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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

“Campus Cool” è una sorta di show universitario presentato dalla coppia Naomi (Stause) e Jake (Dolley), che vediamo invitare sul palco il quarterback della scuola. Lo sportivo fa gli occhi dolci a Naomi (non insensibile al fascino del fusto) e Jake rosica. Poco dopo il quarterback finisce accoltellato nella notte...

Dieci anni dopo siamo sempre a Buffalo, nello stato di New York, e Naomi ha fatto carriera: conduce una trasmissione televisiva insieme a Robert (O’Connell) quando riappare in scena proprio il frattanto disperso Jake, prosciolto dalle accuse di aver ucciso il quarterback. Baci e abbracci ma non solo. Il giovane è in cerca di lavoro e Naomi forse riesce...Leggi tutto a procurarglielo presentandolo alla sua principale, Scarlett (Bilderback), che resta affascinata da lui e – non appena Robert ha un infarto (provocato da un avvelenamento di Jake) – lo affianca a Naomi per la conduzione. Arriva il successo, ma intanto anche il marito (Dewitt Henson) di Naomi, architetto in rampa di lancio, finisce in ospedale dopo aver bevuto una birra, a cui Jake ha aggiunto un po’ di droga dello stupro per farlo guidare con la vista offuscata e farlo schiantare.

Insomma, si è ben capito che il nuovo arrivato punta a riprendersi la donna che amava fin dai tempi del campus e studia un piano non troppo complesso per arrivarci: far fuori tutti quello che lo ostacolano. La solita storia da thriller paratelevisivo che non offre certo gran novità, sotto il profilo degli spunti. Pur tuttavia Jason Dolley interpreta un killer meno stupido dei “colleghi”, che riesce a rendersi più credibile del consueto nel suo porsi agli occhi degli altri come quello sempre pronto ad aiutare, consolare, proporre idee brillanti. Non solo Scarlett lo trova attraente e privo di difetti ma anche Naomi e suo marito non possono che congratularsi più volte per la sua intraprendenza. Certo, a lungo andare ci si chiede come nessuno capisca che tante tragedie ravvicinate e sospette accadono esattamente da quando è comparso in scena lui, ma tant’è…

Il gioco è sempre lo stesso, con Chrishell Shue nel ruolo della bella protagonista amata da tutti: triste per i drammi improvvisi e subito dopo felice per come Jake la aiuta a superarli senza troppo pensarci perché… “The show must go on”, come ripete chi lavora al suo fianco. Tutto preordinato, tutto già visto come quasi sempre capita in presenza di film simili, ma se non altro la figura di Jake è tratteggiata con bella malizia (come dev’essere) e il gioco regge a lungo, prima che caschi il palco. Dosata correttamente l’introduzione della gola profonda che riemerge dal passato (Ballesteros), soggetto e regia che funzionano a dovere. Meno la sceneggiatura, con dialoghi elementari privi di ogni attrattiva, ma in fondo ci si può accontentare.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/05/24 DAL DAVINOTTI
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