Assassinio sul Nilo - Film (2022)

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Assassinio sul Nilo
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Annunciata nell'epilogo del film precedente, arriva anche la seconda trasposizione da uno dei più noti romanzi di Agatha Christie, destinata inevitabilmente al paragone con il titolo forse più iconico tra quelli interpretati da Ustinov. Il confronto regge, e anzi la virtuosa regia di Branagh e un'attenzione ancora maggiore alle magnifiche scenografie naturali dell'Antico Egitto per alcuni versi pongono questa nuova versione su un livello superiore. E se anche Ustinov resta impareggiabile, il Branagh attore non è certo attore...Leggi tutto da sottovalutare. Magari ci si poteva risparmiare il lungo incipit in guerra costruito solo per mostrarci il perché dei baffi di Poirot, ma per il resto la suggestione dei luoghi, sottolineata da splendidi campi lunghi e panoramiche al tramonto, il fascino inarrivabile delle Piramidi e di Abu Simbel offrono allo spettatore scenari assolutamente unici che la regia valorizza con sinuosi movimenti di macchina, inquadrature studiate, primi piani... Un lavoro non comune conscio delle potenzialità straordinarie di luoghi da vera sindrome di Stendhal. Poi c'è la storia, e c'è un cast che non registra lo stesso affollamento di superstar salite sull'Orient Express o a bordo della prima Karnak, il battello che mantiene lo stesso nome del film di Guillermin. Pochi i nomi notissimi, con l'ex Wonder Woman Gal Gadot nel ruolo della splendida Linnet, ricchissima sposa in viaggio di nozze dal destino segnato. Ciononostante la direzione del cast è buona e senza gigionismi di sorta la vicenda scorre fluidamente proponendo la consueta pletora di sospettati che sfilano di fronte allo sguardo attento di Poirot, invitato in crociera dopo le minacce di morte subite dalla sposa da parte della ex (MacKey) di suo marito (Hammer). La complessità della trama escogitata dalla Christie resta l'ovvio punto di forza (soprattutto per la geniale soluzione) mentre bene fa Branagh a ridurrere al minimo l'esagerata quantità di flashback "fasulli" che avevano appesantito il film precedente. Qualcosa si vede anche qui, naturalmente, ma sono ricostruzioni stringate e in bianco e nero: si preferisce in generale la prosopopea di Poirot che da sola è sufficiente a spiegare. Ne acquista la vicenda in chiarezza e credibilità, procedendo in un viaggio di fatto a tappa unica: Kom Ombo e Karnak (nella cui sala ipostila era ambientata la celeberrima sequenza del masso che cade dall'alto) sono sostituite da Abu Simbel, che diventa location regina e nelle cui acque l'intera indagine si svolge. Fioccheranno i cadaveri, ma c'è sempre una spiegazione per tutto, che forzando un po' la mano scioglie lentamente i misteri prima della tradizionale scena risolutiva girata in presenza dell'intero parco ospiti. Qualche ironia sulla vanità di Poirot e l'integrità del personaggio è rispettata, poi una seducente MacKey dalla lacrima facile e coprotagonisti nella norma. Ad eccellere è più il comparto tecnico, con l'enfatica colonna sonora di Patrick Doyle (curiosamente il cognome è lo stesso della coppia in viaggio di nozze) a sottolineare abilmente la grandeur delle location. Una buona riporoposizione del classico christiano, in sostanza, che per essere goduta a fondo sarebbe consigliabile vedere a opportuna distanza dal film del 1978, decisamente troppo simile e (questo sì) interpretato meglio da un cast indimenticabile...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/02/22 DAL BENEMERITO RAMBO90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 13/02/22
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Rambo90 12/02/22 00:15 - 7795 commenti

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Leggermente migliore della prima avventura di Branagh come Poirot, pur con vari cambi di trama e un tono generale che in parte sempre tradisce i romanzi originali. La prima parte scorre molto bene e crea un'atmosfera adeguata al genere; peccato per il cast non sempre ben scelto che fa rimpiangere l'ensemble all star del film del '78. Si perde qualcosa dopo il delitto, con spiegazioni frettolose e un'aura da tragedia che mal si addice a Poirot, smarrito tra improbabili amori e sequenze action non in linea col personaggio. Comunque vedibile.

Caveman 12/02/22 23:04 - 523 commenti

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Branagh torna sul "luogo del delitto" vestendo nuovamente i panni di Poirot; il nostro porta in scena un investigatore ancor migliore della f=42225]versione precedente[/f]. L'ambientazione esotica è perfetta, il caleidoscopio di colori affascinante, il ritmo serrato e i flashback funzionali. Dal punto di vista registico Kenneth dirige sé stesso e l'ottimo cast con gran piglio. Insomma, non ci si può assolutamente lamentare, anzi è un film che andrebbe vissuto necessariamente davanti al grande schermo, ove la resa è certamente la migliore possibile.
MEMORABILE: La storia sul perché Poirot abbia i baffi.

124c 16/02/22 02:42 - 2947 commenti

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Poirot sul Nilo è già stato portato più volte sia al cinema che in tv, sempre con cast sontuosi, ma Kenneth Branagh, come è solito fare con le opere di Shakespeare che reinterpreta, rende l'investigazione più personale e il detective più... umano del solito.  Buono il prologo al fronte, dove viene spiegato perché l'investigatore belga porta quello stravagante taglio di baffi, fa sempre la sua  bella figura Gal Gadot anche se la prima parte, in Egitto, ha certe lentezze. Non male la sottotrama dell'amico di Poirot che porta una ventata di novità alla trama.

Pinhead80 16/02/22 19:38 - 5071 commenti

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Questa nuova riproposizione del classico di Agatha Christie è un'operazione di "svecchiamento" che si può dire riuscita solo in parte. Il passato di Poirot che emerge a sprazzi è una delle cose più interessanti e fa luce su una parte misteriosa del personaggio. Gli effetti speciali digitali sono terribili e stridono con la natura del racconto, mentre le caratterizzazioni dei personaggi funzionano bene. La storia è tirata molto per le lunghe a discapito della scorrevolezza del racconto, ma per chi non conosce già la soluzione dell'enigma il colpo di scena finale riscatterà il tutto.

Claudius 27/02/22 09:06 - 549 commenti

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Meglio del precedente ma non all'altezza del classico anni 70. Più che di remake si dovrebbe parlare di libero rifacimento (l'inizio, seppur originale, non era presente nemmeno nel libro), comunque ben fatto e degno di una visione. Rispetto alla prima versione guadagna in scioltezza e ritmo e la colonna sonora, come le location, è splendida. Oltre a Branagh da segnalare anche le prove di Hammer, della Godot e di Bateman. Promosso.

Saintjust 27/02/22 16:47 - 161 commenti

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Visto al cinema regala diversi momenti fascinosi legati alla maestosità dei luoghi. La confezione abbagliante accompagna una trama che scorre piacevolmente senza tradire troppo il materiale di provenienza. Forse non ha la magia del film di Guillermin ma Branagh porta in scena un buon prodotto con gli snodi principali raccontati in modo chiaro e attori ben diretti. Forse si poteva togliere dal montaggio finale l'ornamentale scena iniziale con la spiegazione del baffo di Poirot. Bene Branagh, la Gadot e la Mackey.

Cotola 3/03/22 20:09 - 9253 commenti

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Rispetto al romanzo della Christie, e al suo predecessore filmico, ci sono alcune aggiunte e differenze che non incolgono male a Branagh, anzi. Qui il nostro shakespeareggia meno rispetto all'Orient Express e anche questo è un bene, così come un pizzico di amaro romanticismo e qualche sprazzo ironico. Peccato per qualche lungaggine evitabile - una ventina di minuti in meno, avrebbero giovato - e per gli inutili e brutti effetti speciali digitali. Anche il cast non brilla. I giallisti potrebbero comunque esserne soddisfatti ed i più attenti potrebbero risolvere presto l'enigma.

Michdasv 31/03/22 12:35 - 117 commenti

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Geniale. Deliziose luce, fotografia, costumi, un Nilo pre-industrializzazione, musiche blues. Geniale la trincea (e i baffi), ma soprattutto la motivazione della crociera, che nel 1978 non era così chiara (la gente sembrava a bordo per caso). Guidata da un signor regista, Gadot dimostra finalmente di essere un'ottima attrice, cui la bellezza semmai nuoce. Lezioni di recitazione da Annette Bening (mai così perfetta) e da un cast veramente ottimo. Notevoli le variazioni sul tema, anche se lo schema del giallo è forzatamente quello e alcune frasi identiche.
MEMORABILE: Il preambolo in bianco e nero; Il lussuoso battello; Perché una dama anticapitalista dovrebbe avere una cameriera.

Daniela 1/04/22 12:24 - 12895 commenti

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Branagh insiste con Poirot, questa volta con risultati migliori nella caratterizzazione del personaggio che nella prima occasione aveva presentato poco convincenti risvolti da uomo d'azione. Rispetto alla trasposizione del 1978, le varianti sono poche per cui il confronto avviene su altri piani: Branagh vince sotto il profilo della messa in scena sfruttando meglio le spettacolari ambientazioni naturali e archeologiche, pareggiando così il minor prestigio del suo cast rispetto a quello formidabile schierato da Guillermin. Al netto di qualche caduta di stile, uno spettacolo gradevole.
MEMORABILE: Il prologo in trincea, inventato per giustificare le dimensioni ragguardevoli dei baffi di Poirot. 

Galbo 2/04/22 07:24 - 12502 commenti

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Una trasposizione che per qualità è sovrapponibile alla precedente, sempre diretta da Branagh, decisamente a suo agio nel personaggio di Poirot e in grado di gestire al meglio una messa in scena “importante” che sfrutta bene gli splendidi scenari naturali offerto dal contesto egiziano. Una delle cose migliori del film è la fotografia, insieme alle inquadrature “ampie” del paesaggio. Buona, anche se meno incisiva rispetto al film precedente, la prova degli attori. Oltre al protagonista, si segnala la buona prova di Annette Bening e di Tom Bateman. Buon film. 

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Von Leppe 3/04/22 13:23 - 1281 commenti

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Buona l'ambientazione (be', siamo in Egitto, su una crociera sul Nilo), mentre la trama perde colpi in lungaggini iniziali che sfociano comunque in un ottimo intreccio giallo. Il Poirot di Branagh anche in questo secondo film si diletta con i suoi vezzi, ma meno che nel precedente episodio, in cui il personaggio era presentato meglio; mentre qui si va a scavare nel suo passato sentimentale che convince poco, specialmente nell'idea dei baffi. In tutto il film il sentimento (l'amore) fa un po' da perno della vicenda.

Caesars 4/04/22 11:06 - 3857 commenti

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Dopo essere salito sull'Orient Express, il Poirot interpretato da Brannagh si reca in crociera sul Nilo, con risultati (dal punto di vista artistico) analoghi. Anche questa volta viene facile paragonare il film con un altra celebre trasposizione targata anni '70 in un match che risulta di sostanziale parità, anche se va detto che la pellicola attuale vince su tutta la linea per quanto riguarda la realizzazione tecnica (davvero splendida la fotografia). La trama targata Christie è sempre avvincente, ma la sceneggiatura non sempre riesce a renderle completo onore.

Deepred89 5/04/22 00:44 - 3778 commenti

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Dopo un inedito prologo bellico atto a spiegare il perché dei baffi del protagonista (gli sceneggiatori pare non abbiano letto "Poirot e i quattro"), Branagh tenta ancora una volta di aggiornare le pagine della Christie con passaggi maggiormente cinematografici, tra lunghe scene di ballo e ammiccamenti sessuali. Complice anche un cast non perfetto, ciò fa scadere il primo tempo nella frivolezza, ma con l'entrata nel giallo tout court il film si sblocca. Va segnalata però la straordinaria resa visiva, con paesaggi egiziani che forse mai prima d'ora sono stati mostrati con tale forza.

Gordon 16/04/22 09:21 - 265 commenti

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Sarà nostalgia dell'originale, sarà diffidenza, ma proprio di questa violenza sul romanzo della Christie non si sentiva il bisogno. Fosse solo qualche licenza cinematografica, tuttavia, si potrebbe anche tollerare. Il problema è il resto: scene erotiche a profusione atte giusto ad allungare il brodo, dialoghi imprecisi, effetti speciali risibili per la nostra epoca e da ultimo il solito politicamente corretto nella scelta del cast e non solo. Branagh lentamente ingrana e convince, ma non basta.

Ultimo 19/04/22 13:45 - 1684 commenti

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Kenneth Branagh torna a vestire i panni del famoso Poirot. Il risultato può dirsi buono, grazie alla prova convincente del protagonista, abile a tratteggiare un Poirot diverso e più propenso all'azione. La vicenda è nota e viene gestita bene, salvo un finale un po' sbrigativo, specie se confrontato con l'originale con Peter Ustinov. Più che discreta la prova corale del cast. Molto belle le riprese della piana di Giza. Consigliato ai fan delle pellicole di mistero.

Giùan 14/05/22 10:59 - 4744 commenti

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Ancor più che nel primo capitolo delle rivisitazioni christieiane, Branagh regista (memore della lezione marveliana) disegna un Poirot versione supereroe tormentato, la cui fragilità emotiva, senza pregiudicarne l'intuito indagatorio, ci fa provar più interesse per l'uomo che per la trama e i suoi talora fastidiosi personaggi (qui peraltro il congegno narrativo tiene più che nell'Orient express). Si esplicita anche una densità erotica che nei romanzi per ovvie ragioni è formalmente repressa. Un film che ancor si muove tra ineccepibile concettualizzazione e aleatorietà contenutistica.
MEMORABILE: Gal Gadot; Il rapporto tra Poirot e Salomè.

Anthonyvm 31/05/22 15:52 - 6027 commenti

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Branagh torna a occuparsi di revisionismo christieiano dopo l'onesto adattamento di Assassinio sull'Orient Express, di nuovo alle prese con un romanzo già portato sul grande schermo. Qualche gratuito aggiornamento etnico sui personaggi e un approccio più dinamico e drammatico che ammette certe licenze artistiche (il prologo bellico in bianco e nero che rievoca la "storia" dei baffi di Poirot) non distraggono da una trasposizione nel complesso efficace e narrata con buon gusto, che solo la freddezza dell'overemphasis di (brutta) effettistica digitale rischia di corrompere. Piacevole.
MEMORABILE: L'incidente (?) ad Abu Simbel; Il ferimento alla gamba; Il cadavere ripescato; Il flashback dello sgozzamento; Poirot insegue l'assassino per la nave.

Matalo! 9/01/23 15:54 - 1378 commenti

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Abbassate le intemperanze egocentriche e concentrandosi più sulla creazione di un Poirot diverso, stavolta Branagh riesce nell'intento, consegnandoci un film piuttosto coerente e con punte di originalità (la storia dei baffi). Inoltre è sicuramente migliore del precedente film di Guillermin, più simile a un tv movie con vecchie glorie che a una rilettura del libro della Christie. Non è certo il film dell'anno ma poteva essere peggio.
MEMORABILE: L'incipit nello jazz club; Il personaggio che nel precedente era affidato alla Lansbury qui cambia ruolo e diventa interessante.

Lupus73 29/10/23 17:41 - 1540 commenti

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Branagh continua a percorrere il sentiero del giallo classico di Agatha Christie misurandosi con lavori notevoli del passato. A differenza dell'Orient Express qui il risultato appare più tiepido nella resa della sceneggiatura (con un ottimo cast ma non così stellare), mentre la fotografia e la resa scenica, pur essendo molto curate, a causa dell'eccessiva digitalizzazione rendono troppo fredda e pulita la scena e in tutti i sensi: non una goccia di sudore in pieno Egitto, nessuna macchia, nessun fazzoletto per asciugarsi la fronte: dettagli non perdonabili, per una regia del genere.

Jandileida 5/02/24 08:57 - 1602 commenti

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Lasciate sul treno tutte le stelle che avevano appesantito l'elefantiaco precedente, Branagh si rimette i panni di Poirot e confeziona un film formalmente molto pulito e che riesce quantomeno a intrattenere, pur lasciando alla fin fine una sensazione di quasi completa ridondanza. Non si capisce bene l'utilità di una ennesima riproposizione di un inghippo giallo certamente ben congegnato, ma che proprio non riesce a entusiasmare costretto com'è in dialoghi urlati, momenti di tensione da sbadiglio e una generale atmosfera di legnosità sia narrativa che attoriale. Superfluo.

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Pigro 28/03/24 11:43 - 9865 commenti

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Il Poirot sofferente di Branagh affronta, dopo l’Orient Express, un altro classico nonché un’altra ambientazione esotico-mitica, già oggetto di una trasposizione al cinema e una in tivù. Questa volta il film è più aderente alla fonte originaria, lasciando alla fotografia il compito di accompagnare l’indagine con le immagini più turistiche dell’Egitto, fatto salvo un incongruo prologo che serve per ribadire la centralità del dolore interiore dell’investigatore nell’affrontare un giallo che è soprattutto un cruento inno all’amore. Impeccabile.

Thedude94 6/06/24 00:12 - 1124 commenti

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Né bene né male questa seconda interpretazione del Poirot di Branagh, il quale cambia ambientazione ma rimane fedele allo stile e alla caratterizzazione del personaggio scritto dalla Christie. Da rivedere alcune scelte di sceneggiatura e di regia, con cambi di inquadrature e montaggio frettoloso che a volte infastidiscono; belle le scenografie, soprattutto degli interni e la meticolosità nella scelta dei costumi. Non male neanche il cast, che però sembra sprecato per alcuni personaggi. Insomma non un granché, un film mediocre ma che ha comunque il suo valore commerciale.
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  • Discussione B. Legnani • 2/04/22 22:42
    Pianificazione e progetti - 15060 interventi
    Scusate, ma perché è considerato sequel? C'è un nesso con il film precedente?
  • Discussione Galbo • 3/04/22 08:24
    Consigliere massimo - 4003 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Scusate, ma perché è considerato sequel? C'è un nesso con il film precedente?

    Ci avevo pensato anche io, sono due storie distinte e separate, per me non va considerato un sequel. Peraltro non sono indicati come sequel nemmeno i film su Poirot con Peter Ustinov
    Ultima modifica: 3/04/22 08:26 da Galbo
  • Discussione Zender • 3/04/22 08:34
    Capo scrivano - 48291 interventi
    Sì, ma differentemente dai film con Ustinov qui c'è un nesso. Alla fine del primo film Poirot dice: "Devo andare al Cairo perché mi hanno chiamato per...", una cosa simile annunciando appunto che andrà lì per questo film.
    Ultima modifica: 3/04/22 08:35 da Zender
  • Discussione B. Legnani • 3/04/22 11:27
    Pianificazione e progetti - 15060 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sì, ma differentemente dai film con Ustinov qui c'è un nesso. Alla fine del primo film Poirot dice: "Devo andare al Cairo perché mi hanno chiamato per...", una cosa simile annunciando appunto che andrà lì per questo film.

    Beh... se il nesso è tutto qui, mi pare una trovata pubblicitaria e nulla di più.
  • Discussione Galbo • 3/04/22 12:05
    Consigliere massimo - 4003 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Sì, ma differentemente dai film con Ustinov qui c'è un nesso. Alla fine del primo film Poirot dice: "Devo andare al Cairo perché mi hanno chiamato per...", una cosa simile annunciando appunto che andrà lì per questo film.

    Beh... se il nesso è tutto qui, mi pare una trovata pubblicitaria e nulla di più.

    si, e lo dimostra il fatto che l'avvenimento intorno al quale ruota l'indagine avviene mentre Poirot è in Egitto e non prima.....
  • Discussione Zender • 3/04/22 16:22
    Capo scrivano - 48291 interventi
    Sarà una trovata pubblicitaria ma fa parte della sceneggiatura però.
    Non ho capito Galbo: quale "avvenimento intorno al quale ruota l'indagine" avviene quando Poirot è in Egitto?
  • Discussione B. Legnani • 3/04/22 16:55
    Pianificazione e progetti - 15060 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sarà una trovata pubblicitaria ma fa parte della sceneggiatura però.
    Non ho capito Galbo: quale "avvenimento intorno al quale ruota l'indagine" avviene quando Poirot è in Egitto?

    Credo che intenda dire che tutto ciò che riguarda il secondo film avviene in Egitto, senza nessun legame col film uno, per cui non c'è nessun nesso fra film uno e film due.
  • Discussione Zender • 3/04/22 16:59
    Capo scrivano - 48291 interventi
    Sì, nel secondo non si fa riferimento al primo, ma nel primo si fa riferimento al secondo. E' una cosa un po' bizzarra, però il riferimento nel primo è evidente e al secondo film fa esplicito riferimento.

  • Discussione Galbo • 3/04/22 17:21
    Consigliere massimo - 4003 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Sarà una trovata pubblicitaria ma fa parte della sceneggiatura però.
    Non ho capito Galbo: quale "avvenimento intorno al quale ruota l'indagine" avviene quando Poirot è in Egitto?

    Credo che intenda dire che tutto ciò che riguarda il secondo film avviene in Egitto, senza nessun legame col film uno, per cui non c'è nessun nesso fra film uno e film due.

    Esattamente 
  • Homevideo Caesars • 6/04/22 15:02
    Scrivano - 16852 interventi
    In uscita il 13/4 in bluray e dvd
    https://www.dvd-store.it/Video/Blu-Ray/ID-76849/Assassinio-sul-Nilo