Joe Eszterhas è lo sceneggiatore dell’epocale (almeno in termini di successo commerciale) BASIC INSTINCT, quindi è naturale che anche in JADE il sesso sia presente in dosi massicce (tanto da far scattare addirittura il divieto ai minori di 18 anni). Ma William Friedkin non è Verhoeven e può contare su una lunga e gloriosa militanza nel genere action thriller (suoi IL BRACCIO VIOLENTO DELLA LEGGE, VIVERE E MORIRE A LOS ANGELES...). Così JADE è strutturalmente superiore a...Leggi tuttoBASIC INSTINCT (benché la storia sembri a volte ancor più confusa) e si rende interessante grazie a ottime scene in puro stile Friedkin; basti pensare al lungo inseguimento in auto, che arriverà a passare attraverso un corteo di cinesi in festa: il rallentamento drastico delle vetture nel caos non impedirà alla tensione di crescere minuto dopo minuto. David Caruso è il John Kelly della serie tv cult NYPD - NEW YORK POLICE DEPARTMENT e si dimostra buon interprete anche su grande schermo. Chazz Palminteri sforna le sue espressioni più tipiche, Linda Fiorentino la notevole carica erotica. Ottime la scenografia e la rifinita fotografia di Andrzej Bartkowiak per un prodotto patinato ma meno prevedibile e ipocrita di BASIC INSTINCT. Molte inquadrature risultano insolite e l'abituale rifiuto di Friedkin di nascondere i dettagli più sanguinosi ci consegna il lavoro di un regista che ancora, dopo tanti anni dallo scandalo di L’ESORCISTA, rifiuta le omologazioni correnti ribadendo la sua intenzione di muoversi in territori conosciuti imponendo uno stile personale ed esteticamente superiore. Fare attenzione ai nomi, ci si potrebbe confondere!
Si sente l'influenza netta di Basic instict: non mi sarei stupito di veder spuntare la Stone nella casa del povero collezionista, magari con l'ascia in mano! Un thriller ben costruito e girato: l'inseguimento in macchina è notevole come anche certi stacchi degni del regista de L'esorcista (vedi maschera africana). La Fiorentino è maliziosamente torbida e Caruso è bravo a fare lo sbirro. Tuttavia rimane un film come tanti altri, che non riesce a coinvolgere fino in fondo, a tratti noiosetto.
Scritto da Joe Estheras, autore di sceneggiature del calibro di Basic Instict e Showgirls, ma anche di Music Box Prova D'Accusa e Sliver, un bel thriller, teso e veloce come pochi. Diretto con polso robusto dallo specialista Friedkin, vanta due/tre scene memorabili (tra cui l'inseguimento a Manhattan) e un cast impeccabile. La dark lady della Fiorentino è impossibile da dimenticare. Da riscoprire.
La bella e sensuale Linda Fiorentino al centro di questo thriller dove abbondano soldi, case da favola e delitti a sfondo ricattatorio. Chi è la misteriosa Jade, prostituta d'alto bordo a cui si associa un assassinio a sfondo sessuale? Il film, a parte qualche momento "televisivo", tende bene la corda tensiva del coinvolgimento e il ritmo, grazie al lavoro di un regista esperto, è sempre adeguato.
Modesto thriller i cui scadenti risultati sono del tutto imputabili allo sceneggiatore Esztheras che, come suo solito, cerca di riempire la pellicola di erotismo che si rivela essere più patinato del solito. Friedkin fa quel che può e qualche bel momento non manca: l'inseguimento automobilistico ad esempio è girato con la solita maestria. Per il resto pochi brividi e sensualità pari a zero.
L'intreccio tra politica e sesso, nei quartieri alti di una moderna città americana (San Francisco) in questo buon thriller diretto dall'esperto e veterano William Friedkin. Segnato da una buona sceneggiatura, il film presenta un montaggio veloce e serrato ed offre una bella prova di un cast piacevolmente variegato.
L’intrigo sesso-politica si snoda agilmente lungo i binari di una convenzionalità che nelle mani di Friedkin si personalizza grazie alla fotografia commissionata ad Andrzej Bartkowiak – ammirevole il prologo, con i sontuosi interni della villa – e agli inseguimenti tra i vicoli di Chinatown e sulle strade di Manhattan, memori delle sequenze migliori di Vivere e morire a Los Angeles. La bella di giorno e femme fatale Fiorentino accende la miccia dell’erotismo ad ogni sua comparsa; Caruso è all’uopo allibito e tenace, così come Palminteri è spregiudicato legale e Crenna sordido uomo di potere.
MEMORABILE: La Fiorentino sdraiata di schiena, nuda, mentre parla al telefono.
Intrigo sesso-sangue-soldi d'ordinanza, una San Francisco d'ordinanza tra villoni e stradine di Chinatown, parata folkloristica d'ordinanza che ostacola l'inseguimento in auto... Verrebbe da sbadigliare, ma lo sceneggiatore è stato abile a disseminare la trama di false piste e di vicoli ciechi, ed è innegabile la qualità della regia nel conferire al film una patina cupa, ispida, in alcune sequenze genuinamente ansiogena. Decisamente superiore alla media dei thriller neo-noir che furoreggiavano negli anni novanta.
Friedkin applica il suo mestiere ma non la sua passione al plot, al solito platealmente adrenalinico e ipocritamente pruriginoso, di Joe Ezsterhas. La vicenda torbida è magnificamente fotografata da Andrzey Bartokwiak che collabora, insieme alle mirabili scenografie, ad una confezione extra lusso. Il gruppo di attori si adegua e ben recita un tono sopra: menzioni speciali per Linda Fiorentino e Chazz Palminteri. Di "verità" e sangue caldo però nel film non c'è n'è. Del resto ci si accontenta.
MEMORABILE: Il piano sequenza iniziale nella stanza del delitto: mirabile saggio di regia.
Solito thriller erotico scritto da Joe Eszterhas, con le solite battutacce che contraddistinguono le sue sceneggiature (ecco perché amo i suoi film!). Diretto dal grande William Friedkin e con una fantastica Linda Fiorentino, "Jade" è un thriller validissimo e molto energico grazie anche ad alcune sequenze ben girate, come quella ambientata a Chinatown. Non è al livello di altri lavori di Friedkin, ma ha un buon cast (Chazz Palminteri e David Caruso giovanissimo) e ottime musiche. Un thriller piacevole.
Ci sono un sacco di cognomi italiani nel cast, addirittura un Caruso che diventa Corelli, per rimanere in tema musicale. Patinato, lussuoso, ben confezionato ma anche ingenuo, scontato nella parte che riguarda il sesso "estremo" o comunque che vorrebbe essere spacciato per molto particolare, con prostitute che non fanno certe cose e uomini importanti ma con poca fantasia. Meglio le scene d'azione, con un inseguimento auto su e giù per le strade di San Francisco che non sfigura vicino ai diversi altri conosciuti. Azzeccata la soundtrack.
Indagando sul brutale omicidio di un collezionista d'arte, poliziotto scopre gli altarini sessuali di una ex fiamma, da tempo sposata con il suo migliore amico... Friedkin dirige con professionalità (evidente soprattutto nella lunga sequenza di inseguimento automobilistico), Caruso e Palminteri fanno i duri ambigui, Fiorentino non si risparmia col torbido, ma poco possono a fronte alle falle della sceneggiatura eszterhasiana, al solito pruriginosa e guardona ma quasi del tutto incapace di costruire una trama avvincente. Il risultato è un thriller ordinario, dal finale assai fiacco.
Lo sceneggiatore di Basic instict ci propone una trama potenzialmente pruriginosa (intreccio sesso-politica con annessi brutali omicidi), ma a conti fatti patinata. Il valore aggiunto è quindi nella regia di Friedkin, che dirige con bravura e senso del ritmo e, tanto per ricordarci le sue origini, ci infila anche uno spettacolare inseguimento automobilistico. Buone ìle prove degli attori (la Fiorentino come dark lady è ancora meglio che nel deludente L'ultima seduzione), per un thriller che non passerà alla storia ma non annoia mai.
Un uomo viene trovato brutalmente ucciso nel suo appartamento. Le indagini metteranno in luce il lato sporco della politica. La vicenda è sufficientemente morbosa da creare interesse nel pubblico, anche se l'intrigo di per sé non è che sia il massimo dell'originalità. La mano di Friedkin si vede nella scena del lungo inseguimento con l'auto che rimane di gran lunga la cosa migliore di tutto il film. Linda Fiorentino non viene sfruttata a dovere nelle scene più spinte, nonostante di base ci sia una buona fotografia.
MEMORABILE: La conclusione dell'inseguimento con l'auto.
Non sarebbe nemmneno malissimo, per quanto Caruso non abbia propriamente il physique du rôle, ma ad affondare la pellicola ci pensa una sceneggiatura che vorrebbe accattivare, turbare, scioccare, e invece appare quasi bigotta nel suo banale modo di rappresentare la lussuria. Da par suo Friedkin ci mette il mestiere, ma a sua volta si perde ben presto complice una ricerca di patinare le situazioni più calde e interessanti. Paga un po' il peso degli anni, ma resta una discreta visione.
Stilizzato thriller Basic instinct-style (lo sceneggiatore è lo stesso) che Friedkin personalizza con inseguimenti mozzafiato sui saliscendi di Frisco. Il sesso patinato della Fiorentino non ha la travolgente carica di una notte con la Stone e Caruso non vale Douglas (è semmai un erede di Petersen), ma l'intreccio libera risvolti singolari e la regia secca di Friedkin fa da perfetto contraltare alla patinata eleganza della fotografia. Le misteriose note di Horner sullo sfondo favoriscono suggestioni che la storia, gestita un po' confusamente, talvolta spreca.
MEMORABILE: Il lungo inseguimento in auto (trade-mark del regista), tutto giocato sull'inafferrabile vicinanza della preda.
Novantiano fino al midollo, un thriller svelto e accattivante, morboso (si avverte l'influsso di Basic instinct) per quanto quasi senza vere scene di nudo, incapace di addentrarsi fino in fondo nel torbido (il personaggio di Jade, dea della lussuria per gran parte del film senza volto, resta una bomba inesplosa) ma con diversi elementi inattesi (a partire da un inseguimento originale e a suo modo sovversivo), diretto e interpretato con professionalità e senza il minimo cedimento a livello di ritmo. Riuscito finale con colpo di coda. 2 e 3/4.
Un bravo David Caruso è protagonista di un discreto thriller firmato dal maestro William Friedkin. La mano del regista si vede, specie nelle inquadrature e nelle scene d'azione (si pensi agli inseguimenti, ai quali il regista ci ha abituato già in film precedenti...) e il tutto permette al film, pur non perfetto, di scorrere fino alla fine. Qualche lacuna nella trama c'è, ma si arriva a un livello discreto. Affascinante la Fiorentino. Non male.
Classico thriller erotico anni '90 alla Basic istinct che parte bene ma poi si perde per strada. Alla regia un maestro come Friedkin, che si limita a un onesto lavoro. Non manca il solito intrigo a base di sesso e potere. Linda Fiorentino interpreta una dark lady raffinata e sensuale al tempo stesso. Discreta la prova di David Caruso come poliziotto, anche se non ha l'appeal di Douglas.
Perso nel mare magnum degli ero-thriller post Basic instinct a causa della saturazione del mercato, il film di Friedkin fu ingiustamente stroncato dalla critica e snobbato dal pubblico; in realtà è un inquietantissimo (come nella miglior tradizione del regista) (quasi capo)lavoro sull'impossibilità di sconfiggere la corruzione e il Male sulla Terra, come in alcuni dei suoi migliori film. Irrisolto e oscuro come Cruising (ma meno estremo), perturbante come L'esorcista, pessimista come nel 1985, poco ha a che vedere con le effimere mode di quegli anni. Urge rivalutazione.
Thriller erotico poco convincente, passaggio minore nella filmografia di Friedkin che comunque dirige bene e sa levarsi al di sopra di una sceneggiatura fiacca. L'inseguimento in auto a esempio funziona, così come alcuni movimenti della camera. Peccato per l'intreccio, poco ammaliante in tutti i sensi e che nel finale sfocia nella totale mancanza di originalità. Il cast sembra convinto, soprattutto una brava Fiorentino.
All’interno di un quadro fatto di prostituzione, ricatti e potere è facile architettare un thriller dalle molteplici sfaccettature, non eccessivamente lineare e intorbidito da una promiscuità sessuale distaccata e fredda. Si muove costantemente su un doppio binario in cui gli opposti si confondono in una sequela di maschere e inganni a cui Friedkin dona una buona credibilità cinematografica. Horner indovina le giuste sonorità, facendo guadagnare qualcosa in termini di suggestione. La qualità di percepisce e gli consente di stagliarsi sopra la media, sebbene non sia un capolavoro.
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DiscussioneZender • 17/02/12 18:00 Capo scrivano - 47905 interventi
Come sempre ripeto, stai facendo un favore al sito e a lui, correggendo gli errori, Buio. Anzi, più controlli ci sono meglio è. Sempre! Corretto con "giovanissimo". Consiglio poi sempre a tutti, prima di lanciarsi in affermazioni così, a dare una controllata a Imdb e vedere se è davvero come si crede. Ci vuole un attimo e si evitano errori.
DiscussioneZender • 18/02/12 08:39 Capo scrivano - 47905 interventi
Beh, ma fosse difficile esserlo lo capirei. Siccome basta un clic su Imdb cliccando sull'attore per controllare, non costa molto...
Buio l'hai visto? Volevo sapere che ne pensavi della fotografia di Bartkowiak... Mi è sembrata letteralmente straordinaria. I colori sono sensazionali.
Non riesco a capire se è merito della fotografia o dell'alta definizione di sky.
Didda23 ebbe a dire: Buio l'hai visto? Volevo sapere che ne pensavi della fotografia di Bartkowiak... Mi è sembrata letteralmente straordinaria. I colori sono sensazionali.
Non riesco a capire se è merito della fotografia o dell'alta definizione di sky.
No, Didda, questo Billy mi manca (pur avendo la vhs Cic).
Prima o poi...
Ma mi fido, Bartkowiak è un grande mago della luce (nonchè director di "truzzisimi" ma divertenti action, Ferite mortali e un mio personal cult)
Dati DvD Paramount:
Runtime: 1h 31'15'';
Suddivisione Capitoli DvD: 16;
Lingua: italiano, inglese, francese, spagnolo;
Sottotitoli: francese, portoghese, inglese, inglese per non udenti, italiano, spagnolo, greco;
Extra: trailer del film in inglese;
Dati Tecnici DvD:
DvD9;
Video: 4:3 colore; formato 1.33:1;
bitrate 5.03 Mbps; Comparto Video più che sufficiente;
Audio: ita dolby digital ac-3/2; en dolby digital ac-3/6, es dolby digital ac-3/2, fr dolby digital ac-3/2; Frequenza Campionamento 48Khz;
Bitrate 384Kbps; Canale: 5.1 + surround 3 vie; comparto audio ottimo;