenza di validi caratteristi come Allocca, Della Casa e la Confalone. Il secondo con Villaggio è ugualmente molto divertente e un filo superiore anche per via di una trama migliore e con il comico genovese in gran forma (fa quasi tutto da solo, anche perché il pur bravo Santonastaso come spalla è inferiore a Reder). Esilarante la scena del volo charter (da enciclopedia della comicità) e bellissima la Carlucci. Gradevole.
MEMORABILE: La scena del viaggio in volo su un aereo-rottame spacciato per "volo charter"; Le parolacce della hostess; Il gomitolone; L'incudine.
Due episodi complessivamente piacevoli, con la coppia Banfi-Villaggio che si sfida a suon di virtuosismi. L'episodio dell'attore genovese lo reputo il migliore, e anche se certe scene ricordano cose già viste di sicuro si ride di più. C'è anche l'azzardato innesto di Santonastaso, il quale non sempre si dimostra all'altezza del compianto Reder.
MEMORABILE: Era il famigerato e temutissimo Torriente de Fuego: un quarto di gin, un quarto di rum, cucchiaio da tavola di pepe di cayenna, paprika...
Film in due episodi con un Banfi certamente più in parte di Villaggio. Il primo episodio con la nipotina Calore (Milly) e il povero zio emigrato che recita da ricco non ha particolari spunti comici, ma alla lunga stufa meno di un Villaggio he ha il limite di sempre: essere Fantozzi. Il secondo ifatti altro non è che l'ennesimo episodio con le solite disavventure e tanto di voce fuori campo. Un gradevole filmetto da rivedere più per nostalgia degli 80's che altro.
Super divertente: il primo episodio è esilarante e movimentato, tra tantissime location, con Banfi che farfuglia in tedesco e tenta di nascondere la "nipotina" al parentado; simpatico il secondo, con un paio di trovate memorabili e Santonastaso a coaudiuvare bene Villaggio. Fuori luogo e forzata l'incursione di Villaggio nel primo episodio, mentre mitico Banfi pilota nel secondo. Incantevole la Carlucci. Comunque Lino trionfa, a dimostrare come l'attore difficilmente non divert(iv)a. Da vedere entrambe le tranches, comunque. Si ride.
MEMORABILE: La bambola all'aeroporto; Banfi al ristorante; Il volo disastroso; Il gomitolone ciclopico.
Due episodi. Il primo (***) è una tipica commedia degli equivoci in cui l'incontenibile verve di Banfi garantisce gag e risate a getto continuo; il secondo (**), dopo un inizio esplosivo - ancora per merito di Banfi, che torna stavolta nei panni di Tombale, pilota d'aereo inetto e pazzoide - è la solita fantozzata, con Pippo Santonastaso nel ruolo di una sorta di rag. Filini per affiancare il povero Villaggio. Molto bella Milly Carlucci, che in entrambi gli episodi porta la sua solarità e spigliatezza da presentatrice tv.
MEMORABILE: Il pranzo di Banfi al ristorante; il disastroso viaggio in aereo; la gravidanza isterica di Villaggio dopo il sollevamento pesi.
Divertente e diviso in due episodi: il primo con protagonista Banfi è sicuramente il migliore ed è la tipica commedia di equivoci, la storia funziona e diverte; il secondo comincia molto bene, con la prima parte nel volo charter che è un capolavoro di comicità, ma poi poco a poco l'episodio si affloscia in quanto le gag sono le stesse di Fantozzi; inoltre Santonastaso come spalla di Villaggio non riesce minimamente ad avvicinarsi a Gigi Reder. Nel complesso comunque è divertente, anche se sia Banfi che Villaggio hanno fatto di meglio.
Un film a episodi (due) che vede come mattatori Lino Banfi (nel primo) e Paolo Villaggio (nel secondo). Banfi interpreta alla grande il ruolo del meridionale che cerca fortuna in Svizzera, ma l'episodio che preferisco è il secondo, con Villaggio alle prese con una vacanza insidiosissima. Le parti migliori sono comunque quelle che vedono i due attori incrociarsi e su tutte quella dell'aereo che, ogni volta che la guardo, mi fa ridere a crepapelle.
MEMORABILE: Ogni volta che l'assistente di volo si rivolge a Villaggio.
Visto anni fa e apprezzato, rivisto di recente non mi ha più soddisfatto, forse per aver visto e rivisto cose molto simili. Fa eccezione l'episodio del viaggio in aereo charter, che ricordo di aver letto in un libro di Villaggio. I due comici sono in forma ma lo sfruttamento intensivo di battute e situazioni hanno logorato questa comicità. Forse potevano aiutare una sceneggiatura più attenta e una regia più estrosa e ironica. Il secondo episodio incide meglio per la sua critica sociale che va al di là della pura comicità degli equivoci.
MEMORABILE: La corsa ai posti in aereo, che mi ricorda i "voli charter" di tanti anni fa.
Due episodi diseguali. Mentre nel primo Banfi rinverdisce un copione datato e tira fuori un personaggio vero donandogli una vis comica debordante, ben assistito dagli ottimi caratteristi, nel secondo Villaggio rifà Fantozzi senza entusiasmo. Parenti dirige senza protagonismi e lascia giustamente fare, mentre una produzione decente garantisce con un budget non risicatissimo una certa credibilità a entrambe le situazioni. Da segnalare la Confalone, Antonelli e l'indimenticabile Cassio, il mitico interprete di "Non correre papá". Banfi merita!
MEMORABILE: Il viaggio in aereo; Banfi al ristorante; "Non è mia sta cazzo di puppen" (e giù un calcio alla bambina).
Il primo episodio vede Banfi muoversi nel contesto a lui congeniale e abituale della commedia degli equivoci, ed è proprio l’attore pugliese a dar brio a una storia che non dice nulla di nuovo e che infatti viene oscurata dall’iperbolica satira del secondo episodio sui viaggi organizzati in mete esotiche; uno dei migliori riciclaggi del repertorio fantozziano, con tanto di commento "off" di Villaggio (un viaggio sul famigerato "Savoia Marchetti" era descritto nel primo romanzo di Fantozzi).
Commedia in due episodi composta da storie atmosfericamente diverse. A Banfi basta poco per esprimere se stesso e la "tragedia" che lo vede protagonista; con una comicità grigia e sconsolata come la location, con una storia di base triste e per niente inattuale. Villaggio ripropone una sorta di Fantozzi condensato e regala ancora tante risate con varie gag tipiche del suo personaggio, nonostante più solare e scanzonato di quello di Banfi. Nel complesso un film che ancora oggi strappa risate, soprattutto con Villaggio.
MEMORABILE: La gag del volo "ciarter", ormai nella storia del cinema italiano.
Commedia in due episodi complessivamente divertente, che dimostra ancora una volta la predisposizione di Parenti per i tempi comici e i suoi debiti verso le comiche del muto. L'episodio di Banfi (**) si confonde tra i tanti film dell'attore e si dimentica facilmente, pur regalando qualche risata; l'episodio di Villaggio (***), pur con qualche idiozia di troppo in dirittura d'arrivo, tocca momenti di pura eccellenza comica, come nella riproposizione (la migliore, indubbiamente) del classico del viaggio sull'aereo diroccato.
Film buono per mezzora, fino a quando Banfi lascia la Carlucci in aeroporto, grazie alla verve del pugliese, che ben sviluppa l’idea del finto ricco all’estero, certo non nuova (risale almeno a Parigi è sempre Parigi), ma ricca di spunti carini. Purtroppo con l'arrivo dell’infermiera (lo stesso Villaggio), l'episodio cade in fretta. Il secondo episodio vede Villaggio declinare l’ennesima versione di Fantozzi, riciclando racconti e scene già celebri. Decisamente meglio il primo, l'unico a tenere la sufficienza. Con generosità: **
Film che marcia a due velocità: il primo episodio ha tratti di irresistibilità grazie a un Lino Banfi in forma strepitosa che fa rendere al massimo anche i comprimari, fra cui una Milly Carlucci convincente. Unica nota stonata: la comparsata di Villaggio in versione infermiera tedesca con tanto di svastica, corpo estraneo nella storia narrata. Seconda parte con riso più a denti stretti e più amaro: lo sgangherato volo è ormai storia del cinema, ma a ben vedere è più tragico che comico, un inno allo humour nero. Santonastaso - Filini funziona.
Quando si dispone di un Banfi all’apice della forma diventa impossibile sbagliare. Nel primo episodio domina incontrastato la scena e deve solo sfruttare gli equivoci per dare sfogo alla vis comica che gli appartiene. L’episodio di Villaggio non è da meno, essendo costruito sulla fisiologia di Fantozzi. Purtroppo alla distanza sente la fatica e negli ultimi venti minuti inizia ad avere il fiato corto, mostrandosi ripetitivo e con poco da aggiungere a quanto visto. Merita un’occasione perché il divertimento è comunque garantito.
Primo episodio banale e piuttosto brutto con un insopportabile Villaggio nel ruolo di un'infermiera tedesca: l'unica scena esilarante è quella in cui Nicola dà uno schiaffone a una bimba scambiandola per la bambola destinata alla nipote. Il secondo, invece, vale l'intero film più che per il solito protagonista fantozziano, per la satira sulle vacanze di massa portata qui all'esasperazione (i turisti, a causa della fame, si accoltellano pure!). Buoni ritmo e cast, si poteva osare di più.
MEMORABILE: La sequenza del volo con Tombale (un cognome, un perchè) e l'hostess maleducata, che fa un po' il verso a L'aereo più pazzo del mondo.
Film a episodi non del tutto riuscito affidato alla simpatia dei due comici: il primo poggia su un Banfi più che discreto (divertente quando parla in svizzero), il secondo, quello più riuscito, con echi da L'aereo più pazzo del mondo e dal professor Kranz, si avvale di un Villaggio coadiuvato da Santonastaso e strappa più di una risata (soprattutto la parte in aereo). Media tra i due pallini del primo e i tre del secondo.
MEMORABILE: La "gentilissima" hostess e Banfi "svizzero" (sic).
Prodotto tipico degli anni 80, complessivamente riuscito grazie alla regia corretta, ai grandi comici protagonisti e agli ottimi comprimari. Primo episodio con una vicenda sicuramente non originale ma molto divertente, grazie alla sempre eccellente performance del grandissimo Lino Banfi. Ritmo sostenuto e qualche bella risata, con il finale tanto intuibile quanto desiderabile (***). Secondo episodio meno omogeneo, con punte di ilarità notevoli, ma anche alcuni momenti poco efficaci; comunque alla fine soddisfacente (***).
MEMORABILE: Nel primo episodio, in aeroporto; Nel secondo episodio sul tremendo aeroplano.
Primo episodio discreto, banale in sé, regge tutto sulle spalle del grande Lino, forse la più grande maschera comica "plautina" del cinema italiano. Si ride spesso con battute che al giorno d'oggi finirebbero tutte nelle censura del politically correct. Il secondo episodio ha doppia faccia: i 15 minuti in aereo sono tra i più divertenti di sempre del cinema fantozziano, purtroppo la parte nel villaggio vacanze è invece la solita tiritera di situazioni fantozziane già viste e meglio negli altri film del compianto Paolone. La Carlucci, statuaria, dà sempre l'idea della presentatrice...
MEMORABILE: Villaggio crocerossina nazista in fregola; "Tu maschio italiano con mandolino e baffo nero"; La corsa all'aereo; La hostess; Il buco nell'aereo.
Una commedia non eccezionale, ma tutto sommato divertente. Nel primo episodio si ride solo a tratti, ma in ogni caso Banfi/emigrato in Svizzera è piuttosto divertente e ci regala qualche buon momento. Il secondo è invece più divertente: Villaggio è letteralmente scatenato nel riproporre un personaggio identico a Fantozzi, suo vero punto di forza. Le gag non si contano e si ride spesso. Nel complesso non male, valido per i fan della commedia italiana.
Banfi e Villaggio in una divertente doppietta anni '80 in cui ognuno dei due offre una parte da protagonista e non. Nella prima storia, con Banfi emigrato pugliese in Svizzera in cerca di riscatto, c'è la Carlucci niente male e un Villaggio/infermiera teutonica con tanto di svastica sul braccio (da antologia). Nel secondo atto il protagonista è praticamente Fantozzi in vacanza alle prese con la classe economica; la scena dell'alpino che annuncia "Quel mazzolin... con boom e salto" è un must assoluto. A tratti il divertimento è assicurato, tra la pappa e la ciccia è una bella gara.
MEMORABILE: "Quel mazzolin di fiori" con boom e salto; La hostess (Milly Corinaldi); "L'autostrada per la...!"; L'infermiera e l'ossessione per il "mandolino".
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DiscussioneZender • 15/05/20 14:52 Capo scrivano - 48843 interventi
Ma non è il racconto già citato da Alex in curiosità?
Blooper: Episodio Banfi, gli amici passano a prendere Nicola al lavoro con il pulmino del veterinario, durante il viaggio si può vedere che il pulmino realmente sta viaggiando su una strada con alberi e pali elettrici che si intravedono dal parabrezza, stranamente appena si fermano e scendono per recuperare la bancarella delle sigarette sivritrovano in pieno centro della città
HomevideoDusso • 30/08/21 21:15 Archivista in seconda - 1923 interventi
Uscito da qualche settimana in nuova edizione restaurata:
HomevideoXtron • 10/09/21 20:09 Servizio caffè - 2229 interventi
Ho comprato il nuovo dvd Raicom, ma si blocca più o meno dove Dusso ha postato il fotogramma nel post precedente. Ho chiesto la sostituzione, ma il problema rimane. Solo a me è capitato?
Ho comprato il nuovo dvd Raicom, ma si blocca più o meno dove Dusso ha postato il fotogramma nel post precedente. Ho chiesto la sostituzione, ma il problema rimane. Solo a me è capitato?
Potresti provare il dvd su altro lettore, per vedere se per caso fosse incompatibilità col tuo.
HomevideoXtron • 10/09/21 22:05 Servizio caffè - 2229 interventi
Caesars ebbe a dire:
Xtron ebbe a dire:
Ho comprato il nuovo dvd Raicom, ma si blocca più o meno dove Dusso ha postato il fotogramma nel post precedente. Ho chiesto la sostituzione, ma il problema rimane. Solo a me è capitato?
Potresti provare il dvd su altro lettore, per vedere se per caso fosse incompatibilità col tuo.
HomevideoDusso • 26/09/21 17:47 Archivista in seconda - 1923 interventi
Xtron ebbe a dire:
Ho comprato il nuovo dvd Raicom, ma si blocca più o meno dove Dusso ha postato il fotogramma nel post precedente. Ho chiesto la sostituzione, ma il problema rimane. Solo a me è capitato?